DIFFICOLTÀ: medio (richiede fiato) |
TEMPO: 4 ore e 30 |
DISLIVELLO: 811 m a salire, 756 m in discesa |
LUNGHEZZA: 13,66 km |
DOVE: Foreste Casentinesi, Emilia Romagna |
Indice degli argomenti
Giro ad anello del Monte Ritoio
Cercate un’escursione ad anello nelle Foreste Casentinesi? Questa potrebbe essere quella che fa per voi.
Il Monte Ritoio è di fatti una cima dell’Appennino Forlivese, siamo quindi in Emilia Romagna e fa parte della meravigliose Foreste Casentinesi, amatissime da tanti a ragione… (anche se chi scrive non ha la passione dei boschi a essere onesta eh).
ARGOMENTI: Come arrivare Consigli Percorso Descrizione |
Se in questo post vi avevo raccontato di un trekking al Monte Tiravento, vicino, qui invece vi racconto di un’altra escursione piacevole e con qualche bella salita.
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Come arrivare?
Il punto di partenza per l’escursione è Fiumicello, un piccolo paesino in provincia di Forlì (Cesena) totalmente inserito nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Faltarona e Campigna.
Qui si trova parcheggio di fronte all’unica struttura che io abbia mai visto nel “borgo”, ovvero il punto in cui parte anche il Sentiero Natura di Fiumicello che conduce al mulino.
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Consigli per il giro del Monte Ritoio
- Tenete presente che si tratta di un percorso immerso nei boschi. Ottima idea per l’estate, ma quando piove il terreno è decisamente scivoloso e fangoso. Tanta umidità anche quando il meteo è coperto.
- I cellulari a Fiumicello non prendono! Manca segnale sia per la linea che per internet in quasi tutti i casi. Troverete linea fino a Premilcuore, e poi totale assenza quando arrivate a Fiumicello. Salendo in un paio di punti si trova linea, ma in generale molto poco.
- Se volete comprare qualcosa da mangiare per farvi un panino, consigliabile l’alimentati a Premilcuore. A Fiumicello c’è un ristorante.
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Percorso
PARTENZA: | Fiumicello |
ARRIVO: | Fiumicello |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì |
Località di riferimento: Fiumicello
Dal momento che Fiumicello è un paesino fuori dal tempo e dalla moderna linea 4G (ma neppure il 3G si trova eh), oltre che meta per escursioni qui si può anche approfittarne per fare un passeggiata più semplice.
A poche decine di metri dalla strada c’è il mulino Mengozzi, collocato sul torrente e dall’ambientazione inusuale. Molto bello da visitare e ammirare visto che è stato totalmente restaurato e reso nuovamente funzionante.
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Descrizione giro Monte Ritoio
L’Appennino è caratterizzato dai boschi.
Se quando si pensa alle Alpi l’immagine classica prevede roccia e cielo blu, pensando all’Appennino serve immaginare boschi e panorami boschivi (con il cielo blu, naturalmente).
Questa escursione non esula da questo immaginario appenninico, al contrario ne è un ottimo rappresentante.
Ideale anche per l’estate afosa, se da un lato non si raggiungono particolari altezze (massimo 1193 metri), di contro si cammina per gran parte dentro al bosco restando freschi.
Si può però percorrere tutto l’anno, in tutte le stagioni, serve solo badare alle condizioni meteo come sempre.
Da Fiumicello a Pian di Mezzano
Arrivati a Fiumicello, nel gigantesco borgo (sono ironica eh, è davvero piccolo), si parcheggia e l‘imbocco dei sentieri è abbastanza evidente.
La direzione è quella del Mulino Mengozzi, che però con questo giro incontriamo alla fine.
Il primo tratto di percorso quindi parte con la salita.
L’altimetria di questa escursione è presto detta: prima si sale, sale sale… poi si scende, scende, scende.
Nonostante in pianura non piova da settimane, qui il terreno è piuttosto fangoso e mi pento fin da subito di aver dimenticato le bacchette in auto dal momento che anche le rocce incontrate sono super scivolose, serve prestare attenzione (mi dico), consapevole che il risultato non sia garantito.
Il sentiero sale per bene, ma solo in alcuni punti lo ritengo probante per gambe e fiato, di contro però io sono allenata. Michele che invece esce da due mesi di lockdown senza il benché minimo sport nel corso di questi mesi (io almeno qualcosa ho fatto, soprattutto non appena abbiamo nuovamente potuto) mi confessa: “Sarei tornato giù”.
Il sentiero è ben segnalato e si segue facilmente, ma per essere più serena ho con me la traccia gpx, ottimo aiuto quando ci si distrae e si chiacchiera.
La cosa bella di fare questo percorso in primavera inoltrata è il verde! Nonostante sia una giornata uggiosa e nuvolosa, tutt’attorno c’è un verde intenso.
Dopo circa tre ore di salita si arriva in cresta. Non pensate sia una cresta fastidiosa per chi soffre di vertigini perchè di base si tratta di una strada sterrata e non dovrebbe dare fastidio.
Se trovate una bella giornata il paesaggio merita: l’Appennino e le Foreste di fronte a voi.
La discesa al Mulino Mingozzi
La salita è finita e quindi si può tirare un sospiro di sollievo. Di base un circa 3 ore di salita sono necessarie e il fiato in alcuni punti potrebbe mancare, ma per me è sempre meglio salire che non scendere…
Il terreno è umido e fangoso.
La discesa è in realtà semplice e non presenta alcuna difficoltà se non che io riesco a scivolare lo stesso eh, ma credo di avere una maestria particolare tutta mia. Non provate a imitarmi?!
Il tempo necessario per scendere è di circa un’ora e trenta. Serve solo prestare attenzione a un bivio che indica “Fiumicello 40 minuti” quando in realtà girando alla vostra sinistra in pochi minuti terminate il giro ad anello di questo post.
Il sentiero che viene indicato in quel cartello è il sentiero Natura ma non è quello di cui vi ho parlato qui.
E per questo la traccia gpx aiuta in questi casi a non sbagliarsi.
Va detto che questo percorso si può fare anche in senso inverso e da che ho capito per alcuni è più semplice perchè c’è più discesa che non salita, anche se di mio preferisco una salita irta piuttosto che una discesa (irta).
Il punto di arrivo più bello è il Mulino Mingozzi.
A questo punto Fiumicello dista solo 2 o 3 minuti e l’escursione al Monte Ritoio, boschiva e completa, può dirsi finita.
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Jules dice
Che paesaggi stupendi!!