DIFFICOLTÀ: E -EE (impegnativa a livello fisico) |
TEMPO: 7/8 ore di media a/r (noi abbiamo impiegato 6.45 tra andare e tornare) |
DISLIVELLO: 1440 (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: 26 km |
DOVE: Degioz, Valle D’Aosta |
Una delle escursioni più belle mai fatte, un trekking capace di soddisfare appieno e una serie di paesaggi a dir poco stupefacenti: queste le ragioni per cui ho deciso di titolare “Top Trek” questo percorso…
Escursione nel Parco del Gran Paradiso. Col Entrelor è un valico a 3002 metri che collega Valsavarenche con la Valle di Rhemes.
Da qui passa anche l’Alta Via dei Giganti, la numero 2 della Valle D’Aosta, ma di cose da dire ce ne sono troppe. Pronti?
ARGOMENTI: Punti di forza dell’escursione Dati tecnici e traccia gps Tappe intermedie Difficoltà e cose da tenere presente Consigli Attrezzatura usata e consigliata Descrizione e foto |
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Indice degli argomenti
Escursione Degioz – Col Entrelor: i punti di forza
- La cosa più bella di questa escursione sono i numerosi punti di interesse che la caratterizzano e la possibilità di fermarsi sulla base del proprio fiato e della propria voglia.
- Sentieri in gran parte su strade reali e quindi sterrate molto agevoli da salire. Anche nella parte finale del percorso che si dirama su sentiero EE non ci sono particolari difficoltà tranne un paio di punti esposti, ma molto brevi.
- Si incontrano due laghi e ci si può stendere a prendere il sole.
- Scenari variegati: si parte con il bosco si arriva a paesaggi aperti passando per case di caccia storiche, pascoli e sentieri panoramici. Per poi incontrare laghi e valici.
- Paesaggi mozzafiato per quasi tutta la durata del percorso.
- Vista privilegiata sulla cima del Gran Paradiso.
Una certezza: gli scenari che si vivono sono a dir poco spettacolari.
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Percorso e traccia gps
PARTENZA: | Degioz |
ARRIVO: | Degioz |
GIRO AD ANELLO: | no |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPS: | sì (per scaricarla dovete collegarvi a Wikiloc da desktop) |
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Tappe intermedie
Orvielle
Orvielle era la residenza di caccia del Re. Qui è dove Vittorio Emanuele II soleva fermarsi e dedicarsi alla sua passione, la caccia.
Una valanga ha poi distrutto la residenza originale che è stata ricostruita e oggi usata dai Guardia Parco e per studi di diverso genere. Non è visitabile, ma tutta la piana attorno è spettacolare.
Tempo di arrivo da Degioz indicato: 2 ore (solo andata)
Lago Djouan
Una cartolina in mezzo alle cime del Gran Paradiso. Un’esplosione di prati, fiori e colori diversi a seconda del periodo.
Dire che una pausa qui è d’obbligo è dire poco. In tanti si fermano per fare pic-nic e prendere il sole. La maggior parte degli escursionisti che sale da Degioz si ferma qui.
Tempo di arrivo da Degioz indicate: 3 ore (solo andata)
Lago Nero
Altro lago celeste e alpino incastonato ancora di più rispetto a quello di Djouan. Leggermente più lontano, richiede di proseguire la salita e quindi meno frequentato del primo, ma a mio parere molto bello per i colori intensi. Anche qui: pausa sole o pranzo per tanti.
Tempo di arrivo da Degioz: 3 ore e 20/30 (solo andata)
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Difficoltà escursione
Questo percorso di per sé non è difficile tecnicamente.
Non presenta problematiche, ma l’unica avvertenza che vi do nel caso vogliate farlo per intero è il calcolo del tempo e delle forze fisiche.
26 km sono tanti anche in pianura, qui si aggiungono 1440 metri di dislivello da fare a salire e poi a scendere.
Serve essere molto ben allenati.
Diversamente rischiate di arrivare in cima ma senza energie per il rientro o peggio di impiegare troppe ore…
Ma precisiamo: in ogni punto potete scegliere di tornare indietro senza problemi, da qui la sua fattibilità.
Difficile stabilire il tempo di cammino, su lunghezze simili dipende molto dal vostro passo.
Di media 7/8/9 ore di trekking senza pause sono necessari per 26 km e 1440 metri di dislivello.
Consigli escursione
- Si può fare con i cani?
No.
Siamo in una delle aree vietate ai nostri adorati cani per ragioni inerenti gli animali local. Nel Parco del Gran Paradiso per rispetto nei confronti degli animali presenti, molti sentieri non sono aperti ai cani.
- Non si incontrano rifugi
Quindi serve avere dietro acqua e cibo.
- Quando farla?
Il periodo migliore va da luglio a settembre/ottobre se non nevica. Giugno da valutare situazione neve.
Di mio l’ho fatta ad agosto in una giornata di sole splendido con meteo a favore.
- Regole Parco del Gran Paradiso
Siete all’interno del Parco del Gran Paradiso e serve quindi tenere ben presente e rispettare le regole necessarie all’interno del Parco.LEGGI ANCHE:
Parco del Gran Paradiso: i consigli dei guardaparco per visitarlo
- Segnaletica
Impossibile perdersi e per segnaletica e per estrema chiarezza del percorso da seguire.
- A chi si rivolge?
L’escursione così lunga è adatta per escursionisti allenati.
Non presenta particolari difficoltà tecniche, solo l’ultimo tratto richiede accortezza, ma sicuramente è impegnativa in termini di fiato e prestazione fisica vista la lunghezza e il dislivello.
- Guida
Di mio avevo questa splendida guida che ho promosso a pieni voti, ma l’itinerario che vi racconto qui non c’è per intero, solo in parte.
Attrezzatura consigliata per quest’escursione
- SCARPE
Avendo fatto il percorso in pieno agosto, senza alcun problema per il freddo o la pioggia o la neve, ho usato delle splendide scarpe da trail perfette per l’uso.
Dal momento che 26 km sono tanti, avevo decisamente bisogno di qualcosa di comodo.
SENSE RIDE 3 SALOMON - ANTIVENTO E ANTIPIOGGIA IN GORETEX
Ideale anche un antivento e antipioggia in goretex visto che si sale.
Io mi trovo molto bene con questo, di Montura, ma poi vedete voi.
> GORETEX MONTURA
- SPORT WATCH
Se parliamo di trekking lunghi per me la risposta è Polar GritX grazie alla sua batteria pazzesca… 36 ore in attività.
> POLAR GRITX
Trekking Col Entrelor: descrizione
Ambienti diversi e variegati, alcune delle vette più belle del Gran Paradiso, una totale immersione nel Parco e poi laghi e laghetti. Un’escursione davvero di grande valore.
Da Degioz a Orvieille
Degioz è il paese di riferimento in Valsavarenche. Immaginatevi pure un piccolo paesino con un bar, nessun alimentari e forse un paio di ristoranti.
Grazioso eh però è in ombra fino alle 10 di mattina in agosto (e ci ritorna alle 17) quindi non oso immaginare il freddo in inverno. Noi abbiamo avuto freddo già così.
Abbiamo parcheggiato a Degioz di fronte al municipio e in prossimità del centro informazioni chiuso e siamo andati verso i sentieri segnalati con il consueto giallo di qui.
Come sempre i tempi sono davvero molto difficili da delineare in modo generico, ma come riferimento aiutano. Qui sono indicate 2 ore per la casa di Orvieille (escursionisti allenati: ne impiegherete meno).
La strada reale fino alla casa di Caccia di Orvieille
La prima parte è totalmente inserita in una delle strade reali più belle della Valle D’Aosta, così dicono gli esperti e io per ora mi fido e affido. Non saprei stilare una mia classifica.
Fatto sta che si inizia con una salita continua e graduale in un bellissimo bosco di larici e abeti. In autunno qui rischiate di incontrare camosci e chissà mai stambecchi, se volete provarci è bene fare silenzio mentre salite.
La strada reale che sale è larga, ben definita, facilissima da percorrere e davvero molto piacevole. In salita eh, costante e graduale, ma lieve (la fatica poi come sempre dipende dall’allenamento).
Unico problema: troppi fazzoletti abbandonati dopo pipì varie.
Non lasciare mai nessun fazzoletto di carta lungo i sentieri, MAI. Neppure quando si fa pipì!
INQUINANO (servono in media 3 anni per smaltire un fazzolettino) e sono orrendi da vedere.
La Casa di Caccia di Orvieille
Questo luogo è a dir poco bellissimo, non è difficile immaginare come mai il Re abbia scelto di stare qui.
La Casa di Caccia di Orvieille è stata costruita nel 1862 dal Re Vittorio Emanuele II che amava (ahimè) dedicarsi alla caccia dello stambecco e quindi prediligeva soggiornare ad alta quota.
Qui soggiornava con lui il suo seguito, alcuni ospiti e inservienti che trovavano molto spazio anche di fronte alla casa… Casa originale però distrutta nel corso di una valanga del tutto nel 1982.
Oggi per quanto sia stata ricostruita verosimile, lo scenario guardando le foto d’epoca è molto diverso. La struttura è usata dai Guardia Parco (Servizio di Sorveglianza del Parco Nazionale) e in estate dai ricercatori.
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Da Orvieille al Lago Djouan
Si prosegue lungo una mulattiera costeggiante la casa, si passa da una stalla quando il panorama cambia ancora di scenario e di colore.
Si percorre sempre in salita un sentiero a mezza costa dai colori speciali. Lo spettacolo delle montagne circostanti esplode.
La salita qui di mio l’ho sentita eccome con una bella fatica.
Il sentiero è largo e non presenta insidie e nel mentre si può godere di quanto attorno (tra un respiro affannato e un altro).
Si passa lungo un tratto dal colore argento per la pietra.
Si continua a salire per poi arrivare al Lago di Djouan.
Da Degioz i tempi indicati erano di 3.15, noi in realtà impieghiamo 2.40 ma come sempre i passi sono relativi anche da un giorno all’altro, ma ve li indico per permettervi delle vostre proporzioni nel caso vogliate fare tutto il percorso.
Il Lago di Djouan è incantevole.
Acqua azzurra, montagne attorno, fiorellini a completare l’insieme… Da passarci ore.
Dal Lago Djouan al Lago Nero
Se volete ancora salire un po’ e vedere un altro lago, ecco che nel giro di breve (non ricordo i tempi ma circa 20 o 30 minuti neanche) di salita blanda si arriva al Lago Nero.
Bellissimo anche questo piccolo laghetto che pareva ancora più blu.
Per ammirare la bellezza di questi laghi e dell’insieme serve però salire.
Diversamente come luoghi per godervi del relax, ce ne sono in abbondanza.
Col Entrelor – 3002 metri
Se dal Lago Djouan le indicazioni dei cartelli davano 1.30 al Col Entrelor, da Orvieille davano 2.45.
Il Sentiero che porta al Col Entrelor è l’unica parte EE perché esposto leggermente in alcune parti e ci sono un paio di passaggi su roccia essendo di fatto un percorso che arriva a 3002 metri, ma nel suo insieme semplice e con uno scenario spettacolare.
Solo il dislivello c’è tutto: 1440 metri a salire (e poi a scendere), la fatica per forza di cose c’è anche se ammetto che di mio ho trovato il percorso meglio di tanti altri sentieri decisamente più complessi da percorrere.
Qui si cammina piuttosto serenamente godendo appieno del paesaggio e mi sembra a dir poco strepitoso.
Arrivo al passo Col Entrelor, 3002 metri.
Pausa guardando la Valle di Rhemes dall”altro lato e assaporando ogni attimo.
E quando sarete pronti, discesa dallo stesso percorso dell’andata.
Lunga certo, ma almeno non ripida come tante altre…
Una delle escursioni più panoramiche e fantastiche da fare in Valle D’Aosta.
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Julesonthemoon@gmail.com dice
Eh sì 26 km sono veramente tanti! Io sono morta ieri dopo averne fatti poco più di 10 xD Però quel lago è bellissimo!
Simona Scacheri dice
Che poi in montagna la vera difficoltà non è tanto la lunghezza, ma i dislivelli o i sentieri complessi…
Ma sì, questo percorso è strepitoso 🙂