Indice degli argomenti
Trekking in Romagna: vi racconto l’escursione al Monte Tiravento
Penserete mica che non stia provando ad esplorare anche l’Appennino?
Ovviamente, ho già iniziato da tempo e parto con il raccontarvi un’escursione che ritengo decisamente valida… anche se ovviamente – #devodirlo – per me, le Alpi sono impareggiabili.
E vi dico subito che quell’aria frizzantina che respiri a certe quote capace di regalare vere e proprie vibrazioni agli amanti del genere, qui, non c’è.
Ma la smetto subito di fare raffronti non richiesti e del tutto scontati e vengo al punto (e anche a sto giro mi sono cazziata da sola).
Appennino Forlivese – Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi
Monte Tiravento – m 1043
Partenza: da Premilcuore (provincia di Forlì)
Arrivo: Premilcuore – percorso ad anello
Durata: 6 ore indicate (nel concreto io ne ho impiegate 5 con 20 minuti di pausa. Tempi segnati un po’ larghini mi sa)
Dislivello: 650 m
Difficoltà: E
Siamo nell’Appennino Forlivese o meglio, siamo nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Monte Tiravento è una bella escursione, affascinante, capace di unire ampie vedute, varietà di percorso e buon dislivello per chi ha anche piacere a scarpinare un po’.
Oltre alla montagna si passa vicino a un fiume, si percorre un bosco e si cammina lungo una cresta ritenuta facile, per alcuni, ma da stare attenti, per tutti.
Se ci sono buone condizioni meteorologiche però, come quando l’ho percorso io, posso dirvi che non ho riscontrato alcuna difficoltà tecnica. Serve solo avere un po’ di allenamento per evitare di “soffrire” (si sa).
Difficoltà percorso: sconsigliato a chi soffre di vertigini?
Leggendo sulle guide o su alcuni siti, questo percorso è descritto con difficoltà (addirittura) elevata.
E personalmente mi sentirei di dire a tutti coloro che bazzicano la montagna: ma che davvero?
C’è un tratto in cresta descritto come soggetto a “vertiginose vedute”. Vi dirò, personalmente ho solo visto dei bei paesaggi e lo ritengo giustamente un percorso E (per escursionisti, ma facile. Però una precisazione è d’obbligo)…
Io non soffro di vertigini (per fortuna, questa me la sono evitata)! E per quanto questo percorso sia facile a mio parere, non posso sapere le reazioni di una persona che soffre di vertigini. Essendoci una cresta quindi direi, valutate altri percorsi se soffrite di vertigini. La guida “A piedi in Emilia Romagna” aggiunge: “purchè non si soffra di vertigini… “, e io vi riporto le sue parole.
Ad ogni modo questo percorso è adatto a chi come me cercava e sperava di trovare spazi aperti, scenari variegati e scorci che andassero al di là dei boschi caratterizzanti dell’Appennino.
E se non soffrite di vertigini e siete amanti della montagna (e quindi la frequentate) sono dell’idea che anche voi troverete il percorso piacevole e non particolarmente impegnativo. Ma concordo con chi riporta l’attenzione sul concetto che la precauzione non è mai troppa.
Comunque la difficoltà è E (escursionisti) e non escursionisti esperti, quindi credo di non sbagliare nel rasserenarvi!
Descrizione percorso escursione Monte Tiravento
Partenza da piazza dei Caduti. Da qui si prende il vicolo della Rocchetta di fianco al municipio e poi salendo a destra verso la mulattiera.
Pochi metri più avanti si arriva ad imboccare il sentiero e da lì in poi si trovano i segnali e la cartina aiuta.
Il primo tratto porta verso il Monte Arsiccio e, diciamolo pure, tira!
In italiano: salita decisamente “interessante” (soprattutto se si è poco allenati che così si inizia subito col dire qualche litania) dal momento che è costante e prosegue ininterrotta per 30 minuti di cammino salendo un bel po’. Poi una volta arrivati al Monte Arsiccio, continua a salire il sentiero eh, ma molto più dolcemente.
Dopo circa 3 ore di camminata (o a seconda dei vostri tempi) si arriva al bivio con strada sterrata e sentiero 311. Da quel punto in poi è quasi tutta discesa.
Si scende passando dentro il bosco con delle vedute (ammetto) intense. La luce filtra e rende l’atmosfera piuttosto soffusa. Si incontrano anche dei casolari abbandonati che danno quel senso di inquietudine sottile.
Si prende il bivio con il sentiero 317 e si scende. Nel mio tratto ho incontrato un pezzo ormai in piano interrotto da una frana il che ha comportato due cose: da un lato l’infangamento totale per riuscire a passare… Dall’altro la voce nel mio cervello atta a ricordare che la montagna non è mai da sottovalutare. Neppure quando si parla di sentieri semplici (dico a voi e a me, sia chiaro).
E poi si scende e si torna in prossimità del paese.
Qui si trova la zona Rocalla ovvero un’area attrezzata per pic nic con numerose panche e tavoli in legno, nel caso in cui cerchiate qualche posto dove far pic nic con gli amici , può essere un’idea.
Infine, arrivo a Premilcuore verso il primo pomeriggio. Decisamente soddisfatta della bellissima passeggiata vissuta nel forlivese e decisamente felice che si possa stare così bene anche a pochi passi da casa. Vi dirò, una gran bella escursione (e non aggiungo nessuna lamentela da nordica abituata alla Alpi! tiè!).
Andrea dice
Complimenti, bellissime foto e sembrerebbe anche un’ottima escursione, Non è che esiste anche una traccia in GPX?
Simona Scacheri dice
Ciao Andrea! Grazie! Mi fa davvero piacere! Per la traccia gpx, no. Mi spiace! Ho fatto il fatidico acquisto da appena 3 settimane e devo ancora iniziare ad usarlo a regime… Ma ti dico: con la cartina non avrai nessun problema :)))
Ben segnalato e con mappa in aiuto chiara.
Simona Scacheri dice
Andrea, dimenticavo… se clicchi però sul link “Descrizione percorso” c’è una traccia anche se non è la mia, ma l’avevo inserita apposta 😉
Andrea dice
Essendo anche io un milanese in Romagna…l’avevo visto il link mica so’ invornito!
Però è in formato kml, quello di google Earth per intenderci e non sempre la conversione in gpx risulta perfetta.
Questo week end provo il giro e se mi perdo so di chi è colpa!
Scherzo ovviamente, sono piuttosto pratico di quei posti e poi la tua descrizione è perfetta! Grazie per l’interesse!
Simona Scacheri dice
Ahahaahhaah… In realtà quella che non ci capisce un’h sono io!!! Ciao milanese in Romagna, buona escursione! (E se scopri qualcosa di bello bello da queste parti, condividi please!) :))))
Andrea dice
Fatta oggi, davvero una gran bella escursione, immersa nelle Foreste casentinesi, sempre in ombra tranne alcuni passaggi stupendi sui crinali!
L’unica difficoltà può essere la salita iniziale, ma solo se si è davvero fuori forma, escursione sconsigliata se le vertigini si hanno già a guardare dal pianerottolo di casa, per il resto è sicura, ben segnalata, poi le indicazioni sul sito sono perfette! Grazie a Simona per averla condivisa!
P.S. di bello bello in Romagna ci sono le tagliatelle e la piadina, sulle montagne scendiamo un pò di livello, ma i Sassi Simone e Simoncello li hai visitati?
Simona Scacheri dice
Grazie Andrea!!! Splendido che anche tu condividi la tua esperienza 🙂
E I Sassi non ancora, ma lo prendo come un consiglio da seguire quanto prima giusto?;)