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Come provare a vivere Oslo in modalità low cost?
Oslo è la capitale della Norvegia ed è anche una di quelle città che dividono molto: c’è chi ne parla un gran bene e chi invece tutto sommato, no!
Io di mio non ero mai andata in Scandinavia prima di andare a Oslo e posso quindi dire che è stata la mia prima volta in Scandinavia il che rende l’impatto sempre più romantico, si sa… Ma il problema che mi aveva portato sempre a rimandare non sono state le voci contrastanti sulla città, bensì una voce unica che non vede nessuna negazione: il costo della vita!
Quanto costa il viaggio per andare a Oslo?
Questa la parte sicuramente più semplice.
Compagnie low cost, ce ne sono diverse che vanno a Oslo e addirittura in modalità diretta da Milano (due ore e trenta).
Nel mio caso avevo prenotato con largo anticipo, ma inutile raccontarsi storie: per quanto il volo sia costato sui 150 euro a/r, tra un bus per Orio al Serio e un altro quando arrivi a Oslo, il viaggio di andata e ritorno mi è costato circa 200 euro in tutto.
Dove dormire a Oslo?
Il problema in questo caso è il quante notti fai.
Tutto sommato almeno 2/3 notti si fanno andando fino là apposta… Quindi nonostante avessi trovato un’ottima sistemazione che non veniva a costare più di 35 euro a notte a testa, pernottando 3 notti siamo a 100 euro che vanno aggiunti.
Io avevo dormito in un posto fighissimo: il Comfort Hotel, posizione davvero centrale e hotel moderno, bel design e decisamente piacevole. La pulizia è scontata, non serve neppure citarla. Aveva però trovato una gran bella offerta Laurette (la mia compagna di viaggio) e quindi come hotel ci siamo trattate davvero bene, spendendo meno che in Italia. O meglio, meno che in tanti posti in Italia.
Diversamente, la scelta è quanto mai ampia!
Oslo: perchè visitarla?
Pulizia, ordine e struttura urbanistica studiata con cognizione di causa, il primo impatto rispecchia l’immaginario comune. Ma al contempo la città di Oslo mi pare più accogliente di quanto credessi. Forse complice il cielo terso o il fatto che essendo estate le giornate durano 20 ore (il sole cala verso le 23.30 a giugno, e il buio vero non lo trovi neppure a mezzanotte inoltrata), fatto sta che sembra meno impostata di quanto credessi.
La storia dice già tanto di Oslo: un tempo un semplice villaggio di pescatori, grazie alla scoperta del petrolio la città non solo è diventata molto ricca, ma è anche la capitale di uno degli stati con il più alto reddito pro capite in Europa e che non ha, udite udite, alcun debito pubblico.
Viale alberati, piste ciclabili, panchine perfettamente conservate e parchi. Il verde accompagna ogni angolo della città e la vista ne risulta appagata. Da brava abitante di Milano resto sempre colpita dalle città che mi permettono di vedere il cielo, presuppongono spazi ampi e qui, gli spazi sono decisamente ampi.
Cosa vedere a Oslo: i must della prima volta a Oslo
Karl Johans Gate
la via centrale che collega la Oslo Sentralstasjon al Palazzo Reale e costeggia alcuni edifici storici quale l’Università, la Cattedrale e il Parlamento. Una via commerciale e cittadina con numerosi negozi, bar e ristoranti (qui non vi conviene neppure guardare, figuriamoci sedersi a prendere qualcosa).
Palazzo Reale
Residenza reale costruita nel XIX secolo da Carlo III di Norvegia. Non è paragonabile alle grandi architetture artistiche di altre capitali, ma il cambio della guardia è pittoresco. (Non ho visitato l’interno, raramente mi piacciono gli interni dei palazzi reali quindi evito).
Fortezza di Akershus
Castello risalente al XIII secolo si affaccia sul fiordo e la vista panoramica è la parte più bella.
Palazzo del Premio Nobel della Pace
con i suoi mattoni rossi
Le collezioni di Edvard Munch e il famoso “Urlo”
L’Urlo di Munch si trova presso il Nasjonalgalleriet (Museo Nazionale – Universitetsgata, 13) e conserva anche altre importanti tele di artisti internazionali, da Degas a Goya o Picasso. Inoltre per chi vuole farsi un’immersione di Munch da visitare anche il Munchmuseet (Tøyengata, 53), palazzo costruito nel 1963 per raccogliere tutte le opere lasciate da Edvard Munch alla città di Oslo.
MEA CULPA… e qui ammetto. Io, nonostante sia un’amante di storia dell’arte, nonostante l’abbia studiata per anni, nonostante… Insomma c’era il sole. E io non sono andata a vedere “L’Urlo”. Per la cronaca: me ne pento ancora adesso ogni volta che mi viene in mente. Sappiatelo. Un sole non vale la pena di una perdita simile… Ma fatto sta che io, non sono andata.
Il Palazzo del Premio Nobel della Pace
Cosa vivere a Oslo: i must per godersi la città
Oslofjorden
Questa la parte che io ho trovato speciale: i suoi fiordi. Andando al porto potete scegliere un’escursione, ce ne sono tantissime con diversi prezzi, battelli pubblici e privati. Il tour dei fiordi più economico dura 2 ore (il costo è di circa 35 euro prezzi del 2011) e ti immerge sulle coste della capitale.
Bygdøy
Una delle tappe obbligatorie. Qui sono stati eretti alcuni musei popolari come il Museo Kon-Tiki, dedicato alle avventure di Thor Heyerdahl e il Museo dei Vichinghi. Ma l’isola si presta anche come meta balneare privilegiata grazie alle sue spiagge ben strutturate, molto frequentate nel periodo estivo.
I parchi
Il Frognerparken è il più grande ed è considerato un vero e proprio luogo di villeggiatura.
Ma la vera chicca è il Parco di Vigeland, un’area interna al parco che raccoglie le opere di Gustav Vigeland, scultore norvegese noto e amato. Racchiude la bellezza di 192 gruppi scultorei con rappresentati 671 personaggi: un giovane fanciullo, una coppia di anziani, donne o uomini con simbologie differenti. Non solo l’insieme visivo sembra quasi surreale nella sua perfezione, ma il ponte fiancheggiato da 58 sculture arriva a livelli di bellezza “perfetti”.
Sintonia pura, quei rari casi in cui l’arte si unisce in maniera armonica all’ambiente circostante. E poi la vita di questo parco è decisamente attiva.
Ora, non per dire, ma mi sembrava di essere finita in un telefilm americano: interi gruppi di giovani chiacchieravano seduti sull’erba, molti facevano il barbecue altri leggevano e poi c’erano loro… Quei giovani norvegesi a petto nudo che giocavano a calcio o a fresbee confermando la nota reputazione delle popolazioni scandinave… (ecco perché non sono andata a vedere Munch!).
Oslo conferma quindi la sua reputazione in merito a bellezze locali, poco ma sicuro.
Peccato che la confermi anche in merito al costo! E qui torniamo al punto base…
Prezzi Oslo
Ma se in un Paese per andare in bagno in un parco mi tocca pagare qualcosa come 10 corone che corrispondono a un euro e passa, come posso vivere in modo economico?
– Ristoranti: impraticabili! Per un semplice piatto da aperitivo la spesa era stata superiore ai 30 euro a testa!
– Fast food: certo, non li amo, ma qualcosa dovrò pur mangiare… E anche qui il costo è quasi doppio rispetto all’Italia.
– Bancarelle con frutta: ancora adesso non me ne capacito, ma presa da disperazione ho comprato della frutta e mi sono resa conto di aver pagato una banana 3 euro.
– Sigarette. Beh… qui dovrei stendere un velo pietoso. La colpa è solo la mia. Avrei potuto comprarle in Italia. Certo. Ma sapete qual era il costo delle sigarette internazionali a Oslo? 13,45 euro. Ho passato due giorni a cercare di farmi bastare le sigarette che avevo, e a darmi dell’idiota.
– Pub: ecco, quantomeno sulla birra non ci sono particolari controindicazioni, i prezzi qui non erano raddoppiati. Certo, dipende dai locali scelti ma la cifra di una pinta si aggirava più o meno sui prezzi italiani/milanesi. (€ 6/8 a media).
E alla fine concluderei con una risposta secca.
No. Oslo low cost non esiste! (Anche se poi sta sempre all’organizzazione e alla volontà dei singoli creare).
Io alla fine ho concluso i miei 4 giorni con un € 600, che comunque ritengo tutt’altro che low cost visto che si parlava di 4 giorni…
Ma se voi avete trovato dei modi migliori che non prevedano solo “la fame”, please, fatemeli sapere che la Scandinavia è tutta da scoprire.
Farah - Viaggi nel Cassetto dice
Ma sai che rimando sempre anche io la Scandinavia per questi stessi motivi?
I costi mi spaventano e penso sempre che vorrei dedicare ad Oslo più di 3/4 giorni di viaggio… terrò a mente tutti i tuoi consigli preziosi. E meno male che non fumo! 😀
Simona dice
ahahahah… (ecco, brava!)… Anch’io comunque devo ancora visitarla come si deve, credo la parte migliore sia quella dei fiordi (e in effetti conviene andarci una volta e fare il più possibile… Cmq se trovi dei trucchi, please raccontaceli! Ci sarà un modo per risparmiare davvero… Spero 😉 )