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Trekking in Birmania/Myanmar: come organizzarlo?
Partiamo con il dire che ho in bozza questo racconto da almeno un paio d’anni: ci tenevo tantissimo a raccontarvi nel dettaglio come fare trekking in Birmania (o meglio Myanmar) e tenuto conto che il mio trekking al lago Inle è stato davvero significativo ci tenevo ancora di più.
Solo che poi di cose da fare ce ne sono sempre tante e allora si perde tempo, si divaga e si scrive d’altro… Fino a che non arriva l’anno del Gallo di Fuoco!
E voi direte: EH? E io vi dico sì, questo è l’anno del Gallo di Fuoco per il calendario cinese.
E voi continuerete a dire: e quindi? Cosa diamine c’entra? E io vi dico: per me, niente…
Ma per una mia lettrice che è diventata di diritto la numero uno (come minimo) pare voler dire tanto dal momento che nella sua mai (lunghissima e bellissima) mi scrive: “E comunque Simona questo è l’anno del Gallo di Fuoco e per me è giunto il momento di andare in Birmania a fare trekking. Mi puoi dare dei consigli per caso? Come puoi aiutarmi?”….
Io sono davvero orgogliosa di avere lettrici così, capaci di dimostrare che la logica non è sempre la stessa per tutti, e se per molti prevede linearità, per alcune di noi si parla di piroette, giravolte e anche qualche capriola. 🙂
Ad ogni modo, direi, parliamone pure!
Fare trekking in Birmania: come organizzarlo?
Tanti i posti in giro per il mondo dedicati all’escursionismo dove si può praticare serenamente trekking senza nessuna guida, ma mi sentirei di dire che la Birmania (il Myanmar) non rientra tra questi.
Qui non c’è ancora una cultura a riguardo di conseguenza mancano del tutto le segnalatiche e per muoversi serve conoscere la strada… A memoria. Non ci sono mappe e le guide cartacee consigliano di prenderne una dal vivo. E così abbiamo fatto Michele e io con somma soddisfazione.
Le modalità per organizzare quindi un trekking in Birmania sono diverse:
1. Un’amica aveva prenotato da internet dall’Italia
2. io ho semplicemente optato per un’agenzia a Mandalay
3. Oppure si può arrivare direttamente a Kalaw e organizzare il trekking al Lago Inle direttamente scegliendo un’agenzia in loco.
Agenzie di trekking che ho testato in Birmania/Myanmar, eccovi i riferimenti:
1. Nice Style – Mandalay
Consigliata anche da Lonely Planet sono degli intermediari. Loro si appoggiano alle agenzie di Kalaw. Mi sono trovata bene, ma quando ho chiesto a che ora sarebbe arrivato il Bus notturno che collegava Mandalay a Kalaw sono riusciti a dire 3 orari diversi e ovviamente alla fine, hanno mentito nascondendo l’orario reale… Affidabili, ma non credibili.
2. Sam Trekking
Questa l’agenzia con cui ho fatto il trekking di 3 giorni e con cui mi sono trovata da Dio, ma soprattutto grazie alla mia guida in gambissima July! Una ragazza tostissima e con un inglese perfetto.
Ve lo consiglio di cuore: samtrekking@gmail.com(+95-81-50377) se volete sentire l’agenzia, ma vi lascio il contatto diretto di July july.myanmar@gmail.com
Veramente in gamba, ho dei ricordi bellissimi di lei.
3. Ever Smile
Altra agenzia sempre di Kalaw che è poi la zona più nota per fare i trekking in Birmania. Anche questa agenzia è consigliatissima da Lonely Planet e per questo ho voluto provarla. Nessun problema ma mi hanno dato una guida, ragazzo questa volta, con un inglese decisamente meno valido… Al punto che chiedevo a Michele di parlarci lui visto che, nonostante Michele parli meno l’inglese di me, io non lo capivo, lui sì!
Nell’insieme quindi bene, ma non benissimo.
July lungo il trekking
Quali sono i trekking più noti in Birmania/Myanmar?
Partiamo con il dire che di trekking spettacolari, in Myanmar, ce ne sarebbero davvero tantissimi… Ma la parte nord che è quella più montuosa è ancora molto difficile da raggiungere e la guida del 2015 diceva che per accedervi si poteva solo attraverso agenzia privata pagando un minimo di 600 dollari per qualche giorno.
Capite che ho evitato, per ora, di andarci.
Quando si parla di trekking in Birmania ad oggi solitamente si intende il percorso che collega la zona di Kalaw al Lago Inle e che passa per una serie di villaggi.
Se molti amano il Vietnam proprio per le loro peculiari etnie, qui in Birmania il turismo non ha ancora tolto spontaneità ai villaggi e grazie a questo trekking si arriva a dormire realmente a casa delle famiglie! Case che sono ancora intatte e non sistemate apposta per i turisti (anche se alcune si stavano attrezzando e quindi magari sarete meno fortunati di me finendo in posti che hanno perso identità? Se fosse, segnalatemelo che sarei curiosa di capire come evolve).
Costo trekking in Birmania/Myanmar
A seconda delle opzioni scelte si avranno quindi prezzi differenti, ma soprattutto a seconda dei percorsi che scegliete.
Partendo da Kalaw sono previsti diversi percorsi: si possono fare trekking di una sola giornata andando a vedere chicche nascoste nelle zone attorno alla cittadina (Kalaw d’altronde non ha nulla da visitare, è solo un punto di partenza in mezzo a una zona molto bella) oppure trekking di più giorni.
Il trekking più famoso e fatto da tanti turisti (per non dire quasi tutti) è per l’appunto quello che collega Kalaw e si dirige verso il Lago Inle passando dai villaggi di diverse etnie, un vero tuffo nel passato di un’epoca a noi non chiara.
Trekking di più giorni:
– 2 giorni, 3 notti per due persone con guida privata e cuoco per mangiare (tutti i pasti inclusi), prenotando da Nice Style io ho pagato 135 dollari per 3 giorni di trekking. Qui c’erano opzione anche di 2 giorni o 4 giorni (tornassi indietro farei questa più lunga). E tante altre, dipende dalle vostre esigenze.
– per un trekking di un giorno intero prenotando a Even Smile invece ho pagato 12 dollari a testa con pranzo incluso.
NOTATE BENE: i prezzi risalgono al 2015, potrebbero quindi essere già cambiati.
Parliamo inoltre di trekking semplici e adatti a tutti, ma di questo ve ne parlerò in un nuovo post. Per ora se avete altre domande organizzative, ditemi pure (a prescindere dal calendario cinese) cercherò di rispondervi! 😉
Vi lascio anche il video del nostro viaggio in Birmania (se vi va, iscrivetevi al canale! Vi racconterò tutti i trekking più interessanti che faccio):
[sz-youtube url=”https://youtu.be/i9D–IOzWdo” /]
Sandra dice
Altra destinazione che vorrei aggiungere ai miei viaggi… Qui la cosa si complica non poco! Diciamo che ormai sei la mia guru personale e devo sperimentare questa cosa del trekking che mi manca..
Intanto sono ancora senza biglietto aereo per il Vietnam e più andiamo la e più vedo i monsoni addensarsi all’orizzonte!!
Simona Scacheri dice
Ahahahahah… ne sono sicuramente onorata!
Però per il Vietnam non ha problemi di periodo, tanto è talmente immenso che là dove piove in estate non piove in inverno e viceversa… Alla fine si può andare in ogni periodo! Mentre per la Birmania eviterei decisamente l’estate nostra e per il caldo e per le piogge che rovinerebbero tutto il trekking 😉
Parti se mai dal Vietnam e poi verso ottobre pian piano prosegui in Birmania… (ma che super mega viaggione andrai a fare????) 😉
Sandra dice
Credo che la Birmania verrà rimandata ad altro momento, il “viaggio” resta confinato tra Vietnam, Cambogia, Laos (ci sto ancora pensando) e Thailandia (del Nord)… Diciamo che in questi anni ad agosto l’ho sempre scampata, correndo davanti o dietro al monsone (India compresa), ma mi spiacerebbe proprio farmi due messi di acqua…
Non hai idea della voglia che ho di fare lo zaino!!! Aiuto!!!
Simona Scacheri dice
Che meraviglia! Ma andrei da sola giusto?
Comunque sia attendo che prepari questo zaino che sono davvero curiosa di seguirti! Wow!
Sandra dice
si si, da sola!! Io e il mio zaino e tanta voglia di staccare… vorrei cercare di trovare alloggio tra i locali e magari, se dedico di non prendere il volo di ritorno, fare qualche esperienza di lavoro (breve e giusto per poter allungare la permanenza).
Simona Scacheri dice
… aspetto allora di sapere della tua super esperienza!!!
Martina Facchin dice
Bellissimo racconto Simo!
Simona Scacheri dice
Ma grazie mille Marti! Detto da un’esperta “trekkista” poi, mi fa davvero piacere 😉