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Natale copto a Lalibela: come prepararsi al Genna d’Etiopia
Il Natale Copto a Lalibela è una delle esperienze più pazzesche, uniche e affascinanti che si possa vivere ad oggi, per me.
Un’esperienza che immerge il visitatore nel mondo dei fedeli etiopi, devoti e credenti, cristiani e fermamente convinti che la nascita di Gesù Cristo vada festeggiata per ore, giorni e notte intera.
Vi voglio quindi raccontare cosa significa ritrovarsi in mezzo a loro, ai fedeli etiopi, nel loro Natale chiamato Genna.
Ma al contempo vorrei anche darvi qualche ragguaglio e consiglio sul come vivere questo evento.
Praticità: cosa fare prima di partire per il Natale Copto di Lalibela
1. Fate una buona assicurazione di viaggio prima di avventurarvi nel vostro viaggio in Etiopia.
Comodo e velocissimo è questo broker online che vi fornisce il preventivo a seconda del vostro viaggio e del vostro periodo di viaggio. Di tanti Paesi e tante occasioni in cui si può valutare di non fare assicurazione viaggio, direi che per un viaggio in Etiopia e per di più al Natale di Lalibela è decisamente consigliato (per me quasi obbligatoria, ma fate voi).
2. Partite con una fascia porta soldi di quelle che si legano sotto i vestiti.
Siate certi di averla in valigia prima di partire per il Natale Copto.
Fascia porta soldi |
3. Portatevi una macchina fotografica compatta e poco ingombrante.
Per vivere il Natale Copto di Lalibela è sicuramente più pratica e comoda una macchina fotografica compatta che non una reflex con mega obiettivo. E a seguire vi dirò il perchè…
4. Prenotate una guida con anticipo per avere le migliori
Non è necessario farlo per forza dall’Italia, ma sicuramente prendere una guida a Lalibela è una cosa da fare.
5. Prenotate con largo anticipo l’albergo in cui dormire
E tenete presente che non solo finiscono i posti in questo periodo, ma che i prezzi salgono e tanto quando ci si avvicina alla data.
Natale Copto di Lalibela: di cosa si tratta?
Il Natale Copto è il Natale festeggiato in Etiopia (e non solo per carità).
Lalibela è la città santa d’Etiopia. Ogni anno a Lalibela arrivano migliaia, o meglio centinaia di migliaia di pellegrini che camminano giorni o arrivano con gli autobus apposta per poter celebrare il loro Natale nel luogo più sacro d’Etiopia.
Lalibela è la Gerusalemme d’Etiopia e fu costruita dal re Lalibela proprio per permettere ai pellegrini etiopi di compiere il loro pellegrinaggio in condizioni di sicurezza maggiore: erano di fatti in tanti a morire lungo la via per Gerusalemme. Da qui la decisione del re Lalibela di dare agli etiopi cristiani un luogo sacro in cui andare a fare pellegrinaggio.
Oggi Lalibela è un luogo (non posso definirla città) che conta 11 chiese scavate nella roccia o monolitiche o semi-monolitiche e rientra nei patrimoni dell’Unesco. A voi dico: oggi Lalibela è un luogo che può essere SERENAMENTE paragonato a Petra di Giordania o alle piramide egizie per valore storico, artistico e religioso. E anche per bellezza, aggiungerei, nonostante non ne abbiamo mai sentito parlare.
Come avviene la celebrazione del Natale Copto a Lalibela?
Non intendo raccontarvi in questo post quanto ho vissuto in prima persona… Per il semplice fatto che l’atmosfera, le emozioni e tutto quanto visto ve lo racconterò in un post dedicato. Qui invece vorrei darvi informazioni più pratiche nella speranza che anche voi possiate andare a vivere tutto questo.
Il Natale in Etiopia si festeggia il 7 gennaio di ogni anno (a differenza del nostro 25 dicembre) e la celebrazione del Natale in Lalibela inizia solitamente a partire dalle 20 del 6 gennaio e dura fino al mattino successivo del 7 gennaio, fino alle 8 circa.
Per tutta la notte, senza soste si alternano preghiere, canti e danze liturgiche.
Precisiamo: è una messa che dura praticamente ore e ore e ore, non è uno spettacolo o una danza tribale o un cantante sul palcoscenico… Ma ciò nonostante è qualcosa di mai visto.
Le celebrazioni del Natale a Lalibela avvengono solo nella chiesa di Maria. Nonostante ce ne siano 11 (e quella più famosa di tutte è la Chiesa di San Giorgio per noi) la celebrazione e quindi la presenza di tutti gli ecclesiastici ortodossi (si chiamano ecclesiastici anche se ortodossi? Mah) è solo nella chiesa di Maria. Ma le persone, i pellegrini, i fedeli sono decisamente ovunque. In tutta Lalibela e in tutte le chiese.
I pellegrini arrivano a Lalibela tra il 5 e 6 gennaio e si riversano a visitare le chiese durante la mattina del 6 gennaio (che di conseguenza diventa il periodo meno indicato per visitare le chiese di Lalibela perché la ressa non permette in alcun modo di godersele) e poi a partire dal 6 pomeriggio iniziano a prendere i posti per poter assistere alle celebrazioni. Si stendono per terra e si preparano per passare ore e notte intera in quel punto. Tutta la notte. Non ci sarà più possibile di muoversi facilmente a una certa ora.
I turisti?
I turisti possono vivere la stessa cosa anche se ovviamente siamo privilegiati ad oggi ed è possibile pagare i posti (ovvero qualcuno che si incaricherà di tenere i posti ai turisti). E se riuscite a vivere tutta la notte senza andarvene da lì, i miei complimenti…
Visitare Lalibela: come organizzarsi
1. Per visitare Lalibela serve pagare un prezzo d’ingresso alla chiese.
Il biglietto si acquista al centro visite guidate in prossimità dell’area con la chiesa di Maria, quella dove avviene la celebrazione (la chiesa di San Giorgio è in un ‘altra zona di Lalibela).
Prezzo: 50 dollari (il biglietto dura 5 giorni).
Si può anche pagare in euro o in birr (moneta locale) e si paga nel centro visite e guide.
Il costo è decisamente molto alto (50 dollari! Una mezza follia se si pensa al dove ci si trova), ma l’ho pagato con grande piacere pensando che simili capolavori necessitano decisamente manutenzione e grandi investimenti. E di turisti in Etiopia, ricordiamolo, ce ne sono davvero pochi e tenuto conto che non credo di certo lo stato etiope possa permettersi grandi finanziamenti, onestamente, spero che siano soldi ben spesi.
Sul fatto che valgono la pena invece, siatene certi.
2. Per visitare Lalibela è altamente consigliabile una guida.
Diversamente a mio parere, si perderebbe tantissimo il gusto e si rischia di non riuscire ad assistere al Natale Copto non essendo così facile muoversi (letteralmente).
Guida a Lalibela: Tedese
Telefono (con whatsapp): +251913861366
Vi consiglio lui come guida, non perchè non ce ne siano altre, ma io ho avuto lui e mi sono trovata molto bene.
Affidabilissimo, decisamente disponibile (per problemi non causati da noi e per il caos del Natale Copto ha dovuto aspettarci 1 ora e 30 e l’ha fatto senza neppure lamentarsi), preparato bene e con inglese buono. Mi è piaciuta soprattutto la sua disponibilità a cambiare programmi e a venirci incontro.
Prezzi: per una giornata intera a noi (gruppo di 9 persone ) ha fatto 65 dollari e 35 dollari per la notte del Natale Copto.
Va anche detto che i prezzi però erano fatti in modo amichevole (ha detto eh) perchè un’altra guida mi aveva parlato di lui e quindi mi disse “tieni presente che questi non sono i prezzi standard, ma sono i prezzi per gli amici di X”… Non so se sia vero ma vedete voi. Tenete presente che i prezzi cambiano tanto a seconda delle guide e ci sono ancora delle guide che ti chiedono 10 (per esempio) e altre capaci di chiedere 100 per lo stesso servizio. Per dire.
Cosa sapere sul Natale Copto di Lalibela?
1. Si parla di una folla pazzesca!
Quando si dice che arrivano 200 mila pellegrini a Lalibela apposta per il Natale, la cosa non rende perchè si pensa ai nostri spazi. Ai nostri sistemi di sicurezza. Alle nostre strutture.
Bene. Qui invece siamo senza “tutto questo” e con 200 mila persone che si riversano tutte nelle chiese… Soprattutto nella chiesa dove avviene la celebrazione. Sappiate e bene che Lalibela è bellissima, ma vivere il Natale Copto a Lalibela un’esperienza molto forte e decisamente non adatta a tutti.
2. Non si può entrare con le scarpe nelle chiese
Come in tanti luoghi sacri, nelle chiese di Lalibela non si può indossare le scarpe, ma se le lasciate fuori potrete stare certi di non ritrovarle mai più di conseguenza portatevi un sacchetto di plastica di modo da poterle tenere in mano nel mentre visitate le chiese.
3. Non lasciate NIENTE di valore nelle tasche.
E qui si arriva al motivo per cui vi ho detto di portare la fascia dei soldi: i borseggi. Sono all’ordine del giorno perchè essendo tutti pigiati è veramente di una facilità disarmante mettere le mani in tasca alla gente. Ve lo ripeteranno anche in loco ogni 20 minuti (le guide, gli addetti alla sicurezza, tutti…) e ve lo dico qui: non lasciate NIENTE di valore in tasca perchè vi verrà rubato quasi sicuramente.
A Lalibela si riversano 200 mila pellegrini, molti arrivano dalle campagne però apposta… Come in tutte le parti del mondo, quindi evitate rogne.
4. Lasciate tutto in albergo, conviene.
Macchina fotografica? Vi consiglio solo una compatta e da tenere sempre a bada. Ma borsa, cellulare o ogni oggetto (soprattutto il passaporto) è meglio lasciare tutto in albergo. Non avrete posto neppure per il vostro corpo, qui viene voglia di sentirsi molto magri… Figuriamoci se portate cose addosso come diventa scomodo, per non parlare dell’ansia dei furti.
5. Non girate da soli di notte per la “città”
Gli abitanti di Lalibela conoscono molto bene l’importanza del turismo, ci diceva la guida e non toccherebbero mai un turista, diceva sempre lui, ma durante il Natale arrivano molto persone dalle campagne (diceva storcendo il naso) e a loro invece serve badare quindi sconsigliava di camminare da soli durante la sera o di notte.
6. Prendete assolutamente una guida.
Diversamente dubito si riesca a seguire e capire il tutto.
7. Munitevi di una coperta.
Se volete passare la notte assistendo alle celebrazioni, potrebbe tornarvi utile averla.
Dove dormire a Lalibela?
Lalibela è un posto difficile da immaginare, per non dire impossibile… Ma conta sapere che non è una città come le altre, costruite e cementificate. No. Sembra più un luogo fuori dal tempo, ma per davvero, tra villaggio e sito archeologico.
Per dormire ho trovato qui l’albergo più bello del mio viaggio in Etiopia, ma vi allerto subito è a circa 3 km dal centro centro… Intendendo con centro non tanto un bel luogo dove si trovano ristoranti e caffè (no, ma proprio no), bensì il dove si trovano le chiese da visitare.
Ad ogni modo vi consiglio assolutamente questo albergo.
Hotel Zan-Seyoum – Lalibela
Quando ci sono stata io era pulitissimo, bello e con canoni addirittura occidentali di servizi. (Anche se uno dei più grandi problemi delle strutture in Etiopia è che non fanno manutenzione dei posti, per questo specifico “Quando ci sono stata io”).
Wi-fi funzionante e molto economico se preso in tempo (mesi e mesi prima). Inoltre i proprietari padre e figlio di una gentilezza infinita, era un piacere incontrarli.
Ma come detto, per andare poi alle chiese serve prendere dei taxi.
Noi abbiamo poi sempre mangiato qui in hotel trovandoci un gran bene (e anche per via del fatto che fuori non abbiamo visto questa grande offerta… ) ma se volete un posto più “centrale” questo non va bene.
Di mio al contrario ve lo consiglio soprattutto nel periodo del Natale Copto anche per potersi un po’ togliere dal caos estremo che si vive nel “centro”.
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