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Val Codera: come arrivare alla valle raggiungibile solo a piedi?
Premessa: Sei mai stata in Val Codera? Mi chiede una compagna di trekking originaria della Valtellina e io certa e sicura di me stessa: “No, mai. Ho frequentato tanto la Valtellina, ma a Codera mai stata”.
Amo la Valtellina da sempre. O forse sarebbe più corretto dire amo la Valtellina da che ho iniziato a scoprirla.
Proprio in Valtellina il mio primo corso di alpinismo, la mia prima parete di arrampicata (e la conseguente adrenalina mista a terrore) e sempre in Valtellina la mia consapevolezza: amo la montagna e questa passione non intendo assolutamente lasciarla. E per una volta tanto avevo ragione, ma questa è un’altra storia.
Codera è stata proprio una tappa del mio weekend di ritorno (seppur fugace) in quel della Valtellina, dopo anni che mancavo… (non vi commuovete un po’ anche voi?).
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Dove si trova la Val Codera?
La Val Codera si trova nella Valchiavenna, nel comune di Novate Mezzola in provincia di Sondrio, queste le coordinate precise.
Si dice spesso invece genericamente e dico serenamente io che Val Codera si trova in Valtellina per una semplice questione di facile comprensione e per far capire chiaramente la zona.
Le valli sono prerogativa di chi le conosce bene, ma per tutti noi altri che arriviamo da varie parti d’Italia è più facile individuare la zona della Valtellina che non la Valchiavenna, la Valmalenco o la Val Codera, per l’appunto.
Siamo inoltre a 100 chilometri da Milano, punto di riferimento sempre efficace per molti di noi.
Come si arriva in Val Codera?
La Val Codera è una valle isolata dal mondo “moderno” e molto diversa dalle altre valli. Solitamente le valli (mi spiegano eh) sono aperte giusto? Beh la Val Codera è “chiusa”, difficile da raggiungere e al contrario di quanto accade di solito, “non la vedi”.
Parliamo quindi di un luogo raggiungibile solo a piedi attraverso escursioni o trekking che dir si voglia, perchè visti i numerosi scalini è (credo) impossibile usare una Mountain bike se si percorre il tratto che parte da Novate Mezzola (ovvero quello che ho fatto io).
Altro mezzo possibile è l’elicottero anche se ovviamente, direi che non è questo il modo che vi consiglio.
Escursione in Val Codera: tutto quanto è utile sapere
Salire in Val Codera è un bel trekking e un bellissimo percorso che personalmente direi adatto anche a tutti coloro di buona volontà se non fosse che questi concetti sono sempre molto relativi e che mi rendo conto a volte davvero poco accurati… Ma proviamo a descrivervi meglio.
Punto di partenza: parcheggio di Novate Mezzola – 212 metri
Punto di arrivo: Codera, il paese – 824 metri
Distanza: 4,5 km (che pochi, sono pochi)
Dislivello totale in salita: 800 metri (che si fanno sentire se non avete mai camminato)
Difficoltà: E
Peculiarità: la salita è quasi tutta a scalini, e sì… Si sentono e si fa più fatica del consueto.
Durata a salire: se sentite gli abitanti 1,30 a salire. 2 ore con buon passo per i non abitanti. Io di notte con spiegazioni e molte pause ne ho impiegate 3.
Durata a scendere: se sentite gli abitanti 1 ora. Io di giorno e con buon passo e senza pause ho impiegato 1.20 minuti più, minuti meno.
E qui posso confessarvi che in realtà a Codera c’ero già stata. Anni fa. Quando appunto la Valtellina era per me una seconda casa e quando non mancavo weekend per raggiungerla da brava “milanese”. Solo che io con i nomi (e non solo con i nomi) faccio davvero pena e quindi quando mi hanno chiesto: “Ma sei mai stata a Codera?”, io serena: “No, mai”.
Ma il giorno dopo vedendo tutto alla luce i ricordi sono emersi chiari: “cazzo, ma io qui ero venuta con i miei amici e poi abbiamo proseguito per i Rifugio (non ricordo il nome, manco ricordavo Codera! Vedete il bello di iniziare a scrivere?). Come avrete capito, ai tempi, non avevo ancora il blog.
Digressione a parte, la salita a Val Codera è decisamente una bellissima escursione, ma proprio in quell’occasione un’amica decise di non salire perchè pensava di non farcela e tornò indietro.
E questa è una delle tante ragioni per cui:
1. dire “per tutti” è sempre molto relativo e poco corretto;
2. io scrissi un post dedicato alle donne in montagna (con riferimenti chiari e precisi ad alcuni amici maschi…).
Si tratta di una prima parte totalmente in salita, potrebbe forse mettere un po’ alla prova chi ha poco fiato se fuori ci sono 30 gradi soprattutto (si parte di fatti da Novate Mezzola e quindi il caldo si sente), ma di contro il sentiero è facilmente percorribile.
Questo percorso è storico come mi spiegava uno dei fondatori dell’Associazione degli Amici di Val Codera (Roberto) e ha secoli di storia. Si pensa fosse già percorso nel 1600/1700.
Una delle cose più belle di questo percorso è lo scenario che si apre sul lago: pazzesco! Si percorrono poi delle gallerie e dopo un tratto di salita continua iniziano invece una serie di saliscendi (da qui il dislivello totale di 800 metri).
Il sentiero è largo per la maggior parte del tempo (dicesi mulattiera), con pietre però varie e qualche spuntone di roccia. Serve stare attenti certo, come sempre… Ma se ce l’ho fatta io di notte e con la pioggia, ah beh… Vuol dire che è super fattibile eh!
Arrivati a Codera si entrerà in un’altra dimensione con la bellezza intatta di questo paese curato e mantenuto come un “bon bon”.
E qui vi racconto la mia ultima esperienza (che quella di anni fa in effetti non l’avrei così chiara).
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Salire a Codera con il plenilunio o meglio al buio: come, quando e perchè?
Sono salita a Codera, di sera, con il buio e aggiungo (ahimè) anche con la pioggia e il temporale minaccioso per alcuni (brevi) tratti al punto che la luce in tutta la valle è saltata!
L’associazione Amici di Val Codera è quanto mai attiva, appassionata e capace di far innamorare ogni avventore di questa valle.
Tra le tante cose che fanno, organizzano anche delle salite a Codera con il plenilunio. Vi dico subito: consigliatissima! Se non piove, fatela!
L’esperienza è stata pazzesca anche se nel mio caso non avevo nessuna luna a illuminare il mio cammino (avevo pure lasciato la luce frontale nello zaino e non osavo metterci le mani che temevo fosse in fondo e quindi… Cellulare!) e la strada bagnata e la pioggia in parte. Eppure: una magia!
Come: potete unirvi all’Associazione di Val Codera (qui trovate il sito)
Costo: € 45 includendo la salita guidata (vi assicuro, ne vale la pena), quello che loro chiamano “SPUNTINO” ma che io traduco con cena e pure ottima, pernottamento e colazione.
Quando: controllate sul sito le prossime date.
Perchè salire a Codera con il plenilunio?
1. Perchè nonostante la pioggia, il temporale che ci ha accolto non appena arrivati al parcheggio, la mia consapevolezza che non si va in montagna quando c’è il temporale, la mia caga di cadere, il mio faticare a vedere la strada… Nonostante tutti gli improperi che dicevo nella mente, mi sono emozionata.
2. Perchè si vede un paesaggio seppur al buio da lassù, speciale.
3. Perchè se sono riuscita a farlo io al buio, senza luce frontale, con una mano che ha dovuto tenere pure l’ombrello per un tratto vuole dire che si fa senza problemi.
4. Perchè quando non piove ci sono anche le lucciole!
5. Perchè Codera è un posto speciale sempre, ma arrivarci di notte e con la luna piena, pare un viaggio nel tempo.
Dove dormire a Codera?
Rifugio Alpino
Classico e curato rifugio di montagna con 25 posti letto.
Costo: € 45 con mezza pensione – € 15 solo pernotto.
Sempre gli amici di Val Codera hanno creato anche un concetto di albergo diffuso e si può dormire confortevolmente, con bagno e acqua calda cosa non di certo scontata in case private che vengono tenute in vita anche così. Le possibilità non mancano e se devo essere sincera neppure il confort, altro esempio di quanto impegno ci sia nel tenere vivo questo paese e questa valle così isolata dal mondo per molti versi.
Dove mangiare a Codera?
Rifugio Alpino
Ho decisamente mangiato alla grande e nonostante fosse l’una di notte (orario in cui io di solito dormo, ma già da un po’), superata la resistenza iniziale, ho poi mangiato con gran gusto! Dolce incluso. Ovviamente sono aperti anche per pranzo e cene a orari normali eh.
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Val Codera: vi interessa aiutare concretamente o fare una vacanza/lavoro bucolica?
Se ne sente parlare spesso solo che in inglese si dice wwoofing, in Val Codera si dice: volontariato! “Se volete venite qui, vi ospitiamo e vi diamo vitto e alloggio in cambio di lavori vari che ci sono da fare”. Dai campi e orti da coltivare ai tetti delle case di montagna da sistemare, per tenere in vita il paese l’associazione degli amici di Val Codera di lavori ne fa tanti e ne deve fare sempre tanti.
Se amate i luoghi fuori dal tempo, inseriti un un contesto decisamente solidale e quanto mai autentico, secondo me, vi piace!
Ho anche provato a sedurre Michele con questa idea: “Tu lavori, io vengo con te e pago la mia quota, ma sto lì a godermi la vita bucolica di quella valle da un lato, e poi faccio le foto a te che lavori. Che ne dici? “. Ci sta pensando…
Ma quanto abitanti ha Codera?
E qui vi ho lasciato per ultima la grande domanda.
La rivelazione.
Beh la risposta è 7/8 abitanti in totale. Codera (paese) ha 7 o 8 abitanti fissi. Mentre Cìì ne ha ben 2.
E se serve comprare le crocchette per il cane che sono finite? 1 ora e 30 a salire, 1 a scendere… Diciamo che avere una buona memoria quando si vive a Codera è importante!
Vi lascio anche questo video di Roberto, che mi ha accompagnato nella mia escursione al plenilunio, uno dei fondatori dell’Associazione Amici di Val Codera che vi dà delle informazioni più. Lui ha anche raccolto la testimonianza degli anziani che ormai, non ci sono più ed è bellissimo vedere la passione con la quale parla di questa valle.
Al che vi chiedo io: si è capito che ho amato la Val Codera?
[sz-youtube url=”https://youtu.be/g-nGDJh1UQ8″ /]
clara dice
lo sai che è anche detta la Valle degli Scouts? ne avrai visti quando sei salita. Per gli scout milanesi è un pezzo di storia, qui si rifugiavano per campi e uscite quando lo scoutismo fu reso illegale dai fascisti e solo l’attività clandestina portata avanti da alcuni anche a costo della propria vita ha permesso di consevare lo spirito scout fino ad oggi e di rifondare i gruppi scout alla fine della guerra. Da allora gli scouts di ogni età vengono qui, ancora per campi e attività di volontariato, spesso partendo dalla base nazionale di Colico a bordo lago! ciao!!!
Simona Scacheri dice
Ma grazie Clara!
Sapevo che gli Scouts hanno una grande importanza e che c’è un rapporto stretto e di forte collaborazione, ma non ne avevo ascoltate le ragioni e non sapevo tutto quanto hai spiegato benissimo. E sì, ho incontrato i gruppi di Scouts che stavano per iniziare a passare una giornata aiutando! 🙂
SILVANA dice
Salve!
Faccio parte di un gruppo scout di 18 persone di Napoli e vorremmo, come route estiva (circa dal 26 luglio al 10 agosto), organizzare un campo mobile lungo la Zona Val codera nel Colico (percorso aquile randagie). Sa darmi informazioni a riguardo o consigliarmi chi contattare?
Mi servirebbero informazioni su clima, rifugi dove alloggiare/ se c’è campeggio libero e servizi igienici.
Grazie in anticipo per la disponibilità!
Silvana
Simona Scacheri dice
Buongiorno Silvana!
Nell’articolo trova il link al sito Amici della Val Codera, l’associazione che sicuramente può aiutarvi essendo molto presente e attiva nella Val Codera.
Ma per quel che riguarda l’organizzazione di un campo scout no, mi spiace, ma non la so aiutare.
Essendo però di fatto gli scout molto presenti in questa zona e da sempre, le conviene chiedere direttamente a loro questo genere di informazioni oppure sempre alla Associazione di Val Codera che conoscere bene anche gli scout della zona.
Mara ambrogio dice
Voglio proprio venire in val codera però nei giorni frasettimanali con chi si può mettersi in contatto per eventuale pernottamento…grazie
Mara ambrogio dice
Per vedere la val codera si può fare anche da soli credo ….si può avere qualche consiglio.grazie