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Indice degli argomenti
Direzione Austria: da un mese in cammino
testo e foto di Niccolò Solini
Ormai sono partito da circa un mese e i chilometri dietro di me incominciano ad essere tanti.
Spesso prima di partire mi trovavo a chiedermi come mi sarei sentito a questo punto del viaggio, da qualche parte nella pianura veneta.
Posso dire che oggi mi sento arricchito esattamente come speravo, grazie agli incontri con le persone che si sono imbattute nel mio tragitto.
Credo che ogni uomo sia un Universo e ogni volta che entriamo in contatto VERO con una persona, parte del suo universo rimane in noi.
A volte una galassia intera, altre volte solo un piccolo meteorite, ma resta il fatto che noi non saremo mai più gli stessi. Piccolo o grande, l’altra persona ci ha regalato un cambiamento.
Queste ricchezze sono abbastanza grandi da superare stanchezza e dubbi su ciò che sto facendo e mi aiutano a sopportare il caldo e le zanzare con il sorriso.
La lontananza e la solitudine scompaiono di fronte alla pienezza del cuore.
E da nord a sud scopri che la tua casa è più grande di quello che pensavi e si chiama Italia.
CRONACA DI UN CAMMINO IN SOLITARIA: ORGANIZZAZIONE

Foto Shutterstock (Padova)
Lungo il Cammino di Sant’Antonio: le tappe
Da Bologna a Castelmaggiore
Giorno 14
Partenza: 05:00
Arrivo: 10:30
Durata: 21 km
Tempo: 5 ore con riposo
Difficoltà: facile
Cammino: Cammino di Sant’Antonio
Dormire: parrocchia di San Bartolomeo
Pensieri e considerazioni:
Per quanto bella e poetica, la notte in piazza a Bologna è stata faticosa e snervante, quindi alle 5 di mattina ho deciso di ripartire. Mi sono imbattuto in una manifestazione di gente che correva per Bologna alle 5 ( cosa che ho trovato incredibilmente poetica) e poi ho viaggiato spedito, grazie al clima fresco, godendomi il bellissimo lungocanale pieno di anatre. La serata a Castelmaggiore è stata tra le più interessanti che io abbia vissuto finora. In primis grazie allo spettacolo live nel parco, con musica, teatro e letture di estratti. Poi grazie all’incontro con Danilo, un uomo sulla cinquantina, zingaro, strano di aspetto e di modi; dotato di una rara armonia tra dolcezza e durezza di carattere, arte e pragmatismo che mi ha molto affascinato. L’ho trovato un meraviglioso custode di una cultura per noi italiani difficile, talmente estranea da aver acquisito un sapore quasi esotico che la rende davvero affascinante.
Da Castelmaggiore a Malalbergo
Giorno 15
Partenza: 09:00
Arrivo: 17:00
Durata: 25km
Tempo: 8 ore, con riposo
Difficoltà: facile
Dormire: accoglienza parrocchiale
Cammino: Cammino di Sant’Antonio
Pensieri e considerazioni:
L’arrivo e l’incontro con don Enzo mi hanno suscitato quella strana sensazione che ti avverte che sta per succedere qualcosa di strano. Infatti, giusto il tempo di mostrarmi il mio alloggio e di ritirarsi nelle sue stanze, che il sacerdote ha concretizzato la mia sensazione chiudedomi dentro il cortile della chiesa e portando con sé le chiavi. Fortunatamente il cancello non era poi così alto!
Qui trovi le parti precedenti del cammino di Niccolò:
ANDARE IN AUSTRIA A PIEDI: TAPPE DA MONTEPULCIANO A FIRENZE
Da Malalbergo a Ferrara
Giorno 16
Partenza: 08:30
Arrivo: 14:00
Durata: 22 km
Tempo: 6 ore
Difficoltà: facile
Cammino: Cammino di Sant’Antonio
Dormire: ho trovato alloggio da un amico
Pensieri e considerazioni:
Dopo aver abbandonato con una certa soddisfazione Malalbergo ed il suo cortile chiuso, mi sono diretto verso Ferrara attraverso altri 20 chilometri di pianura soleggiata. Ferrara è dotata di una bellezza molto discreta, nelle sue vie si respira aria di intimità ed esse restano silenziose anche quando la città è colma di turisti. Mi hanno colpito le numerose targhe commemorative presenti in po’ ovunque, a testimonianza dello spirito nobile e orgoglioso della città capolavoro degli Estensi, una dinastia durata 1000 anni. E dopo le fatiche degli Appennini e il caldo torrido della pianura padana, qua ho finalmente dormito in una stanza fresca e priva delle maledette zanzare, ospite da un amico conosciuto per caso durante una cena nella Via degli Dei. E se la cosa vi sembra strana, in realtà è solo la magia del viaggio.
Da Ferrara a Polesella
Giorno 17
Partenza: 09:00
Arrivo: 15:00
Durata: 23 km
Tempo: 6 ore
Difficoltà: facile
Cammino: Cammino di Sant’Antonio
Dormire: parrocchia della beata vergine Maria del rosario
Pensieri e considerazioni:
La parte più bella della tappa sono le 3 ore di camminata lungo l’argine destro del Po, immersi nel silenzio più assoluto, accarezzato dal rumore della corrente e dal richiamo di qualche uccello qua e là. Il momento della traversata del fiume mi ha emozionato non poco, dato che rappresenta il passaggio dall’Emilia Romagna al Veneto, secondo confine di regione superato. Cosa dire… Il cambiamento si nota subito nello stile architettonico di Polesella e nell’accento della gente. Mi sono regalato una cena lungo l’argine del Po, aspettando il tramonto immergendo i miei pensieri in un fresco bicchiere di birra.
Da Polesella a Rovigo
Giorno 18
Partenza: 09:00
Arrivo: 14:00
Durata: 20 km
Tempo: 5 ore
Difficoltà: facile.
Cammino: Cammino di Sant’Antonio
Dormire: seminario vescovile San Pio IX
Pensieri e considerazioni:
Partito da Polesella, il Po mi ha accompagnato per qualche chilometro, cedendo poi il passo a paesaggi francamente poco interessanti. A rendere preziosa la giornata è stato l’incontro con don Bernardo, un sacerdote di un paesino che mi ha intrattenuto parlando di politica e morale, rifiutandosi di farmi partire senza aver prima accettato un piatto di riso freddo.
Per quanto riguarda Rovigo, l’ho trovata davvero spenta e grigia.
Da Rovigo a Monselice
Giorno 19
Partenza: 07:00
Arrivo: 18:00
Durata: 34 km
Tempo: 11 ore
Difficoltà: intermedia
Cammino: Cammino di Sant’Antonio
Dormire: convento di San Giacomo
Pensieri e considerazioni:
Dopo una settimana di pianura, finalmente sono arrivato in vista dei colli Euganei grazie a 11 ore di cammino. Monselice è un borgo bellissimo, arroccato su un fianco dei Colli da cui domina il piano sottostante. Lungo le sue viuzze si respira un’aria poetica, forse tipica dei borghi una volta pieni di vita e ormai diventati vestigia artistiche, o forse dovuta al legame, per me inestricabile, che lega questi luoghi alla vita di Petrarca.
La tappa è lunga è vero, ma vi invito a prendervi del tempo per salire a Monselice vecchia e godervi il tramonto vicino alla chiesa, in compagnia di qualche romantico che, come voi, ha risalito il fianco del colle, ancora non rassegnato all’opacità del mondo contemporaneo.
Da Monselice a Padova
Giorno 20
Partenza: 09:30
Arrivo: 16:00
Durata: 22km
Tempo: 6:30 ore
Difficoltà: facile
Cammino: Cammino di Sant’Antonio
Dormire: ho dormito da una vecchia compagna di liceo
Pensieri e considerazioni:
Da Monselice si arriva a Padova, partenza ideale del Cammino di Sant’Antonio e… Città dello spritz!
Direi che sono riuscito a godermi entrambe queste anime.
La basilica del Santo è qualcosa di indescrivibile. Si percepisce la cura millimetrica per ogni dettaglio, caratteristica che esalta ancora di più le dimensioni monumentali dell’opera. C’è naturalmente anche il dettaglio trash, per gli amanti del genere. Nel negozio dei souvenir all’interno della chiesa ( Lutero rabbrividirebbe) si può leggere un cartello: olio di santa Giustina, si è scoperto che agisce ANCHE contro il fuoco di Sant’Antonio.
Tutto questo nel 2019. Oh mamma….
Ed infine, dopo una visita nella chiesa di santa Giustina, bellissima e gigantesca, l’inevitabile spritz in Piazza Eremitani. Ultima citazione per il parco di Padova, che ha fatto innamorare anche d’Annunzio, dove arte, pace e natura si incontrano.
Da Padova a Dolo
Giorno 21
Partenza: 08:00
Arrivo: 16:00
Durata: 23 km
Tempo: 8 ore
Difficoltà: facile
Cammino:Cammino di Sant’Antonio
Dormire: accoglienza parrocchiale ( attenzione, in seguito precisazione)
Pensieri e considerazioni
Tappa semplice, tutta lungo l’argine di non so quale canale, resa molto bella dalle tante ville di famiglie veneziane, realizzate in terraferma come luogo di villeggiatura.
Sono rimasto schifato dall’alloggio parrocchiale. Io sono uno che si adatta senza tante pretese di comfort, ma almeno l’igiene, da parte di una struttura di riferimento nel cammino, me lo aspetto.
C’è differenza tra fare accoglienza e stipare persone in uno stanzone. Non è obbligatorio, ma se lo accetti, fallo in maniera decente.
Da Dolo a Venezia
Giorno 22
Partenza: 09:00
Arrivo: 17:30
Durata: 20 km circa
Tempo: 8 ore, con traghetto
Difficoltà: facile
Dormire: contattare i responsabili del Cammino di Sant’Antonio, trovate il numero facilmente nel sito.
Pensieri e considerazioni:
Come per Firenze, anche di Venezia ritengo inutile perdermi a descrivere le bellezze. Mi limito a fare una considerazione. Venezia è unica. Ogni metro offre agli occhi una prelibatezza che non avevano mai assaporato, né più mai lo faranno. E la sua anima è da sempre legata al commercio. Ma vale la pena aprire le porte a vagonate di turisti affamati di selfie, bulimiche schegge impazzite che affollano piazza San Marco e il Ponte di Rialto armati di smartphone e ignoranza? Lungo una via piena zeppa di osterie, bar e venditori di finto vetro di Murano, mi sono rifugiato in una bottega artigianale di libri rilegati in pelle.
Venezia ha una tradizione millenaria in questo campo. Quanto il mondo occidentale era strangolato delle regole dell’Inquisizione, i liberi pensatori si affidavano agli editori veneziani per dare al mondo il frutto del loro genio. Ecco, l’unico negozio vuoto in quella via satura di turisti era l’unico che custodisce la vera anima di Venezia, la città che ha dominato il mondo. Vale la pena venderla per denaro?
Conclusioni
Il cammino di Sant’Antonio è davvero semplice e alla portata di tutti. L’unico fattore di cui tenere conto è il clima.
D’estate si viaggia sotto il sole cocente della Pianura Padana, senza ombra né vento. Le altre stagioni la fa da padrona la nebbia.
Sebbene gli arrivi siano in alcune città molto belle, ho trovato il cammino poco vivo o stimolante. A differenza della Via Francigena, che si fa amare ad ogni passo, qua la strada è noiosa e pesante. È un itinerario adatto a chi cerca silenzio e solitudine, non stimoli ed emozioni.
Qui trovi le parti precedenti del cammino di Niccolò:
A PIEDI DA FIRENZE A BOLOGNA: TAPPE E DESCRIZIONE
Niccolò Solini, nonostante non abbia la frangetta e non sia neppure una ragazza (ve ne siete accorti per caso?)… è l’autore di questo post e il protagonista di questa esperienza. Potete seguire la sua avventura sul suo profilo instagram e fargli tutte le domande che volete (dice).
Se volete scrivergli una mail invece: fringeintravel[@]gmail.com
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