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A piedi da Firenze a Bologna: tappe e descrizione
Se tutti conoscete bene la Via degli Dei nella sua direzione originale ovvero da Bologna a Firenze, in pochi invece percorrono questo cammino nel senso inverso ovvero da Firenze a Bologna e Niccolò l’ha fatto nel corso del suo cammino per l’Austria e qui ci racconta come è andata!

(Foto di e con Niccolò)
Tappe da Firenze a Bologna: da sud a nord, il cammino continua
Da Firenze a San Piero a Sieve
Giorno 9 – tappa n. 1
Partenza: 7
Arrivo: 18:30
Durata: 35km
Tempo: 11:30 ore, con riposo minimo
Difficoltà: difficile, per la lunga durata, le molte salite e la scarsità d’acqua.
Cammino: Via degli Dei
Dove dormire: ho scelto Affittacamere Via degli Dei, in camerata a 16 euro con colazione inclusa.
Per chi sceglie la Via degli Dei da Sud a Nord questa è senza dubbio la tappa più dura e snervante. Già da Firenze verso Fiesole incomincia la salita che continua fino al monte Senario e al monastero dei 7 Santi, quasi senza interruzione.
Da qua fino a San Piero a Sieve è un lunghissimo serpeggiare di sentieri tra bosco e asfalto con salite e discese che sembrano non finire mai.
Qui, per la prima volta ho pensato che non ce l’avrei fatta e già mi vedevo bloccato a terra stremato, piantato come un albero!
Fortunatamente ho trovato un torrente a 10 km dall’arrivo e un bagno rigenerante nell’acqua gelida mi ha restituito energia e buon umore. Inoltre sbagliando strada mi sono trovato proprio davanti ad una casa, dove ho potuto pienare la borraccia. Fate attenzione, da Fiesole a San Piero l’unico punto per comprare acqua è al monastero.
All’arrivo sono stato accolto con gentilezza dalla mamma di Giulia, dell’Affittacamere Via degli Dei e ho cenato a Bonaugo, dove il proprietario mi ha regalato un simpatico portachiavi a ricordo del viaggio.

Foto di Niccolò
Da San Piero a Sieve a Monte di Fo
Giorno 10 – tappa n. 2
Partenza: 7:30
Arrivo: 15:30
Durata: 21km
Tempo: 8 ore (2 di riposo)
Difficoltà: difficile per le sue salite surreali
Cammino: Via degli Dei
Dove dormire: Camping il Sergente
Sfinito dalla tappa precedente mi sono approcciato a questa con la seguente idea: sono 21 km, è una tappa breve che posso usare per riposarmi. Non sto a dirvi che è stata un’idea folle. I primi 15 km sono tutti in salita fino a raggiungere il monte Gazzaro, che nasconde delle insidie tremende!
In primis la difficoltà tecnica del percorso, che si unisce al sentiero europeo E1 e diventa una ferrata, tanto che ad un certo punto mi sono ritrovato a 4 zampe. L’altra difficoltà è di natura morale: più volte vi sembrerà di aver raggiunto la vetta e vi rassicurerete tra voi e voi, dicendovi che la salita è vicina… Invece no! Vi aspettano ancora passi, e fatica e sudore! Ma credetemi, la vista vi ripagherà ampiamente.
Gli ultimi 5 km sono in discesa fino a raggiungere Monte di Fo ed il Camping. Bisogna precisare che Monte di Fo non si trova lungo il percorso, ma richiede una deviazione di 3-4km che volendo è possibile evitare unendo questa tappa alla successiva, andando diritti verso il passo della Futa.
Il camping è accogliente, dotato di bar, ristorante, bagni comuni e piscina, al prezzo di 18 euro per saccapelisti.
Da Monte di Fo a Madonna dei Fornelli
Giorno 11 – tappa n. 3
Partenza: 9
Arrivo: 15
Durata: 17 km
Tempo: 6 ore a passo lento
Difficoltà: intermedia
Cammino: Via degli Dei
Dove dormire: B&B dai Romani
Questa è una tappa priva di difficoltà eccessive che permette di riprendere un po’ il fiato dopo le fatiche delle prime 2. È priva di strappi eccessivi e vi farà innamorare per la quiete e l’atmosfera del bosco e per la magia senza tempo di percorrere la vecchia via Flaminia ripercorrendo i passi di uomini di 2000 anni fa.
Appena arrivati al passo della Futa dopo 4 km di salita vi troverete sulla sinistra il cimitero militare germanico. Vi consiglio di utilizzare mezz’ora per visitarlo gratis, in barba a chi anche oggi fomenta l’odio razziale, cieco di fronte all’insegnamento della memoria.
Il B&B dai Romani (18 euro colazione inclusa) merita una menzione. Elisa è una tra le persone più folli, divertenti e accoglienti che io abbia mai incontrato. Restate a cena nella struttura e godetevi le sue storie e l’atmosfera di aggregazione che sicuramente saprà creare. Inoltre assaggerete i sapori tipici di una tradizione ormai quasi dimenticata, che forse incontrerete per la prima e unica volta.
Da Madonna dei Fornelli a Badolo
Giorno 12 – tappa n. 4
Partenza: 9
Arrivo: 16
Durata: 25 km
Tempo: 7 ore ( con pausa di un’oretta)
Difficoltà: facile o intermedia in base al tragitto che sceglierete, scalando o girando intorno al monte Adone).
Cammino: Via degli Dei
Dormire: B&B sulla Via degli Dei
La tappa più suggestiva del trekking. È mediamente lunga, 25 km se soggiornate al B&B e 28 se raggiungete Badolo e vi farà innamorare della quiete abitata di Monzuno, del clima New Age del parco che la precede e della tranquillità di Brento. Poi inizia la magica scalata al monte Adone. Il percorso da Sud è fatto in modo tale che non avrete punti panoramici praticamente fino alla cima, per cui appena sarete arrivati, l’effetto sarà ancora più spettacolare e guardando all’orizzonte la strada che avete fatto vi garantisco che sarete fieri di voi stessi.
Preparatevi ad una discesa da capogiro lungo il crinale della montagna che metterà a dura prova le vostre caviglie, mentre osservate sotto di voi lo strapiombo e scavalcate le rocce presenti sul sentiero. Se poi avrete fortuna, le grida e le acrobazie in volo dei falchi pellegrini accompagneranno le vostre fatiche.
Il B&B sulla Via degli Dei si trova proprio in cima alla prima salita dopo il Monte Adone, e con 15 euro vi metterà a disposizione un materassino in stanza comune e una cucina attrezzata per cucinare cena e colazione, o in alternativa, il proprietario vi offrirà un passaggio al ristorante più vicino.
Da Badolo a Bologna
Giorno 13 – tappa n. 5
Partenza: 8
Arrivo: 7
Durata: 28 km
Tempo: 11 ore con 2 ore di riposo
Difficoltà: intermedia
Cammino: Via degli Dei
Dove dormire: scelta libera
Nell’ultima tappa del trekking da sud vi aspetta un tratto iniziale fatto di asfalto, caldo e zanzare, se partirete in primavera – estate. Questo sarà terribile, soprattutto perché venite da 4 giorni di fresco clima montano e sentieri immersi nella pace dei boschi. Ad allietare il cammino avrete il fiume Reno che in alcuni punti del tratto iniziale è perfetto per un bagno in acque pulite e tranquille.
Molto bella la camminata all’interno del parco, dove troverete anche numerosi alberi da frutta selvatici, fino ad arrivare a Casalecchio di Reno con il suo bellissimo parco. Da qua vi aspetta una salita surreale fino a San Luca, tempio di una bellezza indescrivibile che domina dall’alto Bologna e poi una discesa infinita fino alla città, che vi accoglierà con il suo fiero ed impegnato spirito politico traboccante di storia e cultura italiana.
P. S. Io a Bologna ho passato la notte in piazza. Lo dovevo a Bologna e a ciò che per me rappresenta.
Niccolò Solini, nonostante non abbia la frangetta e non sia neppure una ragazza (ve ne siete accorti per caso?)… è l’autore di questo post e il protagonista di questa esperienza. Potete seguire la sua avventura sul suo profilo instagram e fargli tutte le domande che volete (dice).
Se volete scrivergli una mail invece: fringeintravel[@]gmail.com
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