Avete mai sentito parlare dell’Alta Via di Dobbiaco?
Potrebbe essere di no dal momento che è un’alta via ancora molto poco nota, conosciuta praticamente quasi solo dai locali. Nonostante si sviluppa in Val Pusteria, dietro a Dobbiaco, l’Alta via di Dobbiaco rimane una perla alpina poco frequentata.
E ora vi spiego meglio come saperne di più.
Indice degli argomenti
Come arrivare?
Punto di riferimento: Dobbiaco, Val Pusteria.
Siamo in una delle zone più belle di tutte le Dolomiti di Sesto. Famosissima per le Tre Cime e tutta la meraviglia che mostra, Dobbiaco è il paese che potete usare come base.
Il parcheggio però o meglio il punto di partenza dell’alta via lo trovate indicato nella traccia GPX e si trova a circa 10 minuti di auto da Dobbiaco.
NB: i parcheggi sono molto pochi, quindi o andate presto la mattina o vi organizzate consapevoli che potrebbero finire molto facilmente.
Dati tecnici escursione totali
DIFFICOLTÀ: livello E |
TEMPO: 12 ore |
DISLIVELLO: 2720 m (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: 28,5 km |
DOVE: Dobbiaco – Val Pusteria, Alto Adige |
Difficoltà percorso Alta Via di Dobbiaco
- Il percorso è di livello E ma si tratta di un’alta via e quindi si sviluppa in alto come parti in cresta.
Non presenta particolari difficoltà tecniche però ma in alcuni punti un po’ di attenzione come sempre e passo fermo servono. Pur percorrendo diverse parti in cresta non è troppo esposta. - Richiede sicuramente un po’ di allenamento visto che presenta un bel dislivello.
- Non so però dirvi in caso soffriate di vertigini, ma sicuramente ci sono tanti percorsi molto ma molto più esposti di questo.
- Si cammina in cresta per tante ore sui 2500 e 2600 metri quindi serve stare molto attenti a:
– condizioni meteo: in caso di mal tempo cambia tutto e il livello di difficoltà sale di molto
– rischio temporali, nel qual caso va evitata perchè pericoloso camminare in cresta (molto molto pericoloso). Non ci sono punti di riparo tranne il rifugio Bonner a fine prima tappa. - Non si trovano punti acqua se non che al Rifugio Bonner (il primo giorno). Mentre il secondo giorno si incontrano diverse malghe.
Consigli
- Da NON percorrere a mio parere in caso di rischi temporali o organizzarsi in modo tale da NON essere in cresta.
- Attenzione al cattivo tempo.
- In caso di bel tempo, consiglio almeno 2 litri di acqua a testa il primo giorno perché salendo tanto si ha tanta sete.
- Verificate di avere l’attrezzatura giusta per il freddo, per il vento e per l’alta montagna, si arriva a 2600 metri.
- Scarpe da trekking, zaino, capellino per il caldo, crema solare, acqua e antipioggia obbligatori.
Tappa 1: Alta via di Dobbiaco
Puoi scaricarla direttamente da desktop.
DIFFICOLTÀ: livello E |
TEMPO: 6,30 ore |
DISLIVELLO: 1340 m (a salire) |
LUNGHEZZA: 12 km |
DOVE: Dobbiaco – Rifugio Bonner |
Si parcheggia (come detto guardate da dove parte la traccia gpx per capire la posizione precisa del parcheggio) e si inizia a salire.
Sarà una salita costante e graduale tutto il giorno. Tanto dislivello forse, ma molto bene distribuito tranne in una paio di pezzi che tirano un po’ di più.
Quanto ha realmente influito qui è il caldo, nelle giornate calde l’inizio si fa sentire perchè si parte da 1500 metri.
Si sta inizialmente nel bosco per poi arrivare pian piano in alto e iniziare a godere di uno splendido panorama con le Dolomiti da un lato e le alpi austriache dall’altro.
In questa tappa si toccano 2 cime e volendo con una breve deviazione 3.
Si arriva quindi al Rifugio Bonner, una piccola perla incastonata con una vista sulle Dolomiti pazzesca.
Questo rifugio merita davvero tanto. Una qualità altissima a prezzi ancora molto contenuti.
Piccolo, ci sono solo 25 posti per dormire, i proprietari cucinano con amore piatti diversi e tutto è fatto da loro.
Il pane, la zuppa di ortiche, il dolce, tutto. Davvero un benessere totale.
Tappa 2: Alta via di Dobbiaco
Puoi scaricarla direttamente da desktop.
DIFFICOLTÀ: livello E |
TEMPO: 5,30 ore |
DISLIVELLO: 500 a salire – 1450 m a scendere |
LUNGHEZZA: 16 km |
DOVE: Dobbiaco – Rifugio Bonner |
Si parte dal Rifugio Bonner e si sale verso la cima Corno di Fano. La prima parte di salita tira un po’ ma solo sana fatica. Si arriva in cima e poi si prosegue in cresta. Paesaggi molto belli e devo dire incredibilmente vari oggi.
Si percorrono queste montagne restando a 2500/2600 metri. C’è qualche sali e scendi fino al rifugio Marchkinkele. Da qui in poi inizia la discesa immersi, se lo fate nel periodo giusto, nei rododendri. Uno spettacolo.
La discesa è piacevole. Continua ma su strada sterrata o sentiero agevole, una bella discesa. Si incontrano altre 3 malghe prima dell’arrivo al parcheggio.
Ultimi 2 km su asfalto.
Una splendida Alta Via (per questo il prossimo anno torneremo a farla, se vuoi unirti segui CI VEDIAMO IN CIMA.
Vuoi venire a fare questo o altri trekking con me? O meglio con noi ? CI VEDIAMO IN CIMA è il nome della società sportiva nata proprio da questo blog che organizza trekking di gruppo per escursionisti e non solo. Trovi qui tutti i prossimi trekking e se vuoi unirti, ti aspettiamo! |
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