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Camminare in Romagna lungo la via Romea Germanica: da Casalborsetti a Ravenna
Che i cammini non siano sempre facili, è cosa certa, ma che alcune tappe dei cammini possano essere delle splendide passeggiate, beh, sì. Siatene certi, non sempre “s’ha da soffrire”. Soprattutto quando si percorre un cammino in Romagna o meglio a Ravenna che, non so se lo sapete, non presenta grandi pendenze o montagne o salite.
Tutta pianura, da qui la possibilità di usare certi percorsi come scusa o idea per delle semplici passeggiate o escursioni di una giornata.
E qui ve ne vado a raccontare una che se da un lato è una tappa della Via Romea Germanica, dall’altra è anche un’ottima escursione di una giornata che permette di godere del Ravennate e della Romagna, a piedi.
Da Calsaborsetti a Ravenna: tappa via Romea Germanica 23 o semplice escursione giornaliera
DATI TECNICI
Lunghezza: 21,6 km
Partenza: chiesa parrocchiale di Casalborsetti
Arrivo: Ravenna, verso il centro o dove preferite.
Durata: 5 ore di media
Livello: facilissima, totalmente in pianura e su strade larghe e semplici
Asfalto: 33% – Sterrato: 67%
Camminare in Romagna non è la prima cosa a cui si pensa di solito.
Eppure la Romagna è bella tutta e per me, tutto quanto è al di fuori del mare in Romagna, è ancora più bello!
Cosa serve avere?
Sufficiente la guida, non sono necessarie mappe o tracciati gps onestamente, noi ci siamo trovati benissimo con la guida descritta davvero molto bene e con i segnali presenti, ma districarsi in questa escursione è molto semplice.
Scarpe vanno bene anche quelle da ginnastica, ma sappiate che il piede potrebbe bagnarsi dopo poco per via dell’erba umida e bagnaticcia. Pochi i tratti con fango, ma dipende dal meteo.
GUIDA
LA VIA ROMEA GERMANICA
di Simone Frignani
€ 15.50
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Voto mio: 5 stelle piene!
Decisamente su questa tappa perfetta, pian piano poi la scoprirò tutta, ma ottima per ora e non è scontata la cosa.
Indicazioni sul percorso da Calsaborsetti a Ravenna
Devo dire che il percorso è davvero molto piacevole, una splendida passeggiata per sgranchirsi un po’ le gambe in ogni stagione, tranne forse i mesi più caldi… Ma chi come me cerca sempre qualche cosa di fare anche in inverno, eccovi l’idea.
Partenza da Calsaborsetti, si parcheggia facilmente in autunno/inverno/primavera, in estate non saprei, ma qualcosa si trova sempre. In questo primo tratto non ci sono segnali della via Romea Germanica perché dentro le città non è possibile metterli per questione legali. Giustamente la segnaletica delle città deve essere altra, quindi qui è bene avere la guida per districarsi.
Se no tenete presente che il tratto di Casalborsetti prevede:
> partenza dalla chiesa di Casalborsetti in via Bonnet
> si prosegue per via Ortolani e si arriva a un sentiero seguendo il segnale CASELLO di Borsetti.
> si entra nella pineta di Casalborsetti anche detto Parco Borsetti e si cammina dentro questa pineta per circa 850 metri, sempre dritto (il Casello di Borsetti è una breve deviazione sulla sinistra, e ancora sulla sinistra in fondo, c’è il mare!).
> uscendo dalla pineta si incrocia via Spallazzi e da lì si cammina sulla pista ciclabile per 1,7 km fino al Lamone.
A questo punto si inizieranno poi a trovare adesivi e segnali della via Romea Germanica e seguirla sarà più semplice.
> Arrivati quindi alla foce del Lamone voi andate sempre dritti, oltrepassando un ponte, ma subito finito il ponte dovete prendere lo sterrato sulla destra, attraversando la strada e aguzzando la vista vedrete gli adesivi della via Romea Germanica.
> Qui inizia un tratto su sterrato lungo 3,5 km che affianca il fiume Lamone, impossibile sbagliarsi.
> Arrivando poi a uno spiazzo dopo 3,5 km, troverete delle case rosa, una in particolare sulla sinistra. Sempre sulla sinistra vedrete fondo una strada e lì è dove dovete deviare: a sinistra.
> Attraversiamo in fondo la statale e proseguiamo seguendo sia via Romea Germanica che sentiero 2, Percorso San Vitale.
> Si arriva alla Pineta di San Vitale, vero e propria chicca di quest’escursione.
Da questo punto in poi io ho sempre trovato i segnali della via Romea Germanica senza problemi, ma sicuramente avere la guida con sé aiuta a non perdersi.
Camminare a Ravenna: perché ne vale la pena e a chi si rivolge?
1. Si tratta di una zona che non presenta alcuna pendenza o salita… Di conseguenza si cammina in pianura.
2. Adatto a tutti coloro che non hanno esperienza di montagna, ma hanno semplicemente voglia di passeggiare e godersi il territorio.
3. Si può percorrere tutto l’anno, anche in piano inverno, non presenta difficoltà. In estate rischia di fare troppo caldo, ma il mare è sempre vicino.
4. Perfetto come allenamento per chi vuole camminare anche in inverno e anche con la pioggia.
5. Si può anche correre: essendo totalmente in pianura, questo percorso si presta molto ad un allenamento anche di corsa.
Ci sono però un paio di statali da attraversare e forse 20 km senza fermarsi non si riesce a farli, ma un 15 sì.
6. La pianura romagnola non è noiosa in generale e questa escursione presenta incontri con animali, pinete e varia in modo sufficiente da non annoiare.
7. Si può serenamente percorrere anche in bici o con passeggini al seguito (fino a prima Ravenna. Entrando a Ravenna iniziano alcuni tratti su strada e il bello svanisce).
Punti belli da vedere lungo l’escursione
Parlando invece della descrizione dell’escursione in generale: si attraversano pinete, si costeggia un fiume, si cammina all’interno del Parco Del Delta del Po che è anche Patrimonio Unesco in Italia e devo dirvi che soprattutto, come sempre quando si cammina, si ha l’occasione di scoprire parti del territorio che mai avreste scoperto in altri modi.
Pineta San vitale
Sapete perchè sono rimasta colpita da questo luogo? Ci sono diversi cavalli lasciati liberi nella Parco di San Vitale.
Allora ammetto che se qualcuno sapessi illuminarmi io ve ne sarei grata. Non ho trovato spiegazioni del perchè sulla guida e non so darvele, ma so dirvi che nella mia passeggiata ho incontrato almeno 10 cavalli, liberi, amichevoli, che mangiavano, dormivano o stavano sdraiati a godersi la giornata… Ma che meraviglia è? C’erano anche alcuni puledri.
La pineta di San Vitale inoltre è la parte più vasta del complesso forestale di Ravenna e da pochi anni inserita all’interno del Parco del Delta del Po.
Ravenna
Perla italiana, Patrimoni Unesco, città da vedere e visitare almeno una volta nella vita.
Qui trovate alcuni articoli utili per conoscerla:
I 5 luoghi per scoprire Ravenna – VIDEO
Dintorni di Ravenna: dove mangiare spendendo poco
In giro per Ravenna con un ingegnere romagnolo – VIDEO
Dove dormire a Ravenna se fate la tappa?
A Ravenna avete un po’ l’imbarazzo della scelta, io vi consiglio dove dormono spesso i miei genitori quando vengono a trovarmi visto che preferisco parlarvi di posti dove c’è conoscenza diretta.
> HOTEL ASTORIA – I prezzi vanno dai 40 euro a notte per una doppia in autunno e inverno, mentre arrivano al doppio in alta stagione. La colazione (dice mia mamma) è ottima, abbondantissima e fatta a mano!
Dove mangiare arrivati a Ravenna?
Piadine a tutto spiano, se volete risparmiare… Siamo in Romagna ma soprattutto siamo a Ravenna, qui la piadina si mangia bella spessa.
Arrivando dalla tappa trovate fuori dal Parco di Teodorico questo baracchino:
La piadina dello chef
Oppure trovate piadina anche in pieno centro di Ravenna, in particolare modo qui:
La piadina del Meloarancio
Avete altri consigli da aggiungere?
Buona camminata, viandanti o pellegrini o semplici amanti delle passeggiate.
Alice dice
Ciao, sembra una bella passeggiata, probabilmente se passerò da li la farò 🙂
andrea mignozzi dice
Ciao Simona, complimenti per il blog!
Aggiungo che il percorso, oltre ad attraversare la pineta San Vitale, passa molto vicino alla Pialassa Baiona, una distesa d’acqua salmastra popolata da aironi e fenicotteri e specie vegetali alofile, vale davvero la pena una sosta. Per i ravennati è sempre stato un luogo importante, pieno di “capanni”, ovvero casotti da pesca molto popolari per mangiate in compagnia o per pescatori che cercano l’armonia nello stare soli immersi nella natura. Un tempo Ravenna in fondo era una bellissima palude!
Un Saluto
Andrea M.
Simona Scacheri dice
Ciao Andrea… e grazie!
Per i complimenti ma soprattutto per la condivisione del tuo sapere! Miliardi le cose che non so di Ravenna e ben felice di scoprirle pian piano.
Una cosa però la so: i romagnoli quando si tratta di mangiare in compagnia, sono dei grandi intenditori!
Un saluto a te!
Cristina Vioni dice
Buongiorno Simona.
I cavalli in pineta sono di un privato che da moltissimi anni, in accordo con gli Enti locali che gestiscono quella zona verde, li lascia liberi di crescere e pascolare. Sono quasi tutti di razza Appaloosa, dai mantelli particolari. I cavalli aiutano a mantenere il terreno libero e forniscono fertilizzante.
Simona Scacheri dice
MA GRAZIE MILLE CRISTINA!!!
Splendido sapere queste cose, grazie (e che bella storia)