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Esperienze sul Cammino di Santiago: le 3 cose che nessuno racconta
Partiamo da ciò che la gente racconta del Cammino di Santiago de Compostela: un’esperienza bellissima, commuovente, il contatto con la natura, con te stesso e bla bla bla.
Sarebbe però troppo semplice parlare di come il Cammino mi abbia cambiato la vita, di come dopo tanti anni abbia ritrovato me stessa e di come il mio compagno di viaggio sia diventato un fratello di sangue.
Parliamo, quindi, di quello che la gente NON ti dice.
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La prima cosa che nessuno ti racconta è la fatica.
Non che non venga menzionata insieme al numero dei km percorsi, ma, come i dolori del parto, sembra che assuma un ruolo secondario rispetto alla gioia della meta raggiunta. Beh… non è così!
Il cammino di Santiago è fatica.
Quando abbiamo varcato la porta del Cammino a Saint Jean Pied de Port, avevamo fatto i primi 100 metri in salita verso i Pirenei e il mio pensiero è stato “Chi diavolo me l’ha fatto fare?”.
E non è che poi migliora, anzi.
Se il primo giorno sei ancora ben in forze, dal secondo iniziano le vesciche, dolori a muscoli che non pensavi d’avere. Il tuo corpo ti prende quasi in giro: non tutti i giorni nello stesso punto.
Ti svegli ed hai dolori ad un ginocchio, probabilmente per l’ora di pranzo ti farà male un piede ed all’arrivo non sentirai più le spalle.
É ovvio che è fattibile: se l’ho fatto io, possono farlo tutti.
Ma non credete alla novella del “Sì, è lungo… ma quando arrivi a Santiago…”.
Frottole: ho avuto i dolori per il mese successivo al rientro e tuttora, quando meno me l’aspetto, salta fuori la tallonite.
Il fatto che sia fattibile, non vuol dire che il tuo corpo sia abituato a percorrere 40 km al giorno.
E non passerà in secondo piano.
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La seconda cosa di cui nessuno ti parla è la perdita di ogni dignità.
Per carità, non che tu non abbia modo, mentre cammini, di fare una grande analisi introspettiva e rimettere a posto svariate parti di te, ma il pensiero è comunque fisso sui tuoi piedi.
E non ci puoi fare niente: in un contesto normale entreresti mai in un bar ad ordinare tortilla e birra alle 9 la mattina a piedi nudi? In un contesto normale, rivolgeresti mai la parola ad uno sconosciuto, mentre con una mano tieni la suddetta tortilla e con l’altra ti massaggi i piedi con veemenza inaudita?
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La terza cosa che nessuno ti racconta è come il Cammino uccida ogni forma di erotismo e sensualità.
Esiste la leggenda di grandi amori sbocciati durante il percorso e pare esista addirittura un manuale di istruzioni su come corteggiare la pellegrina.
Io li vorrei vedere in faccia, uno ad uno, quelli che si sono fidanzati facendo questo Cammino.
Devo ammettere che ho anche un amico che, a distanza di due anni, ha una storia con una ragazza di Madrid conosciuta negli ultimi 100 km.
Avrei capito si fossero innamorati nei primi 10 km quando sei ancora (forse) fresco di doccia, ma negli ultimi 100 è assolutamente inconcepibile.
Il primo giorno sei pulito, gli indumenti nel tuo zaino sanno di sapone.
Il terzo giorno sei troppo stanco per ricordarti se la T-shirt che indossi è quella che hai lavato il giorno precedente o se è quella con cui sei partito.
Dal quarto giorno in poi, il tuo primo pensiero all’arrivo è quello di toglierti le scarpe e (se è il giorno in cui pensi di star per morire…) senza nessuna esitazione, ficchi il tuo piede sanguinante in mano al tuo compagno di viaggio che, se è misericordioso come lo era il mio, con una mano ti asciuga le lacrime, con l’altra ti lava l’estremità puzzolente, ti cura le ferite e ti calma e lì… insieme all’apparizione della Madonna, vedi il vero miracolo di Santiago perché lo sventurato ha una terza mano per versarti la birra.
Ciò che consola alla fine del giorno successivo, che spendi a maledirti per il tuo gesto impulsivo, è che vedrai quell’uomo, talmente bello da esser la dimostrazione dell’esistenza di Dio, in mezzo ad un cortile, con i calzoni tirati su, ed i piedi in una bacinella rosa pastello. Dopo questo momento, deciderai di aspettare di tornare a casa per fidanzarti: fidati.
Esperienza Cammino di Santiago…
Comunque, fidatevi anche di chi vi dice che il Cammino di Santiago è stupendo: è vero.
É stata la cosa più bella che io abbia mai scelto di fare e, se avrete la fortuna di sentire il bisogno di intraprendere questo Cammino, fate lo zaino e partite perché, alla fine, non avrà importanza se avrete faticato peggio dei muli, se avrete perso di dignità, se non vi sarete trovati il fidanzato, perché tutto questo può essere irrilevante: il conoscere od il ritrovare se stessi, no!
Ultreya e buen Camino!
nicoletta dice
Tante cose scritte sono vere riguardo la fatica, ma il vederla coi in negativo fa parte del proprio carattere, personale.
Simona dice
Qui più che negativo, è solo ironia però, ma concordo appieno sul concetto! 😉
Edo dice
Carino, sopratutto il finale, ma per un punto che hai detto sono pronto a presentarmi da te perchè mi guardi in faccia.
Un abbraccio pellegrino.
Edo
Simona dice
.. Ehm, lo faccio presente alla mia amica che l’ha scritto anche se non so se capirà più di me?! 😉
Stefania dice
Condivido quasi tutto, sul fidanzato però ho un punto di vista diverso. Siamo partiti che eravamo insieme da più o meno quindici giorni (quattro se si conta che ci vedevamo solo nei week end) e quando mi sono resa conto di com’era il camino (più o meno a Zubiri) ho pensato: se alla fine, dopo avermi visto in ste condizioni, mi vuole ancora io me lo sposo! Ci siamo sposati dopo un anno e adesso i nostri bambini sanno che almeno una volta nella vita bisogna andare a fare il Camino di Santiago (come i Musulmani alla Mecca); spero che riusciremo a portarli prima che si rendano conto che non è realmente così 😉
Simona dice
Aspita! Mi sa che hai appena creato un nuovo mito… Le coppie che andranno a fare il Camino cresceranno!!! (PS: e cmq mi sono quasi sciolta! 😉 )
Matteo dice
Ma dici davvero?
paolo dice
Ho fatto quasi tutto il cammino con un paio di sandali, fantastico non ho avuto nessun problema, penso che uno prima di partire dovrebbe parlare un po’ con chi lo ha già fatto, per i consigli non scritti.
Non sono d’accordo neanch’io sul fatto che non trovi un amore, ma ho anche incontrato una copia sposata da mille anni che alla partenza erano mano nella mano sempre, all’arrivo si insultavano sempre.
Ma tutto è fantastico, l’ho già fatto due volte e ho incontrato un mucchio di amici di tutto il mondo.
Comunque grazie per il bellissimo articolo,
Buon Camino
Simona dice
Grazie a te per i commenti che possono aiutare chi lo vuole fare!
Io personalmente non l’ho ancora fatto, questo pezzo è stato scritto da un’amica… Ma sono sempre più curiosa e prima o poi… (Tempo! Servirebbe quantomeno il tempo!).
Quasi tutto con i sandali? WOW! Da tenere a mente! 😉
Serige dice
Io ho fatto 10 cammini, dall’inizio alla fine (3 volte il francese) e non ho avuto una, dico una vescica. Grazie alla mia esperienza da maratoneta, ho usato calze e scarpe adeguate e NON scarponi. Calze tecniche che non si muovevano dentro la scarpa e naturalmente scarpe da corsa campestre. Si, avete ragione, ero allenato e anche con un po di esperienza per evitare le vesciche. Ma, io dico, prima di partire, allenatevi un mese, piano piano sino ad arrivare almeno a 20 km. Non riempitevi lo zaino con tante cose inutili e quando arrivate, la prima cosa è una bella doccia e lavare accuratamente i panni sporchi della giornata. Portatevi anche un deodorante stick, eviterete di puzzare. Seguendo questo piccole accortezze, non avrete bolle ai piedi e non puzzerete mai. Per quanto riguarda gli amori, nascono, ne sono testimone, ma durano quanto dura il cammino. In una cosa sono totalmente d’accordo : fare il cammino è meraviglioso perché oltre a vedere posti nuovi ogni giorno, farai amicizie, tante amicizie che durano nel tempo (io ho ancora molti amici conosciuti nei cammini ed alcuni sono diventati grandi amici. Buen camino a todos los peregrinos. Ultreya
Simona Scacheri dice
Ciao!
E grazie di aver condiviso anche la tua esperienza 😉
Enzo dice
Ciao! Perché non dai consigli condividendo il modo per non farsi venire le voschiche ai piedi?
Grazie..-
Graziella Desideri dice
Abbiamo fatto il cammino io e mio marito nel 2013 per festeggiare i 40 anni di matrimonio e dico, non per essere più bravi degli altri, ma noi non abbiamo sofferto per nulla ai piedi indossando delle scarpe collaudate poiché facciamo anche trekking. E’ vero ci sono dei punti dove si dura molta fatica, ma sulle Apuane ne abbiamo fatta molta di più. Poi poiché siamo in pensione ci siamo presi tutto il tempo che ci voleva, siamo partiti il 6 giugno e ritornati il 29 luglio passando anche da Lourdes al ritorno, quindi facendo le tappe più corte e gustandoci i panorami chiese cattedrale e tutto quello che si incontra lungo il cammino. Spero, ma sarà difficile, che un giorno potrò tornare a Dio piacendo. Ma tutti i giorni dico il mio grazie per l’opportunità che abbiamo avuto, resterà per noi un viaggio indimenticabile e tutto quello che abbiamo provato lungo il cammino cancella la fatica che immancabilmente c’è perché 800 km. sono tanti. Tanti auguri e buon cammino a tutti quelli che intraprenderanno questo viaggio indimenticabile.
Simona Scacheri dice
(che bella storia! Grazie!)
Giorgio dice
l’amore è un incontro di anime, il cammino risveglia l’interiorità e gli amori più forti nascono in condizioni di verità.
juan carlos dice
40 kilometri al giorno ???? Ho fatto il cammino ma 40 kilometri al giorno non credo ho fatto 25 al giorno e per godermi il cammino ho abbassato el ritmo a 15 , ma 40 al giorno non lo fa nessuno
Paolo dice
Nessuno però racconta le esperienze negative.Cosa si cela in quei posti,cos’è che nelle menti fa cambiare le persone…Mio padre è tornato da 2 settimane e qualcosa è cambiato in peggio…Sta male,confusione,viso con occhi scavati….Quali energie sono presenti?Un posto che mi mette timore,agonia,mio padre sembra che si stia spegnendo…Sapevo di questa possibilità ma non ci credevo,ora ne sono certo…Non ci andrò mai
Enzo dice
Cosa??? Spiega un po’ di più per favore?
Ora come sta?
Elena dice
Giusto! Io non ho fatto cammini ma il mio compagno si ,è appena tornato dalla via Francigena 400km fino a Roma .
Mi sento tagliata fuori, ha conosciuto persone con le quali si sente quasi ogni giorno mentre se io lo chiamo o mando sms mi ringhia,sembra cambiato e non capisco,ogni giorno va a camminare e sta fuori ore, se propongo di fare qlcs insieme mi Urla che qst è una cosa sua e ne sto fuori!…non capisco, se il cammino è così super perché si torna egoisti e cattivi.
Luciana dice
Io sto organizzando il cammino ma vorrei fare mediamente 15-20 km al giorno, io credo che 40 km siano troppi, la vita è tutta una competizione continua, siccome si può fare un percorso più breve, in base ai giorni a disposizione, l’ importante, non è fare il cammino, bensi essere consapevoli durante il cammino, del proprio corpo e quindi vuol dire che se hai male devi risolvere, non procedere con i piedi sanguinanti, essere consapevole dell’ energia emanata da una chiesa, da una strada, dalle persone che incontri……… comunque ti ringrazio per aver condiviso i tuoi pnti di vista!!
luca Mora dice
hahaha mi hai fatto ridere come un matto =D
bellissime parole, simpaticissime.
Ma alla fine, tu hai fatto il cammino? tutto hahaha
e il tuo amico si è fidanzato con la madrilena 🙂
Ciao 🙂
Simona Scacheri dice
Ciao Luca!
Questo articolo non è stato scritto da me… bensì da un’amica che preferisce l’anonimato ma sono quasi certa che leggerà il tuo commento (concordo, è simpatica da morire oltre che bravissima a scrivere!)… Ma posso dirti che il cammino l’ha fatto tutto! E l’amico? Chissà 😉
Claudio dice
Vorrei partire da solo che ne dite?
Pasquale dice
Non sei adatto al camino! Cambia prospettiva non sei da camino e forse se non ti ritrovi qua sei messo male. Auguroni
Susi baggio dice
Buonasera , mia suocera ha 75 anni e a maggio farà questa esperienza per 15 giorni !!!! Io sono un po’ scettica per l’età che ha!!! Lei è abistuta a fare delle marce domenicali ma 15 gg di cammino mi preoccupano!!! Che ne pensate? E in caso di bisogno ? Ospedale e cure ?
Franco dice
Io ho fatto il mio primo cammino nel luglio 2013 da Sjpdp e durante il cammino ho conosciuto una signora di 76 anni che era partita da casa sua in Belgio lei è partita in solitaria e percorreva una media di 18-22 km al giorno, veramente una Donna straordinaria.
Fabio dice
Certo è fatica ma passare in quei campi di grano appena tagliati in quel paesaggio lunare senza un albero solo con te stesso è stata un esperienza mistica mentre gli ultimi 100 km ritengo siano troppo turistici deludenti e affollati
mariano bassetti dice
Salve
soffro di neuropatia(problema hai nervi periferici mani e piedi )
pensate che posso farlo anchio visto che faccio circa 6000 passi al giorno di media ?
Simona Scacheri dice
Ciao Mariano,
di mio non so risponderti… vediamo se altri camminatori sapranno dirti.
Se no ti consiglio di chiedere anche nei gruppi di Facebook ulteriore confronto 🙂
Ciao
Andrea dice
Buongiorno a tutti, premetto che sarò una voce fuori dal coro.
Un ragazzo che conosco ha compiuto il cammino questa primavera e l’ha consigliato anche a me, Io gli ho risposto di no perché onestamente non capisco e non sono mai riuscito a capire il senso di queste iniziative.
Voglio dire, tutto questo calvario solo per vedere una tomba? E meglio ancora quelli che non lo fanno per motivi religiosi, allora per quale/i motivo/i?
Ok, si conoscono nuovi amici e tutto quello che volete, ma occorre camminare 15 giorni con il sole o con la pioggia per farsi degli amici? E una volta arrivati lì, a parte le amicizie cosa hai capito?
Si parla di introspezione, lavoro su se stessi, ma in che modo esattamente?
Boh non lo so, io non la capisco questa scelta.
Sia chiaro, accetto solo risposte serie e costruttive, niente discorsoni astratti, paternalismi o cose tipo “si vede che non sei adatto, non hai lo spirito, bla bla bla” grazie tante, questo lo so già, ma vorrei capire che cosa spinge una persona comune ad andare A PIEDI fino in Spagna con quelle condizioni!
Grazie!
Simona Scacheri dice
Caro Andrea, ti rispondo per quel che mi riguarda…
Cammino e in modo NON religioso.
Qui tutti motivi per cui lo faccio: https://fringeintravel.com/perche-iniziare-ad-andare-in-montagna-costa-meno-dello-psicoterapeuta/
sia nel corso di lunghi trekking in montagna (Italia, Scozia o Bolivia) che nel corso dei cammini che spesso sono tecnicamente molto più semplici.
E come leggerai, se leggerai, un tempo non capivo, neppure io.
Buona ricerca
Maurizio P. dice
Andrea non preoccuparti il cammino è meraviglioso, io lo ho fatto con mio figlio di 19 anni e lo rifarò insieme a mia figlia di 22 anni, per fortuna non è per tutti e non piace a tutti, questo è il motivo per cui è cosi bello.
Mi dispiace per te che non lo puoi apprezzare, Auguri
Maurizio
Fabio dice
Ho fatto il cammino francese in solitaria qualche anno fa, esperienza bellissima! Da ripetere, il cammino diventa un po’ croce e delizia per chi lo fa, perchè non ne esci più mentalmente.
Sul cammino ho anche conosciuto una ragazza italiana, da sola come me, ed entrambi devo dire che non avevamo il problema della libido a zero, anzi…… questo solo per dire che sul cammino capita di tutto. Non ci siamo fidanzati, ci siamo semplicemente salutati a Finisterre.
Per il resto mi ritrovo in quel che hai scritto
Nello dice
Ciao! Ho letto quanto scritto e lo rispetto con tanto rispetto, ma non lo condivido. Io ho terminato il cammino di Santiago da pochi giorni, ore direi e per me è stato molto pesante, una vera e propria avventura, un impresa.
Perché? vi domanderete. Ed è semplice. Dieci mesi prima di intraprendere questo percorso ho subito un pesantissimo infarto del miocardio (I.M.A.), due giorni in terapia intensiva dove nessuno avrebbe scommesso un centesimo contro uno sputo sulla mia vita, ma ce l’ho fatta.
Da solo, caparbiamente, con una “impresa” che non solo mi ha restituito dignità (se ma l’avessi persa…) sotto qualunque punto di vista.
Insomma, il Cammino è bla bla bla, giusto. ma si trova ciò che si cerca. E’ personale, unico e indescrivibile.
Ed io, dopo questa tappa della vita, a sessantacinque anni suonati, credo di aver vissuto per testimoniare che, malgrado tutto e tanto, quanto ho visto, udito e conosciuto, mi hanno resto migliore.
Nello
Ivan dice
Buongiorno a tutti, sto cercando dei genitori che abbiano fatto il cammino francese con due Bambi 12 e 6 anni.
Marco Mariotti dice
Il Cammino l’ho fatto due anni fa in bicicletta ed ho scoperto che va fatto a piedi, così mi sto preparando per partire a fine maggio del prossimo anno, quando spero che il corona virus sia solo un brutto ricordo. e che i miei 72 anni non mi tradiscano. E’ stata una esperienza unica e straordinaria, ma queste sono banalità. Tutti chiedono perché, cosa spinge, ma non c’è una risposta o, per meglio dire, ognuno ha la sua.
Antonio dice
Ho fatto il cammino . Finito da 15 gg. E tutto solo turismo
Forma di turismo spagnolo
Non ho avuto alcun dolore, nessun problema ma assolutamente lo sconsiglio. Come persona non esisti. Sei una cifra che porta soldi. Ho fatto altri giri in Spagna. Cambia tutto completamente
marianna dice
ciao a tutti, sono una ragazza e ho appena 18 anni pensate che sia una pazzia fare il cammino da sola essendo così giovane?