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Cappelletti romagnoli: come si fanno quelli originali?
Non crediate che sia cosa di poco conto… I cappelletti romagnoli, in Romagna, sono cosa seria!
Non conto più le volte in cui mi sono ritrovata in diatribe tra amici atte a definire le differenza tra i cappelletti, romagnoli e loro, i tortellini, i tortelli… “No! Assolutamente no, non sono la stessa cosa”. E ci tengono a dirlo.
La differenza più grande? I cappelletti romagnoli non contengono la carne.
E se le testimonianze dirette non bastano, ammetto di aver trovato anche un paio di libri di cucina romagnola che lo confermano… Per poi scoprire, però, che dipende dall’origine dell’autore che condiziona la sua dottrina.
Una ricetta unica e universale non sembra esistere, ma quello che interessa ribadire di continuo ai romagnoli è che no, i cappelletti sono diversi dai tortellini. Quelli, sono emiliani.
La prima frase del ricettario romagnolo dice che: “L’è questa la minestr piò importanta dla cusena rumagnola, d’zert ana dal piò cuusù di inda partot. J diffarent dai turtelen bulgnis parchè u n’gn’ j è gnint cherna, o u j è sol l’udor”. E chiedo scusa ai romagnoli per gli errori tremendi di grafia dialettale (gli accenti non sapevo proprio come metterli). E chiedo scusa a tutti voi altri perché sono consapevole che non si capisce un’h, ma in sintesi: i cappelletti non hanno la carne.
Eccovi quindi la ricetta tramandata nella famiglia di Michele (alias Jimmy)…
Ricetta cappelletti romagnoli per 4 persone
Ripieno:
– 300 grammi di Parmigiano Reggiano
– 100 grammi di formaggio di campagna
– 2 uova
– noce moscata quanto basta
Pasta sfoglia per cappelli:
– 400 grammi di farina
– 4 uova
– sale quanto basta
E qui il video che vi racconta una serata casalinga facendo i cappelli romagnoli, lui, e sentendosi più che mai 1 milanese in Romagna, io.
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