Escursioni imperdibili in Romagna: le Cascate di Acquacheta
Le cascate di Acquacheta rientrano a pieno titolo tra le escursioni dell’Appennino Tosco- Emiliano evergreen, tra le mete imperdibili quando ci si ferma in Romagna per più di 6 mesi, tra le mete che un Romagnolo o amico di esso deve vedere almeno una volta.
Che vi piaccia l’escursionismo, la gite fuori porta o il bagno nel fiume, non conta: qui trovate tutto e se le ha amate Dante, tocca amarle anche noi no?
Le Cascate dell’Acquacheta, un trekking per tutti
DATI TECNICI
Partenza: San Benedetto in Alpe
Ritorno: San Benedetto in Alpe
Giro NON ad anello (o volendo ad anello se allungate un po’ e guadate il ruscello)
Tempo: 3,30 in totale
Dislivello: 250 m a salire
Livello: facile, T, decisamente adatto a tutti
Guide utili
Ebbene sì, Dante ne rimase folgorato, colpito, impressionato al punto che rese immortali le cascate dell’Acquacheta nella Divina Commedia, Inferno, Canto XVI nel caso in cui ci teniate ad andare a controllare voi stessi.
Sarà quindi per la fama data da Dante, sarà per il fascino che le cascate esercitano sempre, sarà che questo posto permette di unire il piacere della natura alla passeggiata più semplice… Sarà quel che sarà, le cascate di Acquacheta sono un luogo molto amato dai romagnoli e decisamente molto frequentato.
A tratti troppo frequentato per chi è abituato ad andare in mezzo alle cime anche per rifuggire un po’ la calca.
A partire da primavera fino a estate inoltrata molta gente frequenta questo posto, grazie anche a dei tavolini per fare pic nic che rendono la zona davvero una meraviglia per un weekend all’aperto tra amici o parenti. Consapevole di questo aspetto per me non proprio ideale ho scelto di andare in una giornata d’inverno e pure con il meteo non troppo a favore. Preciso: ha funzionato e ho trovato pochissima gente, al di là degli amici con cui ero.
Quindi, ricapitolando…
Consiglio per chi non vuole ritrovarsi in mezzo a troppa gente: andateci in inverno.
Consiglio per chi vuole invece godersi il sole, il pic nic e magari un tuffo: meglio evitare il weekend.
L’escursione: perché è un grande classico del trekking in Romagna?
L’escursione alle cascate dell’Acquacheta hanno dei punti di forza notevoli.
1. Cascate affascinanti
La pozza d’acqua che si crea ha un colore intenso che invita al bagno, facile capire l’attrazione che ne deriva anche da chi non ama camminare in montagna.
2. Escursione davvero molto facile
Piacevole, in mezzo a un bel paesaggio, con sentieri larghi e ottimamente segnalata. Se il trekking a volte mette a dura prova corpo e mente, qui si può godere solo del bello.
3. Appeal storico
Non ditemi che questa cosa che Dante ne ha parlato a voi non stuzzica?
4. Tavoli da pic nic
Si può organizzare davvero una bella gita domenicale
5. Non ci sono bivi o punti di possibile smarrimento
E anche questo elemento, non è da poco.
6. Si percorre il sentiero in prossimità del torrente e delle sue magnifiche pozze di acqua blu
E qui vince facile!
Il percorso si snoda quindi lungo il torrente e a tratti all’interno del bosco seppur meno intenso rispetto a quello usuale delle Foreste Casentinesi.
Dopo circa 45 minuti di percorso si incontra anche un vecchio mulino.
Altra particolarità: la cascate sono più di una. Prima si incontra la Caduta, ritenuta la cascata più bella e poi la cascata più piccola Fosso Lavane.
Una volta arrivati alla cascate si può scegliere come tornare:
- Si guada una piccola pozza (ma abbastanza profonda, se non avete le scarpe adatte o vi mettete a piedi nudi o vi bagnate) e si risale dall’altro versante per poi tornare al punto di partenza;
- Si torna indietro dalla stessa strada e non si guada nulla.
La cosa più importante a questo punto da ricordarvi, oltre alla bellezza del posto è il pranzo al sacco! Vero, la passeggiata non è particolarmente stancante, ma l’occasione è sicuramente giusta per approfittarne e godervi anche un bel pasto all’aperto (solo ricordate: non lasciate alcun rifiuto. Mai).
La sostenibilità è una responsabilità di tutti e tutti noi siamo in dovere di preservare la nostra splendida natura… Ma spero sempre che nel mentre leggete queste parole pensiate: “Ovvio, certo che sì” se così non fosse, siete in tempo per rimediare!
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Pietro dice
Trekking