Gita nelle Marche: da Gabicce alle colline della provincia pesarese
di Valentina Sole
Avete presente quando cercate idee per una gita fuori porta? Ecco, a me capita spesso, da qui l’idea di raccontarvi una gita nelle Marche, regione di grande fascino, ma ancora poco nota ai più, quantomeno al nord, da dove provengo io.
Partiamo quindi da un autentico gioiellino qual è Gabicce (sapevate che Gabicce è nelle Marche e non in Romagna?), divisa fra l’area marina e quella collinare. Parliamo di un itinerario che alterna visite al territorio urbano ad escursioni nell’entroterra, passeggiate in riva al mare a trekking montano, di cui è punta di diamante l’area protetta del parco regionale del Monte San Bartolo.
Gabicce Mare e Gabicce Monte
Al confine con la Romagna (da qui la confusione), Gabicce si svela grazie a due anime: quella marina e quella collinare.
Gabicce mare è interamente sul mare e vanta quali punti d’interesse il porto e il lungo porto, aree nevralgiche anche dal punto di vista commerciale e gastronomico. Qui l’aspetto è quello classico della riviera romagnola, ombrelloni, spiaggia di sabbia e il lungo porto propone caffè e ristoranti dove assaggiare la cucina tipica ed apprezzare ricette a base di pesce fresco.
Le distanze risicate consentono agli appassionati della due ruote di scoprirla anche a bordo della bicicletta, ogni periodo dell’anno, oppure si passeggia molto serenamente. Il turismo è ben avviato e i servizi non mancano di certo. In tema di ospitalità ci sono alberghi in grado di garantire ottimi soggiorni, a partire dal comfort degli hotel Gabicce Mare 4 stelle.
Gabicce Monte invece è totalmente diversa.
Dista 2 chilometri (in salita) rispetto a Gabicce mare e ci si arriva su di una strada panoramica. Si può raggiungere la collina a piedi (altamente consigliato, la passeggiata non è assolutamente nulla di complicato) in bicicletta oppure in auto, consapevoli che sono presenti solo parcheggi a pagamento una volta arrivati su. Arrivando la mattina potrete girovagare per il centro e i dintorni, godervi la fantastica vista dall’alto sulla costa sottostante e poi scoprire le specialità gastronomiche, in uno dei tanti ristorantini panoramici. Da qui inoltre si può proseguire andando verso i diversi percorsi che portano al Parco Di San Bartolo: spiagge, passeggiate e paesini. Qui più che una giornata, si possono passare delle vacanze intere.
Alla scoperta dell’entroterra fra borghi, castelli e storia
La collina pesarese è ricca di bellissimi borghi ricchi di storia, cultura e quel pizzico di mistero che arriva dai secoli scorsi fra leggende e realtà.
La provincia di Pesaro-Urbino propone un ampio entroterra, un paesaggio straordinario che il lavoro dell’uomo ha trasformato durante gli anni strappando al bosco ampie aree, oggi dedite alla coltivazione. Ma a lasciare senza fiato per la bellezza sono i tanti borghi fortificati, i pregevoli centri storici, le case coloniche che si fondono al paesaggio verdeggiante immerso a pieno titolo nella natura.
Tantissime le escursioni possibili da fare nella zona!
Da Colbordolo a Tavullia: la collina di Pesaro-Urbino si scopre a piccoli sorsi
Un itinerario possibile parte da Colbordolo, dove ad attrarre l’attenzione è la bellissima torre e le antiche mura che circondano il castello, per poi muoversi alla scoperta di Monbaroccio, Monteciccardo, Monte Grimano Terme, Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola e Tavullia.
Monbaroccio collocata a 325 metri sul livello del mare vanta ampie mura cinquecentesche ed una vista fra le più interessanti, che consente di spaziare da Rimini ad Ancona
Di Monteciccardo, collocato nella valle del torrente Arzilla, si hanno notizie già a partire dal 1200.
Pregevole la chiesa di S. Sebastiano e i due castelli che si ergono nella campagna: il castello di Monte Santa Maria e il castello di Montegaudio.
Conosciuta da secoli per le qualità delle acque a 536 metri di altezza si trova Monte Grimano Terme, dotata di pregevoli strutture turistiche e ottimi ristoranti dove consumare tartufi e carne di produzione locale.
Completano l’itinerario Montelabbate, Sant’Angelo in Lizzola e Tavullia, dove si trova il famoso ristorante di Valentino Rossi e dove è nato (e forse vive ancora) il campione, giustamente venerato… da tanti di noi. O no?
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** Nell’articolo sono presenti link a fini commerciali
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