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Maldive in barca: chi ha detto che è un viaggio da sogno?
di Alice Bianchi
Avete mai pensato ad un viaggio alle Maldive in barca?
Un viaggio da sogno, un viaggio che immerge le persone in una realtà da sogno, un viaggio totalmente in un mare da sogno… Ma un viaggio senza possibilità di lasciarlo questo sogno!
Per tanti un viaggio alle Maldive in barca è semplicemente la perfezione… Ma qui vi vado a raccontare il mio viaggio in barca alle Maldive, la mia esperienza e la mia voce, forse fuori dal coro.
Partiamo però da alcune cose pratiche.

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Cosa portare?
Quando si parla di un viaggio totalmente vissuto in mare per giorni e giorni l’abbigliamento diventa un elemento non secondario.
Viaggiare in barca richiede alcuni materiali tecnici o meglio è sicuramente consigliabile avere qualche capo adatto e vi aggiorno subito dicendovi che è uscita la nuova collezione che vede la collaborazione tra North Sails (marchio iconico per chi solca i mari) e Prada (che non necessita presentazioni) e ci sono capi bellissimi! Unire la praticità dell’abbigliamento da barca allo stile dell’alta moda è alettante… a voi quindi la scelta finale.
Qui però vi vado a direi i capi da avere/portare:
– Giacca antivento
Può essere leggera e conta che non faccia passare l’aria di modo da proteggervi senza necessariamente scaldare troppo
– Giacca impermeabile
Spesso la giacca antivento è anche impermeabile o vi conviene accertarvi di comprare un prodotto che unisca le due cose se lo comprate nuovo, ma capita ci siano antivento ottimi che però sono poco impermeabili. Da scegliere quindi con cura.
– Felpa
In barca si tende ad indossare un abbigliamento comodo, ma non pensiate che non possa fare fresco o che non sia necessario coprirsi.
– Occhiali da sole
Servono eccome!
– Scarpe da barca
Le scarpe da barca sono importanti e per acquistarle o sceglierle badate bene che siano con la suola chiara di modo che non lasci segni sulla barca e che abbia un buon grip antiscivolo.
Queste scarpe inoltre devono potersi asciugare molto velocemente essendo normale che si possano bagnare, infine meglio tenere le scarpe da barca solo sulla barca di modo che non si infilino sassolini o altri materiali che potrebbero poi rigare o danneggiare la barca alla vostra risalita.
– Borsa impermeabile
Ce ne sono anche di molto belle ma quanto conta qui è che non facciano passare l’acqua di modo da proteggere il contenuto.
– Costume da bagno, crema protettiva e abbigliamento per vivere il mare, non serve neppure dirlo giusto?
Capi che potrebbero essere utili/particolarmente adatti:
– Bermuda
Paiono quasi un must fashion per chi va in barca!
– Camicia
se volete completare il quadro fashion.
Maldive in barca: il mio racconto di viaggio
Avere la possibilità di viaggiare è quasi un miracolo: non è semplice trovare le persone giuste con cui condividere le esperienze, avere un lavoro che ti permetta di prendere ferie e lavorare tutto l’anno per pagarsi il viaggio… eppure esistono dei viaggi che, quando torni, avresti preferito restare a lavorare.
Capodanno, destinazione arcipelago delle Maldive, 13 giorni.
Non avevo mai fatto viaggi al mare quindi ero emozionata all’idea di vivere dieci giorni su una barca, isolata da ogni forma di vita che non fosse il mio gruppo.
Tutta gongolante, prendo posto nella mia spaziosissima cabina con bagno privato e già sogno il momento in cui mi addormenterò cullata dalle onde del mare.
La mattina seguente, ore 5, mi svegliano le grida scomposte di un compagno di viaggio che urla: “La manta! La manta! La manta!”.
Ovviamente mi catapulto di sotto dalla branda per andare a vedere la manta… Bellissima!
La seconda mattina, ore 5, mi svegliano le grida scomposte del compagno di viaggio del giorno prima che urla: “La manta! La manta! La manta!”. Con aria sonnacchiosa, mi alzo e vado a vedere la manta… bella. Quanto la mattina precedente.
La terza mattina, ore 5, di nuovo le grida scomposte del solito, dannatissimo, compagno di viaggio del giorno prima che urla: “La manta! La manta! La manta!”. Sento la mia voce che gli fa eco: “Fanculo te e la manta! Fanculo te e la manta! Fanculo te e la manta!”
A parte la sveglia del “fan della manta”, le giornate scorrono esattamente nello stesso modo: sveglia alle 7, colazione, un’oretta di navigazione, un’oretta di snorkeling, il pranzo e via a ricominciare…
Vivere le Maldive in barca quando sei alla prima esperienza
Non sono un’esperta di località di mare, ma sono abbastanza sicura che il capitano ci prendesse in giro: ogni giorno scendevamo su un atollo, della grandezza del mio salotto, esattamente identico a quello del giorno precedente.
Ho avuto l’impressione che il capitano ancorasse la barca in punti diversi, nella speranza che il gruppo non si rendesse conto che l’unica palma presente era la stessa.
E comunque, anche non fosse stata la stessa lingua di terra, ci vogliono dai 4 ai 6 minuti ad esplorarla in ogni dettaglio, dopo i quali preghi che la barca torni il più velocemente possibile perché rischi un’insolazione… anche se le allucinazioni da colpo di sole avrebbero movimentato la giornata!
La routine è stata poi spezzata dalla proposta della metà del gruppo di andare alla ricerca dello squalo balena: abbiamo speso 2 giorni a perlustrare la zona dove avremmo potuto vedere lo squalo balena. Non avevamo radar quindi cercavamo di capire dai movimenti delle altre barche quando buttarci in acqua.
Alla terza volta, ho scelto di rinunciare alla visione di questo sacro mostro degli abissi.
Solo 2 su 13 sono riusciti a vederlo. Io sono sopravvissuta senza, ma se avessi avuto modo di avere un faccia a faccia, gli avrei chiesto di mettere fine alla mia agonia.
Ecco, io ero partita per questo viaggio: serena, tranquilla, piena di voglia di fare e con tanti buoni propositi per l’anno che stava iniziando.
Al secondo giorno, io volevo morire.
Sapete cosa significa non calpestare suolo diverso dai 6 metri di lunghezza di una barca per 10 giorni?
Ok…mi rendo conto che ho scelto un viaggio che non fa per me e decido di attingere alle uniche due risorse rimaste: la compagnia e l’alcool!
1- Il caso ha voluto però che il gruppo fosse composto SOLO da 3 coppie di sposi sulla cinquantina che, giustamente, alle Maldive, si comportavano da piccioncini ed una ragazza (le chiedo scusa anticipatamente) che si era lasciata da pochi giorni e che ha pianto.
Tanto, credetemi, tanto.
2- Ok, mi resta l’alcool.
Alcool… alcool… dove diavolo è l’alcool?
Non c’è! Le Maldive sono un paese musulmano quindi l’alcool non è consentito.
I maldiviani salgono sulle barche a bere quel poco che trovano di contrabbando perché diversamente vengono arrestati.
Solo una volta, sono stata irremovibile con il capitano, ho preso la ragazza per un braccio, mi son fatta mollare in un resort e ci siamo sparate due mojito in dieci minuti netti.
É stato il momento migliore della vacanza. Ma, la prossima volta, rimango a casa.
Post aggiornato novembre 2019
Ahahah buono a sapersi! è sempre meglio sentire più pareri prima di convincersi che tutto quello che vediamo sui social sia meraviglioso! 😉
Saggezza! 🙂
Finalmente un post fuori dal coro: non sempre la vacanza è indimenticabile, bellissima e va tutto liscio. Grazie per la testimonianza.
Grazie a te per il commento (e scusa il ritardo!!!)