
DIFFICOLTÀ: E (ma con tratti T) |
TEMPO: 3 ore di media (io ho impiegato 2.07 ore ma con passo sostenuto) |
DISLIVELLO: +/- 400 |
LUNGHEZZA: 9.5 km |
DOVE: Santa Maddalena, Alto Adige |
Diciamocelo chiaramente: la Val di Funes è quella vallata che tutti conoscono senza saperlo.
Sì, proprio quella con la chiesetta bianca che spunta sui vostri feed Instagram ogni due per tre, con sullo sfondo le Odle che sembrano denti di gigante piantati nel cielo.
E mentre voi pensavate “ma dove sarà ‘sto posto?”, io vi dico: benvenuti in una delle zone più fotografate delle Dolomiti, dove la chiesetta di Santa Maddalena è ormai diventata una star del web.
Ma qui c’è il trucco: tutti vengono per la foto, pochi si fermano per il sentiero panoramico che ti porta davvero a capire perché questa valle sia così speciale.
Indice degli argomenti
Santa Maddalena: Il paese che ha Conquistato (a suon di like)
Santa Maddalena non è solo una località, è un fenomeno. La sua posizione privilegiata, completata dallo scenario delle vette delle Odle, costituisce un amatissimo motivo fotografico, e questo è un eufemismo bello e buono.
Il sentiero panoramico che parte da qui non è solo una passeggiata: è un’esperienza che ti fa capire perché Reinhold Messner definiva le Odle le più belle montagne. E quando uno come Messner dice una cosa del genere, beh, conviene dargli retta.
Il sentiero panoramico della Val di Funes sale e scende dolcemente da San Pietro a Santa Maddalena, regalando viste che fanno dimenticare perché eravate arrabbiati prima di partire. Che fosse il traffico, il capo, o il fatto che il caffè della mattina era una brodaglia, qui tutto si ridimensiona.
Come Arrivare
Da Chiusa (Klausen) dovete prendere la strada per la Val di Funes e prepararvi a qualche km di curve che vi faranno apprezzare ogni singolo rettilineo della vostra vita. Ma credetemi, ne vale la pena.
Una volta arrivati a Santa Maddalena, troverete diversi parcheggi. Quello centrale della piazza (molto piccolo) è a pagamento, ma costa poco.
Il consiglio? Arrivate presto se non volete girare come trottole in cerca di un posto auto, soprattutto nei weekend.
Dove Dormire: Tra Comfort e Autenticità
Per quanto riguarda l’alloggio, se cercate qualcosa di veramente speciale, vi rimando a quello che ho scritto sul Viel Nois, un piccolo paradiso che ho scovato e che rappresenta esattamente quello che dovreste cercare quando venite in montagna: autenticità, calore e quella sensazione di essere accolti come si deve.
Ma anche se non optate per il Viel Nois, la Val di Funes offre diverse soluzioni, dalle malghe agli hotel più tradizionali. L’importante è scegliere un posto che vi faccia sentire parte del paesaggio, non turisti di passaggio.
Consigli per l’Escursione: “perché non siate quelli che odio”
Ecco, arriviamo al sodo. Questo sentiero è perfetto per quasi tutti: non richiede tecniche particolari, non dovete essere degli sherpa, e se riuscite a camminare per più di dieci minuti senza andare in affanno, ce la fate tranquillamente.
Ma (c’è sempre un ma), ci sono alcune cose che dovete sapere:
Timing è tutto: La prima parte del sentiero, quella più vicina al paese, sarà piena di gente.
Tutti vogliono la foto con la chiesetta, tutti vogliono il punto panoramico facile. Se volete un po’ di pace, alzatevi presto (e quando dico presto, intendo presto davvero) o andate nel tardo pomeriggio quando la luce è più bella e la gente inizia a pensare all’aperitivo.
Proseguite oltre: Ecco il vero segreto. Se proseguite ancora più in alto, seguendo altri sentieri che partono proprio da qua, la folla si dirada miracolosamente. È come se esistesse una barriera invisibile che tiene lontani quelli che cercano solo la foto perfetta.
Cani al guinzaglio: è un obbligo
Solitaria-friendly: Questo è uno di quei sentieri che si prestano bene anche a chi cammina da solo. Non ci sono passaggi tecnici, il sentiero è ben segnato e si percorre agevolmente. Ritenuto facile, non presenta parti esposte o pericolose.

Percorso e GPS
PARTENZA: | Santa Maddalena |
ARRIVO: | Santa Maddalena |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì (per scaricarla accedi da DESKTOP a Wikiloc) |
Questa traccia prevede solo andata, ma vi basta tornata indietro dalla stessa direzione e raddoppiare i dati tecnici. Con buon passo in circa 2 ore la fate tutta andata e ritorno.
Vuoi Venire con Noi?
E qui mi permetto una piccola parentesi personale. Dopo anni passati a camminare in solitaria o con gli amici di sempre, ho deciso di fondare una società sportiva perché mi sono resa conto che condividere questi momenti li rende ancora più speciali.
Su civediamoincima.it organizziamo trekking di gruppo che non sono le classiche escursioni per turisti. Qui si viene per la passione vera, quella che ti fa svegliare alle cinque del mattino perché “oggi si va in montagna”. Le nostre uscite sono caratterizzate da una forte passione per la montagna, il trekking, i chilometri macinati e le Dolomiti che, diciamocelo, nei nostri programmi sono molto, molto presenti.
Non è per tutti tutti, serve aver voglia di camminare, ma se siete di quelli che capiscono cosa significa avere la montagna nel sangue, allora forse è proprio quello che state cercando.
Descrizione del Percorso: I Dettagli che Contano
L’escursione circolare panoramica di Santa Maddalena è un percorso di circa 9 km che si snoda nei boschi e prati sopra il paese. Non aspettatevi il classico profilo “salita e poi discesa”: qui si sale e si scende più volte, il che rende il tutto più vario e, diciamolo, più interessante.
Il sentiero vi porta attraverso diversi punti panoramici da cui si aprono viste pittoresche sulle Odle della Val di Funes e sulla chiesa di Santa Maddalena. Ogni angolo è una scoperta, ogni curva una sorpresa.
Il Magdalenaweg è un percorso ad anello che circonda il piccolo borgo, e in quindici-venti minuti vi porta al primo punto panoramico degno di nota. Ma il bello viene dopo, quando la maggior parte della gente ha già fatto dietrofront per tornare al parcheggio.
Il tempo di percorrenza? Dipende da voi. Se siete di quelli che camminano senza mai fermarsi, in due ore con buon passo o tre ore avete fatto. Se invece appartenete alla categoria di quelli che si fermano ogni due per tre perché “guarda che vista”, “aspetta che faccio una foto”, “no ma hai visto quello scorcio?”, allora mettete in conto almeno quattro ore.
Questo è uno di quei sentieri che vi insegnano il valore del camminare lento, dell’osservare, del respirare profondo. E se non ci riuscite al primo tentativo, non preoccupatevi: la montagna sa aspettare, e sa anche perdonare la nostra fretta moderna.
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