DIFFICOLTÀ: E | |
TEMPO 1 GIORNO: 4 ore | |
TEMPO 2 GIORNO: 3 ore | |
DISLIVELLO: 1135 m positivi il primo giorno e poi rientro | |
DOVE: Prati di Tivo, Abruzzo |
Indice degli argomenti
Escursione da Prato di Tivo a Campo Imperatore di 2 giorni
Il Gran Sasso è una delle zone “montuose meno conosciute, meno affollate e più sottovalutate della penisola”. così scrive la Lonely Planet, e non posso che concordare.
La vetta più alta del massiccio del Gran Sasso e di tutti gli Appennini è il Corno Grande (2912 m), mentre altra cima nota è il Corno Piccolo (2655 m), ma a prescindere dalle bellissime cime il Gran Sasso è una meta perfetta per chi cerca un’immersione in una montagna ancora aspra e maestosa, priva di accessori turistici.
ARGOMENTI: |
L’esperienza del Gran Sasso
Era un periodo in cui avevo veramente bisogno di montagna.
Da quando ho un po’ abbandonato la ridente Milano alla volta di Ravenna e della Bassa Romagna, ammetto: sento una mancanza ESAGERATA della montagna.
Quella imponente, quella che svetta con le sue cime innevate, quella che lascia capaci di lunghi silenzi e infiniti attimi di contemplazione.
Quella chiamata sua maestà, la Montagna.
E temevo di faticare a provare le stesse sensazioni nel Centro Italia che vanta gli Appennini sì, ma le Alpi no… Finché non ho conosciuto il Gran Sasso.
A proporlo è stato il moroso che non solo ha comprato la cartina necessaria, ma ha anche insistito quando io tentennavo a causa della distanza, ragion per cui gliene rendo massimo merito perché…
Il Gran Sasso è qualcosa di meraviglioso.
Non ero mai stata, ne avevo sempre sentito parlare, ma mai avrei creduto che fare trekking nel Gran Sasso potesse regalarmi delle emozioni così intense. Scenari suggestivi che colpiscono anche e soprattutto per la loro fortissima identità. Non amo fare raffronti tra i diversi posti, ma gioisco sempre quando, anche provandoci, non riesco. E il Gran Sasso è stato capace di unicità.
Ma partiamo con ordine che mi dilungo troppo se no.
Come arrivare?
Mettendo sul navigatore Prati di Tivo, ovviamente!
Scherzi a parte si arriva molto agilmente fino a Prati di Tivo, qui dovete lasciare la macchina in un grande parcheggio libero di fronte agli impianti di risalita (come potete immaginare Prati di Tivo ha solo quella piazza grande praticamente) e una volta lasciata l’auto scendete lungo la strada asfaltata per iniziare a ricercare il sentiero.
Circa 250 metri su strada asfaltata e poi incontrate la strada sterrata e l’inizio dei sentieri di Prato Tivo.
Descrizione 1° giorno
TREKKING 1° GIORNO
Prati di Tivo – Rifugio Duca D’Abruzzi (2388 m)
Dislivello: 1135 m
Difficoltà: E
Tempo: 4 ore
Sentieri: 100, 102
Cartina sentieri: “Gran Sasso – Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga” edita da SER, costo 10 euro (bene, ma non benissimo).
DEVIAZIONE (non voluta, ma siccome l’ho fatta…)
Prati di Tivo – Campo Imperatore – Rifugio Duca D’Abruzzi
Difficoltà: E
Tempo: 5/6 ore
PERCORSO
Mi sono addentrata in quel del Gran Sasso nel mese di giugno, le cime più alte erano innevate, ma nel tragitto ho incontrato pochissima neve.
Il percorso non solo è bellissimo, ma anche piuttosto semplice e piacevole da godere.
Dopo un primo tratto all’interno del bosco, si arriva in Val Maone e ammetto che qui si inizia a percepire lo splendore ricco di queste cime. Inoltre ho visto che la zona è particolarmente conosciuta per le arrampicate, ma non era il mio obiettivo.
Dopo aver percorso la valle, proseguite fino alle Capanne (anche se per la cronaca io non le ho viste queste Capanne) e tenete presente che comunque il percorso non è di certo trafficato, ma frequentato sì e quindi vi potrà capitare di chiedere informazioni per sicurezza. I sentieri sono segnalati, ma onestamente al di fuori delle Valle d’Aosta o del Trentino, avere dei momenti di confusione capita.
Il Rifugio Duca Degli Abruzzi non è quasi mai segnalato, potete seguire per il Rifugio Garibaldi, fino al bivio dopo le Capanne. A quel punto voi dovrete seguire per Passo Portella (E NON per Rifugio Garibaldi) e in questo tratto abbiamo avuto qualche difficoltà dal momento che la cartina dei sentieri non era molto chiara.
In realtà qui serve salire lungo una testata ghiaiosa che voi vedrete senza prendere gli altri sentieri che costeggiano la montagna. Questo tratto (unico che sale un po’) vi porta al Passo della Portella.
E qui apro una parentesi… Voi, se incontraste dei lupi, cosa fate???
Nel mentre che stavamo salendo, ovviamente, il meteo cambiava e stava iniziando ad arrivare il freddo. Un po‘ di fatica a salire al Passo si sentiva ma, mi giro e vedo a valle degli animali. Lontani eh. Ma tanti, circa 7/8. (C’è un sacco di gente che impazzisce all’idea di andare in montagna per incontrare la fauna, io NO! Non sono tra essi).
Io: “Ma quelli cosa sono? No perché a me sembrano lupi?”
Lui: “Beh al Gran Sasso ci sono sia lupi che orsi, ma non ti preoccupare non attaccano gli animali se li lasci stare” (affermazione assolutamente incompleta e caratterizzata da MILIARDI DI ECCEZIONI).
Io: “Ok, ma a me sembra che ci stiano guardando e che si stiano avvicinando” (dissi nel mentre sentivo il sangue che si ghiacciava lungo la schiena”)
Lui: “Ma non credo, comunque dai aumenta il passo che siamo quasi al Passo” (ottimo, ora sì che sono serena).
Abbiamo aumentato il passo con evidente tensione mia… Per poi a un certo punto girarci e ridere: era un branco di caprioli. Simili no? Sì sono riuscita a terrorizzarmi e a confondere un branco di caprioli con lupi. Comunque al passo ci sono arrivata in gran velocità… E per la cronaca la fauna del Gran Sasso è caratterizzata da orso marisicano, orso bruno, volpe e lupo degli appennini. Comunque non si sa mai. Io ve lo dico.
Una volta arrivati al Passo della Portella dovreste stare attenti e proseguire alla vostra SINISTRA seguendo verso la cime del MONTE PORTELLA se volete tagliare ed arrivare subito al Rifugio Duca Degli Abruzzi.
(NB: qui c’è un tratto su cresta aerea, bellissimo, ma poco adatto a chi soffre di vertigini forse, vedi foto d’apertura).
Invece nel mio caso, non avendo capito che quella era la direzione giusta, ho proseguito lungo il sentiero per poi arrivare a un bivio e procedere verso Campo Imperatore...
Deviazione di circa un’ora e mezza come detto.
Il percorso resta però di grande valore e il panorama resta bellissimo nonostante si vedano a fondo valle le abitazioni (beh in montagna il cemento, anche se lontano, disturba sempre la vista).
Arrivati a Campo Imperatore si trovano le indicazioni verso il rifugio Duca degli Abruzzi.
Campo Imperatore – Rifugio Duca degli Abruzzi
Questo è un percorso molto semplice in termini di difficoltà, semplicemente richiede voglia di salire. Sono circa 40 minuti (così vengono indicati) che vi portano in cima e ve lo indico a parte perché sono in tanti ad iniziare i percorsi proprio da Campo Imperatore (qui si può arrivare anche attraverso la funivia) e in tanti salgono solo per farsi un giro o andare a mangiare al Rifugio con una camminata breve (ma comunque impegnativa in termini di fiato). Quindi, avete una possibilità in più.
Rifugio Duca Degli Abruzzi
Carino, piccolo, spartano, ma carino. Ci sono camerate con posti letto e materassi comodissimi e nonostante quando ho visto che a condividere la camerata con noi c’erano 6 e dico 6 bambini piccoli di varie età figli di francesi sono sbiancata, devo dire che mi sono trovata benissimo. I bambini, neonata inclusa, non hanno quasi mai pianto e io continuo a chiedermi che potere superiore abbiano i francesi “nell’addestramento” dei figli in viaggio, ma questo è un altro capitolo!
Il Rifugio è stato preso in gestione da poco da dei ragazzi giovani, che hanno voglia di fare e aggiungerei, sanno far bene. Cibo ottimo, e abbondante.
Prezzo circa 32 per i soci CAI e 38 per i non soci per la mezza pensione.
Il bagno è infondo a delle scale a chiocciola e ce n’è solo uno.
Il Rifugio è piccolino, ma piacevolissimo.
Descrizione 2° giorno
Trekking 2° giorno
Rifugio Duca D’Abruzzi (2388 m) – Prati di Tivo
Tempo: 3 ore e trenta
In realtà si potrebbero fare diversi altri percorsi e mi avevano proposto come escursione Pizzo Cefalone (i ragazzi del rifugio sono molto gentili nel darvi consigli), solo che preferivo scendere in tempo utile per andare anche a visitare un po’ L’Aquila e quindi, non sono andata.
Il rientro ho semplicemente rifatto il percorso all’inverso partendo però dal rifugio e tagliando direttamente verso Monte Portella lungo una cresta aerea meravigliosa.
Prossima volta: Corno Grande!
Il Trekking nel Gran Sasso mi ha realmente regalato due giorni di pura magia.
Nunzio dice
Mai stato sul Monte Gran Sasso.
Simona Scacheri dice
Non si tratta di Monte, ma di comprensorio montuoso… E sicuramente ti consiglio un trekking da quella parti! Davvero splendide! 😉