Tutte le cose più stupide che ho fatto in viaggio
Partiamo da un presupposto: non ditemi che non è successo anche a voi.
Sbagliare, fare errori o semplicemente ritrovarsi a tratti inetti o impreparati per non dire anche coglionati 8ma questo è un altro tema), è un elemento comune a tutti i viaggiatori, credo io.
Quando si ha la passione del viaggio si deve mettere in conto che ogni avventura avrà da insegnare, bene, ma sicuramente nel mentre qualche errore sul percorso va messo in conto. E per quanto più si viaggia e più si impara e più ci si informa e meno rischi si corrono… Le stupidate arrivano, eccome se arrivano! Agli inizi ancora di più. Vi stilo quindi la mia top 10 di cose stupide fatte in viaggio!
Stupidità ed errori gravi: eccovi la mia top 10
1. Andare ai Caraibi nel mese di settembre
Non sapendo che era periodo di uragani, tifoni e non intuendolo neppure quando ho trovato la mega offerta pazzesca.
Risultato: su 7 giorni, 5 di tempesta/bufera con aeroporto chiuso. In un’isola dove c’era solo il mare. Per dire.
2. Portarmi gli stivali con il tacco in Islanda nel mio primo viaggio tenda e trekking
L’errore non è tanto aver voglia di mettersi dei tacchi una volta ogni tanto (ci mancherebbe), ma dimostrare con questo semplice e ingenuo gesto quanto io fossi preparata per un viaggio del genere. Ma precisiamo: è stato uno dei viaggi più belli della mia via nonostante la mia poca attrezzatura tecnica (leggi inesistente attrezzatura tecnica) e comunque arrivata a Reykjavik li ho messi sti tacchi. Dopo 15 giorni che me li portavo in giro, mi sembrava doveroso!
3. Piastra dei capelli in Namibia o Nepal o altri posti in cui l’elettricità, non c’era!
Questo non lo ritengo però un errore eh, una cosa stupida?… Parliamone!
Io ai tempi alla frangetta ci tenevo molto e sticazzi me la portavo da sola la piastra non dava mica fastidio a nessuno. Ammetto che oggi accetto di avere una frangetta meno pettinata soprattutto perchè il peso dello zaino lungo i trekking è troppo, anche se quando mi sveglio con la frangia sparata in aria, soffro! ah come soffro!
4. Andare sugli elefanti in Thailandia
E qui invece parliamo di un grande errore basato su impreparazione e ignoranza, certo… E soprattutto mancanza totale (mia) di informazione. Fatto sta che era tanti tanti anni fa, tra i miei primi viaggi e spero di cuore che oggi sappiate anche voi che in Thailandia tanti posti sfruttano gli elefanti per turismo facendoli vivere e lavorare in condizioni strazianti. Facendoli soffrire. Educandoli con violenze inaudite. E per questo ad oggi è bene ricordare che sugli elefanti in Thailandia è bene non andare e serve informarsi per bene su quali posti sono consigliati e rispettano gli elefanti e quali NO.
5. Cercare la Wifi in MONGOLIA
Unico posto al mondo in cui sono stata senza linea telefonica per 3 giorni di seguito. Bene! Io cercavo la wifi nei campi tendati delle gher e quando ci penso, rido… ma non escludo che lo rifarei. Si sbaglia certo, ma mica sempre si impara!
6. Bere il té alla marijuana ad Amsterdam
Per poi crollare a letto con la mia amica, appena ventenni, la prima sera del nostro viaggetto nell’amata città olandese!
Qui la stupidità stava nel NON sapere che tè e torte possono essere decisamente più toste da gestire per chi non ha gran abitudine (e fisico!)…
Traduco: se siete delle mezze segne come noi totalmente non abituate, evitate! Che noi siamo SVENUTE (non letteralmente eh mamma, tranquilla, si fa per dire!) a letto per 15/16 ore, ed era l’ultima cosa che volevamo. A 20 anni. Ad Amsterdam. Due amiche. La prima sera. Per dire!
7. Dare caramelle ai bambini dei villaggi in Asia
Ero già stata “istruita” sul come comportarsi con i bambini in Africa (trovate scritto tutto qui nel dettaglio: Volete condannare dei bambini alla povertà?) e sapevo che mai (e ripeto MAI) e poi mai si devono o si possono dare soldi ai bambini. Ma non sapevo che anche le caramelle, seppur portate in grandi quantità magari per un intero villaggio, non sono una grande idea dal momento che poi di fatto questi bambini non hanno la possibilità di andare dal dentista e i danni delle caramelle sono universali e certi.
Sono quindi poi arrivata alla conclusione che la regola migliore è sempre la stessa: donare alle scuole, alle famiglie, ma farlo in un modo strutturato e non a caso che a volte si rischia di far peggio.
8. Non sapere dove fossi in viaggio
In gruppo con altre persone, ero talmente serena e isolata e persa nel mio mondo da non sapere neppure (letteralmente) in quale parte del Paese io fossi.
Ma se si parla di staccare la spina dalla propria realtà, direi che io l’avevo staccata per bene eh. Quella del cervello in primis, nessun collegamento rinvenuto.
9. Fare lo zaino con il principio del “non si sa mai”
E arrivare quindi a sembrare Ercole che supporta il peso del mondo, mentre io avevo almeno un paio di zaini addosso e non mi aiutavano a supportare o sopportare un bel niente…
10. Tenere una banana nella borsa in presenza di elefanti
Ultimo ma decisamente non meno importante, di tante cazzate fatte, questa forse è tra le prime… Vi dico: le banane no! Non va tenuto nessun alimento nella borsa quando siete in presenza di animali, soprattutto se questi animali sono grandi e grossi e c’è un piccolo elefante che si aggira libero e che (giustamente) l’odore lo sente.
Il piccolo elefante di qualche quintale (non so il peso, ma dimenticate il concetto di piccolo) sentendo l’odore della banana si è avvicinato a me (che ovviamente non avevo realizzato di avere una banana nella borsa, ma va, ti pare?) e ha iniziato a dare qualche testata lieve sulla borsa esattamente come fanno i cani a dire “Dammi la banana” in modo anche educato devo dire… Se non fosse per i suoi numerosi chili di peso che ovviamente creavano qualche anisetta in più rispetto a quanto te lo fa un cane. E fin qui tutto quasi ok.
Solo che quando un amico si è avvicinato a me con il solo intento di guardare cosa succedesse l’elefant(ino) ha pensato fosse una minaccia alla sua merenda e l‘ha fatto LETTERALMENTE volare via! Un colpo di proboscide e il mio amico era a tre metri da noi!
Avete presente le scene dei cartoon? Uguale! Il mio amico sta bene, non si è mai più avvicinato a me per il resto del viaggio e entrambi abbiamo concordato che le banane non si portano in giro quando vai in mezzo agli animali, cazzo!
Credo che una delle cose più belle del viaggiare sia poi proprio questa no? Imparare! E cerchiamo di ricordarlo sempre senza metterci su dei piedistalli solo perché abbiamo acquisito esperienza, cari viaggiatori.
Anzi, ditemi… quali sono stati i vostri errori o le vostre “cose stupide”?
Manu dice
Dimenticare le lenti a contatto e accorgersene solo una volta atterrata a Newyork…
Negli USA non si possono comprare liberamente… Serve ricetta medica americana
Simona Scacheri dice
Quei momenti in cui se ci fosse un fumetti sarebbe con il mattone che cade sulla testa 🙂
Tiziano dice
In Islanda con te io c’ero…..e il tacco era il minore dei tuoi problemi!! Ahahahahahah….. Bellissimo viaggio amica mia….. ….
Simona Scacheri dice
Ahahaah non potevi esprimere meglio il concetto!!! Ahahahha
E sì, un viaggio meraviglioso! Grazie anche a te, e ho detto tutto! 🙂