Tutto quello che si faceva un tempo in viaggio e che oggi non si fa più… In teoria eh
Se i cambiamenti fanno parte della vita di tutti, io appartengo a quella categoria di persone che di cambiamenti vive, o meglio si nutre. E perché sono donna e perché sono instabile e semplicemente perché sono così, fatto sta che vorrei sempre ricordare a tutti che un tempo odiavo camminare, oggi pare non esista altro… Per dire eh.
Di conseguenza è un po’ impensabile credere che con simili basi anche i miei atteggiamenti in viaggio non siano cambiati dal momento che… qualche anno è passato dal primo zaino in spalla.
Ma se molti cambiamenti sono personali, ce ne sono altrettanti universali.
Viaggiare prima dell’arrivo di internet era tutt’altra cosa e chiunque di noi ha superato i “30 anni”… (ho detto 30 e sto!), se lo può ricordare per bene. Ieri però ho ritrovato un diario di viaggio di uno dei miei primi viaggi e posso dirvi… Sembra passato un secolo (evitiamo facili battute eh). E allora ci ho pensato…
Eccovi tutte le cose che si facevano, che facevo e che ora non si fanno più.
1. Telefonare con la Lonely Planet in mano a tutti gli ostelli e hotel presenti alla voce € (economica) sperando che ci fosse ancora posto… Smadonnare quando non si trovava e correre non appena ti dicevano: “Sì, ma è rimasta solo una camera” e tu la prendevi a scatola chiusa! “Tanto è scritto sulla Lonely”.
#Oggi ti basta un click e sai già dove andare, che genere di stanza c’è e come è il servizio, la pulizia e pure la colazione.
2. Cercare una cabina telefonica per telefonare con lo zaino sulle spalle e magari 30 gradi al sole per organizzare escursioni, gite o semplicemente piccole avventure.
#Oggi basta un bar con la wifi e nel mentre bevi o mangi comodamente.
3. Controllare ogni volta la stanza prima di prenderla quando non eri disperato e siccome era arrivato presto in “città” potevi scegliere un minimo senza dover prendere la prima disponibile…
#Oggi leggi le recensioni nel dettaglio, guardi il punteggio e se proprio vuoi esagerare paragoni più siti. E se non ci sono recensioni?… Sei in Africa o al circolo polare artico, fattene una ragione.
4. Avere il coraggio di dire al proprietario della guest house che ti aveva appena fatto vedere la stanza della bettola: “No grazie, questa stanza non va bene” pur essendo tu giovane, in imbarazzo e per questo lo facevi dire al tuo amico che aveva la faccia come il culo!
#Oggi la faccia come il culo è venuta anche a me, qualche vantaggio di questa “crescita” dovrà pur esserci eh!
5. Andare ogni volta alla stazione degli autobus per poter prendere i biglietti dei vari trasporti e passare ore in attesa quando la stazione dei bus è in capo al mondo e ormai, già che sei lì, l’autobus parte tra 3 ore e attorno non c’è niente e…
#Oggi ci sono miliardi di agenzie che li vendono un po’ ovunque! Mi capita spesso di andare lo stesso fino alla stazione dei bus direttamente, ma almeno c’è più scelta.
6. Girare e non trovare anima viva capace di proferire una parola in inglese.
#Oggi same same! Certe cosa richiedono più tempo per cambiare!
7. Andare a mangiare alla cieca, ispirati dalla sola insegna del posto e dalla regola evergreen: “se c’è gente si mangia bene”… Solo che poi i turisti si fissano di più con l’insegna del locale che non con il cibo.
#Oggi c’è tripadvisor, ma andare alla cieca è ancora una grande figata.
8. Telefonare alla morosa o al moroso dalle cabine telefoniche… Non l’ho mai fatto di persona, ma ho questa immagine di un amico che per chiamare la sua morosa dal Messico andava a cercare le cabine telefoniche e la trovo di un romanticismo infinito (soprattutto perché oggi sono sposati felicemente e con dolce pargolo, dite che porta bene?).
#Oggi whatsapp e video chiamata aggratis in camera d’albergo quando vuoi, bella vita.
9. Sedersi vicino a qualche neonato sull’areo era ancora una cosa da raccontare, un’eccezione, un evento poco frequente dal momento che “Ma sei matta? Mica si porta un neonato in aereo”, questa la filosofia di un tempo.
#Oggi le mamme moderne rivendicano il loro diritto al viaggio e sfruttano i primi 2 anni come non mai dal momento che sono gratis per i neonati. Un grande passo per le donne, tappi per le orecchie per i viaggiatori.
10. Fumare sugli aerei!
Ebbene sì, un tempo si poteva fumare anche sugli aerei e a me capitò.
#Oggi (per fortuna) non si fuma più da nessuna parte, tantomeno sugli aerei…
Oddio come mi sento “adulta”!
E poi? Cosa facevate un tempo in viaggio e che oggi non fare più?
Sono curiosa!
Sandra dice
Consultavo cartine fatte di carta e non capivo dove stavo andando fino all’incrocio successivo… altro che google map! Chiamavo a casa usando il servizio di collet call!!
Bello questo articolo e nostalgia canaglia a nastro…
Simona Scacheri dice
Sandra verooooooooo… Le cartineeee!! In realtà le ho usate spesso anche negli ultimi anni, ma assolutamente tendo ormai a prediligere solo google maps o similari! Nostalgia canaglia davvero! ahahah
(Grazieeee!)
Giovy dice
Quante cose mi hai fatto venire in mente con questo post! Che tempi. Un po’ mi.mancano però.
Simona Scacheri dice
Dolce Giovy… E pensa a quante altee ne cambieranno! Ci sono volte che passo davvero del tempo fantasticando sul futuro curiosa come non mai sui cambiamenti! 🙂 Ahhhhhhh
Johnnytrapano dice
Le cartolineeee!!! Quando viaggiavo da piccolo erano un must!!
Simona Scacheri dice
Verissimoooooooo… e pensa che niente, me le sono dimenticate del tutto!!! Però posso dirti: che due palle mandarle eh! ah che due palle! 😛
Andrea dice
Scrivevo lettere per richiesta informazioni a tutti gli enti del turismo locali del luogo che intendevo visitare, mi facevo spedire 7 mesi prima pacchi di depliant e guide gratuite, mappe, cartine, con cui preparavo il viaggio du un blocco a quadretti stilando un programma principale e a fianco uno alternativo. Ordinavo foglietti e depliant interessanti secondo il programma che mi ero fatto con l’aiuto di una cartina acquistata in libreria e seguendo i tempi di spostamento dei programmi presi gratis nelle proposte di vacanza dei tour operator. Un piccolo zainetto invicta serviva per portare tutta questa carta che giorno per giorno diminuiva superando paesi città e attrazioni. Oggi sta tutto sul cellulare.
Simona Scacheri dice
No beh…. meravigliaaaa! Ma tu sei un professionista della preparazione eh! 🙂
Maury dice
Bell’articolo Simo ironico ma sempre costruttivo.Sinceramente tutte le tecnologie che hai menzionato sopra sono utile,ma di contro tolgono gusto all’avventura,alla capacità di contare su se stessi in caso di necessità.Non sò al giorno d’oggi quante persone sarebbero in grado di cavarsela senza l’ausilio di strumentazioni tecnologiche. Cmq brava come sempre 🙂
Simona Scacheri dice
Diciamo che riconosco anch’io che gli aiuti tecnologici facilitano tanto la vita… ma io sono sempre stata a favore eh! 😉
Grazie mille (mitico) Maury!!!
Stefano dice
La macchina fotografica analogica. Pesante e ingombrante. Era un’impresa trovare sempre i rullini per caricarla. Era “buona la prima” per ogni scatto!
Simona Scacheri dice
Ahhhh… come ho fatto a non ricordarlo!!! Mamma che belli alcuni cambiamenti! Ah che gioia! 😉
Alice dice
Ciao, un pò mi mancano queste cose, anche se con la tecnologia mi sono semplificata la vita 🙂