Quanto sono importanti da 1 a 10 i consigli di chi vive in un posto? Non so per voi, ma per me 10.
Mi sono sempre fidata e nonostante mi renda conto che i gusti sono diversi e variegati, non mi sono mai pentita.
In questo post vi voglio raccontare 2 percorsi “imperdibili” perché così mi sono stati indicati da chi vive in Valle Aurina. Aggiungo: due percorsi fattibili e non complessi (ma evito di usare il termine “facile” che di facile in montagna c’è poco).
Partiamo da una domanda: conoscete la Valle Aurina? Siamo in Alto Adige e questa è una valle speciale.
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Indice degli argomenti
Valle Aurina e Campo Tures: cosa sapere di questa splendida zona dell’Alto Adige
La Valle Aurina un tempo era frequentata quasi esclusivamente da tedeschi.
I turisti provenienti dalla Germania erano talmente tanti che “Accettavano addirittura il marco a un certo punto” mi racconta Artur, local e abitante della zona.
Nel corso del tempo le cose sono cambiate, gli italiani hanno iniziato ad apprezzarne il fascino indiscusso, l’autenticità e soprattutto la particolarità.
“Si tratta di una valle molto lunga. Per attraversarla tutta in auto impieghi un’ora. Inoltre, qui puoi vivere l’esperienza unica di attraversare il confine con l’Austria a piedi, ma non in auto”.
Le montagne di questa valle sono alte. Si parla di circa 80 cime sui 3000 metri. La Valle Aurina ha tanto da offrire e, non essendo ancora affollata e nota come altre valli dell’Alto Adige, è tutta da scoprire, almeno per molti!
Ma ora vi racconto le escursioni che mi sono state consigliate e che ho vissuto in Valle Aurina.
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La Valle Aurina dall’alto con vista a 360 gradi: Speikboden
Amanti dei panorami a cielo aperto, dell’altezza e della croce da raggiungere, questa escursione è per voi (e noi, visto che anche io le amo molto).
COME ARRIVARE:
Parcheggio funivia Speikboden.
Facile da raggiungere. A quel punto si prende la funivia e si sale arrivando in pochi minuti a quasi 2000 metri.
Qui potete iniziare a salire per raggiungere la cima Speikboden (il nome conosciuto) chiamata in italiano Monte Spico (2517 metri).
Volendo però potete anche prendere la seggiovia e arrivare molto vicini.
Se avete poco tempo o se avete poca voglia di camminare dall’arrivo della seggiovia alla cima del Monte Spico/Speikboden ci vogliono circa 40 minuti.
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Trekking Speikboden
Il panorama che conduce in cima è spettacolare.
Si può ammirare il paesaggio a 360 gradi, guardare le valli dall’alto, avere una visione privilegiata… Ovvio, se non trovate le nuvole basse (come nel mio caso) o maltempo.
Il percorso è agevole, non richiede tecnica e neppure fatica (se partite dalla seggiovia, ma se partite dall’arrivo della funivia un po’ di fatica la farete eh!).
Arrivare alla cima è bellissimo.
Monte Spico/Speikboden è a 2517 metri.
Da qui si possono fare molte altre escursioni e “creare” un itinerario su misura.
Le Cascate di Riva e la Fly-Line (per chi se la sente)
Un classico, un evergreen, una meta imperdibile: conoscete le Cascate di Riva? Se la risposta è no, inserite subito il segnalibro perché resterete colpiti.
Si parla di 3 cascate (per questo sono sempre chiamate al plurale) una più bella dell’altra.
Dove si trovano? Vi cito wikipedia: “Esse si trovano nei pressi di Campo Tures, in Valle Aurina o più precisamente in località Cantuccio, a ridosso del maso Garber”.
COME ARRIVARE:
Mettete sul navigatore Parcheggio Cantuccio/Winkel/Wasserfallbar.
Volendo per vedere le Cascate di Riva potete anche avvalervi della Fly Line!
Ma spendiamo due parole su questa attività!
FLY-LINE PER LE CASCATE DI RIVA
Soffrite di vertigini? Se sì, evitatela.
Se invece non soffrite di vertigini può essere un ottimo modo alternativo, divertente e anche adrenalinico per arrivare alle cascate dall’alto.
Potrete inoltre ammirare il paesaggio da una prospettiva ben diversa e, chicca finale, “volare” sopra il fiume…
Il costo è di € 10.
Però qui faccio una breve digressione e vi racconto la mia personale esperienza.
Non soffro di vertigini di mio.
Non ho problemi nei sentieri esposti, in cresta e ho fatto alpinismo, ferrate e arrampicata su parete, eppure… Terrore!
Non va veloce, ma quando la distanza tra me e il suolo ha iniziato ad aumentare di parecchi metri, ho capito che no, non avevo i piedi per terra?! E no, non potevo sistemare la Go Pro che avevo tenuto in mano e il telefono in tasca che rischiava di cadermi e, panico.
Quindi la sintesi è: ci sono bambini che la fanno? Sì. Li ho visti.
Ci sono persone anziane che scendono e si divertono da morire? Assolutamente sì.
I ragazzi giovani la ritengono fin troppo semplice? Esatto…
Ma ciò non toglie che ognuno di noi ha la propria percezione e quindi nel nostro gruppo: in 3 si sono divertiti da morire. In 2 no a causa delle vertigini. 1 neutrale!
A voi l’ardua sentenza.
Trekking Cascate di Riva
Tornando però al trekking che è poi la base qui… Consigliatissimo.
Il percorso è (nella scala escursionistica) molto semplice. Agevole. Non richiede particolare fatica (naturalmente dipende sempre dal vostro livello di allenamento).
Si percorre il sentiero di San Francesco e si ha così modo di vivere e vedere 3 (bellissime) cascate, le Cacate di Riva per l’appunto.
Dopo circa 20 minuti (ma i tempi sono sempre relativi e personali) si giunge alla prima cascata.
Si rischia di bagnarsi o meglio a me è successo e visto il caldo è stato piacevolissimo.
Si scende ancora e si giunge alla seconda. Altra bellezza.
E poi per finire eccoci alla terza cascata. Imponente. Maestosa. Pare uscita da un film stile Laguna Blu.
Come periodo vi consiglio l’inizio estate perché le cascate hanno una grande portata d’acqua per via della neve che si scioglie, ma credo che ogni singolo periodo o mese offra bellezze diverse quando si parla di natura.
Il percorso di trekking dura 1 ora in totale, a salire e scendere (ma se avete buon passo anche meno). Si cammina principalmente in questo bosco molto ampio su sentiero con poche parti disconnesse.
Il panorama, notevole.
Che ne dite, vi attira?
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