L’Alto Adige è, senza se e senza ma, una della zone con più attività outdoor in Italia.
Una delle mete montane più incantevoli, affascinanti e strabilianti presenti in Italia. Camminare su queste montagne è a dir poco meraviglioso e se il trekking in Alto Adige è una delle attività più note a tutti vi chiedo…
Siete convinti di conoscere a fondo l’Alto Adige?
Avete voglia di esplorare alcune valli meno note dell’Alto Adige e meno frequentate?
ARGOMENTI: Perché scegliere queste valli? VIDEO: vi racconto tutto con le immagini Come arrivare? Parco Naturale Monte Corno Strada del Vino e Favogna Altopiano di Luson |
Di mio ho avuto la fortuna di poterlo fare e ho pensato di raccontarvi tutto per bene. Iniziamo quindi con ordine.
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Indice degli argomenti
Alto Adige: quale valle scegliere quando si vuole andare in zone tranquille?
Lo so, vi pare una domanda a trabocchetto. Una di quelle che non ha una risposta reale e che crea aspettative disattese, giusto?
E invece è tutto vero.
L’Alto Adige ha delle zone, delle valli che per quanto siano belle, bellissime in alcuni casi, sono ancora quasi sconosciute alla maggioranza degli ospiti nostrani (al contrario, i tedeschi, le frequentano da tempo).
Alcuni aspetti che accomunano le zone di cui vi vado ora a parlare:
- 365 giorni all’anno
Si possono frequentare e vivere tutto l’anno. Si può quindi fare bellissime escursioni in estate, ma anche ciaspolate in inverno. Di mio ritengo l’autunno sempre uno dei periodi migliori in questi casi.
- Malghe e punti di ristoro accessibili
Vi è mai capitato di passare di fronte a certi rifugi o certe malghe e tirare dritto perché c’era più gente che in San Babila (per capirci)?
A me sì. In questo caso assolutamente no. Mi sono seduta in malga senza code, mi sono goduta la vista fuori senza urla. E la pace era completa, una grande rarità. - Silenzio
Ho respirato il vero silenzio in questi luoghi. Quello che ti rimette in pace con il mondo (almeno per un’oretta? Mezz’ora tutta).
- Non sono Dolomiti, eppure i paesaggi sono variegati e bellissimi
Attenzione: non parliamo di Dolomiti. Non ci sono cime rocciose o 3000 metri di altezza, ma parliamo di luoghi dai paesaggi bellissimi. E su questo non si discute.
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Video: vi racconto con le immagini
Come arrivare in Alto Adige?
Piccolo consiglio generico quando si visita l’Alto Adige: ricordatevi che ci sono ottimi mezzi di trasporto pubblico.
Non è detto che la macchina sia sempre necessaria e quando si vuole fare del turismo sostenibile, e quindi aiutare l’ambiente, sarebbe davvero necessario lasciarla a casa.
Io vi posso dire che i collegamenti con i treni fino a Bolzano e città limitrofe dell’Alto Adige sono ottimi.
Una volta arrivati, inoltre, trovate davvero numerosi mezzi pubblici super efficienti.
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Parco Naturale Monte Corno
Il Parco Naturale Monte Corno si trova nella parte più a sud dell’Alto Adige e include 6.000 ettari di Parco caratterizzato per il 90% da boschi, da qui il titolo che gli viene dato “Parco dei Boschi”… Ma per me che amo gli scenari panoramici, vi dico, una bella scoperta non necessariamente boschiva.
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PAESE DI RIFERIMENTO: Trodena, Alto Adige
ESCURSIONI: si possono fare escursioni molto semplici ed altre più complesse. Diverse le escursioni adatte anche ai bambini.
Quanto caratterizza questo Parco è l’altitudine: dai 300 ai 1700 metri l’altezza delle sue montagne e per questo il motto che lo caratterizza è: “Rendere visibile ciò che è nascosto”.
PUNTI DI FORZA: adatto a chi cerca quiete e serenità, ci sono delle belle escursioni che portano alla malghe o che attraversano i paesini.
Si può camminare, rifocillarsi, godere dello scenario e nelle giornate di bel tempo senza foschia ammirare le cime vicine, maestose.
Strada del Vino e Favogna
La strada del Vino dell’Alto Adige corre parallela alla Val d’Adige ed è uno dei percorsi del vino più antichi in Italia.
Include 15 comuni, Salorno è quello più a sud ed è una tappa obbligata per tutti gli amanti del vino, certo… Ma anche della natura e della montagna visto che qui si può vivere l’idillio: prima si cammina e poi si beve e si mangia.
Non è questo il vero benessere?
Di mio ho visitato il Paese di Magrè e quello di Cortaccia, ma a piedi sono andata lungo il sentiero di Favogna che vi consiglio alla grande.
PUNTO DI RIFERIMENTO: diversi, ma a me è piaciuto molto Magrè con la sua vigna del 1600. Alto Adige.
ESCURSIONI: vi consiglio il Sentiero di Favogna se volete qualcosa che vi porti in alto e non sia una semplice passeggiata.
Questo è un sentiero storico che conduceva gli abitanti o i villeggianti da Magrè a Favogna di Sopra.
In parte nel bosco, non presenta difficoltà tecniche, ma sicuramente è impegnativo in termini fisici e di fiato (900/1100 metri di dislivello).
Arrivare al lago di Favogna, piccolo paradiso balneabile e caratterizzato dalla temperatura dell’acqua calda, credo valga ogni sforzo (per questo non intendo dirvi che ci si può arrivare anche con l’auto qui).
Altro punto tappa del percorso: il castello privato di Favogna di Sopra.
In aggiunta, o diversamente, si possono percorrere dei sentieri tra le vigne che io trovo bellissimi soprattutto se vi capita nel mese di settembre/ottobre.
PUNTI DI FORZA: si tratta di una montagna collinare, dalle temperature davvero molto mediterranee, calde e dallo scenario differente dall’immaginario comune dell’Alto Adige.
L’insieme visivo è armonioso in questa sua dimensione urbanizzata e “coltivata”. I paesini curati, i grappoli d’uva raccolti dai vendemmiatori, la distesa di colline o i sentieri irti che salgono e scendono dai monti… Non sempre la natura deve essere selvaggia, per me.
Altopiano di Luson o Alpe di Luson e Rodengo
Amanti dei panorami, questo posto potrebbe lasciarvi attoniti, sorpresi e di buon umore (a me la bellezza della natura fa questo effetto)…
L’Altopiano di Luson è il secondo altopiano per estensione più grande d’Europa dopo l’Alpe di Siusi. Si trova in Alta Valle Isarco ed è una meraviglia per escursionisti e amanti della montagna che si estende tra i 1700 e i 2000 metri di altitudine.
Il fatto che sia meno conosciuto è alquanto inspiegabile visto che non ha niente, ma niente, in meno rispetto a luoghi più noti dell’Alto Adige (penso dall’Altopiano di Renon o all’Alpe di Siusi e via dicendo). Di mio faccio conto invece di tornare quanto prima perché me ne sono innamorata e vorrei scoprirlo ancora di più.
PUNTO DI RIFERIMENTO: Luson, Alto Adige. A nord di Bressanone.
PUNTO DI FORZA: tutti quelli che rendono la montagna in Alto Adige un luogo speciale? Scenari panoramici pazzeschi, paesaggi a perdita d’occhio, splendide malghe che accolgono il turista e lo coccolano a suon di ottimo cibo. Sentieri curati, segnaletica onnipresente e una natura strepitosa.
Ve l’ho detto, non riesco ad essere oggettiva.
ESCURSIONI: una delle cose che mi sono fatta ripetere più volte dalla guida e da chi ben cammina e conosce quei sentieri è questa: si parla di una zona con sentieri facili o medi, realmente adatta a tutti gli escursionisti di buona lena. E non solo.
Sono sentieri ideali anche per chi cerca qualcosa da fare in solitaria senza aver timore di incorrere in parti esposte o pericolose. Come me ad esempio.
Al che vi chiedo, care escursioniste e cari escursionisti, che stiamo aspettando?
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