
7 ragioni per fidanzarsi con un Romagnolo
(Scusate, ma qui, visto il tema, mi rivolgo un attimo alle donne alla lettura…)
Ma voi, che idea vi siete fatta dei Romagnoli?
Io la Romagna l’ho sempre amata! E grazie a splendidi amici romagnoli ho conosciuto prima l’entroterra della provincia di Cesena e poi la costa e ho scoperto in Marina di Ravenna la mia meta preferita e nel Romagnolo un vero e proprio emblema dell’italianità (in senso buono) come raccontavo già in questo post “Il Romagnolo (e la Romagna) spiegato in 4 luoghi”
Solo che poi caso vuole che con un Romagnolo mi ci sono pure “fidanzata” come si dice a Milano, o “morosata” come si dice in Romagna! Fatto sta che termini a parte, ho scoperto un mondo.
E allora, dico io, vuoi tenerti queste chicche per te e non condividerle con le amiche reali, virtuali o immaginarie? Ecco perché io mi sento di consigliare un Romagnolo come moroso:
1. Perché ridi
Autentici, veraci e spesso pure irriverenti ma… I Romagnoli sono (in maggioranza) divertenti, simpatici e (di frequente) sanno far ridere.
Ovvio non tutti, ma volete fare un raffronto statistico con i Milanesi???
2. Perché quando ti riduci da far schifo e biascichi ubriaca…
E’ orgoglioso di te!
3. Perché la Z non la sanno dire
Non lo fanno apposta, loro parlano davvero cosí e ogni volta che dirà “pissa” al posto di “pizza” vi verrà da ridere, anche dopo mesi o anni, non ci si abitua.
E anche quando vi racconterà di quanto fosse bella la ragaSSA della gelateria, riuscirete a sorvolare perché concentrate su tutte quelle “Ss” romagnole (però se lo ripete una seconda volta, state pur certi che le “Ss” non distrarranno più)
4. Perché pastrugna realmente le parole così…
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5. Perché vi cucina le tagliatelle fatte a mano!
Non ci credevo! Non ci ho mai pensato! E anche quando l’ho visto, non me ne capacitavo!
Realmente sanno fare le tagliatelle a mano. E i cappelletti sempre fatti a mano? Pure! (macomeèpossibile)
E quando lo vedrete con il grembiule iniziare a impastare e poi stendere la sfoglia con il mattarello, voi, “straniere” in terra di Romagna, dovrete per forza riprendere e fotografare quanto MAI avevate visto in tutta la vostra vita… nel mentre lui impasta, stende la pasta, cucina il ragù, riempie i cappelletti? Sì! E voi?… Documentate per mostrarlo alle amiche.
6. Perché vive in Romagna
Una terra che si distingue tra le eccellenze italiane per il cibo (ovviamente), per il bere (figurati) e per la capacità dei romagnoli di riuscire a rendere attraente anche un mare come quello adriatico che proprio attraente NON E’! Ma soprattuto per la qualità della vita. Non a caso Ravenna nel 2014 è stata votata come la città in cui si vive meglio di tutta Italia!
7. Perché non concepisce le diete
Vi sentirete spesso dire “Ma perché mangi così poco?” quando in realtà voi avete appena consumato un pasto corrispondente a 3/4 pranzi tipici milanesi…
E infine perché la piadina romagnola è “cosa sua”… E già solo per questo, c’è da pensarci!
Io…io…ti stimo tantissimo!
Prima di mettere questo commento sono andato a leggere anche l’articolo precedente che avevi scritto (quello sui luoghi della Romagna) perchè volevo, prima di lodarti, avere la certezza che tu lo meritassi.
Io sono Romagnolo DOC (si come il vino!) e, ancor di più, sono di Ravenna.
Ammetto candidamente che le tue parole mi hanno commosso e non hai idea di quanto faccia piacere sentire uno “straniero” che spende parole simili sulla MIA terra.
Quello che hai scritto e come l’hai scritto, fa capire che la Romagna l’hai vissuta e capita, hai avuto l’umiltà di lasciarti trasportare dalla Romagnolità dei Romagnoli e ti assicuro che non è cosa da poco…anzi…
Voglio semplicemente ringraziarti…e…buona Romagna la prossima volta che tornerai.
Daniele… dirti solo grazie, fidati, non basta…
Solo che se mi metto a commuovermi in ufficio non so come spiegarlo…
Grazie! Sono seriamente emozionata, grazie davvero!
Prima o poi vi chiedo “asilo politico”! 😉
e poi non sapete che solo in romagna si gioca a mah jong che si gioca in romagna in quartiere cinese di londra e in cina
RAVENNA NAZIONE
… ahahahahahahahahahaahhaahhaahah! Grazie per avermi fatto scoppiare a ridere!
ROMAGNA E SANGIOVESE, E’ FESTA NEL MIO CUORE,QUEST’ARIA DI PAESE, C’INVITA A FAR L’AMORE,
LA BRISCOLA E IL TRESSETTE, SI GIOCA ALL’OSTERIA,
E COL BICCHIERE IN MANO, SI BRINDA IN ALLEGRIA,
MA QUANDO VIEN LA NOTTE,LA NOTTE ROMAGNOLA, LA MIA MOROSA E’ BELLA E BELLA E CAMPAGNOLA,
M’INVITA A FAR L’AMORE
AMOR SENZA PRETESE,
EVVIVA LA ROMAGNA, EVVIVA IL SANGIOVESE.
SEEEHH!!
GRAZIE TABACHINA! 🙂
ahahahahahahah… ma lo vedi? Come si fa a non tessere le vostre lodi??? 😉
E cmq la sooooo! So cosa vuol dire “Tabachina”!!!;) ahahahah e adoro anche questo termine!!!
GRAZIE A TE!!!
Romagna e Sangiovese, sei sempre nel mio cuore…..
🙂
Ciô è vero mangiate come dei cricetini!
“Ciò” ahahahahhaha… Questione di abitudine, ma ti assicuro che ci si adatta molto facilmente e con infinito piacere… 😉
grazie
A te! 😉
TU PROVI QUELLO CHE PROVIAMO NOI ROMAGNOLI … L’HAI SPIEGATO BENISSIMO … NON SEI PIU’ MILANESE ANCHE SE NON TI CONOSCO …. TI CONSIDERO ADOTTATA 🙂 … GRADE ARTICOLO … COMPLIMENTI
PS: SONO DI RAVENNA 🙂
GRAZIEEEEEE!!! Che onore! Comunque prima o poi prenderò il coraggio a due mani e lascerò questa “ridente” Milano per una verace Romagna! 😉 Spero!!!
(grazie davvero!)
Io mi devpo trasferire e ho scelto Ravenna, allora la mentalità romagnola c’è?
C’è… c’è! Non temere che c’è!
E poi quando arrivi da fuori tantissimo! Qui forse riescono a fare differenze…. ma io ne vado fiera della romagnolità che ho trovato! 😉
Mo va là questa devo farla leggere alla mia ragazza, così magari si decide a trasferirsi da me in Romagna 😀
Grazie per la stima!!!
Ahahahahhahahaha… Mi sembra più che giusto!
Solo attenti che rischiate poi di avere l’invasione se si convincono troppe “ragaSSe”… (spero non vi dispiaccia eh! 😉 )
(grazie a te!)
Io sono Romagnolo puro sangue e ho sposato una romagnola sono contentissimo per le belle cose che hai scritto e leggendole mi sono rivisto in tutti i passaggi. Grazie.
Grazie a te che mi dai conferma che un po’, dei Romagnoli, ho colto!!!! Evviva!!!
Grazie!
questa è una vera e propria ode ! molto bene. Sono romagnolo e sono “sul mercato”, quindi userò questo scritto come arma di marketing col gentilsesso… e speriamo che funzioni ahha
Ahahahahahahahahahahah… VAI! ahahaha Ma ti prego se questo “manifesto alla romagnolità” funziona, poi dimmelo che ci tengo eh!!! Io più di così, non potevo dire! 😉
Wow …
😉
ps
il tuo articolo sta spopolando fra le mie amicizie su FB
Ti rendi conto di che infinita gioia mi state regalando? Grazie! 😉
Come si dice qui….. Spettacolo!
Hai fotografato la Romagna e i Romagnoli in poche parole come difficilmente ho saputo leggere da altre fonti.
L’unico appunto: nell’altro articolo linkato parli della festa di mercato saraceno…. Non ci sono mai stato ma credo che difficilmente bevano del lambrusco (Emiliano) ma molto probabilmente si ingurgitano ettolitri di sangiovese (Romagnolo)…..
Occhio perche ho visto Romagnoli litigare x molto meno….. Per esempio discussioni interminabili su quale compenso dei cappelletti fosse migliore tra quello della nonna e quello della zia 🙂
PS bellissimo post!
Or dunque… ahahah TU HAI RAGIONE!
Ti confesso, il mio moroso quando aveva letto il pezzo mi aveva subito detto SCHIFATO… “Ma perché hai scritto Lambrusco? Correggi con Sangiovese”…
Solo che io per correttezza non volevo cambiare quanto ormai avevo pubblicato, ma mi hanno poi “infamata” abbastanza in quel della Romagna 😉
E cmq grazie mille! In effetti apprezzo il tuo tentativo di evitarmi polemiche… ahahahah
PS: la discussione sui cappelletti me la sono beccata pure io! ahahahahah
Se non siete spettacolo voi… 😉
(GRAZIE!)
se i cappelletti li volete buoni nonostante non siano fatti da una sposa di famiglia andate a provare quelli che fanno a punta marina nella strada principale a 100 metri dal mare e direte anche voi …. ac spetacol
sono come quelli della mamma ed io ho il pedigree di ravenna ciao a tutti
perche la romagna è una regione che non ha paura di nessuno gneca de gevol
Mi fido, se poi testo ti farò sapere 😉
Sono di mercato saraceno. Confermo che di lambrusco neanche l’ombra. Fiumi di Sangiovese. Grazie Simona
… No beh… Sbaglio o sei amico di Iapo???… Se fosse, sappi che quando parlavo degli amici meravigliosi di Mercato Saraceno… Parlavo anche di te!!!!;)
Se invece sbaglio, chiedo venia… E grazie a te!;)
Ciao Simona, che dirti a parte che… sono marchigiana, fidanzata con un ravennate e non pronuncio gia più le “z” da un po’… 😀
AhahHah… Evviva!!! Ciao Marina (mi fa un sacco piacere un commento anche femminile!) e posso solo dirti che ti capisco eccome… Ma io alle mie “zeta” ci terrei (pronuncio già male la r, se no si rischia di non capirmi più!!!;)… Buona “Pissa” allora!!!!!
Grazie della stima…..meriti le chiavi della città….. sono di Ravenna mia moglie è di Crema. ….hai centrato l’obbiettivo!!!!!!
p.s. discussioni sullo spessore della piadina non ti sono mai capitate?
Ahahahahahhahaha… CERTO!!! Ma io sono sempre stata molto accorta e umile nel dire.. “Ma che ne so io, noi le mangiamo surgelate e ci sembrano pure buone”… E attorno a me il silenzio interrotto solo da un “poverina” 😉
(Tua moglie mi capirà!)
grazie a te!!! 😉
Quel provincia di Cesena non si può sentire! Si chiama provincia di Forlì – Cesena e il capoluogo è comunque solo Forlì…..
Vero… e nell’altro post l’ho scritto corretto…
Ma qui ero evocativa… quando io ho iniziato a conoscere la Romagna erano anni e anni fa…
E si chiamava solo Cesena…
Nei miei ricordi quindi è ancora “Cesena”…
(però in effetti non posso pretendere mi si legga nel pensiero vero? ahahaha ok, grazie! Tengo a mente!)
Ok, il campanilismo spinto è una caratteristica della Romagna! 🙂 🙂
PS: per amor di precisione e senza polemiche …. prima si chiamava solo provincia di Forlì.
😀
Ahahahaha… Oddio, però ti prego sappi che continuerò a tenere nella mente Cesena! Concedimelo ti prego (ma lo ricorderò quando scrivo! 😉 Grazie ahahahah)
Ciò signorina la piadina romagnola le bona e fa buon sangue come il sangiovese l’aspettiamo presto
… Com’è che dite??? Il moroso dice “Piadina e parsot… ”
… E poi qualcosa che sapete meglio voi! 😉
Ahahahha A PRESTO! E grazie!
Grazie per le lodi alla nostra terra.Sono un sarsinate trasferito a Ravenna. 100X100 Romagnolo. Volevo solo fare una precisazione… Il Big Fish Day non é una semplice baraccata ma una bellissima festa in memoria del mio amico Mirco Bartolini.Per il resto grande recensione.
… ho i brividi, io conoscevo Mirco… Forse conosco anche te?
Non lo so, cmq so bene cosa sia il Big Fish Day e chi c’è dietro e come è nato… Per questo ne parlo con infinito piacere e orgoglio! E i miei amici romagnoli di Mercato Saraceno meravigliosi… Sono gli amici di Pesce! 😉
Un bacione a te quindi… E grazie! 😉
La piadeina s’è parsòt la pis un po’ ma tòt!!!!! 😀
Ehhhh????
Io sono di Rimini, va ben li stess!?!??!?
Cangini sfarfuglia un po’ troppo per i miei gusti, ma la verità è questa….
Grazie per le tue parole…davvero belle!!!!! 😀
Cmq se vuoi famo a cambio per un po’…io vengo a Milano, e tu a Rimini (dista 45 minuti da Ravenna in auto e un’ora in treno!!!) 😀
Saluti con tante Ss!!! 😀
Sai che mi piacerebbe??? Appena capisco come trasferire anche il lavoro… Ti scrivo eh!;))) ahahaha
Grazie mille e saluti a teeee!!!
Ah, la Romagna vue de France, c’ est extra!
Rien à ajouter au sketch ” le turiste in Romagna ” qui décrit bien la situation érotico-comique depuis que j’ ai connu le pays dans les années 70…
Obtenir dix points avec une suisse et rien du tout avec une milanese cela est criant d’ une expérience vécue…absolumet!
Votre remarque sur l’ attraction de la mer – fort juste – est largement remplacée par la qualité humaine des rencontres.
Il faut le dire et le redire.
Ciao!
Donc aussi en France la Romagna c’est bien aimée??? WOW! 😉
Merci pour avoir racontée ton expérience!
La qualité humaine est présent aussi dans ces commentaires…
Il faut le dire, oui!
Ciao! (Et merci)
Bien sûr que les français se rendaient et se rendent encore dans la Romagna et pas seulement pour les plages de Rimini décrites magnifiquement par Fellini mais aussi pour Cesena et Ravenne avec les textes du poète Yves Bonnefoy qui a été beaucoup traduit en italien.
C’ est souvent un mélange de beauté humaine et de beauté architecturale en quittant le sable des plages pour l’ intérieur des terres.
On a connu le sangiovese encapsulé sans étiquette dans les buttiglioni et sa pétillance en bouche presque comme des effluves régionales d’ amour!
Je lis de la vrai poesie et surtout… du vrai amour!
Et je pense que c’est super!
MERCI MERCI et encore MERCI pour avoir partagé ces souvenirs avec moi (et le personnes qui vont lire! MERCI!)
Trasferire il lavoro? Ma vieni giu’ va là !!! Vieni qua a far la stagione hahahahahah!!!
Grassie per il bellissimo aricolo :))))
Ahahahhaha… guarda qui se c’è una che deve ringraziare sono solo io!!!
GraSSie a te!
(Sai che ho iniziato a dire “ma va là”! ahahah Da noi si direbbe solo “Ma va”!
Miglioro ancora un po’ la pronuncia e arrivo 😉 )
Bellissimo articolo in cui ci si può riconoscere qualsiasi romagnolo……ma volevo chiederti se hai già iniziato a dire anche ” Cio’ uei “
Ahahah grazie Tomaso!!!
A dire il vero per ora mi viene da ridere quando lo sento e spesso lo ripeto ma solo perchè mi fa ridere… Temo gli effetti futuri peró! Al momento il contagio rumagnul riguarda solo: ma va là e forti cadute nell’accento romagnolo che fanno ridere le amiche milanesi!:)
… to be continued… :))))
perchè il vero romagnolo alla cassa quando fa la spesa non chiede ne la busta ne il sacchetto, ma la “sportina” ahaha
ahahhahahaahah… Ma sai che questa non l’avevo notata??? ahahahaha
Sportina??? Adesso ci bado! Grazie!!!
Grande Simona, at salut burdela!! un collega romagnolo 🙂
Ahahahhahaha… GRAZIE MILLE collega!!! 😉
Un saluto anche a te… (burdela eh? Aspita, devo studiare ancora!)
Bello l’articolo, ci hai preso proprio!!! Però perché nella foto hai messo il duplo?
Passi per la corona visto che in spiaggia a 40° il sangio non è il massimo.
Ci stava una bella piada però!
Ahahahahahah… Ma ciao Marco!!!
Mi fa troppo ridere il tuo commento giustissimo e allora ti svelo: la foto non c’entrava proprio nulla con il pezzo!
Solo che io non riuscivo a trovare una foto da mettere SUL ROMAGNOLO, e visto che la domenica ero stata in Romagna a fare un pic hic in spiaggia e avevo fatto quella foto, a una certa ora mi sono detta: “Ok, la metto! Duplo incluso e amen”
… Ok, ti confesso tutto, in realtà ero a Lido di Spina e quindi neppur in Romagna, chiedo venia!
Mi farò un archivio di foto Rumagnul 😉
(PS: grazieeee)
Dai Lido di Spina va bene uguale! Mi piace anche Marina solo che un po’ lontana da Furlè… Di solito io e la mia ragazza andiamo a Lido di Classe in spiaggia libera senza ombrellone, a fare la capannina coi teli e i legni stile freak/Robinson crusoe (così non dobbiamo nemmeno portarci l’ombrellone in vespa).
Complimenti ancora! davvero simpatico e interessante il tuo blog. Vorrei convincere la mia ragazza a campeggiare in Islanda ma la vedo dura. Già quando le parlo di ciaspolate in Campigna si incarognisce.
I legnetti in freak style mi piacciono moltissimo!!! Potrei rubarti l’idea, ti avviso…
E grazie mille! Però direi che se lei per ora ancora non ama la montagna, magari il campeggio in Islanda è un po’ prematuro…
Ma un bella gita sull’Appennino Tosco Emiliano nel mese di giugno invece?
Se lei non ama la montagna, prima di portarla… leggi questo post che avevo scritto memore di quando avevano obbligato me ad andare sui monti! (Ai tempi, contro la mia volontà!!! ;)… scegli qsa di semplice i primi tempi così anche lei diventerà una di noi (amanti dei monti!) Dai dai che la convinci! 😉
http://fringeintravel.com/5-cose-da-evitare-se-volete-portare-una-donna-in-montagna/
Grazie Simona! Scrivi davvero bene e hai un bel senso dell’umorismo. Farò tesoro dei tuoi consigli anche se la mia morosa è terrorizzata dalla discesa. Si impianta li e tocca chiamare l’elisoccorso o portarla giù di peso. oppure lasciarla li! Comunque adesso che viene la primavera qualche escursione la faremo. Pensavo Calla Camaldoli per iniziare con qualcosa di facile 😉
ahahahahah… In realtà la capisco anche! Cmq se ti capita di doverla portare giù di peso ti prego poi raccontamelo, che è una di quelle esperienze che vanno condivise! E grazie mille per i tuoi splendidi complimenti!!!;)
Anche le romagnole sono le donne migliori 🙂 grazie di esistere..
Sì però non lo dire al mio moroso visto che io sono Milanesa adottiva, e Alessandrina di nascita! (Na’ tragedia!) 😉
Sono Romagnolo di Cesena.
Per un periodo ho vissuto a Pesaro per studio perché c’è il conservatorio ma non lo rifarei.
A Pesaro si credono romagnoli anche se la cadenza non ha niente in comune con il romagnolo e non solo questo mi da fastidio ma tornato in Romagna ho potuto ancora apprezzare di più le differenze abissali e apprezzare le qualità dei romagnoli.
A Pesaro ti senti giudicato, ti fanno i conti in tasca, si vive la vita con poca ironia, si pensa solo a lavorare, ci si lamenta di tutto, si va a dormire presto, le persone sono timide, schive e diffidenti.
E poi torno in Romagna e ritrovo quella goliardia che non è mai volgarità, quella fierezza che non è tirarsela, quella voglia di godere la vita che non è mai pigrizia, quella semplicità e capacità di adattamento e amicizia che rende tutto leggero e sostenibile, anche il lavoro e quel contatto fisico, quando si parla con un amico che mi mancava. E questo me l’hanno confermato le persone che ho portato nella mia città, che per la prima volta si sono sentite veramente a loro agio in un posto per la prima volta nella vita.
Ciò burdela, t’ci fortunè ach t’ci andè a fnì in rumagna
mi piace tantissimo quanto scrivi… E riconosco che i difetti che tu vedi in Pesaro, io li vedo nel Nord. Anche se poi sia chiaro, le persone di valore ci sono ovunque, e io resto sempre una grande amante dell’Italia!
Mi piace tanto la frase: “quella voglia di godere la vita che non è mai pigrizia”…
Sì. Vero. Concordo appieno, non avrei saputo spiegarlo meglio e terrò a mente la tua frase citandoti! Grazie!
In effetti sì, gran fortuna… adoro quando parlate in dialetto (certo, quando vi capisco! ahahahah) 😉
Secondo me è questione di industrializzazione, le Marche sono più a Sud ma sono più industrializzate di Forlì, Cesena e Ravenna che rimangono più rurali ma sopratutto piuttosto diffidenti al consumismo, alle mode e alla globalizzazione. Una buona parte dei romagnoli, se ci fai caso, ha un che di hippy.
Pensa che io vedo più affinità tra Romagna e Puglia che non Romagna o Lombardia o Romagna e Marche anche se sono lontane e le altre sono vicine.
Presto saprai come dire una parola in romagnolo anche senza conoscerla perché assimilerai la regole del passaggio italiano – romagnolo. Se sempre diventa sempre, se numero diventa nomar… cosa diventa ladro ? 😀
Quando sei a Ravenna o a Cesena cerca qualche libro di poesie in romagnolo, ti piacerà di sicuro e ti farà sentire meno lontana da noi quando non ci sei!
Un dé la Tramontana e e’ Sol i litigheva, parchè un dgeva che l’era piò fort de cl’etar.
Quand che i vidett un viazador strett int un mantel che vneva avanti. I du alora, i-s mitè d’acord che e’ pio fort srebb ste quel che srebb ste bon ad fè cave e’ mantel da ados e’ viazador.
La Tramontana la cominzipiè a sufiè fort ma piò che la sufieva piò e’ viazador u-s strinzeva int e’ mantel, tant che a la fein e’ povar viazador e’ duvè lase perdar.
E’ Sol alora u-s fasè avdè int e’ zil e dop un poc, e’ viazador, che e’ sinteva cheld, u-s cavè e’ mantel.
Acsè la Bora la fù custretta ad amettar che e’ Sol l’era pio fort ad lì.
Sono sicuro che hai capito la storiella 🙂
ahahahahha… WOW!
Allora sulla tua idea in merito al discorso di industrializzazione mi trovi d’accordo, anche se fatico a capire perché vedi la Romagna più simile alla Puglia, regione che a mio avviso ha un gran turismo, ma che è ancora anni luce lontana dall’industrializzazione della Romagna per quanto ne so io.
Sui Romagnoli hippy, mi sa che la studio meglio… Ma dipende anche da che accezione gli dai, mi interessa anche questa tua definizione e naturalmente, figurati, io ho ancora il sogno di tornare indietro nel tempo per vedere il concerto di Woodstock!
Detto questo… ahahahah! Ok, sì, l’ho capita. L’ho dovuta leggere 4 volte, ma il succo l’ho capito. Certo se mi chiedi traduzione letterale temo di fallire alla grande, però grazie ancora per i tuoi spassionati consigli!
Ammetto, ora che sono quasi sempre da voi, sento la mancanza di Milano (casa è sempre casa), ma ogni volta che incappo in commenti come il tuo, mi rendo conto di quante persone interessanti popolino la Romagna! Mi colpisce sempre la vostra capacità di comunicare in un modo che io, onestamente, adoro! Come se potessimo passare al sodo sorvolando la mera forma!!! Ergo… Grazie!
Ciò vedi, Bari guarda a Milano come suo modello, c’è pure una fabbrica Peroni enorme, ed ha una vocazione di commercio gigantesca e tantissimi uffici, ma non ha rinunciato ad una cultura popolare di buon cibo, fratellanza e semplicità.
Ma nelle Marche con chiunque parli, lavorano in qualche fabbrica nel settore dei mobili o del vetro, quindi per non avere città veramente grandi o grandi mercati, è veramente un modello molto industriale e segue i ritmi dell’industria massificata: poca socializzazione nel lavoro, molto controllo, poco divertimento. C’è chi dice che a Pesaro si è cercato di eliminare divertimenti e locali perché secondo i boss delle fabbriche diminuiva la produttività.
E noi romagnoli ad un simile pensiero risponderemo con qualche reazione no-global, Che Guevara regna e “am pe d’sugnar” e questo è quello che definisco “hippy”. Da noi si mangiano gli strozzapreti che simboleggiano una scarsa volontà di soggiogarci alle religioni che siano spirituali o economiche, amiamo la libertà e crediamo molto nei diritti delle persone a vivere felici. Questo ci accomuna molto con Bologna, che tra DAMS, Guccini e trattorie è una città parecchio hippy, reazionaria e alternativa 🙂 E comunque in Romagna c’è stata un’alta concentrazione di figli dei fiori con varie feste ancora esistenti.
Scoprirai che c’è una bella differenza tra Rimini, Riccione, Misano, Coriano, Cattolica e dall’altra parte Cesena, Cesenatico, San Mauro, Lugo, Ravenna, Cervia, Bertinoro, Meldola, Imola… due romagne molto diverse, dove si respira un’aria diversa, si assaporano cibi diversi, si percepisce un’atmosfera diversa. Quella infatti è la Romagna più industriale, più cementificatrice, più d’apparenza.
Milano non è una città dove vivrei, ma ha un fascino gotico indiscutibile. Ogni città ne ha una suo, c’è chi ha un fascino più solare e chi ha un fascino più misterioso e oscuro, ma sempre affascinanti rimangono.
Fammi fare un punzlen di filofosia va la: sciegliere è la cosa più difficile della vita. Ogni momento che sei in un posto non sei un altro, ogni momento che mangi un cibo non ne mangi un altro, che parli con una persona non parli con un’altra. Qualcosa mancherà sempre: a me manca il sole d’inverno e il freddo d’estate, mancano le fragole a dicembre e i melograni a giugno e naturalmente mi mancherebbe il posto in cui sono nato o cresciuto, fossi anche nel paradiso terrestre 🙂
Comunque ti consiglio di visitare più posti possibili della Romagna per scoprire ogni tipo di ambiente e paesaggio: ad esempio se ti viene voglia di Sempione fa un giro al Parco Bucci di Faenza, che a detta di molti è tra i parchi più belli d’Italia. Se ci sei ad Halloween ricordati che a Riolo Terme fanno una festa strepitosa mentre il Carnevale di Gambettola ha dei carri fantastici alti 20 metri coloratissimi. Se ti stanchi del mare va a fare un bagno a Bocconi e se cerchi un’esperienza medioevale fa una scappata al castello e musei di Brisighella. Sali sul monte Busca per vedere un piccolo vulcano che sputa fuoco ininterrottamente. Visita il Parco della Vena del Gesso e le sue misteriose grotte e sei hai voglia di montagna sali a Ridracoli e Verghereto.
Se vuoi vedere un mare veramente bello e limpido, vai fino a Vallugola in territorio di Cattolica. http://i.imgur.com/Pcca6ND.jpg
At salut burdela, ma se vuoi parlare ogni tanto tu scrivi qui e dici “senti, un poco sento la mancanza di quelle pataccate che dici te” e io vengo e scrivo qualcosa e tu comincerai a domandarti se è davvero una fortuna che hai scoperto sta gabbia di matti chiamata Romagna 😀
Ma posso chiederti di diventare il mio consulente Rumagnul??? Ma quante ne sai???
Ci sono tantissime cose che hai scritto che andrebbero però divulgate in modo un pochino più ampio che un solo commento… Per non parlare di quanto dici in merito alla scelta che mi vede (nuovamente) d’accordo! Solo che c’è chi come te che ne prende atto, e chi come me che subisce effetti di bipolarismo con tanto di discussioni e dibattiti interni, ma va beh! Sono pur sempre donna 😉
Cmq Leo, mi piacciono parecchio le tue “pataccate”, che proprio pataccate non sono per nulla!!! Mi dai poi il permesso di scriverti anche via mail??? 😉
Certamente! La mia email ce l’hai giusto? 🙂
Sì! 😉
Cara Simona , un vecchio detto recita:” percorrendo la via Emilia capirai di essere in Romagna quando chiedendo da bere anzichè l’acqua ti daran del vino ”
Grazie per le belle parole, la Romagna è esattamente come la descrivi
ahahahhaha…. il giorno che mi capita scrivo subito un altro pezzo!
Grazie a te Fabio! Davvero!
Romagna, Romagna mia
Lontan da te
Non si può star
Quando ti penso,
Vorrei tornare,
Dalla mia bella,
Al casolare
Romagna, Romagna mia
Lontan da te
Non si può star
Così! 😉
be’ adesso non esageriamo con le lodi alla Romagna, sono riminese e vi assicuro che anche qui la gente è stronza come a Milano o altre parte d’Italia; la cortesia e la socievolezza del riminese è rimasta alla scorsa generazione, quella che ha creato il turismo a Rimini negli anni 70 e 80, i 30enni e 40enni romagnoli di oggi sono stronzetti, egoisti, chiusi e sanno essere espansivi solo all’interno del loro gruppo. Lo spirito imprenditoriale che contraddistingueva i loro genitori è sparito e se dicono di esserlo (imprenditori) è solo perchè gestiscono in famiglia l’attività ereditata dai genitori (la classica pappa pronta). L’unica cosa che è rimasta loro dai vecchi riminesi è l’attitudine a lamentarsi sempre.
Vorrei solo aggiungere che oltre a quei 4 mesi estivi, ormai sempre più piovosi, a Rimini ci sono anche 8 mesi di inverno bigio, nebbioso, freddo e buio, proprio come in tante altre città d’Italia e vi assicuro che il mare d’inverno non è così romantico come lo si dipinge……con quella bella schiuma chimica portata dai fiumi inquinati del nord Adriatico………
Saluti a tutti
Beh… Io posso solo dirti che da “milanese in Romagna” noto numerose differenze…
Ma poi non metto in dubbio che la perfezione non appartenga a questa Terra, inutile sperarci (sul fatto che la nebbia in Romagna sia decisamente superiore che a Milano, inoltre, ne ho avuto alcuni assaggi lo scorso inverno! Ma come fate? Lezioni di guida speciali????? 😉 )
Il comico locale Duilio Pizzocchi diceva “Oh, qui quando guidi con la nebbia ti trovi davanti un muro bianco, accendi gli antinebbia e ti trovi davanti un muro giallo”… insomma formule magiche non ce ne sono neanche in Romagna, ma positività e ottimismo aiutano sempre.
Mi sembra che il mio omonimo Stefano, riminese come me, ne sia un po’ a corto e senza accorgersene faccia parte lui stesso “di quelli che si lamentano sempre”… io lavoro nell’ambiente artistico-culturale e ti posso dire che qui è molto dinamico e propositivo, soprattutto da parte dei giovani con i quali ho rapporti continui e amicizie che saltano le generazioni, caratteristica anche questa di una popolazione abituata da sempre alla vita sociale e conviviale. Per esempio il centro storico di Rimini (si, Rimini ha un centro storico, e anche molto bello!) fino a una quindicina d’anni fa di notte era semideserto, adesso grazie ai tanti giovani che ci hanno creato decine di locali, i musei aperti la sera e tante altre iniziative è animatissimo tutto l’anno da riminesi e turisti.
La genialità, lasciamelo dire, della riviera romagnola è stata mettere “a sistema” una cordialità e ospitalità comunque autentiche, farne un brand di successo. Ad esempio la piada ha questa diffusione ormai nazionale non solo perché è buona ma anche perché fa sognare la Romagna , io credo!
Comunque scoprirai che di Romagne ce ne sono tante: l’aristocratica e appartata Ravenna è diversa dalla felliniana ed esuberante Rimini, la poetica Santarcangelo dall’arroccata Bertinoro… l’elenco è lungo, ma se ami la Romagna ti piaceranno tutte, ognuna a modo suo ne è una sfumatura.
Ah ovviamente, la piada migliore è quella sottile di Rimini!! 😉 ma se ti capita assaggia anche quella “sfogliata”, che fanno a cavallo delle Marche: friabile, unta, struttosissima… calorica come 10 piade normali ma buonissima, bisogna ammetterlo.
GRAZIEEEE!!! Splendido il tuo commento e alle volte mi spiace che simili perle e consigli vengano lasciati solo a un commento! Mi fa molto piacere leggere quanto dici e ammetto che non ho ancora visto il centro di Rimini anche se mi è stato detto essere decisamente bello… A differenza del lungo mare (che invece ho visto…).
Sto scoprendo pian piano, ma c’è veramente tanto da vedere qui e la cosa splendida è che ogni singolo borgo ha un valore a sé stante e una sua individualità! Bertinoro è tra le mie prossime “gite fuori porta” 😉
In merito alla piadina che consigli, grazie ancora! Certo che mi fai paura quando dici che è calorica come 10 PIADE (io lo dico sempre, a Milano, mangio meno!!! ;), ma assaggerò… anche se ancora non so dire se preferisco la piadina di Rimini o quella di Ravenna! 😉
Stefano, lasciatelo dire e senza alcuna intenzione di essere offensivo: non paragonare il resto della Romagna a Rimini.
Da noi del forlivese da generazioni si sente dire “quelli di Rimini hanno fatto i soldi, ma avranno da pentirsene” e questa è la verità. Avete da pentirvene perché con i soldi e lo stile di vita sempre più industriale e frenetico avete perso tante di quelle qualità e stili di vita che distinguevano la romagna più rurale più verace: qualità come la calma, l’autoironia, la pazienza e la semplicità o la vera ospitalità non quella recitata per scopi commerciali.
I Riminesi non sono mai contenti di niente e in molto assomigliano ai “loro cugini” pesaresi che pure nella loro parlata, lagnosa fino a sfinirti, mostrano la loro incapacità di godersi la vita, di apprezzare quello che hanno e di non vedere tutto come un peso.
E io sono stato anche buono perché ci sono altri (nel cesenate, nel ravennate, nel forlivese, nell’imolese) che dicono che Rimini non è nemmeno Romagna ma Marche, tanto è grande la differenza culturale e caratteriale.
E ti riporto le parole del poeta Davide Rondoni:
“noi romagnoli di Forlì e Ravenna siamo sobri e focosi. Siamo gente di terra, gente che non se la tira. La vera Romagna è soltanto Forlì e Ravenna. Là, sul mare di Rimini, ci sono i soldi e la frenesia. Qui uno stile sobrio, concreto ma anche passionale. Essere di terra dà radicamento, evita la schiuma, lo splendore effimero. Eppure gli angeli dipinti da Melozzo sono di una bellezza sublime”
Ora Simona ha detto chiaramente che lei si è innamorata di Mercato Saraceno, del Cesenate e di Ravenna.
E cos’hanno questo zone, la gente di questi luoghi, la cultura di queste terre in comune con Rimini e la sua provincia? Ti rispondo io. Niente!
I riminesi, a noi delle zone di Bertinoro, Castrocaro, Brisighella, Imola, Faenza, Lugo, Gatteo, ci accusano di essere zingari. Perché effettivamente riconosco la nostra semplicità, che le nostre donne non se la tirano e raramente seguono la moda o ti giudicano se sei vestito all’ultima moda o no.
E cosa conoscono i riminesi del cuore della romagna? Cosa conoscono di Russi, Bagnacavallo, Cervia, Faenza, Forlimpopoli? Niente. Perché i riminesi orbitano nella loro provincia, a San Marino e a Pesaro ma vedono il Rubicone come un confine quasi invalicabile.
Noi invece, nel cuore della romagna, siamo come una grande area metropolitana e gravitiamo in tutto il cesenate, forlivese, ravennate, faentino e imolese… raramente stiamo nel nostro paese o conosciamo solo quelli del nostro paese. Anche per questo Rimini è isolata dal resto della romagna, non solo per l’essere l’eccezione ad una uniformità non totale ma piuttosto omogenea di dialetto, cultura, usanze, musica.
Simona ha espresso chiaramente una sua simpatia per la cultura del cesenate e del ravennate che non si espande automaticamente a quella riminese, proprio per niente. Anzi, avendo lei goduto di amicizie di Ravenna e Cesena, troverà veramente difficile rapportarsi allo stesso modo con quelli di Riccione, Cattolica o Rimini, perché ne vedrà lei stessa le radicate differenze, la minora romagnolità e l’influsso marchigiano decisamente marcato.
Detto questo, parlando del Mare in Romagna, chi ha detto che non è attraente? 🙂
Ecco delle foto scattate dal sottoscritto a Pinarella di Cervia.
http://i.imgur.com/8iEVMlI.jpg
Diciamo alcune cose del mare in modo da sfatare certi luoghi comuni:
1) il mare in città fa schifo, sempre. Il mare del Gargano è bello ma quello di Manfredonia è una fogna. Il mare del Salento è bello ma quello di Taranto è una fogna. Il mare di Gela in Sicilia, quello a ridosso della città, è una fogna. Il mare comincia a diventare bello quando ci si allontana, anche di poco dal centro di una città.
2) quando c’è mare mosso, vento o ci sono stati temporali il mare fa schifo. Sono stato in Salento e in Sardegna e ci sono stati giorni che il mare era inguardabile, marrone e scuro. Altri giorni in cui quello stesso mare diventava azzurro. Infatti il colore del mare dipende unicamente dal concentrazione di terra, l’acqua in sè ha lo stesso identico colore, nell’adriatico come nel mar dei Caraibi
3) il mare della Romagna è pulito, ci si può cuocere la pasta a livello di pulizia, depurazione. La stesso non si può dire di altri mari, ma questo non si vede in quanto il colore del mare non ha niente a che vedere con il livello di batteri o scarichi delle fogne. Tuttavia il mare di Rimini ha dei problemi ma Cervia, Cesenatico, Gatteo, Marina di Ravenna… sono così puliti che più puliti non si può.
Ciao Leo!
Ma scusa, quelle foto con l’acqua cristallina sono scattata nel mare Adriatico??? ahahahahah WOW! 😉
Ovviamente come scritto in altro pezzo dal mio moroso (il romagnolo!) appartengo alla categoria di persone che nota il mare in Romagna non sia eccelso, ma ammetto anche che non avendone la passione sono poco interessata ad andare oltre ai luoghi comuni, quindi ben vengano le tue foto!
In merito a quanto scrivi di Rimini, io posso solo lasciarvi giustamente ai vostri dibattiti perché ammetto che non ho ancora conosciuto la zona di Rimini (intravisto una volta il lungo mare e nulla più) e tantomeno Riccione o Cattolica… Non ho proprio alcuna conoscenza!
Sicuramente mi piace molto leggere i vostri commenti però, e sono sempre più convinta che vadano raccolti e raccontati. Devo capire come, poi vi dico! 🙂
PS:… Buona giornata (e siccome c’è un sole splendido oggi, è estate e in Romagna c’è sempre qualcosa da fare o visitare o meglio ancora vivere, direi, riesce più facile!)
Si certo Mare Adriatico della Romagna 🙂
TI dico una cosa: il mare adriatico e la riviera romagnola sarebbero così ovunque, cioè azzurri e limpidi. Il problema sono le città e le barriere, che ne intorpidiscono le acque ma anche le giornate di vento e mare mosso.
Quella foto è stata scattata in una zona periferica di Pinarella, facci un salto un giorno di mare calmo ma mi raccomando, dove non ci sono barriere e il mare è subito alto 🙂
Il tuo moroso comunque, vedrai che confermerà quello che ho detto su Rimini.
Un consiglio per le tue visite: vai a vedere Dozza, che fa parte di quella zona della Romagna che è stata durante l’unità d’Italia messa in provincia di Bologna, ma assieme a Imola, Castel del Rio, Borgo Tossignano, Casalfiumanese sono romagna al 100%.
Buona giornata di sole!
Io non capisco perché debba sempre venire fuori in queste discussioni la rivalità che c’è fra Forlì-Cesena e Rimini: chi ha stabilito che sia più Romagna la prima zona della seconda e non sia invece il contrario, ovvero che la vera Romagna sia Rimini e voi vi siete un po’ “imbastarditi” con i bolognesi?
Da un punto di vista storico la “Romània” (che ha dato origine all’attuale Romagna, non c’entra niente con la Romanìa) aveva il suo fulcro più nella zona costiera attorno a Rimini che lungo la via Emilia, che a Rimini lascia il posto alla Flaminia (congiungendosi quindi all’Italia centrale e a Roma).
Per quanto riguarda il dialetto, le differenze sono notevoli tra Rimini e le altre città romagnole, ma anche il pesarese è molto diverso dal riminese; in realtà direi che tutte le parlate sono diverse, cambia molto anche la cadenza, solo alcune aree sono più omogenee: il dialetto di Rimini assomiglia più al riccionese che a quello di Santarcangelo, pur non essendo uguale a nessuno dei due.
In quanto a mentalità, probabilmente i cesenati e i forlivesi sono più chiacchieroni, quasi logorroici, mentre i riminesi sono sì espansivi (se fossimo chiusi e lamentosi non saremmo certo diventati la capitale del divertimento), ma un pochino più discreti, meno invadenti.
Questo non ha nulla a che vedere con la cadenza, più simile al bolognese la vostra, più aspra e un po’ cantilenante la nostra, più lagnosa quella pesarese.
Ad ogni modo anche Pesaro, pur essendo nelle Marche (ancora per poco a quanto si dice), condivide molte cose con la Romagna, non solo la piada sfogliata (che loro chiamano “crescia sfogliata”): già nel dialetto è più simile a noi che ad Ancona e Macerata, basta sentire come parlano Matteo Ricci (il sindaco di Pesaro) e Valentino Rossi (di Tavullia) e metterli a confronto con Roberto Mancini (di Jesi) o Neri Marcorè (di Porto Sant’Elpidio).
Il fatto che i pesaresi siano considerati lamentosi, dipende molto dal fatto che quando parlano fanno quella caratteristica “gnorgna”, che alla lunga rimane un po ‘ stucchevole, non ispira simpatia come il bolognese (che poi a me non piace tanto, ma ad altri sì).
Non è vero che i pesaresi sono così musoni e asociali come li descrivete voi, sono abbastanza ospitali (magari non calorosi come i romagnoli) e aperti; inoltre non è vero che non si possa fare amicizia con i pesaresi, questa mi sembra una leggenda metropolitana nata da qualche romagnolo (qui in Romagna c’è una forte rivalità con Pesaro): all’università c’erano un sacco di ragazzi di Pesaro che hanno socializzato con gente di altre parti, non solo di aree limitrofe come Rimini, Riccione e Cattolica, ma anche con gente di Milano e del sud; forse sono un pochino diffidenti al primo impatto, ma se li conosci bene possono diventare veri amici, tenendo presente che come i romagnoli non bisogna farli “incazzare”, perché sono focosi (proprio come noi riminesi).
Del resto le province di Rimini e Pesaro-Urbino hanno molto da offrire ai turisti, per cui bisogna cercare di mettere da parte le rivalità campanilistiche e costruire un progetto di turismo che metta d’accordo tutti, come si sta cercando di fare (visitriminipesarourbino), con buona pace degli amici di Forlì-Cesena e Ravenna. 🙂
E poi (se vogliamo proprio essere campanilisti), vuoi mettere le città di Rimini, Pesaro, Fano e Urbino con Cesena e Forlì?
L’unica città che regge il confronto è Ravenna, già capitale dell’Impero Romano d’Occidente, con monumenti che adesso fanno parte del patrimonio dell’UNESCO, come Sant’Apollinare in Classe, San Vitale, il Battistero Neoniano ecc.
Oltre a questo apprezzo molto anche le loro pinete, tutto un altro mondo rispetto a Rimini e al nostro modello turistico, anche se il monte di Gabicce (e tutto il San Bartolo) è da favola e non ha niente da invidiare al Conero, figuriamoci ai lidi ravennati e ferraresi!
Anche le località dell’entroterra sono belle, cominciando da Santarcangelo, Verucchio e San Leo (per non parlare di San Marino), fino a Saludecio, Gradara, Candelara (borgo caratteristico vicino a Pesaro) e tante altre.
Secondo me nelle province di Forlì-Cesena e Ravenna, non ci sono complessivamente tutti questi paesini interessanti nell’entroterra collinare, fatto salvo Brisighella, Castrocaro, Riolo Terme e Sarsina c’è poco altro da vedere; bisogna arrivare a Longiano, già al confine con Rimini.
Naturalmente ci sono delle cittadine interessanti anche lì, vi consiglio di visitare Cesenatico e Comacchio (già in prov di FE), oltre a Forlimpopoli (con la rocca albornoziana) e Lugo (città natale del padre di Rossini).
Detto questo, concludo sperando di poter mettere da parte tutte queste sciocche rivalità campanilistiche e di far conoscere il nostro territorio per quello che è, senza “sabotare” nessuno, sono stato chiaro? 🙂
(wow! Un commento decisamente corposo… ma la discussione prevede un minimo di territorialità che mi manca, per ora.
Solo una cosa: scusa,ma non è possibile lasciare link nei commenti e per questo troverai la modifica).
E grazie per il tuo commento (per me) d’interesse!
DImenticavo di dire un’ultima cosa sul mare: dove ci sono gli scogli (barriere frangiflutto) fa schifo.
Le barriere frangiflutto che rendono l’acqua bassa per chilometro, rendono il mare simile ad una palude, cioè fanno ristagnare l’acqua, la intorpidiscono e ne rallentano il ricambio con quella del mare aperto.
Se andete in posti in Calabria o in Puglia dove ci sono barriere frangiflutti (un esempio Siponto) il mare farà schifo, e sarà più simile ad una palude che non ad un mare. Purtroppo in Italia abbiamo messo barriere frangiflutti ovunque e abbiamo rovinato il mare. Ma se potete cercate zone senza barriere frangiflutti. Scoprirete che il mare lì è sempre pulito e azzurro.
sul punto 3 vorrei aggiungere che può si può avvertire una leggera differenza tra la ‘z’ e la ‘s’ romagnolo se ad un romagnolo verace chiedete di tradurre “tre ciliege” nel suo idioma … diventa una cosa del tipo “zri zriszi” con delle sottilissime e quasi impercettibili vibrazioni della lingua nel passaggio tra la ‘z’ e la ‘s’. Però la differenza può essere avvertita con un orecchio attento.
mmm… ci bado allora che sia mai mi perdo qualche elemento di “romagnolità”!!! 😉
Salve Simona,
ti preannuncio già che la mia fidanzata tirolese ha in serbo un aggiornamento alla tua lista (ok, quelli piccanti li farò censurare preventivamente). Ma alcuni che mi ha confessato fanno sbrodolare dalle risate, veramente.
Ho scelto il Tirolo anni fa dopo decenni di vacanza, poi è giunta la mia tirolese (e poteva essere solo lei) amante del Romagnolo (il sottoscritto, con mente da Tedesk).
La tua “lista della spesa” la lesse poco dopo avermi conosciuto ma ancora sta ridendo e, conferma, “tutto vero”. Anzi, verace…
ahahhahahahaha… Ma daiiiiii! Ma io mi chiedo, che potere avete sulle “nordiche” voi romagnoli?
Sto facendo delle personalissime statistiche, e al momento vi vedo sempre più vincenti nelle zone nordiche (ma non mettiamo limiti alla vostra fama, il sud va conquistato!) 😉
Molto contenta quindi di sapere che la tua morosa condivide e che di punti da aggiungere anche piccanti ce ne siano ancora, ma concordo che per ora quelli piccanti li lascerei in secondo piano!
PS: salutami la tua morosa e grazie a tutti e due!
Peccato. La tirolese non ha voluto (ci ho rimesso tre mesi di sonno e il cuore “smatassato”).
Di nuovo alla ricerca della Arzdòura nordica, fiduciosi 🙂
Però finalmente ho montato il “tagliere” abbattibile in casa!
Ma nooooooo!
Molto contenta di risentirti, un po’ meno per la notizia in sé… Ma eviterò di dire ogni banalità sull’argomento visto che sì, lo sappiamo, male fa male! Però scoppio a ridere quando leggo che cerchi la Arzdoùra nordica e già sai cosa ne penso: non sarà un grande problema per te trovarla! Partite decisamente avvantaggiati voi, Romagnoli.
… E nel mentre: che i cappelletti siano con te!!! ahahahaha 😉
(Daiiiiii daiiiii che tra due mesi è primavera e con il cielo blu il romagnolo rinasce!!!) 😉
Moh smettetela ravennati che fate i capelletti in brodo col dado knor! Come si dice da noi vedi Ravenna e poi muori. Idem per Rimini Forli Imola e Faenza. Visitate il cesenate zona ovest se volete vedere il vero maschio romagnolo!
Noi siamo figli Dell impero bizantino voi invece figli di un bastardo contadino… Mi dispiace..