10 errori da evitare quando si inizia un cammino
Cosa serve sapere prima di iniziare un lungo cammino? Cosa è bene evitare quando si parte per (esempio) il Cammino di Santiago o la Via di Francesco o la stessa Via Degli Dei se si ha poca esperienza alle spalle?
Va detto che se siete già dei camminatori, sapete bene le cose che scriverò a seguire. Ma se siete dei principianti o meglio dei nuovi amanti del cammino e dei pellegrini novelli o viandanti in erba… Insomma, se non avete mai fatto cammini lunghi, eccovi alcuni consigli che fossi in voi, seguirei.
1. Partire senza aver fatto almeno qualche giornata di prova
Alcuni di voi penseranno: “Scontato”, “Va beh certo”… Ma sappiamo benissimo (mi rivolgo a voi altri che siete partiti senza averlo mai fatto) che non la pensiamo tutti uguali e le persone che partono senza aver MAI fatto una giornata di prova e quindi anche solo 20 km in un giorno sono tante. Soprattutto lungo il Cammino di Santiago. Il problema è che finché non lo provate non potete aver chiaro cosa significhi camminare 20/30 km in un giorno. Meglio accertarsi faccia per voi.
2. Partire con la scarpe nuove e mai usate
L’entusiasmo è tanto e quindi si comprano le scarpe e si va… MAI! Non fatelo mai.
Le scarpe vanno prima provate e l’ideale è sempre quello di avere scarpe già usate e con cui vi trovate molto bene. Uno dei problemi più grandi dei cammini sono proprio le vesciche, partire con scarpe nuove aumenta di tanto la possibilità di collezionarle.
Leggi anche: SCARPE TREKKING MONTAGNA, QUALI VI CONSIGLIO
3. Partire tirando troppo il primo giorno
L’adrenalina è tanta, l’entusiasmo assoluto e voi vi sentite super carichi e la fatica non c’è… Perfetto! Ma evitate di partire con 30 km in un giorno se poi avete 15 giorni o un mese di cammino e 0 esercizio alle spalle!
Siate più logici e se potete calcolare voi le tappe (vedi il Cammino di Santiago), partite con serenità. Se invece fate cammini italiani che hanno già le tappe impostate, valutate bene di partire il primo giorno con serenità anche solo nei tempi senza affrettarvi. Serve riscaldarsi e allenarsi pian piano, qui si parla di lunghe distanze non di 100 metri.
4. Partire camminando troppo nei primi giorni!
Proseguite con calma anche nei prossimi giorni… E lo ripeto perchè non potete capirne l’importanza: se vi fate male, non riuscirete a finire il cammino quindi tanto vale partire in quarta per poi trascinarsi fino alla stazione più vicina a prendere un treno per casa.
Tendinite è la forma più comune di malessere in questi casi (e anche quella che non vi lascerà molte scelte: riposo!), ma infiammazioni ce ne sono tante per non parlare di malesseri più generali che nascono comunuque a causa della stanchezza e dell’eccessivo sforzo.La febbre stessa per dire.
Sintesi: il corpo va allenato e protetto! Non fate gli sboroni come dicono qui, perchè la pagherete.
Al contrario seguite il ritmo richiesto da un cammino: lento.
5. Partire disinformati sul percorso che si sta intraprendendo
Quanti i km da fare? Quali i dislivelli? Il sentiero è facile o difficile? Ben segnalato o meno? Studiare un cammino che si va a percorrere è la regola base. Onde evitare di perdersi o avere sorprese non desiderate… La natura richiede accortezza, la montagna tanta prudenza.
6. Partire senza mappe o guide o gps
Anche quando un percorso è molto ben segnalato è sempre bene avere dietro degli strumenti che permettano di aver chiara la direzione. Capita che alcuni segnali siano poco chiari, sbiaditi o semplicemente caduti per terra. Diciamo che contare solo sulla segnaletica, per quanto a volte davvero ottima, è un azzardo.
7. Partire senza uno zaino adatto
E qui l’esperienza insegna che con non tutti gli zaini sono validi e quando si cammina per giorni o mesi partire con un “Invicta” (per dire) è pura follia! A voi la libera scelta ma ve lo sconsiglio di cuore. A me erano venuti addirittura dei bolli ossei sulle spalle avendo il peso messo male a causa di zaini poco adatti.
Leggi anche: COSA PORTARE IN CAMMINO
8. Partire con troppo carico
Fare lo zaino è un’arte… E il vostro cammino inizia proprio da qui: nel farlo con tutte le regole giuste.
9. Non organizzare il rientro!
Tenuto conto che partite da un posto e tornate da un altro, meglio avere idea di cosa servirà prendere per tornare alla macchina o a casa. Nei cammini in Italia capita anche di impiegare ore e ore tra mille bus e trenini e… La domenica è tutto chiuso! Serve chiedere a qualcuno di aiutarci! Insomma, meglio avere idea perchè non è detto sia così semplice a meno che non arrivate a Roma!
10. Avere attrezzatura giusta tra cui le bacchette
Le bacchette aiutano tantissimo, soprattutto chi inizia da poco, ma soprattutto aiutano a distribuire il peso e salvare un po’ le ginocchia. Personalmente ve lo consiglio eccome per i cammini lunghi, ma l’esperienza vi dirà quanto meglio per voi.
Ogni giovedì appuntamento fisso con racconti o video di trekking, cammini o escursioni! Idee per nuove gite o consigli, trovate tutto qui: FRINGE IN TREKKING Se volete invece ess ere sempre aggiornati e non perdervi nessun post, iscrivetevi alla newsletter e indicate “trekking” negli interessi. |
Lascia un commento