DIFFICOLTÀ: facile |
TEMPO: 3 ore e 30 |
DISLIVELLO: 236 m a salire, 686 m in discesa |
LUNGHEZZA: 14,32 km |
DOVE: Alto Adige – San Cassiano |
Indice degli argomenti
Ciaspolata panoramica in Alta Badia: Piz Sorega-Rifugio Pralongià
Quando si cerca una ciaspolata i fattori di interesse e di scelta sono diversi: la difficoltà, la durata, ma soprattutto il panorama.
E questa ciaspolata da Piz Sorega al Rifugio Pralongià per poi rientrare sempre a piedi a San Cassiano ha questo grande merito: panorama PAZZESCO!
Siamo nelle Dolomiti e con quest’escursione si ha modo di goderne alla grande. E ora vi racconto tutto.
ARGOMENTI: Consigli Percorso Come arrivare Descrizione |
Come arrivare?
L’escursione è in Alta Badia, siamo in Trentino Alto Adige, per l’esattezza Alto Adige, provincia di Bolzano e il paese di riferimento è San Cassiano.
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Consigli per la ciaspolata di Piz Sorega
- La prima cosa che mi preme ricordare o dire ogni volta riguarda l’importanza dell’attrezzatura.
Quando si sta tutto il giorno sulla neve le scarpe da trekking (a questo link ne trovate tantissime di qualità, di tutti i tipi, modelli e prezzi) sono semplicemente essenziali.
Invernali, impermeabili e che non facciano patire al piede il freddo o peggio non facciano passare l’acqua/la neve, questi gli elementi consigliati. Diversamente si rischia di ammalarsi quasi sicuramente.
- In questa ciaspolata si arriva a toccare i 2000 metri, potrebbero quindi esserci momenti di grande freddo. Vi consiglio di camminare/ciaspolare non troppo appesantiti dai vestiti, si suda nel mentre ci si muove, ma al contempo portate con voi un pile in più da tenere nello zaino per ogni evenienza. Da mettere quando ci si ferma e di mio lo metto anche in discesa visto che sudo meno rispetto alla salita.
- Nel corso di questa ciaspolata si incontrano diversi rifugi/malghe aperti solitamente anche in inverno. Potete quindi facilmente trovare da mangiare e da bere.
- Quando si percorre un’escursione invernale è sempre molto difficile sapere le condizioni della neve, consiglio sempre prima di chiedere all’ufficio informazioni (a San Cassiano, in pieno centro) le condizioni del percorso e delle neve in essere.
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Percorso
PARTENZA: | San Cassiano – Cabinovia Piz Sorega |
ARRIVO: | San Cassiano |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì |
Località di riferimento: San Cassiano.
Potrei parlare di San Cassiano per ore perché l’ho trovata, a dir poco, meravigliosa… Ma per cercare di essere sintetica: è una perla a una ventina di km da Cortina d’Ampezzo, collocata però già in Alto Adige (anche se davvero molto vicina come confine al Veneto).
Siamo quindi in provincia di Bolzano e il proprietario dell’Hotel in cui ho dormito (Hotel Conturines) mi raccontava che fino a pochi decenni fa San Cassiano era solo un paese rurale.
Oggi invece è una splendida piccola cittadina (piccola eh) montana, con una via dello shopping e numerosi hotel.
Il panorama sulle Dolomiti che si ha da qui è spettacolare. A dire poco.
Parliamo di un luogo noto nel turismo, soprattutto in inverno per lo sci.
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Dove dormire a San Cassiano?
Hotel Conturines (qui l’articolo-recensione completo per raccontarvelo)
San Cassiano
Cosa aspettarsi da questa escursione?
- IMMERSIONE NELLE DOLOMITI
Questa ciaspolata/escursione vi immerge nel panorama dolomitico. Vi permette di godere appieno dei panorami e vi mostra, chiaramente, le Dolomiti nella loro maestosità.
- SEMPLICITA’
La ciaspolata o escursione da Piz Sorega a San Cassiano è indubbiamente semplice. E adatta a tutti se fatta in questa direzione prendendo anche la cabinovia.
- STAGIONE: INVERNO MA ANCHE ESTATE
Qui vi racconto della ciaspolata fatta con tanta neve fresca, ma naturalmente si può fare anche in estate e rimane sempre bellissima (ma in quel caso vi consiglierei di salire a piedi fino a Piz Sorega che le salite in estate è bello farle a piedi.
Per alcuni anche in inverno eh, ma non per me che fatico già abbastanza sulla neve senza necessità di grandi dislivelli.
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Descrizione percorso ciaspolata
Questa ciaspolata parte da San Cassiano, ma visto che fare le salite in inverno con la neve fresca è piuttosto faticoso (traducete: aiuto!), nella prima parte si prende la cabinovia per arrivare a Piz Sorega, 2003 metri.
Partenza quindi da San Cassiano, cabinovia di Piz Sorega, costo per la salita di sola andata € 5,80.
Il ritorno non serve perchè si rientra a piedi.
Nel giro di pochi minuti si arriva su e da qui parte il percorso.
ATTENZIONE naturalmente alle piste da sci e per la direzione da prendere vi consiglio la traccia GPX che vi ho lasciato.
La vera partenza è dal Rifugio Piz Sorega quindi in questo caso, altro importante punto di riferimento (e possibile prima tappa!).
Si inizia camminando al fianco di una pista da sci e la si attraversa. Si trovano subito dei primi segnali per il Rifugio Pralongià o per San Kassian – San Cassiano.
Per una piccola parte si costeggiano le piste da sci per poi arrivare a una nuova seggiovia e lasciare alle spalle le piste da sci (e tutto il caos consueto che le caratterizza).
Il paesaggio e la serenità che si respira iniziano a permettervi di capire che sì, il paradiso montano ha un sapore magico.
Si cammina nei prati di Pralongià, a 2000 metri, con attorno le Dolomiti e le splendide conformazioni che caratterizzano queste montagne.
Il percorso è semplice e si può godere a fondo di tutto questo.
Se avete anche la fortuna di trovare una giornata perfetta come è successo a me, devo dire, godetene appieno.
Se questo percorso fatto senza neve non presenta nessuna fatica, quando ci si trova a camminare sulla neve un po’ di fatica c’è sempre.
Alcuni consigli:
– le ciaspole aiutano a fare meno fatica in caso di neve fresca (obbligatorie) o anche in caso di neve fresca battuta. Anche se battuta il piede sprofonda sempre un po’.
– i ramponcini invece sono essenziali in caso di neve ghiacciata, cambia totalmente il modo di camminare e aiutano tantissimo.
– su strade battute si può anche camminare senza questi attrezzi, ma facile che prima o poi uno dei due serva essendo il percorso lungo più di 13 km, le condizioni della neve cambiano spesso.
Rifugio Pralongià
Lo si vede già da lontano, dopo una breve salita che senza neve sarebbe facilissima, con la neve avevo già un fiatone notevole… Il Rifugio Pralongià è una meta ideale per una pausa con vista.
Questo rifugio inoltre può anche essere una meta ideale per chi vuole camminare poco e tornare indietro.
Ci si arriva attraversando nuovamente una pista da sci e si può godere di uno scenario strepitoso.
La montagna è bella, qui bellissima.
Naturalmente potete fermarvi per una pausa, pranzo o quanto volete solo sappiate che i prezzi non sono “economici” e perchè in Alto Adige in effetti i servizi sono di livello elevato, ma anche i costi… E perchè siamo pur sempre a 2000 metri (anche se ammetto che ho trovato prezzi più alti in altri rifugi più a bassa quota, ma in quel caso non li ho giustificati).
Io ho preso una buonissima sacher (preciso però che non sono un’esperta di sacher quindi non fidatevi troppo del mio giudizio) e l’ho pagata circa 5 euro (o 4,90, non ricordo bene). Ma come detto credo ne valesse la pena visto il posto in cui ero!
Miche ha preso altro e abbiamo pagato con il bancomat e con servizio al tavolo, che montagna vip!
Dal Rifugio Pralongià a San Cassiano
Dopo una bellissima pausa, abbiamo proseguito dal Rifugio in direzione San Cassiano e qui abbiamo fatto il tratto più complesso… ma solo a causa di un fortissimo vento che si è alzato mentre stavamo camminando lì.
La neve era fresca e molto alta, per un tratto non c’era la “strada battuta” e ho seriamente temuto di dover tornare indietro… Camminare con le ciaspole in parti di neve alta (50/60 cm almeno) e fresca è davvero faticoso! Se poi hai anche un infortunio al ginocchio, direi, da evitare…
Ma per fortuna nel nostro caso abbiamo chiesto ad altri camminatori che ci hanno rasserenato che dopo un po’ si sarebbe ritrovata la strada battuta e così è stato.
Altro bellissimo cammino in una parte di percorso ancora aperta e immersa nelle montagne… in costante discesa.
Questa seconda parte di fatti è totalmente in graduale e soffice discesa.
Volendo in tanti invece salivano da San Cassiano per prendere poi magari la cabinovia in discesa, a seconda quindi dei vostri gusti.
Se la prima parte è inserita in un paesaggio aperto, si entra poi nel bosco… Ma un bosco ampio, che permette di continuare a godere dello scenario circostante e non lo nasconde (si coglie che non amo i boschi?).
Noi qui abbiamo preferito i ramponcini alle ciaspole perchè la neve era battuta, spesso all’ombra e in discesa… con i ramponcini si camminava molto facilmente ma è quasi impossibile stabilire a priori cosa troverete voi.
Ideale quindi avere tutti e due: ciaspole e ramponcini.
Il percorso verso San Cassiano prosegue piacevolissimo e questa parte dura circa 2 ore e trenta dal Rifugio Pralongià a San Cassiano. Con passo sereno.
Si arriva a un certo punto “giù” in valle, e si inizia quindi a rientrare a piedi a San Cassiano prima su una ciclabile e poi costeggiando una pista da sci in un primo momento e una strada provinciale dopo.
In questo modo però si riesce a rientrare a San Cassiano senza dover prendere autobus e direttamente a piedi con un giro ad anello.
Risultato finale? Una meravigliosa ciaspolata o escursione invernale su neve capace di far assaporare a pieno la meraviglia delle Dolomiti.
E già penso a come sarà in estate…
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Jules dice
Ottimi consigli come sempre! 🙂