Indice degli argomenti
Isola d’Elba – GTE – Grande Traversata Elbana GTE
Foto e articolo di Marco Lascialfari (Firenze)
- Dati tecnici
- Quando fare la GTE?
- Come arrivare?
- Dove dormire e mangiare?
- Dormire in tenda?
- Come fare lo zaino?
- Mappe e gps
- Tappe Grande Traversata Elbana
Quando ho cominciato a raccogliere le idee per descrivere il trekking appena concluso mi sono trovato in difficoltà, lo confesso.
Non è facile non essere ripetitivo rispetto alle tantissime descrizioni che si trovano in rete. E sicuramente, nel leggere questa breve nota, non troverete niente di nuovo nei dati tecnici che, per forza, sono costretto a riportare.
Quindi, tanto per togliermi il dente, comincio subito da questi.
Dati Tecnici Grande Traversata Elbana
La GTE (Grande Traversata Elbana) è un trekking classificabile EE (Escursionisti Esperti) che percorre l’isola da est ad ovest (o se vi piace da ovest ad est) e, partendo da Cavo (Est), termina a Ovest dell’isola in due diversi punti.
A seconda che scegliate la diramazione Nord o la Sud arrivereta a Patresi o a Pomonte: due piccoli paesini sul meraviglioso mare che circonda l’isola.
Questo trekking, lungo circa 60 km con un dislivello complessivo di poco inferiore ai 2800 metri (positivo e negativo, si parte e si arriva a livello del mare), è normalmente percorribile in 3 tappe:
La massima altitudine dell’isola è data dal Monte Capanne (1019 m) che però, se si segue il percorso riportato anche dai tracciati CAI, non necessariamente deve essere raggiunto. Il tracciato arriva a breve distanza dalla vetta, al passo delle Filicaie, e qui la GTE si dirama nei due tratti finali verso Pomonte o Patresi.
Niente vieta comunque di salire al Capanne tramite un paio di sentieri di cui uno attrezzato con corde metalliche (in teoria sarebbe da considerare EEA ma non ho visto nessuno percorrerlo con il kit da ferrata).
Quando percorrere la GTE?
Si fa presto a dirlo: non in estate! Già a metà maggio, se la stagione è bella, occorrono protezione solare, cappello e occhiali da sole.
Come raggiungere e lasciare l’Elba
Il porto di imbarco per l’isola è Piombino.
Qui si arriva facilmente sia con l’auto sia col treno. Per l’auto consiglio di lasciarla in uno dei tanti parcheggi gratuiti o a pagamento situati nei pressi del porto. Il costo giornaliero varia ma potete basarvi su circa 10/13 euro al giorno.
Poiché tutti o quasi preferiscono il percorso est/ovest e quindi con partenza del trekking da Cavo.
Le soluzioni sono due:
- arrivare a Cavo la sera precedente e alloggiare in una struttura del paese
- arrivare a Piombino la mattina e prendere l’aliscafo che in 15 minuti vi porterà a Cavo (in periodo scolastico parte alle 8.40 e arriva alle 8.55)
Una volta terminato il trekking a Patresi o Pomonte occorre prendere il Bus 116 (o un taxi) per raggiungere Portoferraio. Da qui partono molti traghetti e aliscafi per la terraferma (Piombino)
Dove dormire e mangiare
Intanto partiamo dalla soluzione più comoda che è poi quella che, assieme ad un amico, abbiamo scelto: colazione al bar, pranzo al sacco, cena al ristorante/pizzeria, pernottamento in albergo.
Se date un’occhiata al tracciato e alla mappa vi accorgerete subito che il sentiero sfiora, a termine della prima e seconda tappa, i paesi di Porto Azzurro e Procchio.
Questo comporta quindi di lasciare il tracciato, raggiungere le due località e il mattino seguente ripercorrere in senso inverso la strada fatta per poi proseguire la GTE.
Questa cosa ha un lato negativo ed uno positivo.
Quello negativo è, appunto, percorrere una bretella di collegamento (oltre 2 km e quasi 1 ora nei due sensi per Porto Azzurro, 500 metri e una quindicina di minuti per Procchio)
Quello positivo è di essere in località turistiche con ampia scelta fra alberghi, ristorati, pizzerie, bar, ecc. Eppoi non lo volete fare un bagno in mare appena arrivati e gustare una bella birra fresca seduti davanti alla spiaggia?
Possibile vivere la Gte in tenda?
Valutando invece soluzioni piu “wild” (eventualmente anche con tendina a seguito) sappiate che siamo in un parco con regole ferree che vietano il campeggio ed anche il bivacco.
È comunque possibile pernottare all’interno di aree private, ovviamente con l’autorizzazione dei proprietari. Se scegliete questa soluzione vi suggerisco due possibili punti tappa:
- nei pressi di Porto Azzurro, proprio all’inizio della bretella che vi condurrebbe in paese, la fattoria Terra ed Amore che ha un ristorante con prodotti biologici locali. Ho letto che fanno accoglienza per tendine di passaggio sulla GTE.
- a Procchio, invece, occorre proseguire oltre il termine della seconda tappa. Percorrete quindi il terzo tratto per circa un’ora e pernottate presso la fattoria Pimpinella che si incontra lungo il sentiero senza fare alcuna deviazione. Qui, davanti ad un magnifico panorama su Marina di Campo, è possibile cenare, piazzare la tenda in un ambiante protetto (dai cinghiali) e persino dormire all’interno di un piccolo e spartano rifugio con lettini. Non vi dovete preoccupare di questa ora di cammino in più: aggiungete qualche chilometro ad una tappa “tranquilla” e li togliete alla terza e più dura tappa del giorno seguente.
Lo zaino
No, non mi voglio ripetere, solo pochi consigli.
Viaggiate leggeri, eliminate tanta, tanta roba inutile, portate una buona scorta di acqua però perché non ci sono fonti sul tracciato.
Insomma in un 25/30 litri ci può entrare tutto.
- Scarpe ben rodate e comode
- Bastoncini
… poi fate voi
Le mappe e il GPS
Di guide e mappe ne trovate quante volete, scegliete voi.
Per la prima volta, quest’anno, ho utilizzato solo il GPS del telefonino usando mappe on line. Mi sono trovato benissimo e anche un piccolo errore per un sentiero dubbio è stato corretto con una immediata deviazione.
Vi consiglio, a questo proposito, di andare sul sito del CAI Elba. Troverete le tracce che vi sono utili:
- la traccia GTE (GTE da Cavo alla biforcazione)
- la traccia GTE Nord (GTE nord dalla biforcazione a Patresi)
- la traccia GTE Sud (GTE sud dalla biforcazione a Pomonte))
Tappe Grande Traversata Elbana
Tappa 1 | Cavo > Porto Azzurro |
Tappa 2 | Porto Azzurro > Procchio |
Tappa 3 | Procchio > Pomonte o Patresi |
Tappa Cavo – Porto Azzurro
Lunghezza: 20,4 km |
Dislivello: 1024 metri |
Durata: 6h 10′ tempo camminato, pari a circa 7,30 impiegato |
Alla partenza si possono scegliere tre alternative che si ricongiungeranno dopo qualche chilometro (circa 1,5 – 3,5 – 6,5 km). |
a) Spalle al mare si sale tra le case e su strada asfaltata si prosegue fino ad incrociare la strada forestale che rappresenta la vera GTE (la chiameremo la direttissima).
b) Si costeggia la riva del mare (verso nord) per un paio di centinaia di metri, si gira a sinistra e si prende, dopo poco la strada forestale (il percorso è riportato su traccia GPS del CAI).
c) Sempre costeggiando la riva si prosegue fino al termine della baia. Qui si affrontano alcuni tornanti e si percorre tutto il capo a nord di Cavo e poi a seguire (è il percorso più lungo).
Il sentiero è ben tracciato, non si può sbagliare.
Si prosegue Fino a Monte Grosso e al semaforo. Da qui è un susseguirsi di panorami: alle spalle Cavo, poi le baie di Nisportino e Nisporto, la baia di Portoferraio, la Fortezza del Volterraio, i due mari (nord e sud) visti dalla cresta e dal monte Capannello. Dopo molti sali e scendi (max 490 m nei pressi Cima del Monte) e girato attorno a Monte Castello si arriva alla fattoria Terra e Cuore. Se avete prenotato a Porto Azzurro, occorre percorrere i due chilometri che, fuori dalla GTE, vi porteranno in riva del mare. Occorre poco meno di un’ora per raggiungere la bella baia di Porto Azzurro che rappresenta il termine di tappa.
Tappa Porto Azzurro – Procchio
Lunghezza: 21,9 km |
Dislivello: 638 metri |
Durata:5h 50′ tempo camminato, pari a circa 7 impiegato |
Tappa meno impegnativa della precedente ed anche molto meno interessante (altezza max circa 290 m).
Si seguono facilmente strade forestali fino a raggiungere, nelle vicinanze della meta, un bivio con un piccolo e ripido sentiero in discesa. Molto divertente è, questo, un sentiero segnato duramente dalle acque che lo scendono in caso di forti piogge. Occorre un po’ di attenzione per non cadere scivolando sul fondo ripido ed instabile e pieno di solchi.
In meno di mezzora si raggiunge la strada asfaltata che da Marina di Campo porta a Procchio. Fatti pochi passi in direzione di Procchio, dall’altro lato della strada si vede il sentiero con cui partiremo con la terza tappa. Noi proseguiamo per la strada che in pochi minuti conduce a Procchio e alla sua spiaggia.
Tappa Procchio – Pomonte (GTE sud)
Lunghezza: 18,7 km |
Dislivello: 1013 metri |
Durata: 6h tempo camminato, pari a circa 8 impiegato |
Tappa molto impegnativa sia per il dislivello sia per la tipologia del sentiero.
Salendo tramite il sentiero che avevamo visto a termine della tappa appena fatta ci inoltriamo nella bellissima macchia mediterranea: siamo immersi e sommersi da colori e profumi.
I panorami sulla costa e sulla cittadina di Marciana Marina sono bellissimi. Lasciato il sentiero e presa una stradella si arriva alla Fattoria Pimpinella.
Miele, frutta e verdura di stagione, acqua, una raccolta di animali felici (cavalli, capre, galline, cani) e soprattutto un possibile punto tappa per GTE wild.
Dopo la fattoria si prosegue fino a trovare il sentiero che sale verso il monte Perone e, subito dopo, il monte Maolo.
Da qui inizia un sentiero a tema: il Sentiero delle Farfalle. Bellissimo, si snoda fra grossi massi di granito e ci porta alle ultime rampe verso il monte Capanne. Noi abbiamo deciso di seguire il tracciato ufficiale della GTE e quindi non ne raggiungeremo la vetta. Due ragazze che abbiamo trovato sul trekking e che ci hanno accompagnato fino a qui ci salutano. Loro faranno l’ultima salita con la ferrata, raggiungeranno la vetta del Capanne e poi si dirigeranno a nord verso Patresi.
Noi no, in altri momenti siamo già saliti su questa cima che ha di bello di mostrare panorami stupendi che, a 360 gradi, mostrano la terra ferma (est), Montecristo e Pianosa (sud est, sud), la Corsica (ovest), Capraia (nord ovest).
Purtroppo la cima è completamente coperta di tralicci ed antenne per trasmissioni: non proprio il massimo ma se vogliamo TV, Cellulari e connettività questo è il prezzo da pagare.
Immediatamente sotto la vetta, dove arriva una piccola funivia proveniente da Poggio, c’è un bar che fornisce un po’ di ristoro a chi arriva su questa terrazza.
Come dicevo il sentiero qui, al passo delle Filicaie, si dirama in due: in direzione nord verso Patresi, in direzione sud verso Pomonte.
Scendiamo fra massi di granito verso Pomonte, lo spettacolo continua anzi, secondo me è la parte migliore. Spettacolari panorami sul mare, baie e piccoli paesi, in lontananza la Corsica e poi Caprili antichi, vecchi muretti di contenimento, canali per la regimentazione delle piogge e tanta attenzione per non sbagliare e perdere il sentiero.
Occorrono 3 ore dal bivio per arrivare a Pomonte ed è quasi tutta discesa!
A Pomonte la più classica delle birre seduti all’ombra e poi il bus che in un’ora ci porterà a Portoferraio per il rientro a casa.
Conclusioni e note Finali
Trekking breve ma abbastanza duro, bellissimo: fatto in primavera è uno spettacolo per gli occhi e per gli altri sensi.
Scogliere battute dalle onde, baie di sabbia bianca, isole lontane, un mare azzurro ed il sole abbagliante. E poi le rocce rosse che lasciano posto, passo dopo passo, al granito del Capanne, il colore e il profumo dei fiori della macchia mediterranea.
Abbiamo speso circa 230 euro a testa all included: auto da Firenze, parcheggio, aliscafo e traghetto.
Per dormire: alberghi (60-73 euro), colazioni, panini, cene, bus.
Alla prossima avventura,
Marco e Andrea
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Se interessati ad avere le foto in originale, scrivetemi via mail simofringe[@]yahoo.com
CRIS dice
Ottima descrizione, il percorso è in lista da un po’ e con questi utili consigli, è salito in graduatoria.
Grazie
Salvatore dice
Complimenti! Non ho mai letto un post così interessante!
Barbara dice
Grazie! Esaustivo e interessante! Bravi!
Saverio Malara dice
Ciao!!!
Guida chiara e d esaustiva che mi ha dato un grosso aiuto nel chiarirmi le idee. Complimenti!!!
Vorrei chiederti, se possibile, orientativamente il costo per cenare e bivaccare alla Fattoria Pimpinella giusto per avere un’idea complessiva di spesa dell’intero viaggio
Grazie
Saverio