Indice degli argomenti
GR20 in Corsica: mini guida pratica, tappe e consigli
Foto e articolo di Marco Lascialfari (Firenze)
Premetto, amo la Corsica. Amo il suo mare, le sue spiagge, le scogliere a picco. Per oltre 20 anni tutte le estati le ho trascorse nei campeggi della costa.
Quante volte, dal mare nell’acqua smeraldo, guardando verso la spiaggia, ho posato gli occhi sulle guglie delle montagne poco distanti. E tante volte ho immaginato di camminare, arrampicare, percorrere i duri sentieri dell’interno. Qualche volta ho fatto piccole escursioni (Piscia di Gallo, Col de Bavella, Restonica, Lac de Melo…) ma il mio sogno era percorrere la GR20.
Quando lo proposi ai miei amici mi dissero che ero grullo. E io, come tale, ho aggiunto grullite a grullite facendo questo trekking da solo.
GR20 in Corsica: cosa è bene sapere su questo trekking?
A detta di molti si tratta del più duro trekking europeo, ma è certamente fattibile da chiunque sia un po’ allenato e ben determinato.
LEGGI ANCHE: GR20 parte nord: racconto tappa per tappa GR20 parte sud: il racconto tappa per tappa Trekking in Corsica: i 7 itinerari di escursionismo più belli e più lunghi |
Quanto è lungo il GR20? Quanto chilometri sono?
I dati del GR20.
200 km totali
12.500 metri di dislivello
15 giorni medi per il percorso completo
Punti di partenza/arrivo: Calenzana a nord (vicino a Calvì) e Conca a sud (vicino a Portovecchio).
Si può percorrere indifferentemente da nord a sud o viceversa (non cambia molto). Le guide comunque, solitamente, lo descrivono partendo da Nord.
Può essere più comodamente, anche per chi ha a disposizione minor tempo, diviso in due parti:
1. il tratto nord da Calenzana a Vizzavona (100 km, 7.000 metri di dislivello e 9 tappe in totale)
2. il tratto sud da Vizzavona a Conca (100 km, 5.500 metri di dislivello e 6 tappe in totale)
Come arrivare alla base di partenza per il GR20?
Raggiungere il vostro punto di partenza (sia a nord sia a sud), ovvero tornare a casa, non è facile. I mezzi pubblici sono abbastanza limitati.
Per chi sbarca a Bastia:
1. Si può raggiungere Calenzana cercando il bus di linea diretto a Calvì.
Da lì un altro bus o un taxi verso Calenzana. C’è anche un trenino che porta sempre a Calvì. In alternativa potrete scendere alla fermata (bus/treno) nei pressi della caserma della Legione Straniera e del camping Dolce Vita.
8 km, anche a piedi, e sarete a Calenzana.
2. Per arrivare a Conca occorre prendere l’autobus per Portovecchio e scendere a S. Lucia di Portovecchio.
Conca dista 12 km sia a piedi sia con un taxi.
3. Vizzavona, punto centrale del GR20 è collegato a Bastia tramite treno e bus.
… e poi c’è sempre l’autostop.
Comunque informatevi per tempo. Di anno in anno la cosa cambia.
Gr20: sentieri, altitudine e segnaletica
È una ALTA VIA, quindi si è spesso in cresta.
Sentieri ben tracciati e segnalati per la quasi totalità del trekking. In certi punti, specialmente in alto, su roccia, occorre fare molta attenzione alla segnaletica (bianco/rossa) per non perdere il sentiero.
È comunque un trekking che segue la dorsale di tutta la catena montagnosa che attraversa la Corsica. Si superano spesso i 2000 metri e raramente si scende sotto i 1200 metri.
Sentieri, in massima parte su roccia, fra massi, più raramente fra meravigliosi boschi di conifere. Spesso i passaggi più difficili sono attrezzati con scalette in ferro, catene e cavi in acciaio e, pur non essendo necessaria l’attrezzatura da ferrata, bisogna non soffrire di vertigini e avere una buona dose di intraprendenza. Spesso si usano le mani, a volte per arrampicare, spesso per l’equilibrio o per appoggiarsi.
Gr 20 in Corsica: come organizzarsi per il dormire?
Il percorso è ben organizzato e i rifugi si trovano mediamente a 6 o max 8 ore l’uno dall’altro costituendo in tal modo i punti tappa del trekking.
Spartani, molto spesso pieni (specie in luglio ed agosto) accolgono i camminatori fornendo frugali cene e materassini in cui dormire (dortoir). In tutti i rifugi c’è la possibilità di acquistare cibo (salumi, formaggi, pane, biscotti e prodotti tipici, raramente frutta). Anche questi si stanno ristrutturando per offrire un miglior servizi. Molte volte dormire sui materassi posti sul tavolato non è il max per l’igiene quindi diventa obbligo portarsi il classico lenzuolo da trekking (saccoletto) e il sacco a pelo poiché non vengono fornite le coperte (disinfestazioni e cimici sono costantemente in guerra… con alterne vicende) .
In alternativa esiste la possibilità di richiedere una tenda fornita direttamente dal guardiano oppure piantare la propria tenda negli spazi limitrofi al rifugio.
Va infatti detto che il campeggio libero e il bivacco sono espressamente vietati su tutto il GR20, ma sono permessi (si paga una piccola quota) nelle immediate vicinanze del rifugio. Negli spazi dedicati al bivacco e/o all’interno del rifugio è possibile usufruire di fornelli e pentolame per preparare in autonomia i propri pasti (lasciate una piccola mancia per il gas consumato).
Bagni, toilette e docce sono in tono con tutto il resto: le docce o l’unica doccia è spesso gelida e il wc appena accennato.
Quindi tre le opzioni:
1. tenda tua portata in spalla,
2. tenda fornita dal rifugio (non sempre disponibile),
3. utilizzo del dormitorio del rifugio (prenotabile online o tentando la fortuna di trovarne disponibilità).
A mio parere il miglior modo è la tenda propria e usufruire dei rifugi (quando disponibili) solo in caso di piogge intense.
Come organizzare il Gr 20: siti web, mappe guide, bussola e GPS
1.
Il sito del Parco Regionale Corso fornisce informazioni relative alla percorrenza dei sentieri, foto, richieste di chiarimenti ed informazioni, ed infine c’è la possibilità, tramite un calendario interattivo, di programmare il proprio itinerario riservando i posti letto nei vari rifugi (prenotazione non necessaria per il bivacco in tenda proprio). Qui potrete informarvi anche sulle due varianti di tappa sopra citate e conoscere come comportarsi. Una indubbia comodità.
2.
Invece per altre info consiglio http://corsica.forhikers.com/ il miglior sito con tutte le indicazioni compreso un blog che fornisce info fresche. È inoltre possibile scaricare anche i file GPS da utilizzare su un proprio dispositivo o per vedere il tracciato su Google Earth.
3.
Molte le guide per questo trekking ma io consiglio quella Francese la TopoGuides: A travers la montagne Corse edita da FFrandonnée. Oltre alla descrizione ci sono le piantine del percorso in scala 1:50.000, le facility, le varianti e le “uscite di emergenza”.
(In uscita anche la versione aggiornata: A travers la montagne corse (Francese) Copertina flessibile – 1 mar 2018) |
4. Per quanto riguarda le mappe io non ne ho utilizzate, ma esistono due fogli editi dallo Institut Geographique National Carte de Randonnée www.ign.fr relativi alla Alta e Bassa Corsica.
5. Non avevo il GPS che ritengo superfluo o quasi.
Cosa mettere nello zaino per il GR20? Il mio zaino
Per questo trekking ho utilizzato un 50+10 di capienza perfetta per contenere tutto il necessario:
1 tenda SL
1 materassino autogonfiabile
1 sacco a pelo di piuma
2 bastoncini da trekking
1 lampada frontale
1 orologio con altimetro
1 cellulare e ricarica (pochi i punti con corrente a 220V)
1 macchina fotografica compatta
1 coltello serramanico
Tazza in alluminio, piatto, posate, pentolino
Borsa igienici/medicinali/ecc. (ago e filo, nastro isolante, cordino e mollette per panni, tagliaunghie, Compeed, batterie di scorta)
Occhiali da sole (indispensabili)
3 mutande
3 calzini BUONI da trekking
2 magliette da trekking
2 magliette in cotone (per dormire o cambiarsi
2 paia di pantaloni corti (potete fare anche 1 lungo e uno corto)
1 cappello
1 giacca tipo Kway
1 poncho per eventuali temporali
1 pile
1 asciugamano in microfibra
1 ciabatte
1 paio di scarpe da trekking ben rodate ALTE (le caviglie ve ne saranno grate)
Alimentari vari quali: mandorle, albicocche secche, barrette uniporzione di parmigiano, marmellata in tubo, miele, qualche barretta di cereali, biscotti con mandorle… più quello che via via si può comprare nei rifugi
3 bottiglie da 750 cc in PET di acqua
Guida, blocco appunti e lapis o penna, soldi, documenti, ecc.
Per la marmellata (o miele), un’idea: comprate una busta di succo di frutta (quelle di plastica leggera con tappo a vite si dovrebbe chiamare Yoga Tasky) la svuotate e la riempite di 330 g di marmellata con una siringa da dolci. È eccezionale (sicura, leggera, pratica, basta spremere).
Totale 15 kg da portare sulle spalle ma ho incrociato compagni di viaggio con 20/22 kg, da matti!
Di seguito, brevemente, le “caratteristiche” dei vari punti tappa:
GR 20 Corsica: descrizione delle tappe
Da quando l’ho percorso nel 2010/2011 sono state apportate due varianti (più altre piccole deviazioni).
La prima nella tappa da Ascu-Stagno a Tiggjettu.
A causa del tragico incidente del 2015 che ha provocato 7 morti, il Circo della Solitudine è stato inizialmente chiuso. Ovvero sono stati rimossi cavi e scalette in ferro e sono stati cancellati i segni di tracciatura del sentiero. Nulla vieta di percorrerlo ma bisogna avere una traccia GPS e adeguata attrezzatura alpinistica (diversi tratti di arrampicata). Chi lo fa, lo fa a proprio rischio e pericolo.
Adesso si procede verso il Cinto e a Punta Eboulis si prende il sentiero verso Tighjettu (dislivello oltre 1200 m.). Non conosco questa nuova via.
Ma deve essere dura e bellissima.
La seconda nella tappa da Usciolu a Asinau.
Si tratta di una deviazione verso il rifugio di Maltanza. Le 8 ore della iniziale tappa sono diventate 12 e le tappe sono adesso 2. Il vecchio percorso è ancora percorribile, ma occorre vedere se la vostra guida e la carta contenuta riporta il percorso. Basta poi informarsi prima tramite il “Parco Regionale Corso”. Può aiutare una vecchia mappa, la originaria, un GPS o tracciarsi il percorso su mappe e carte manualmente ed in anticipo.
Per il 2018 bisogna informarsi. Ciò che segue fa riferimento al trekking originario del 2010/2011.
PARTE NORD (da nord a sud)
Calinzana ( o Calenzana)
Siamo in una cittadina, c’è tutto e la sera al camping/gite dalle 5 alle 9 è aperta la sede del PNRC Corse dove puoi prenotare i rifugi o aver indicazioni e consigli.
Ortu di u Piobbu
Bel posto, e belle le piazzole del bivacco. 1 doccia calda, vendita alimentari. Ci si arriva dopo una lunga salita che porta a passaggi stupendi con viste fantastiche sulla Balagne (Calvi e il suo mare).
Carrozzu
Doccia gelida, alimentari. Le tende si possono montare solo su piazzole dal fondo sassoso. I primi arrivati scelgono ciottoli tondi gli ultimi ciottoli a punta (dura la vita sul GR20!). Terribile è la discesa che precede l’arrivo. Circa 600 metri di rocce, ghiaia, polvere e sassi.
Ascu Stagno
Camping, Gite, Hotel con gite, minimarket (consiglio hotel con gite e menù serale compreso). C’è la Gite anche al rifugio/camping: è meno cara ma se si vuol cenare conviene l’hotel servizio completo. Docce bollenti e lavabo, toilette, bucato e fili per stendere dietro all’albergo … e corrente per cellulare e macchina fotografica.
> La tappa che parte da qui è quella famosa che passa(va) dal Circo della Solitudine. Bisogna che non piova perché il passaggio del Circo potrebbe essere pericoloso per le rocce scivolose. Pur essendo il più famoso passaggio di tutto il trekking per me non è il più bello. Gusto personale.
Il gravissimo incidente del giugno 2015 ha imposto la chiusura (2015-2016- …) del Circo della Solitudine (una frana di rocce e fango ha fatto 7 morti e molti feriti).
Due le alternative:
1. la prima è quella di prendere una navetta che conduce a Calasima. Da qui in 2 ore di cammino si raggiunge il percorso del GR20 in corrispondenza con la bergerie di Poggio Ballone. Poi si prosegue verso Ciottuli i Mori.
2. la seconda è salire quasi alla vetta del Cinto e poi scendere verso Tighjettu tramite un sentiero segnato (oggi è il GR20 ufficiale). Il percorso, molto duro, si fa in circa 8 ore (la piantina Asco-Cinto-Tighjettu si trova sul web. Le nuove guide dovrebbero avere questo tracciato).
Tighjettu
Piccolo rifugio appollaiato sulla roccia, doccia gelida, alimentari.
NB: si può proseguire fino alla bergerie di Poggio Ballone (1/2 ora dopo Tighjettu) dove alcuni amici mi hanno detto di essere stati bene e con doccia calda
Ciottuli i Mori (punto tappa ufficiale)
E’ solo a 4 ore da Tighjetto, non conviene fermarsi. Ci si ferma a Vergio così si guadagnano 2 ore abbondanti sulla tappa del giorno dopo (che sarebbe di 8 ore. Meglio 6+6). Vi ho pranzato a mezzogiorno sotto un diluvio pauroso. Si mangia(va) una zuppa buonissima e si ha alle spalle il Paglia Orba e davanti la vallata del Golo, posto splendido.
Castel de Vergio
Camping, Gite, hotel, ristorante, docce bollenti, corrente elettrica, market. Il posto è bruttino lungo la strada regionale, ma è di un comodo!
Manganu (ma ci si può fermare anche ½ ora prima alla bergeries di Vaccaja , anche se per me non conviene).
2 docce gelide, acqua potabile solo alla fonte nel camping, alimentari.
Per me questa è la tappa più bella (spettacolare quando siamo sopra ai laghi di Capitello e Melo). Se si vuole si possono prendere 2 percorsi che scendono al Capitello o al Melo e, tramite la Restonica, raggiungere Corte (treno e bus per Bastia).
Pietra Piana
Doccia non provata, è comunque gelata. Alimentari, wc poco lontani dal rifugio, bel prato per il bivacco.
2 percorsi per il rifugio successivo: il primo per la valle il secondo (più breve e spettacolare) per le creste. Per la valle è una facile discesa, seguita da una strada lungo il fiume e poi da una noiosa salita in un bosco.
Per le creste è (mi dicono) spettacolare ma occorre che il tempo sia buono e le segnalazioni non sono il top, occhio a smarrire il sentiero, sarebbe pericoloso! Ma se avete il GPS…
Onda
Dal percorso di valle si incontra la bergerie con lo spazio camping, la vendita alimentari e il punto ristoro. Più in alto il rifugio con soli 16 letti e se non hai la prenotazione… non ci entri.
Vizzavona
Punto tappa o uscita intermedia dal trekking. È una cittadina quindi c’è tutto. Hotel, camping, gite, alimentari, ristoranti, bar. Stazione ferroviaria dello spettacolare trenino Aiaccio-Bastia.
Oppure si prende l’autobus che passa un paio di volte al giorno (meglio, molto meglio, ma meno affascinante del trenino)
PARTE SUD – (da sud a nord cioè percorso inverso)
Conca
La gite è molto comoda e prenotabile telefonicamente. Bar, ristorante, ecc. C’è ovviamente il camping (La Tonnelle).
Paliri
Rifugio carino, ma doccia lontana e freddissima. Acqua potabile solo alla sorgente (100 metri). Nel rifugio devi bollirla (tè …).
Asinau
Per arrivare 2 strade. Ma quella da fare è sicuramente la tappa alpina della Bavella (bellissimo percorso e non difficile). A mio parere il percorso basso non vale la pena. Sulla Bavella un solo piccolo passaggio con catena, ma senza alcuna difficoltà. Servizi fuori dal rifugio, ma quasi lussuosi per il GR20.
Usciolu
Il percorso originario di 8 ore passava sulla cresta del monte Incudine. Nel 2011 fu variato allungandolo di 3-4 ore e suddividendolo in due tappe che passano dalla Bergerie privata di Matalza. Io comunque ho fatto il percorso classico nonostante la segnaletica allora fosse stata cancellata con pennellate grige.
Maltanza
Non lo conosco … è la nuova tappa che ha portato a 16 le tappe in totale.
I Prati
E’ il rifugio migliore del GR20. Gentilezza e accoglienza sono le sue caratteristiche e il pianoro su cui è adagiato è una meraviglia. Ho solo pranzato preferendo allungare la tappa fino a Col di Verde.
Col di Verde
Pur non essendo la tappa ufficiale del GR20 molti preferiscono questo posto. Si percorre così (in entrambi i sensi) 1 tappa e mezzo che, unita alla successiva (anche questa di 1 e mezzo). Fanno percorrere la parte sud in 5 gg invece di 6 (con Maltanza 7 tappe ufficiali per la Sud).
E poi c’è un ristorante la gite e soprattutto la doccia CALDA. Conviene la ½ pensione. Per 1 tappa e mezzo voglio dire non meno di 8 ore di cammino.
Capannelle
Stazione sciistica con gite e ristorante. Posto bruttissimo a causa dei piloni delle funivie e delle orrende piste da sci che non sono altro che ferite sulla montagna. Ci si ferma solo (a mio parere) per pranzare e interrompere la lunghissima tappa e mezza che conduce a Vizzavona.
Vizzavona
In aggiunta a quanto già detto per la parte nord c’è da dire che la gite è un po’ vecchia ma comunque accettabile. Ci sono diversi alberghi, bar e ristoranti. Il treno e il bus ti portano ad Aiaccio o a Bastia … controllare gli orari per non perdere la coincidenza con la nave o gli aerei.
ALTRI POST DI MARCO CHE POTREBBERO INTERESSARTI:
Tour del Monte Bianco: dal racconto a quello che dovete sapere
Selvaggio Blu: mini guida per il trekking più difficile d’Italia
Il racconto del Selvaggio Blu di Marco: giorno per giorno
Marco Lascialfari, nonostante non abbia la frangetta e non sia neppure una ragazza (ve ne siete accorti per caso?)… è l’autore di questo post e il protagonista di questa esperienza.
Se volete scrivergli: fringeintravel@gmail.com
Ogni giovedì appuntamento fisso con racconti o video di trekking, cammini o escursioni! Idee per nuove gite o consigli, trovate tutto qui: FRINGE IN TREKKING Se volete invece ess ere sempre aggiornati e non perdervi nessun post, iscrivetevi alla newsletter e indicate “trekking” negli interessi. |
antonella romagnoli dice
Matalza (non Maltanza).
La segnaletica del tratto originario Usciolu – Asinau dovrebeb essere stata ripristinata.
A Corte si può scendere anche dalla Bergerie de Vaccaghja, lungo il Tavignano, passando per il rifugio A Sega.
Se vuoi leggere della nuova tappa Haut Asco – Tighjettu leggi qui
https://www.facebook.com/pg/fralimonti/photos/?tab=album&album_id=1371162946260332
Puoi seguire anche la nostra pagina Facebook.
Complimenti per questo articolo!
Marco Lascialfari dice
Grazie Antonella per gli aggiornamenti.
E grazie per i complimenti.
Ho visto anche che hai percorso il Selvaggio Blu.
Quest’anno (se tutto va bene) dovrei fare l’ Alta Via 1 delle Dolomiti.
Se ce la faccio chiederò a Simona di pubblicare il resoconto.
Ne parliamo a fine estate, I HOPE
Paolo dice
Vorrei percorrere il gr20 ad ottobre.
Che ne dite? Troppo tardi?
Grazie
Enrico dice
Ciao Marco,inanzi tutto ti faccio i complimenti per come hai descritto questo trekking.Lo hai descritto talmente bene che mi è venuta voglia di farlo. Ho decisi di percorrerlo da sud a nord per due motivi; Uno è che abitando in Sardegna mi vien comodo arrivare a Conca;Due e che comunque ,come tu hai descritto è la parte meno difficoltosa. quindi la mia decisione è quella di percorrere il G20 nel tratto Conca/Vizzanova per poi far rientro a Bonifacio, con i mezzi pubblici.Ho provato a scaricare le tracce GPX dal sito Corsica.ForHikers.com come da te suggerito.Purtroppo non sono riuscito a scaricarlo ne dal pc sia nel cellulare, Sapresti darmi dei suggerimenti in merito,cioè avere la possibilità di scaricare le tracce ??Ti ringrazio anticipatamente se vorrai rispondere- Nel frattempo un saluto e Buona Montagna.
Marco Lascialfari dice
Ciao Enrico.
Grazie dei complimenti. Per prima cosa ti voglio far presente che il mio trekking risale al 2011 Nulla è cambiato da allora salvo che oggi, come dice Antonella, il tracciato originario passante per il Monte Incudine dovrebbe essere stato ripristinato. Se puoi fai questa scelta. Forse (ma forse) i rifugi sono stati migliorati ??????
Per il GPS ho verificato e sì, invece di scaricare il file te lo fa vedere in HTML. Non so come mai.
2 soluzioni Fai tu la scelta:
niente GPS (assolutamente inutile, il tracciato è chiarissimo)
da qualche parte ho il file scaricato a suo tempo. Se mi dai la tua mail … se lo trovo te lo invio.
Buona camminata
Simona Scacheri dice
Enrico se scegli per la mail, posso mandarla io a Marco senza che tu debba pubblicarla visibile 🙂
Solo fai sapere come preferisci 🙂
Admin del sito 😛
Elisa dice
Buongiorno! Ho lo stesso problema riscontrato già da altri per quanto riguarda le tracce GPS: invece di scaricare i file me li fa vedere solo in HTML. Potreste gentilmente inviarmi i file per email?
Grazie in anticipo,
Elisa
Simona Scacheri dice
ciao Elisa,
di che traccia GPS parli? In questo articolo non ne sono state caricate e mi spiace, non le abbiamo.
Nell’articolo vengono indicati dei siti che hanno GPS e dati vari consigli a riguardo, ma non sono nostre le tracce 🙂
Elisa dice
Avevo letto un commento di Enrico che aveva problemi con le tracce GPS (che in effetti non si riescono a scaricare), al quale Marco Lascialfari aveva risposto che lui forse le aveva ancora nel computer e le poteva inviare per email. Per questo ho chiesto: qualora le aveste mi fareste un piacere a mandarmele…altrimenti non importa e grazie lo stesso!
Marco dice
Aggiungo: ultimamente alcuni rifugi hanno subito incendi che li hanno distrutti. Per alcuni la ricostruzione è già ultimata per qualcuno è in corso. Ti consiglio se sei su FB di aggiungere ai tuoi amici da seguire il sito Gr 20 -Corsica che trovi su
https://www.facebook.com/fralimonti/
Spesso pubblicano situazioni dell’ultima ora quali stato dei sentieri, innevamento, rifugi, come prenotare, ecc.
Ciao, Marco
Viola dice
Ciao. Sto pensando di fare il trekking da sud a nord, mi confermate che sia adatto anche a chi non è particolarmente allenato? vorrei evitare ferrate o tratti pericolosi. Inoltre, sapete più o meno indicarmi a quanto ammonterebbe la spesa, prenotando i rifugi? grazie!
Viola
Simona Scacheri dice
Ciao Viola…
Il GR20 è SOLO per escursionisti esperti ed è considerato il trekking più difficile di tutta EUROPA…
A dirti che non so chi ti abbia detto che si può fare anche non allenati o peggio, ma non è.
Ti consiglio di leggere bene tutto questo post e gli altri presenti e scritti da Marco che l’ha fatto per avere risposta a tutte le tue domande nel dettaglio. 🙂
nicole dice
Ciao Viola, tu quando hai intenzione di andare?
Perchè Anch’io ho intenzione di andarci da sola, magari potremmo pensare di unirci…
Giorgia dice
Ciao
Ma è necessario prenotare il posto per mettere giù la propria tenda?
alessandro dice
Ciao, qualcuno ha intenzione di fare il gr20 ad agosto???Io sono solo, sarebbe carino unirsi
Luciano Cavadini dice
Grazie per informazioni aggiornate sul GR20