Avete mai sentito parlare dell’Alta Via di Merano? Conoscete questo trekking circolare che si svolge (come dice il nome) nella zona di Merano?
In questo post vi vado a raccontare: come, quando e perché percorrere l’Alta Via di Merano, un percorso di trekking sorprendente.
INDICE ALTA VIA DI MERANO: Stories Dati tecnici Dove si trova? Come arrivare? Info generiche Difficoltà Domande e consigli Dove si dorme? Tappe |
Indice degli argomenti
STORIES
Trovate tutte le stories in cui vi raccontavo di giorno in giorno di questa Alta Via sul mio canale instagram
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Dati tecnici
DIFFICOLTÀ: E escursionistica con tratti per escursionisti esperti (bene essere allenati) |
TEMPO: 5/6 giorni |
DISLIVELLO: 5100 metri |
LUNGHEZZA: quasi 100 km |
PUNTO PARTENZA: Funivia Muta Tirolo, sopra Merano – Alto Adige |
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Dove si trova l’Alta Via di Merano?
L’Alta Via di Merano si trova in Alto Adige, sopra Merano.
Percorre le Alpi Venoste all’interno del Parco Naturale Gruppo di Tessa, delimitato dalla Val Venosta e dalla Val Senales ad ovest, dalla Val Passiria ad est e sul versante settentrionale dalla cresta dell’arco alpino.
Nei giorni di trekking si hanno incantevoli viste sulle “cime di Merano e dintorni, sulla Val Venosta e se il cielo è particolarmente limpido si vedono anche le Dolomiti e il Massiccio dell’Ortles” (come cita il sito ufficiale).
Per fare poi una sintesi meno geografica: parliamo di un trekking di giorni immerso nelle Alpi e in un Parco che vi colpirà per la sua bellezza.
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Come arrivare al punto di partenza?
Una delle cose magnifiche dell’Alta Via di Merano è che si tratta di un percorso circolare, ad anello e quindi dove si inizia, finisce. Grande comodità per il rientro. Serve solo arrivare al punto di partenza, la funivia Muta di Tirolo.
- MEZZI PUBBLICI
Si arriva in treno fino a Merano. Una volta arrivati a Merano si può prendere la funivia per salire a Tirolo (il nome del paesino di partenza) o altri mezzi per andare alla funivia Muta – Tirolo da cui parte l’Alta Via di Merano.
- AUTO
Se si arriva in auto serve occuparsi del parcheggio per 6 giorni. Alla funivia è a pagamento, diversamente nel paese di Tirolo ci sono diversi parcheggi a pagamento.
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Alta Via di Merano: come nasce e come mai è poco nota in Italia, per ora?
Questo trekking di 5/6 giorni per me è rimasto sconosciuto fino a che non ho avuto il piacere di collaborare direttamente con gli esperti della zona! E solo allora ho scoperto che c’era quest’Alta Via.
L’itinerario segnato con il nº 24 è stato creato da Robert Schönweger ed Helmuth Ellmenreich ovvero due guide alpine dell’AVS (associazione alpina altoatesina). Questa via è stata inaugurata nel 1985 ed è percorsa principalmente da tedeschi o stranieri… Fino ad oggi.
Anche in Italia sta arrivando “la fama” di questa Alta Via che per ora rimane un gioiello.
Bellissimi paesaggi, ma ancora meno gente rispetto alle Alte Vie più note e devo confessarvi che camminare senza code o mille persone davanti o dietro è la cosa migliore del mondo.
Ovviamente potrebbe essere che prenderà piede molto velocemente perchè molto bella come Via, quindi il consiglio è: vivetela prima che diventi di moda!
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Difficoltà percorso Alta Via di Merano
Partiamo dal presupposto che se si parla di un’Alta Via si parte già da un livello escursionistico medio e non per principianti.
Serve essere escursionisti e serve essere escursionisti allenati perché parliamo di 5 o 6 giorni di trekking, con forti dislivelli in alcuni punti e una buona dose di allenamento necessaria.
ECCEZIONI: mi è capitato di andare poi in montagna con persone che non avevano alcune esperienza, ma erano particolarmente sportive o molto ben allenate e quindi capaci di sostenere la fatica, solo eviterei un’alta via come inizio per due discorsi: resistenza (un conto è fare trekking un giorno, un altro è farlo 6 di seguito) e vertigini o parti esposte (chi non va di frequente in montagna non sa come reagisce).
Nell’insieme però il percorso non è tecnico o troppo complesso (sto sempre parlando agli escursionisti eh).
Alcune cose da segnalare:
- Tappa 2: molto faticosa per via della Gola dei 1000 scalini
- Tappa 4: si sale in alto al Passo Gelato, fa freddo quasi sicuramente e si arriva a 2895 metri
- Alta Via di Merano: ci sono parti esposte, piccoli tratti attrezzati (un aiuto più che una necessità) ed è sconsigliata a chi soffre di vertigini. Io ho visto escursioni ben peggiori per chi soffre di vertigini, ma vi riporto cosa dicono le guide ufficiali.
Domande e consigli per l’escursione
QUANDO ANDARE?
Il periodo giusto per fare l’Alta Via di Merano va da luglio a settembre, salvo condizioni meteo particolari perché il Passo Gelato è in alto e nevica a volte anche in piena estate.
Ci sono poi le prime due tappe che si possono fare anche nel mese di maggio, giugno o ottobre perché sono più in basso e si prestano. Mentre le tappe “alte” si possono praticare solo in estate.
SI PUO’ FARE IN SOLITARIA?
Per me è meglio evitare un’Alta Via in solitaria soprattutto là dove questa Alta Via è davvero in solitaria.
Si incontrano escursionisti a volte, ma in misura moderata.
Ci sono diverse parti esposte e soprattutto un paio di zone/canaloni ad elevato rischio caduta massi che sono molto brevi, ma ci sono. Nonostante i sentieri siano splendidamente segnalati, curati e tracciati… Per non dire che in alcuni punti hanno poi creato dei capolavori, di mio non la farei in solitaria perché lo ritengo poco prudente.
SI PUO’ FARE CON I CANI?
Dipende da dove volete dormire, ma il percorso sì, è fattibile anche per cani.
Solo da capire per dormire perché si dorme in rifugi e al Maso Passo Gelato in camerata, non li accettano come normale che sia.
Dove si dorme?
DOVE SI DORME?
In rifugi e masi, solo a Plan si trovano alberghi. Importante prenotare con anticipo perchè i posti sono pochi e ovviamente tutti andiamo nei mesi estivi per forza di cosa. I prezzi variano molto anche a seconda dei periodi ma una media potrebbe essere 50/60 euro a notte a persona (con colazione).
SI PUO’ FARE IN TENDA?
Come sempre per tutto quanto concerne il bivacco libero e il campeggio libero vi rimando al post che ne parla a fondo. Questo è però un Parco e ha le sue regole. Qui non è consentito il campeggio libero (come da legge) e non viene consentito il bivacco libero in modo ufficiale. Le fonti ufficiali si limitano a vietare il campeggio libero. Ergo una risposta chiara tipo: “Sì o no”, qui, non c’è.
Dettagli e info qui: Campeggio libero in Italia
Alta Via di Merano: le tappe
TAPPA 1: Funivia Muta Tirolo (Merano) – Rifugio Nasereit
TAPPA 2: Rifugio Nasereit – Monte Santa caterina (Maso Montferthof)
TAPPA 3: Monte Santa caterina (Maso Montferthof) – Maso Gelato/Eishof
TAPPA 4: Maso Gelato/Eishof – Plan/Pfelders
TAPPA 5: Plan/Pfelders – Mataccio/Matatz
TAPPA 6: Mataccio/Matatz – Funivia Muta Tirolo (Merano)
PARTENZA: | Funivia Muta Tirolo |
ARRIVO: | Funivia Muta Tirolo |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì |
Funivia Muta Tirolo (Merano) – Rifugio Nasereit
TAPPA 1 |
PARTENZA: Funivia Muta Tirolo, in alto |
ARRIVO: Rifugio Nasereit |
KM: 11 km |
DURATA: 4 ore di camminata senza contare le pause (ma dipende dal passo) |
DISLIVELLO: + 700 m (in salita)/ – 550 m (in discesa) |
Tappa di partenza che inizia all’istante con una bella salita non appena lasciate la funivia in cima, ma al contempo un bellissimo punto panoramico.
Prosegue con una parte attrezzata con catena perché il sentiero è esposto, ma si addentra poi nei boschi e lungo sentieri che alternano panorami a vegetazione.
Il punto più alto è a 1870 metri.
Tappa non troppo lunga e agevole dal momento che anche il dislivello è contenuto, ma di mio quel giorno avevo sentito la fatica per stanchezza personale.
Quando si arriva al Rifugio Nasereit ci si trova in una valle senza linea, ma il rifugio ha wifi.
Rifugio Nasereit
Ci sono camere private molto carine con bagni in comune, pulitissimi e ben curati.
Le porzioni per la cena molto abbondanti (favolose! Ma non sono riuscita a finire pur avendo molta fame).
Colazione inclusa.
Rifugio Nasereit – Monte Santa Caterina (Maso Montferthof)
TAPPA 2 |
PARTENZA: Rifugio Nasereit |
ARRIVO: Monte Santa Caterina (Maso Montferthof) |
KM: 18,27 km |
DURATA: 6 ore di camminata senza contare le pause (ma dipende dal passo) |
DISLIVELLO: + 925 m (in salita)/ – 955 m (in discesa) |
Anche oggi la tappa alterna boschi, paesaggi e bellissimi panorami.
Si incontrano cascate, scenari montani e… La gola dei 1000 scalini. Piuttosto faticosa la gola dei 1000 scalini, soprattutto in caso di caldo (aiuto), ma alla fine c’è una bella malga che vi aspetta.
Il punto di arrivo tappa è il piccolo (ma davvero piccolo) borgo di Monte Santa Caterina. Suggestivo da vedere da lontano, tenete però presente che c’è un solo bar/hotel non sempre aperto e ho trovato una pasticceria aperta solo la mattina. Stop. Io non ho trovato altro. Una chiesetta molto bellina.
Maso Montferthof
Noi abbiamo dormito al maso biologico Montferthof e trovate tutto qui:
Monte Santa Caterina (Maso Montferthof) – Maso Gelato/Eishof
TAPPA 3 |
PARTENZA: Monte Santa Caterina (Maso Montferthof) |
ARRIVO: Maso Gelato/Eishof |
KM: 10,07 km |
DURATA: 3,15 ore di camminata senza contare le pause (ma dipende dal passo) |
DISLIVELLO: + 750 m (in salita)/ – 200 m (in discesa) |
Tappa che parte da Monte Santa Caterina o come nel nostro caso dal maso, si addentra nel bosco e risale in maniera serena. Non è complessa e non presenta parti esposte, ma c’è da prestare molta attenzione all’attraversamento del canalone con possibilità di caduta massi elevata. Per fortuna dura molto poco.
Dopo il parcheggio Casera Fuori inizia una parte su sterrata ben curata, agevole (=facile!) e panoramica. Si incontrano poi altre due malghe prima di arrivare al Maso Gelato che è a dir poco stupendo come posizione e come insieme visivo.
Tenete solo presente che non c’è alcuna linea telefonica o internet. Nessuna. Ma la zona e il panorama sono a dir poco magici.
MASO GELATO
Si dorme solo in camerate miste con bagni in comune. Le camerate sono bellissime, il bagno interno è uno solo.
Si mangia divinamente! Non solo a detta mia, ma anche di altri trekkisti.
Alta qualità e ricerca nei piatti che non sono classici.
Maso Gelato/Eishof – Plan
TAPPA 4 |
PARTENZA: Maso Gelato/Eishof |
ARRIVO: Plan |
KM: 17,07 km |
DURATA: 5,03 ore di camminata senza contare le pause (ma dipende dal passo) |
DISLIVELLO: + 835 m (in salita)/ – 1280 m (in discesa) |
Si può dire la tappa più bella? Quella che da sola vale tutta l’Alta Via? Quella capace di emozionare e farti chiedere: ma dove sono finita? Ecco.
Stupefacente.
Già il Maso Gelato si trova in una pozione meravigliosa, si inizia poi a salire con fatica ma su sentiero che non richiede particolari competenze. Un po’ esposto ma largo e ben curato, solo che è faticoso salire a 2895 e con il vento ghiacciato addosso.
Più si sale e più fa freddo. Lo scenario è spettacolare. E pian piano sempre più roccioso.
Arrivati al Passo Gelato a 2895 metri serve essere fortunati che non ci siano nuvole o altro, ma se vi si apre l’orizzonte come a noi WOW! Laghetti azzurri, il Rifugio Petrarca che stanno ricostruendo, la croce, la vista sulle valli… Senza parole.
E poi si arriva a Plan! Qui ci sono alberghi e nonostante il Paese sia molto piccolo, si trova tutto (ristoranti per lo più in hotel, qualche bar e piccolo alimentari).
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Plan – Mataccio/Matatz
TAPPA 5 |
PARTENZA: Plan |
ARRIVO: Mataccio/Matatz |
KM: 17,80 km |
DURATA: 4 ore e 30 di camminata senza contare le pause (ma dipende dal passo) |
DISLIVELLO: + 430 m (in salita)/ – 960 m (in discesa) |
Partenza da Plan, uno splendido e incantevole paesino a 1600 metri e si prosegue verso Mataccio. Oggi si incontra l’asfalto in alcuni punti e la tappa è meno bella del giorno precedente per forza di cose, si inizia a scendere.
Agevole e che non richiede particolare fatica, si cammina nel bosco.
MASO KRUSTERHOF
Arrivo al maso Krusterhof. Jenny la giovane oste del maso vi accoglierà come a casa. Parla molto bene italiano e ha davvero piacere nel chiacchierare. Simpatica e gentilissima, il maso è molto carino del tutto ristrutturato e la cena… come sempre… Ottima!
Mataccio/Matatz – Funivia Muta
TAPPA 6 |
PARTENZA: Mataccio/Matatz |
ARRIVO: Funivia Muta, Tirolo |
KM: 19,20 km |
DURATA: 4 ore e 42 di camminata senza contare le pause (in realtà i tempi previsti standard qui sono 6/7 ore, noi siamo andati molto veloce perché dovevamo tornare a casa, ma abbiamo vissuto per lo più una maratona che non una tappa!) |
DISLIVELLO: + 1260 m (in salita)/ – 985 m (in discesa) |
Ultima tappa, ultima fatica! Questa tappa è una sorpresa… Ma non nel senso solito.
Tappa impegnativa. O meglio con una parte super impegnativa quando meno te l’aspetti.
In primis vi dico subito di non considerare i tempi che abbiamo ottenuto noi.
La tappa sarebbe di 6/7 ore considerando le medie canoniche, ma siccome noi dovevamo aggiungere 5 ore di auto, ci siamo alzati molto presto e siamo andati “di corsa”.
In gran parte la tappa è come il giorno precedente: bosco, qualche parte su stradine asfaltate, si sale e si scende senza parti particolarmente impegnative se non che per il fiato. Poi arrivi a 16 km e ti sembra di essere arrivato.
Mancano solo 3 km ma ne hai già fatti 16, quindi ormai sei alla fine e invece, proprio qui, la fregatura.
Inizia il sentiero per esperti che in realtà non prevede chissà quali difficoltà tecniche, ma qui se non si è allenati si rischia di soffrire! Ho visto persone violacee in volto in difficoltà.
Si tratta di 2.5 km in verticale quasi! Mancano 400 metri di dislivello e si inizia a salire per un bosco con gradini fatti apposta per aiutare visto il sentiero molto ripido e con catene per aiutarsi. Ci sono parti esposte e sentiero stretto, ma si è in un bosco non c’è burrone.
Solo è molto ripido e stretto in alcuni punti.
Una bella mazzata!
Finita questa parte ultima salita su sterrata, e si arriva alla funivia. Maso e rifugio vi attendono e soprattutto una splendida sensazione di benessere e gioia…
L’Alta Via di Merano è bellissima e, aggiungo, consigliatissima.
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