State cercando un’idea per un trekking nel Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone?
Bene, allora questo percorso potrebbe essere quello che fa per voi.
Un itinerario ad anello che parte dal Lago Brasimone arriva alla Croce Ceppi per poi passare dal Borgo abbandonato di Chiapporato e proseguire nuovamente fino a Brasimone.
Vario, variegato e con un certo impegno fisico richiesto.
Vi racconto tutto a seguire.
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Indice degli argomenti
Dati tecnici escursione
DIFFICOLTÀ: medio (E) |
TEMPO: 5 ore e 30 a/r |
DISLIVELLO: 920 m (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: 18 km per wikiloc e 16,64 per il mio Polar |
DOVE: Parco del Laghi di Suviana e Brasimone, Emilia Romagna |
Come arrivare?
Come punto di riferimento principale per arrivare qui usate il Lago di Suviana (qui vi raccontavo il giro completo al Lago di Suviana), ma tenete presente che la strada da Suviana al lago di Brasimone è una stradina stretta e ricca di curve.
Ci vogliono circa 18 minuti dal lago di Suviana e si arriva al parcheggio punto di partenza di questo percorso all’interno del Parco Naturale dei Laghi di Suviana e Brasimone.
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Consigli per questo percorso
- Portatevi da bere e da mangiare
Il lato negativo dei percorsi nei Parchi dell’Emilia Romagna è che di solito non si trovano mai punti di ristoro. Qui non c’è differenza. Bene avere dietro tutto il necessario. - Cani
Attenzione alle zecche. Siamo in una zona in cui a causa anche della scarsa altitudine, se ne trovano parecchie. - Vietata balneazione
In Emilia Romagna la balneazione è consentita solo nelle zone marine, ma vietata al Lago di Suviana e al Lago di Brasimone. - Traccia GPX
La traccia in questo giro ad anello è stato molto utile, i segnali sono presenti ma non sempre e non sempre chiarissimi. - Mappa cartacea Lago Suviana qui.
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Percorso
PARTENZA: | Lago di Brasimone |
ARRIVO: | Lago di Brasimone |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì (ma non sempre evidente) |
TRACCIA GPX: | sì |
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Descrizione percorso
In linea generale vi dico che questo trekking per me è stata una bella sorpresa. Temevo che fosse un po’ noioso vista la durata e fosse quasi tutto nel bosco, e invece no.
Si passa da una croce con ampia vista panoramica a 360 gradi. Si arriva a un borgo abbandonato e il paesaggio cambia di frequente.
Ma partiamo con ordine.
Dal Lago Brasimone alla Croce Ceppi
Si parcheggia o sul lago (ci sono alcuni punti) o direttamente all’imbocco del sentiero (la traccia vi indicherà il punto preciso in cui ho parcheggiato io).
Inizialmente il percorso parte su strada sterrata molto semplice e ben presto si arriva a un primo punto di interesse: Ca’ Fontana del Boia.
Siamo dentro al Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone.
Noi procediamo lungo la strada che di km ce ne sono da fare e seguiamo la sterrata che inizia a salire pian piano e si addentra nel bosco.
Il Sentiero è il 155.
Prendiamo poi in direzione Monte Stagno e ci addentriamo nel bosco dove il sentiero si fa meno chiaro. Si procede però salendo e la direzione si coglie.
Arriviamo alla cima dopo una bella salita e troviamo un ometto di pietre per indicarci che la salita è per ora finita e che questa è la cima.
Noi pranziamo qui, ma decisamente vi consiglio di procedere e aspettare. Presto troverete un luogo a mio parere più bello e di tanto.
Ripartiamo dal bosco e iniziamo a scendere.
Prima parte nel bosco ma si arriva velocemente a una delle parti più belle (per me) di questo percorso: il sentiero in cresta.
Il panorama si apre, lo scorcio è ampio (è possibile che se si soffre di vertigini questa parte possa dare fastidio).
NB: qui la traccia non è precisa nel sentiero, prestate attenzione.
Ci siamo ritrovati in realtà più in basso e abbiamo dovuto risalire una piccola parte fuori sentiero per poi ritrovare il sentiero tracciato corretto che era qualche metro più sù.
Arriviamo alla croce Ceppi e lo scenario a mio parere è davvero piacevole. Di mio vi consiglio di fare la pausa qui. C’è il prato, c’è lo spazio, c’è la vista.
Dalla Croce Ceppi a Chiapporato
Fatta una pausetta, foto e chiacchiere… (Bruschetta partecipa sempre, a modo suo).
Proseguiamo lungo un bel tratto di sentiero..
Per poi trovare una parte un po’ più impegnativa.
NB: prima del borgo fantasma di Chiapporato incontriamo infatti un tratto ripido. Probabilmente a causa di un errore nuovamente di sentiero o perchè semplicemente il tratto è così, fatto sta che è su terra e anche se la terra non spaventa, è decisamente ripido. Vi allerto.
Per fortuna dura poco.
Riprendiamo il sentiero corretto e arriviamo a Chiapporato, ovvero il borgo fantasma. Qualche casa abbandonata e un gruppo di ragazzi con il drone che si sono fermati per una pausa e occupano tutto il borgo (a dire: il borgo è davvero piccolo, non che loro diano fastidio!).
Rientro al Lago Brasimone da Chiapporato
Da questo punto in poi il sentiero diventa principalmente strada bianca. Larga, facile da percorrere e per questo anche piuttosto affollata da gruppi e famiglie visto che si può arrivare facilmente a Chiapporato arrivando dalla direzione opposta alla nostra.
C’è infatti un altro sentiero/strada bianca che permette di arrivare a Chiapporato sia in bicicletta per gran parte del tratto che con auto fino a un certo punto, ma non avendolo fatto non saprei dirvi.
Noi proseguiamo il nostro giro ad anello e camminiamo a passo spedito ritrovando la salita (lo ricordo bene perchè è proprio il punto in cui trovando diverse persone decidiamo di superare per poter avere di fronte a noi lo scenario vuoto. Fatica!).
Ma il percorso bello non è ancora finito. Dopo aver incontrato e percorso per un piccolo tratto una strada asfaltata, riprendiamo un sentiero.
E torniamo a salire. Questo percorso d’altronde è molto bello, ma il suo dislivello ce l’ha.
A un certo punto si intravede il lago di Suviana dall’alto, bellissimo.
E poi torniamo nel bosco, ma sarà la luce o la disposizione, questa parte di bosco è molto bella.
Arriviamo poi finalmente alla parte finale imboccando la strada che ci riporta alla macchina, ma solo dopo una bella salita con la sua pendenza (nulla di complesso, per niente, ma quando hai le gambe stanche tutto può essere complesso! Anche l’asfalto).
Un giro lungo, vario e variegato posto in una zona che non conoscevo e dalla quale non mi aspettavo così tanto. E invece vi dico: davvero appagante.
Sia come scenario che come fatica.
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Jules dice
Non avevo mai sentito parlare di questi laghi! 🙂
Simona Scacheri dice
Una bella scoperta anche per me!