Campeggio in Islanda: alcuni consigli per dormire a Landmannalaugar
Prima di partire, a cena con le amiche…
Io: “Ho deciso! Vado in Islanda ad agosto: farò trekking e dormirò in campeggio con zaino in spalla solo che mi serve recuperare una giacca a vento che farà freddo…”
Le amiche: “E devi pure pagare?”.
Ancora adesso mi prendono in giro!
Eppure io penso che fare campeggio in Islanda rientri tra le esperienze più belle in assoluto della mia vita. Certo, forse avrei dovuto prepararmi meglio, ma il bello dell’esperienza è anche questo… Prima di fartene di esperienza, NON NE HAI!
Landmannalaugar. Islanda meridionale. Mese di agosto. Anno 2011.
La zona rappresenta uno dei posti da non perdere per chi è al suo primo viaggio in Islanda (in questo post i consigli sul come preparare lo zaino per l’Islanda).
Qui si viene per fare trekking dal momento che ci sono montagne multicolore che vi faranno chiedere se sia tutto vero quello che state vedendo o di cartongesso per la magnificenza dei colori e sempre qui, si trova una delle più vaste aree geotermali d’Islanda.
Landmannalaugar si trova all’interno dell’area di Fjallabak, ovvero una riserva naturale protetta che non consente il campeggio libero quindi le opzioni se volete pernottare in zona sono semplici, sono solo due:
1. Rifugio di Landmannalaugar
(telefono: 863-1175)
Ospita solo 75 persone quindi spesso non c’è posto
2. Campeggio di Landmannalaugar
(chiamate il rifugio)
Che è l’opzione che avevo scelto io…
Ma tenete presente che nelle zone vicine o comunque limitrofe ci sono altre soluzioni e altri campeggi, però in quel caso dovete spostarvi un po’.
Poesia a parte, scenari suggestivi dall’altra e chi più ne ha, più ne metta, va detto che…
Ancora oggi ritengo le notti passate nel campeggio in Islanda di Landmannalaugar semplicemente le più FREDDE della mia vita. E per questo, ve le voglio raccontare di modo che voi, almeno, sarete più preparati di me.
Primo impatto non appena arrivo: sole pallidino, vasto prato erboso e FANGO PER TERRA. Camminando nell’erba invece mi rendo conto che c’è direttamente un po’ d’acqua.
“Montiamo le tende! Bene!”.
Guardo il terreno un po’ perplessa e ringrazio il cielo di non capire NULLA in ambito scientifico, matematico e pure logico, ma nonostante la mia ignoranza mi rendo conto che quella fanghiglia per terra non fa per nulla ben sperare.
Il campeggio è molto spartano (o quantomeno lo era nel 2011) con solo una zona per le docce e i bagni e… Una cucina sempre affollata? Non vi ho neppure messo piede.
Si paga per fare la doccia calda e il tempo che viene lasciato è quello giusto. Non un secondo di più ovvero: non state a tergiversare troppo che se no i gettoni vi finiscono subito.
Oltre a un grande prato semiverde e fangoso, altro, non c’è.
E verso le 19.30 inizia a “scendere” un FREDDO DEVASTANTE! Di quelli umidi che penetrano le ossa? Per me, assolutamente sì.
In realtà la zona solitamente non riserva precipitazioni, ma sul fatto che qui faccia freddo, sì. É cosa nota.
Per questo eccovi alcuni consigli per il campeggio in Islanda…
(imparati sulla mia pelle nel vero senso della parola di modo che voi possiate essere pronti):
– Accertatevi di avere una tenda professionale se possibile. Se non l’avete, fa nulla. Solo sappiate che può fare la differenza.
– Accertatevi di avere, o COMPRATE un sacco a pelo serio, solitamente si parla di sacchi a pelo con le piume d’oca che siano in grado di reggere almeno gli 0 gradi nel caso dell’Islanda.
– Accertatevi di avere un buon intimo o primo strato che vi protegga dal freddo perché questo fa una grande differenza.
– Tenete presente che la sera passata in campeggio è all’aperto e siccome farà già freddo alle 19.30 cercate di coprirvi in abbondanza onde evitare di fare come me che…
Non avevo un sacco a pelo serio.
Avevo addosso mille strati di roba, ma tutta roba sbagliata.
Ho tremato, battuto i denti, saltellato per ore, ma poi a dormire ci dovevo andare.
Mi sono messa sotto il mio quasi estivo sacco a pelo con giacca a vento, pantaloni con antivento e pure cappello eppure alle 5.00 ero già sveglia in bagno per cercare un po’ di calore…
Ho passato il tempo dalle 5 di mattina alle 7 fingendo di prepararmi in bagno. (Cosa altro potevo fare?)
A circa 200 metri ci sono delle sorgenti termali con pozze di acqua calda. Questo va detto… Io non mi ci sono buttata, ma ve lo dico lo stesso.
E per passare la serata consiglio o una passeggiata dopo cena di circa 2 ore con passo bello serrato e magari qualche corsetta qua e là (tanto diventa buio verso le 23.30), e se invece le gambe saranno bloccate dai troppi chilometri fatti in giornata… LA JEEP! Ebbene sì, alle mie amiche non l’avevo ancora detto, ma alla fine un 45 minuti chiusa nella jeep (di nascosto) me li sono fatta. Alla faccia della vita “outdoor”!
One Two Frida dice
Mi fai sempre morire dal ridere! 🙂 Io a Landmannalaugar ho dormito al rifugio in uno stanzone da 20 posti circa.
A parte una tizia che ha russato tutta la notte, non ho avuto grossi problemi 😉
Simona dice
Ahahahaha… Guarda la realtà è che quasi tutti coloro che conosco hanno dormito in posti coperti, ma l’esperienza del campeggio (adesso che sono a casa) la ritengo superlativa anche in quel caso… Ma se organizzati è meglio.
Cmq mi puoi capire! CHE POSTO INCREDIBILEEEEEEE! 😉