Cuba: le 5 cose che nessuno racconta mai
Sono anni che cerco di evitare di dire le mie opinioni in merito a Cuba e non perché abbia difficoltà nel farlo (quando mai), ma perché quest’isola è una delle mete più amate, richieste e sognate per le vacanze… E non mi è mai piaciuto far la guasta feste (anzi ne approfitto per notificare a tutti i guastafeste che io li patisco un po’).
Ora però le cose sono diverse: FINALMENTE Cuba ha subito un drastico cambiamento e sta FINALMENTE aprendo le sue porte (Obama ha chiesto la fine dell’embargo dopo 53 anni), di conseguenza tutte le mie impressioni riguardanti l’anno 2008 sono da considerarsi in fase di cambiamento e miglioramento? Per questo ora posso dirvele senza timore di rovinare nessuna festa (e poi dopo 6 mail in cui mi si chiedono info o impressioni su Cuba, scusate, ma un post per rispondere mi sembrava doveroso… e comodo, lo ammetto).
Cuba, viaggio on the road, anno 2008.
Non avevo il mito della Cuba comunista, non ero cresciuta con il poster di Che Guevara in camera e nonostante ammirassi da morire l’ideale, avevo avuto una doccia fredda già in Cina. Di mio nutrivo poche illusioni, ma sicuramente tante speranze.
Sarà quindi anche stata ignoranza la mia, ma non sapevo (prima di partire) che stavo per andare in un Paese soggetto a tirannia, a me nella testa suonavano le parole “Hasta la Victoria Siempre”, e forse questo è stato il mio errore… Solo una volta arrivata a Cuba, ho scoperto quello che a me, nessuno aveva mai raccontato (neppure i miei genitori che avevano evidentemente avuto una percezione differente dalla mia).
1. Nessuno ti racconta delle restrizioni che vivono i Cubani
Sono stata abituata ANNI a sentire parlare del buon umore, dell’allegria, della voglia di vivere tipica dell’isola di Cuba. Poi sentivo parlare del mare Caraibico, dei suoi colori, delle sue spiagge.
A livello politico i pareri erano sempre discordanti, ovvio. Ma a livello di viaggio o vacanze erano univoci: “che bellissimo posto Cuba, la gente sorride sempre”. Ma io dico, ma tra tutte queste impressioni, qualcuno, un’anima pia che mi preparasse al discorso che sì, troverai tanti sorrisi a Cuba, ma tenuto conto che sono persone CHIUSE IN GABBIA nella loro isola, alle volte, questi sorrisi avranno un lato molto triste?
A Cuba non esisteva alcuna libertà per la popolazione e che sia una tirannia lo si respira di continuo. Come credo sappiate, non solo gli abitanti non potevano lasciare l’isola a meno che non avessero qualcuno che pagava per loro o che si prendeva in carico il loro mantenimento (da qui la cruda realtà della prostituzione e delle cubane che cercavano una via di fuga nel matrimonio), ma la cosa che non immaginavo… Neppure chi è nato a Santiago di Cuba ha la libertà di arrivare fino alla capitale Avana! Ovvero: non solo i cubani erano obbligati a vivere dentro la loro isola senza poterla lasciare, ma se nascevano fuori dalla capitale, servivano anche dei permessi speciali per girare il proprio Paese.
#Da quando un popolo privo di libertà è davvero felice?
2. Nessuno ti parla di come i turisti siano privilegiati anche dalla legge
I Cubani non possono raggiungere le spiagge più belle (serve il passaporto per accedervi), i Cubani non possono parlare con i turisti all’Avana senza correre il rischio che la polizia li redarguisca (nelle altre città notavo più serenità invece), i Cubani non potevano stare negli stessi resort con i turisti (cosa poi cambiata) e ancora i Cubani hanno cultura… Solo che la cultura gli permette di capire ancor meglio le differenze tra quello che vivono loro a Cuba, e quello che viviamo noi in Europa (o in Usa), ma non possono neppure dire ad alta voce il nome Fidel Castro visto che se vengono uditi rischiano problemi con la polizia.
#Da quando le tirannie mettono di buon umore?
3. Nessuno ti dice che Varadero è davvero una delusione
In realtà dopo che sono tornata parlando con molte altre persone, era un po’ opinione comune che Varadero fosse da evitare, solo che mi sembra il caso di farlo nuovamente presente motivandola: le spiagge (ai tempi) frequentate dai Cubani erano ricoperte di immondizia (plastica, lattine, sigarette e pure bottiglie di vetro… I Cubani bevevano il rum in mare solo che poi lasciavano tutto lì, ai tempi l’educazione civica era ancora agli inizi).
Le spiagge pulite sono solo quelle dei resort a cui possono accedere solo i turisti.
#Da quando un “villaggio vacanze” rispecchia l’anima di un Paese?
4. Nessuno evidenzia gli effetti reali dell’embargo con gli USA
Pochi beni alimentari, cucina parca o carne solo statale: i cubani, ai tempi, non potevano comprarla per sé. Nelle Case Particular (ovvero le case di cubani che affittano le camere ai turisti) infatti non la trovavi (e quando la trovavi era illegale).
Ma ben peggio: per i cubani comprare un cappellino, un paio di jeans o una maglietta ha il costo di uno stipendio mensile.
#Da quando non morire di fame significa stare bene?
5. Tutti parlano dei sorrisi cubani, ma non sottolineano la vita reale che questi conducono
Vero che sorridono. Loro hanno davvero un spirito alle volte stupefacente, solo che mi chiedo come facciate a sorridere voi quando vi racconteranno storie simili…
– “Mio padre fa il musicista, noi viviamo bene, lui lavora con i turisti quindi riesce a unire ai suoi 10EURO di stipendio mensile delle ottime mance, per questo io mi posso permettere questo cappellino… Perché da noi i vestiti costano tanto come uno stipendio MENSILE di un Cubano, e se non lavori con i turisti non riesci a comprarli”.
– “… Mio fratello ha 20 anni, ma è in carcere”.
“Perché?”
“Perché non aveva voglia di lavorare. Lui finiti gli studi non sapeva cosa fare, e allora è rimasto a casa un anno, ma qui non puoi stare a casa perché lo stato ti paga gli studi per tutta la vita, ma tu quando finisci devi lavorare per ripagarlo”.
– “Faccio l’avvocato, ma siccome non mi bastano i soldi abbiamo creato questa casa Particular, solo che tieni presente che 2/3 del guadagno lo prende lo Stato perché sa che lavorando con i turisti si guadagna tanto”.
#Da quando l’empatia è un’opinione? (Lo so, lo so, per molti in realtà lo è, ma il senso vi è chiaro lo stesso)
E una frase del 2008 di una ragazza di 15 anni e del suo gruppo di amici con cui passai delle splendide serate a Remedios: “Stiamo sperando che votino Obama, perché vedrai, cambierà tutto e noi finalmente potremo uscire da Cuba”. Finalmente quanto sognavano, oggi, è.
NB: tutte le cose riportate in questo post mi sono state raccontate direttamente da gente del posto. Nessuna guida ufficiale quindi e nessuna pretesa di verità assoluta, solo racconti raccolti tra le persone… e in questa modalità vanno letti. Così come la mia delusione va letta come soggettiva e non universale. Per me vedere un Paese assunto da molti a baluardo della “libertà” tiranneggiare sulla propria popolazione rovinò la mia percezione del luogo (e onestamente) del viaggio stesso.
Lo condivido subito sui miei social. Mi fai sentire meno sola. 🙂
Solo felice du saperlo… Sapessi la marea di correzioni fatte per timore di essere troppo “aggressiva” nelle mie idee!;) (grazieee)
Ciao sono un veterano di cuba l’ho scoperta nel 2003 come turista fino al 2013 poi ho’ terminato di viaggiare X motivi familiari cuba ha’ sempre vissuto l’opressione del comandante Fidel Castro vivendo senza diritti e nella povertà spero in un cambiamento che’ fatica ad arrivare sopratutto X i giovani costretti a rimanere nell’isola Caraibica l’America li di fronte Miami dovrebbero trovare l’economia lo sviluppo finanziario X far decollare Cuba un Isola molto bella! Che non può’ vivere di solo Turismo. Benvenuto franco.
Cuba non cambierà mai, lo lasciata nel 2001 e tutt’oggi niente e cambiato, e andata di peggio in peggio, il popolo cubano tanto sorridente non lo e affatto, sono passati 18 anni e sono sempre più poveri di prima! Ma voi non avete mai incontrato per sfortuna polizia corrotta? Cuba n’è piena, e sono anche molto pericolosi, perché derubando un turista ch’è sacro, e un reato molto grave che potrebbero pagare con la loro stessa vita! La polizia che dovrebbe garantire la sicurezza del turista? Invece lo derubano e lo lasciano nudo e crudo e per scemo devi farti credere, se ti ribelli, sei morto! Cuba e un’isola ad alto rischio per il turista che non sa nulla dell’isola cubana! Anno 2001, prima di andarmene definitivamente da Cuba, fece arrestare due interi comandi di polizia emigrazione e commissariato, tutti corrotti, uno non si salvava! Sono, solo cambiati alcune regole, ma e rimasta come lo lasciata io 18 anni fa, ancora più povera del 2001, Una fiat 126 che qui te la regalano e non esiste più nel mercato automobilistico, in Cuba la vendono 15 mila dollari, che non vale nemmeno un centesimo bucato, Cuba e un’isola di commercio, lo stato vende il suo popolo! Vuoi sposarti con cubana, ho cubano, devi pagare il matrimonio solo di documenti, 750 dollari e poi il resto, devi divorziare, 750 dollari più il resto, una casa che vale tutta quanta 3 mila dollari, te la vendono per 70 mila euro, tutti i cubani vorrebbero scappare tutti dall’isola, ma non possono uscire, sono tutti dentro una gabbia all’aperto, se provi a scappare per via mare, non ti arrestano, ti uccidono sul posto appena viene intercettato dalla guardia costiera cubana, perdi il passaporto, vieni arrestato perché credono che l’abbia venduto a un cubano! vieni rinchiuso nelle prigione dell’ufficio di emigrazione dell’Avana, non avrai contatto con nessuno, compreso ambasciata di cui appartieni, Cuba e una bella isola, ma le teste che la comandano, non cambiano mai, sono peggio di prima! Ci andate per due tre volte, e credete ch’è un paradiso? In tre volte che ci andate vedrete piante e fiori, perché più di un mese non ci rimanete, statevi li per lunghi periodi di tempo e girate tutta l’isola cubana, e dopo ne riparliamo! Quando ci sono andato io 1998, avevano derubato e ucciso due italiani, sono stati tre personaggi cubani, in cui catturati in secondo tempo e fucilati! Sapete cosa hanno dichiarato allo stato italiano, Chi a ucciso i due italiani, sono stati persone venuti da fuori per danneggiare Cuba? Hanno dichiarato il falso per non perdere il turismo e la pace con il resto del mondo. Prima di trasferirvi in Cuba, prima giratela tutta e dopo vediamo quanto l’amate tutti quanti voi? Il popolo cubano e triste, perché non tengono la libertà di scegliere che fare della loro stessa vita! In aeroporto internazionale cubano, tutti i cubani che rientrano nella sua terra nativa, in dogana le aprono a tutti i bagagli e le sequestrano di tutto, non sono cose che fanno entrare illegalmente, sono dichiarate e sempre le sequestrano di tutto, trovano la scusa per farlo come sempre! informatevi e poi mi dite, Andate in altri paesi esterei e vedrete la differenza, la polizia non deruba i turisti stranieri, solo in Cuba succedono queste cose, in altri paesi esteri, non uccidono il turista, in Cuba ti fanno direttamente sparire per non farsi prendere. Lo sapete quanti turisti so o stati derubati e uccisi in Cuba dal 1997 all’anno che io me ne andai definitivamente 2001, informatevi quanti turisti sono stati uccisi in Cuba da polizia corrotta, dal 1997 al 2001, io ne contai 5 di diversi paesi estere compreso Italia., Quando vi succede un fatto simile ch’è facile che succeda, non vi ribellate, fate finta di non aver capito nulla, andate nelle vostre ambasciate, denunciate y lasciate subito l’isola, senza mai più tornarci. Buona giornata a tutti quanti.
ciao…mi sembra un po al contrario di quanto leggo sui siti di altri turisti…tutti dicono che il turista e sacro ….tu invece dici che li uccidono….a chi credere.comunque giusto per la cronaca.anche in altri paesi uccidono i turisti e ce corruzione nella polizia,,,,solo un esempio.Santo Domingo,un caro saluto da uno che vuole andare a cuba..
tu non stai bene, amico mio, e sicuramente non e vero che hai vissuto a cuba a lungo, io si ho vissuto a cuba dal 1989 al 2004 e per tanti anni ho conusciuto tutta l america latina CUBA E DI GRAN LUNGA IL PAESE PIU SICURO DI TUTTA QUELL ARIA GEOGRAFICA e oserei dire non solo
Mio caro amico, non riesco a individuare quale parte dell’isola tu abbia frequentato, io nei molti anni che la frequento ho avuto parecchi incontri con la polizia, figurati che in una di queste ho, durante un’inversione di marcia in un incrocio, ho centrato un camioncino trasporto truppa, e quando mi sono visto scendere dal cassone posteriore una quindicina di poliziotti, mi sono tremate le ginocchia, mi hanno portato al loro comando di zona, fatto la prova se avevo bevuto, e dopo una cauzione di 500 pesos cubani mi hanno riconsegnato il passaporto spiegandomi che se dopo il processo non avessi avuto colpa mi sarebbero stati restituiti. e’ così è stato, Io ero già rientrato in Italia e hanno mandato il denaro alla persona che avevo dato loro come contatto cubano.
Ogni qualvolta che la polizia mi fermava erano i cubani/e che dovevano dare giustificazioni, ti assicuro che l’isola l’ho girata tutta,,,,
In realtà io su Varadero e sul fatto che sia inutile andarci ci ho scritto un intero post 😀 ahaha
Felicissima di sapere che abbiamo avuto impressioni uguali! Davvero!
Il tuo post sulle città che non ti erano piaciute infatti l’avevo letto e ricordo che c’era anche Varadero e infatti apprezzai molto!;)
Bello leggere opinioni sincere!;)
Sono appena tornata da Cuba e sapevo che avrei trovato un paese povero ma tutti quelli che ci sono stati mi dicevano di un posto bellissimo dove la gente è allegra e l’atmosfera rilassata per non parlare della bellezza delle spiaggie! Invece io sono d’accordo con te. Non c’è allegria in persone che anche oggi non sono libere di scegliere come vivere, se viaggiare o starsene a casa, se avere un cellulare o restare ai tempi del dopoguerra da noi quando per fare una telefonata bisognava andare al centralino. Neanche i bambini sono allegri. Sono stata in molti paesi africani dove c’era povertà ma incredibilmente anche sorrisi. Insomma, a Cuba ci manderei per un bel po’ di tempo quei radical chic che inneggiano alla rivoluzione e ai suoi meriti : sanità ed educazione gratuita per tutti. E tutto il resto?
No beh, Francesca… io ti ringrazio!!! Mi fa davvero piacere che finalmente qualcuno abbia visto quanto ho visto io e lo dica a discapito di tutte le banalità che sento dire su Cuba! Grazie!
Condivido ogni tua singola sensazione e intento! Anche e soprattutto quello di mandarci a vivere coloro che ne parlano come se fosse una patria di evoluzione ed eguaglianza. E concordo: sanità e educazione gratuita ci sono. Sì. E tutto il resto?
(Grazie!)
Perche in altri paise tutto perfetto no credo perche la italia fa schifo en tutto solo e buono il mangiare
CARA simona il governo cubano non vuole ingerenze americane, Fidel disse: il mio paese non deve essere il bordello degli americani, Fidel stesso disse ancora che il mio paese e’ povero di tutto , anche di sottosuolo ma e’ libero da coloniziatori, la fame a cuba e’ riconosciuta da tutti, l’educazione e la sanita’ gratuita non risolvono niente anzi peggiorano la situazione, gli ospedali sono fatiscenti e le strutture antichichissime, ricordo che il professore che dava lezioni di odotoiatria per fare in fretta a mettermi un dente mancante me lo mise sotto sopra , aveva paura che lo scoprissero a medicare uno straniero che dava soldi a nero nonostante tutto Cuba non vuole che si inizii un capitalismo sfrenato vivono in poverta’ ma e’ tutto di loro prOpoprieta’., NON ESCLUSA LA FAME.
Brava. Ma quale sincera e allegra? Quello è un popolo di depressi con il comunismo reale sul collo e quando te lo possono mettere in quel posto non ci pensano due volte. Te lo ribattono a CUC e contro CUC il viaggio i cubani. Quelli se non ti rubano e perché temono la policia e la cara policia comunista deve garantire il turismo altrimenti i sigg.ri castristi come la fanno la dolce vita? Quando penso a Renzi & Co. del comunismo made in Italy mi viene da ridere. Li andassero a fare a Cuba i comunisti laddove le persone si prestano addirittura UNA compressa per il mal di testa e poi ….la ritornano indietro.
E allora no andate Cuba. Nessuno obbliga
Interessante e grazie per averlo condiviso, ma l’analisi politica è più complessa del dire “è una tirrania”.
Sicuramente a Cuba vedi tantissime contraddizioni, ma non ci sono tantissime cose spiacevoli anche nei paesi capitalisti?
Sono sbagliate tante cose che non hanno permesso al socialismo cubano di fiorire e infatti vedi tanta indolenza e una popolazione fiera che però spesso si vive addosso. Eppure dei tanti posti del Latino America che ho conosciuto, a Cuba si vive bene.
Tantissimo non è stato fatto ma non saranno gli USA a farlo che temo non aspettino altro che trasformare l’isola in un altro loro parco giochi (hai presente la riviera Maya?).
Quanto a Varadero: io non ci ho neanche messo piede e viaggiando nei cayos vedevi crescere a poco a poco tristi edifici turistici.
Tante cose sono odiose, compresa la cucina tremendamente ripetitiva, ma tutto questo ha secondo me a che fare molto con la difesa dal capitalismo e con l’embargo e molto meno col socialismo. Peccato che l’alternativa a questo sia nel senso comune un sogno americano che i cubani hanno appreso dai turisti e dagli scarsi mezzi di comunicazione, maturando un desiderio tanto distorto quanto illusorio.
Ci vorrebbe una terza via, ma ancora nessuno è riuscita a realizzarla.
Ciao Valentina, e grazie mille per il tuo arguto commento, grande spunto di conversazione.
Ti dico, onestamente, io concordo appieno con quanto dici… Sono molto lontana dal sogno americano, anzi, sto dalla parte opposta, e sono perfettamente d’accordo sul fatto che la situazione politica è molto molto più complessa…
Ma il mio focus onestamente verteva sul contrasto tra “le cose che si raccontano di Cuba” e quello che realmente (io) ho vissuto e percepito. E mi spiego meglio.
Ex. La Cina? Nessuno dice mai che in Cina si sta bene e che trovi un bel clima.
O meglio ancora la Birmania. Dittature militare per anni al punto che io stessa non ci sono voluta andare per anni e anni perché non volevo contribuire alla dittatura…
Quello che quindi io nella mia ignoranza non mi aspettavo nel 2008 era di andare in un Paese che sicuramente vanta una situazione migliore rispetto a tanti altri, certo, concordo… Ma che nei dati di fatto è assolutamente un Paese in cui il popolo non gode di libertà. Avrei semplicemente voluto o avrei pensato che fosse logico parlarne, senza che io abbia la pretesa di arrivare a stabilire cosa sia giusto o chi ha ragione. La cosa che ha colpito me é sentire miriade di persone che parlavano del bello di Cuba SOLO in riferimento alle spiagge, al Rum e alla popolazione allegra. O agli splendori coloniali? Essia.
Ma mi sono chiesta come mai nessuno mi raccontasse mai cosa vivevano loro. Genitori inclusi che in realtà si me ne parlarono, ma con un’accezione più positiva della mia.
Confermo poi che personalmente penso che a Cuba alcune cose potessero funzionare ed erano partite bene. In Guatemala le persone non sapevano dove fosse l’Europa per dire, a Cuba il livello è ben diverso… Ma ti dico la verità fatico a credere nella “terza via”, anche se ammetto che vedendo le due opzioni, posso solo essere concorde con te.
PS: ah sì eh! Il cibo io non lo reggevo più… Inutile dirti che dopo 20 giorni mi sognavo la pizza e lo ammettevo pure noncurante dei “giudizi” altrui! 😉
Perfettamente d’accordo. Questa è stata anche la mia impressione. Se non ci fosse stato Fidel Cuba oggi potrebbe essere come Haiti.
Post giusto, doveroso, interessante anche se forse dire che nessuno ne parla mai è un po’ esagerato. Però sì, è difficile parlarne, scriverne. E’ uno dei motivi che mi ha impedito di scrivere più di tre post su Cuba, le emozioni forti e ambivalenti che mi ha provocato questa sorta di realtà doppia che ho vissuto sull’isola. Vedere persone che non ti mollano giorno dopo giorno per una maglietta o una saponetta che gli hai promesso (e ce ne eravamo portate dietro, sapendolo).
E mi fa arrabbiare quando vedo gente ‘disperata’ perché si sta per togliere l’embargo anche se in parte lo capisco. E’ vero, forse c’è un’era al tramonto, e i palazzi, ma io spero sinceramente che la vita dei cubani cambi in meglio e che sia un po’ più libera. Personalmente la cosa che ha messo più a disagio di tutte è stata la differenza nel cibo che viene servito ai turisti rispetto a quello a disposizione dei cubani, tanto che a un certo punto ho preso a ordinare quasi solo pollo e maiale, come loro.
Nel mio post avevo scritto questo:
“Provo un sentimento ambivalente in questo luogo meraviglioso. A Cuba tutto quello che offre l’isola e che i cubani non possono avere viene offerto al turista, allo straniero, spesso in quantità esagerate, sproporzionate, incongrue: alcol, carne, aragoste, sigari. Sì, anche le donne a volte si offrono agli stranieri, si sa. Come ci immaginano? Distruttori ricchi e voraci, insaziabili. E poco più che ombre, come nei libri di Pedro Juan Gutiérrez”.
A proposito, lo consiglio Pedro Juan Gutiérrez (a chi ha lo stomaco forte).
ciao!
E’ un piacere leggerti!
E sono felice che tu mi abbia detto del titolo, perché a te non devo spiegare l’utilizzo dei titoli volutamente più forti del solito! (In realtà avrei dovuto dire “nessuno” ma le virgolette nei titoli non le metto, e mi sono concessa una libertà quanto mai giornalistica in questo! 😉 )
In merito a quanto dici… Andrò a leggermi quanto hai scritto di Cuba, e spero di non sentire NESSUNO (e qui non metto le virgolette) che vive in ITALIA lamentarsi della fine dell’embargo. Le frasi buttate a caso ai danni della pelle degli altri, onestamente, mi hanno un po’ sfinita. E questo per me era il punto: bello il tramonto sulla case lungo l’Avana? Vero, ma vogliamo parlare di quello che succede per davvero in quelle case? Eppure dell’Africa non si dice che c’è solo il cielo azzurro, perché Cuba è stata idealizzata così contro ogni realtà?
Ovvio, in realtà, mi rivolgo più al turismo di massa e alla mitizzazione che ne ha fatto.
Per ora leggo i tuoi post, poi valuterò il tuo consiglio che io lo stomaco forte non sempre ce l’ho!
Grazie Patrick!
Ciao!
Guarda, vedo continuamente post su Facebook che lamentano la fine dell’embargo, l’arrivo dei traghetti con gli usa (che più che turisti americani, che poi in cosa sarebbero diversi dagli europei non lo so) che potrebbero significare l’avvicinamento di famiglie separate.
Vedo che è rimasto un errore nel commento. I palazzi, mi riferivo a L’Havana che viene lentamente rimessa a nuovo. I palazzi in disfacimento avevano fascino… ma bisognerebbe probabilmente viverci, in un solar, per capire che significa. Cito a memoria Gutiérrez, che scrive più o meno…
“I turisti amano le rovine. Sono bellissime, da lontano”
.. la frase di Gutiérrez dice tutto.
E’ bellissima, ma so benissimo di appartenere per forza di cose pure io alla categoria dei turisti di cui parla.
Grazie della perla! 😉
Sono appena tornata da Cuba. Sono partita con addosso un sentimento cauto: io infatti avevo letto più pareri come questo tuo che entusiastiche celebrazioni del “buon umore cubano” (riassumo). Sono tornata invece piena di domande, sì, ma profondamente conquistata da questo paese: le cose che mi incuriosiscono, di solito mi entusiasmano profondamente e mi viene voglia di approfondire, leggere, capire. Ero partita con in valigia un carico di saponette da regalare a chi me le avesse chieste perché avevo letto che sono un bene prezioso a Cuba. Mi sento un po’ stupida anche a raccontarla questa cosa, ma le saponette sono tornate a casa con me: il mio compagno di viaggio mi prende ancora per il culo chiamandole “i tuoi aiuti umanitari”. Certo, le limitazioni di alcuni dei fondamentali diritti umani – come l’informazione libera, giusto per citare il più evidente – sono una cosa per noi inconcepibile. C’è tanta gente che vive con poco, ma il problema è che il confronto siamo sempre noi, con un passaporto europeo in tasca e il portafoglio pieno di euro. Ho visto più miseria ostinata in molti altri paesi notoriamente più turistici (Thailandia, ad esempio, per non parlare nemmeno dell’India) dove però non si sente la necessità di sottolineare questo aspetto. In Thailandia ci sentiamo più liberi di osannarne le spiagge, anche se sono prevalentemente per i turisti e se il nostro vicino di sdraio è un vecchio chiaramente in puttan-tour. Siamo “vacche grasse” anche lì. Perché di Cuba vogliamo sempre sottolineare le mancanze? Sì, bella Cuba, MA… C’è sempre un “ma” per Cuba. Me lo chiedo dall’ultimo giorno di viaggio, mentre passeggiavo a Habana Centro, con i colori negli occhi e le parole forti di Gutierrez ancora in testa.
Ciao Alessandra!
Il tuo commento mi è piaciuto davvero molto e ti chiedo scusa se lo vedo solo ora!
Inoltre sono scoppiata a ridere leggendo della presa per il culo del tuo compagno… Sarà che capita spesso anche a me eh, ma devo dire grazie per il racconto!
Capisco inoltre perfettamente la tua idea, ma giustamente credo che il punto sia proprio “le cose sentite dire prima”.
Volenti o nolenti a Cuba si va e si arriva con già cose nella testa. Un sentito dire inevitabile.
Se tu come dici avevi avuto tanti pareri contrari, io invece mi sono ritrovata a sentir parlare di Cuba come della Patria della Revolucion e ne ho subito la delusione.
Ancora spero che ci possano essere per davvero delle rivoluzioni che non hanno risvolti tanto negativi… Ma qui divento più utopica degli stessi promotori – senza se e senza ma – di Cuba. Tutto è relativo in effetti, solo che per me gli esempi da emulare sono altri. 😉
ciao ho letto il tuo post e vedo che sei fresca di viaggio. Io mi chiamo domenico e vorrei trasferirmi a Cuba. vorrei tanto farti alcune domande.mi aouteresti molto se mi rispondessi così da evitarmi guai.
Ciao Domenico,
se posso aiutarti ti aiuto molto volentieri… Ma attento di una cosa: non sono fresca di viaggio. Il mio viaggio risale al 2007 e nonostante le mie considerazioni siano ancora attuali stando a quanto leggo e sento da altri amici viaggiatori, la mia esperienza non è fresca. Quindi valuta tu, ma se vuoi scrivimi anche una mail 😉
Salve ,io son cubana e leggendo Il post mi rendo conto della totale ignoranza su argomenti tipo ai cubani nn li lasciavano intrare negli alberghi, nn potevano viaggiare, Il cibo lo davano in abbondanza sproporzionata al turista …ecc ecc .
Cuba prima del 1991 era un paradiso, nn dico che abbondavano le cose materiali ma anche se nn lo volete credere, Il cubano medio, rivoluzionario era felice, per noi la rivoluzione era ed é la cosa mas maravillosa e abbiamo capito che tutto nn andava bene e avevamo le riunione o asambleas a livello locale per dire e dare criteri, eravamo dinamici ,participativi, solidari ,insomma ,nn é vero che stiamo ridendo sempre, la nostra estrategia é fare dei problemi una barzeletta, tutto Qui.
Dopo Il 91 le cose peggiorarono e molto, gli alberghi che prima verano x i cubani hanno dovuto sistemarsi per aprirsi al turismo, nn avevamo la infraestruttura che abbiamo oggi x tanto la priorita é stata data a loro ,giustamente, tutte le politiche fatte erano spiegate da Fidel nel discorsi. Luí ha preferito costruire scuole e ospedali perche nn c’ erano a sufficenza prima del 1959. La gente amaba Fidel e admira e rispetta a Raúl, Nn crediamo che tutto sia giusto e ci sono tanti problemi che stiamo cercando di risolvere, Come ben spiegano nel articolo, nn siamo un Haiti, ne un Guatemala ,ne un Salvador ….siamo un paese socialista ,sottomesso non a una tirannia ( se nn avessemo gia ammazzato i leaders ) se non che abbiamo un embargo crudele che ESISTE ANCORA e che nn ci ha lasciato svilupparci propriamente .
Sempre dico agli amici che vogliono andare a L’ Avana di nn farsi affiancare a nessuno ,mi dispiace dirlo ma quelli personaggi che assediano i turisti sono i soggetti con piu basso livello su tutto, invece di aprirsi un piccolo negozietto e campare degnamente ,no, vogliono vivere senza sudarsi la maglietta .
Nn ho piu tempo per continuare a spiegare, scusatemi Il mio itagnolo, la mía tastiera é in Spagnolo.
Vi consiglio vivamente la lettura di questo libro mrraviglioso che vi spiega bene cosa era, cosa é e cosa diventera Cuba :” Geografía del Desiderio” di Roberto Vallepiano. Saludos.
Grazie mille per il tuo commento che ritengo di grande interesse e istruttivo!
Mi prendo del tempo per leggerlo con calma!
Leggo commento solo oggi, sono cubana e concordo in tutto con Anabel. Muchas gracias Anabel
Grazie mille Anabel, finalmente un discorso approfondito di una vera cubana e non il solito commento da turista occidentale medio che sta via 2 settimane e pensa di avere capito tutto..Grazie ancora, leggerò sicuramente il libro che consigli.
I CUBANI al meno la media istruita e intelligente Nn vuole Il CAPITALISMO, se nn mi credete andate a leggere Il Granma, giornale ufficiale ,nella parte económica i commenti dei cittadini e cubani in generale , esiste la liberta di espressione, nn di manifestare che é diverso, se nn fosse cosí a me e a tanti altri cubani che poi sono andati vía ( ma io per altri motivi ,nn sono una dissidente ) li avessero messo in carcere, so che é difficile fare una coretta valutazione su Cuba ma chiedo gentilmente di pensare bene e informarsi prima, mio paese vive e li serve Il turismo ( un male necessario ) e nn fate l’ errore eclatante di fare paragoni tra paesi europei e Cuba, nn é giusto, nn abbiamo storie ne geopolítica uguali, grazie per l’ articolo perche anche se nn concordo con tutto, giusto é che si dica quello che uno pensa ma a Cuba la si capisce vivendola profondamente, ancora oggi mi sorprendo io come cubana quanto degno sea mio popolo che nn vogliamo che Il vicino ( USA) vi dica cosa dobbiamo fare e come a casa NOSTRA.
Anabel,Cuba è stato uno dei pochi posti al mondo a non sottostare alla tirannia capitalistica USA…siete un popolo degno di rispetto.
Chi é nato in occidente vive con i prosciutti negli occhi,(non tutti ovviamente)..tutta l’informazione mainstrem si affida alla grande e “democratica” America occidentale,ti fanno odiare gli oppressi e amare gli oppressori,viviamo in mondo sottosopra e la gente non se ne rende neanche conto.
W Cuba e tutti quelli che ragionano con la propria testa.
… ma cosa scrivi? ….dove vivi tu? ….vai a Cuba e vivici e poi ti rendi conto che i cubani DEVONO stare sotto il regime comunista e non che se la scelgono loro questa situazione nella quale vivono. I cubani non ragionano con la loro testa e non possono esprimere le loro idee altrimenti vengo “presi” = arrestati! Il più patriottico dei cubani se potesse scappare da Cuba non ci penserebbe due volte a dirigersi verso Stati come l’ America. Tu hai la libertà di scrivere ciò che pensi , loro no. Per comparare un chilo di carne di vacca sono dovuto andare anche io in “carneria” altrimenti se venivano fermati dalla policia venivano arrestati perché non si giustificava dove una famiglia avesse potuto avere 15 cuc ( circa 15 euro) per comparare carne di “vaca”. I prosciutti sugli occhi ce l’hai tu bello mio.
“Hasta la victoria siempre”? Un corno!
Ho vissuto a Cuba 9 mesi, dentro la finzione dei villaggi turistici e poi 3 settimane nella Cuba reale, quella dove la gente fa la coda per giorni interi davanti ad una banca per ritirare gli aiuti che economici che arrivano dai loro familiari che risiedono all’estero, la cuba reale dove, dopo un uragano rimani senza corrente e senza acqua per giorni e giorni e giorni, dove non c’è niente sugli scaffali dei “supermercati”, dove non sei libero di girare per strada con il tuo fidanzato solo perchè lui cubano e tu straniera. Quella Cuba dove il popolo non può uscire dal suo paese se non con un “contratto”…una carta di invito che non viene mai accettata, un contratto di lavoro che nessuno farebbe mai ad una persona che si trova dall’altra parte dell’oceano e che non la conosce, un contratto di matrimonio dove “investi” migliaia e migliaia di euro e poi riuscire ad andare avanti più di un tot di anni è un impresa impossibile come vincere al superenalotto. Ma in che mondo siamo? Un mondo dove siamo tutti sotto controllo, senza libertà di espressione, un mondo dove vige la regola del più forte e del più furbo. E per chi è buono, cosa gli rimane? Niente, solo i sogni. Ed i cubani vivono di sogni che poi non possono purtroppo realizzare. Ed io sto con loro, sto con i cubani! Il mondo deve essere libero dalle ingiustizie!
Tutto “tristemente” vero. A Cuba è lo straniero (con i soldi) che fa sorridere i cubani….e nient’altro. Ma che vuoi farci? … sono Paesi comunisti…..
Salve, io vado a Cuba da un anno per aiutare delle famiglie che hanno bambini e non sanno come dare loro da mangiare, non possono comperare pannolini per bambini perché costano 8/9 cuc al pacco, non ci sono sandaletti per loro, non hanno farmaci per la febbre ( non è vero che la sanità e cosi gratuita) nei bagni trovi i fogli di giornale al posto della carta igienica e molte altre cose. Quello che a me disturba è che a Cuba gira il mondo di turisti perché non usano questi soldi per il popolo? L’acqua a volt non c’è per 2/3 giorni. Non c’è alcun interesse nel far vivere bene i cubani. Mi dispiace molto ma, è una realtà che conosco troppo bene. Ciao a tutti
Ciao Grazie,
io e il mio compagno partiamo il 18 marzo per 2 settimane in giro a Cuba.
Sto cercando di organizzarmi per portare degli aiuti materiali (medicine pannolini creme etc..) Leggendo quanto scrivi vorrei chiederti se ti è possibile darmi dei recapiti in loco dove lasciare le cose…
Grazie,
Lucia
Ma se i cubani hanno appoggiato i russi, anni addietro, perché adesso aspettano che gli USA tolgono l’embargo? Insomma, gli è piaciuta la bicicletta ( e gli piace ancora considerato che quando morì Fidel i cubani piangevano ancora il loro “comandante”) e allora pedalate. Oppure, perché non chiedere aiuto a Putin? Già… a Putin che neanche andò a Cuba quando morì Castro.
Buongiorno, mi complimento per la qualità offerta in questa discussione.
Gli argomenti trattati mi fanno pensare ad un Paese che per quanto ci appartiene a livello immaginario come mèta turistica, è in realtà sotto una grande maglia di restrizione.
Tra due settimane sarò lì, con mia moglie e un’altra coppia.
Io realizzo stencil, a spray, non sui muri in quanto fuori dai miei valori etico-morali…ma come ho fatto per altre location (ultima NYC a Ottobre), vorrei realizzare delle cartoline da portare in omaggio alla popolazione, ai commercianti, a chiunque incontrerò sul mio passaggio.
Secondo voi (Autrice e guests), portare con me queste opere artistiche (delle quali ancora non ho scelto il tema, se non la bandiera cubana in primo piano),potrebbe creare in qualche modo dei problemi o fraintendimenti a me,o a persone cubane che le ricevono?
Grazie
OCN
Ciao!
Onestamente non ho modo di darti una risposta concreta… ma non tanto per il tuo andare a Cuba, ma perché l’arte a volte non è capita o accettata o tollerata neppure qui in Italia. O in Europa. E non conoscendo quanto hai in testa…
Quindi direi che dipende. Ma personalmente penso che lasciando a casa il sarcasmo che resta una forma espressiva ancora molto problematica, di mio, non credo ci siano problemi.
Ma lascio la parola a chi magari conosce meglio la situazione attuale.
Ciao, grazie per la risposta!
Effettivamente, il sarcasmo non l’ho contemplato proprio per la situazione particolare.
Farò delle magliette con il volto di Gloria Estefan,in omaggio a Cuba, e delle cartoline con il Tocororo, uccello simbolo della nazione.
Sperando che tutto venga apprezzato per quello che realmente è: un mio pensiero artistico per Cuba!
Grazie mille!
Cuba e un isola molti pericolosa per il turista solitario, non devi avere paura del solo popolo cubano, certo, non tutti sono uguali, esiste il buono e il marcio del popolo cubano! Ma si deve stare in guardia anche da polizia cubana, che fanno di tutto per truffare e derubare il turista!!!… La definiscono mafia ufficiale cubana, sono poliziotti corrotti e li trovi facilmente appena vedono il turista solitario! Bisogna solamente non fidarsi di nessuno e di stare molto attenti. Nel lontano 1999 fino al 2000, prima di andarmene da Cuba definitivamente e senza mai più tornarci, fece un indagine senza farmi scoprire, facendo riprese video, registrando voce e foto, alla fine consegnai tutto all’ambasciata italiana di Cuba. Sono stati arrestati un mare di poliziotti tutti corrotti e molto pericolosi !!!… Per me Cuba e un isola che non c’è. Mi dispiace solo per quei poveri cubani che ci vivono dalla nascita, che per colpa degli altri ci vanno di mezzo pure loro, successo in un paese che si trova a 400 km dalla capitale Havana. In quel paese come turista c’ero io solo, la cosa mi e sembrata subito anomala, tutti i paesi sparsi per tutta l’isola cubana, non dico si trovavano migliaia di turisti? Ma una ventina li trovavo sparsi in ogni paese, ma in questo paesino, non c’era anima viva di un altri turista, ero l’unico!!!… Mi fece amico con una famiglia cubana e mi fece raccontare il perche non si vedevano turisti a parte me, erano 5 anni che non arrivava più un turista dalle loro parti, cosi, chiamai l’ambasciata e fargli sapere questo particolare, risposta, vada subito via da li! Invece io non me ne sono andato, ci sono rimasto e infagai in privato, senza più contattare l’ambasciata italiana, quando o capito cosa succedeva, incominciai a farmi delle prive schiaccianti senza farmi notare da nessuno, avendo ottenuti tutto quello che mi serviva per poterli fregare, me ne andai senza informare nessuno, poi lo fece sapere alla famiglia che me ne eri andato di corsa senza poter salutare perche mi avevano chiamato dal mio paese per un urgenza? Consegnai tutto quello che svevo ripreso alle autorità italiane e anticipati il mio rientro in Italia senza perde tempo . Risultato, hanno ripulito due interi uffici di polizia corrotta sia nel paesino e si nel vicino paesino che e lontano 400 km dalla capitale Havana. Tutt’oggi la famiglia che non o potuto salutare, siamo amici da quel lontano anno da quanto li o conosciuti e mi hanno riferito che dopo che me ne ero andato, una settimana dopo, hanno arrestato alcune poliziotti corrotti di due uffici di polizia stradale e polizia di emigrazione dopo pochi mesi, hanno visto nuovamente arrivare turisti ogni giorno ed il paese e rinato nuovamente!!!… Vedi dove ero entrato senza saperlo, dentro la bocca del leone!!!… Fortunatamente me ne sono uscito indenne. Questa e l’isola di Cuba. Anzi era, per me Cuba non esiste più e definita, isola che non c’è.
(scusa il ritardo nell’approvare il commento, era risultato “nascosto”. E grazie della condivisione!)
Ciao!
Onestamente non so se questo commento sia già stato scritto ma volevo solo chiederti una cosa. Non credi sia un po’ triste che un viaggio possa essere rovinato perché “le persone lì non sorridono”? Parte del senso di un viaggio è andare a scoprire un’altra cultura senza pregiudizi, non puoi sentirti “fregata” perché ti avevano promesso il paradiso e invece guarda un po’ hai scoperto che la gente lì ha difficoltà e problemi come dappertutto nel mondo. Non pensi che questa delusione da “turista occidentale disilluso” poi debba lasciare spazio alla gratitudine di essere riuscita ad entrare in contatto con un’altra realtà e vederla per la quale è?
Ciao Gaia…
No beh, il concetto è un po’ più complesso e raccontato con più dettagli nel post quindi non lo ripeto qui. Ho avuto la fortuna di visitare tanti posti in cui la gente ha difficoltà o vive nella totale povertà… e ogni volta ho imparato. Cuba è stato tutt’altro. Quello che racconto in questo post ha davvero poco a che fare con la mia disillusione da occidentale, a maggior ragione che non c’è stata in quanto tale. A differenza di quanto hai colto, sono rimasta delusa da chi racconta di paradisi che io, non ho davvero visto. Lì la delusione. Non negli abitanti, ma proprio nei turisti occidentali (a mio parere) illusi.
Sono stata a Cuba due volte con mio marito..una nel 2016 e una poli mesi fa…ho conosciuto cubani che mi hanno tranquillamente accompagnato in giro x l Havana..mi hanno portato a casa loro e fatto conoscere la loro famiglia…con la stessa tranquillità mi hanno parlato di Cuba…di Fidel…ovviamente x quelle che erano le loro idee…alcuni di loro avevano parenti in Italia.. Ho chiesto xke nn venissero anke loro..avendo parenti qui sarebbe più facile..e mi hanno risposto che no..preferivano restare a Cuba…un altro ragazzo mi ha detto di aver preferito comprarsi una macchina piuttosto che venire in Italia.. È vero che vivere a Cuba è difficile…ma ho notato che nonostante qualcuno possa andarsene preferisce rimanere…ci sono obiettivamente punti di vista differenti… Noi abbiamo la democrazia…è vero…come è anke vero che chi nn ha un lavoro.. Nn ha soldi..nn ha una casa..difficilmente può andarsene dall Italia.. Siamo liberi di esprimere il nostro parere politico…ma?….
vado a Cuba dal 2004 e ritengo di conoscere abbastanza bene il paese.
Tanto vai al mulino che ti vai ad infarinare , infatti nel 2012 ho sposato una ragazza meravigliosa con la quale ho avuto una bambina che oggi ha tre anni.
Strano ma vero siamo ancora felicemente sposati però devo dire che prima di portare mia moglie in Italia ho fatto una serie di considerazioni, ad esempio: ho conosciuto mia moglie in ospedale ai tempi lavorava come oss quindi non l’ho conosciuta in discoteca, dopodiché siamo usciti insieme dopo 20 giorni con il consenso di suo padre praticamente dopo essermi presentato ai suoi cosa che prima appena conoscevo una ragazza la sera stessa dormiva con me.
Ora voglio raccontarvi ciò che penso dei Cubani:
Le ragazze non si prostituiscono come dicono per fame , ma bensì vogliono guadagnare tanto e subito.
Consiglio ai turisti, una ragazza che tutte le sere la trovi in discoteca dicendoti di essere innamorata di te ci vuole un folle a credere tutto ciò ,non vi fidate, che magari la sera stessa vi addormenta per poi rubarvi tutto
A cuba tutti dicono che vivono nella povertà, poi li vedi in strada con telefonini di ultima generazione.
Non voglio dire di aver sposato la migliore Cubana al mondo assolutamente no, però sicuramente l’ho confrontata con altre ragazze ed oggi i fatti mi danno ragione, poi domani si vedrà.
Finisco dicendo:
oggi sono felice della mia scelta perché mia moglie la risposerei per la seconda volta, poi lavora tantissimo senza lamentarsi mai, inoltre ho portato la suocera in italia per guardare la mia bimba risultato ho una suocera speciale non la cambierei neppure con mia mamma sono stato solo fortunato però fate attenzione perché le fregature sono dietro l’angolo.
Pierluigi
Per tutti gli anticomusti ricordo che Cuba è l’unico paese del terzo mondo con mortalità infantile
pari ai paesi sviluppati!
Certo non è un paradiso perchè c’è la dittatura, ma chiedo:”come sarebbe Cuba senza l’enbargo
americano?”
E credete che l’Italia sia un paese libero, dove le televisioni (sia pubbliche che private) fanno una
campagna quotidiana martellante a favore dei preti, papi, vescovi e compagnia cantando?
Meditate gente, meditate e svegliatevi!
Diciamo le cose come stanno: Cuba “campa” grazie al turismo e il turismo a Cuba è sostanzialmente, anche se non esclusivamente, di carattere sessuale.
Punto.
Con riferimento all’economia locale (tenore di vita e salari) i prezzi dei servizi offerti al turista (quasi sempre pessimi) sono altissimi.
Il costo di alberghi e ristoranti decenti è paragonabile a quello europeo e quello del noleggio di un’auto è proibitivo oltre che sconsigliabilissimo perchè se fai un incidente sulle strade cubane, dove di notte puoi schivare indifferentemente ciclisti senza luci e cavalli, sono veramente cavoli amari.
Per onestà, bisogna anche dire che si può fare una vacanza a Cuba spendendo pochissimo.
E’ altrettanto onesto aggiungere, però, che vivere “a lo cubano” con poco significa dormire in posti dove si può prendere la scabbia (endemica a Cuba), pranzare (con alto rischio diarroico) con lo street food offerto dalle finestre dei “paladar” privati, cenare con il “congris” (riso e fagioli) e dimenticarsi i taxi a favore degli “almendrones” (taxi privati collettivi).
Ci sono due Cuba: quella dei turisti e quella dell’establischment.
Quest’ultima vive lussuosamente senza alcuna privazione.
Al turista tutto è “offerto” in cuc (una moneta che vale circa venticinque volte i pesos “nazionali”): Tanto per capirci di cosa stiamo parlando: l’ingresso in una piscina di un albergo se lo pagano quanto lo stipendio mensile (in cuc) di un chirurgo che guadagna 750 pesos (come se in Italia volessero 3.500 euro) e per il noleggio di un’utilitaria ci vogliono non meno di 100 euro al giorno …
Il mare a La Habana e Santiago non ha nulla di caraibico e le spiagge sono sporche e prive di qualsivoglia servizio igienico (tutto avviene “en plain air”…).
La famosa sorridente cubanità nasconde (quasi sempre e male) la concezione del turista come di un pollo da spennare.
In definitiva, Cuba è una destinazione affascinante ma chi parte per Cuba è bene che non creda che gli asini volino.
Ci si immerga pure nella coinvolgente lettura di Gutierrez ma se possibile si frequentino quei palazzi (de)cadenti, tanto per vedere “de visu” cosa siano un bagno o un materasso cubani…
E se possibile ci si faccia spiegare dai cubani cosa sia e cosa si possa avere con la famosa “libreta” e quanto costino e quante code si debbano fare per comprare delle salsicce (quando si trovano) o per quanto tempo possa mancare l’energia elettrica o quanto possano essere introvabili sapone e carta igienica.
E’ molto probabile, infatti, che gli entusiastici racconti che si leggono su Cuba e sui cubani siano frutto di superficiali esperienze turistiche mordi e fuggi o di ingenue infatuazioni.
(Grazie per questo commento che ho letto con grande interesse!)
Non certo come la martoriata Haiti ma anche Cuba è povera eppure è l’unica isola di quei paradisi, che riesce ad assicurare una vita decente alla popolazione. Dati ufficiali alla mano: il miglior sistema d’istruzione del mondo con 2.111 istituti scolastici e 46 università (su 11 milioni di abitanti). L’Avana spende per l’istruzione il 23,6 % del PIL, contro il 3,4 dell’Italia. L’alfabetizzazione al 100 %. Il corpo docenti conta qualcosa come trecentomila unità tra maestri e professori, mentre per l’insegnamento alle elementari Cuba può contare su 18.000 maestri con istruzione universitaria.
Gli studenti cubani oltre a ricevere una istruzione di primordine completamente gratis, ottengono gratis anche il materiale scolastico e tutto quello che concerne con l’istruzione, dall’alloggio all’alimentazione passando per il vestiario e uno stipendio per le spese. Se in Italia il rapporto tra alunni e maestri è di 1 su 26, a Cuba è di 1 su 13; inoltre nell’Isola caraibica il 100% dei bambini malati è completamente scolarizzato e ci sono 512 scuole per l’istruzione differenziata con 63.000 iscritti per 7 specializzazioni. Pura fantascienza per noi italiani! L’aspettativa media di vita a Cuba è di 80 anni, (come in Italia dove però sta calando, negli USA è di 78 anni).
Amnesty International (istituzione notoriamente vicino all’Occidente) afferma che a Cuba negli ultimi anni non si sono registrati casi di esecuzione capitale extragiudiziale, né casi accertati di tortura, violazione quest’ultima presente invece nel rapporto su stati democratici della stessa regione, come gli Stati Uniti e il Messico e denunciata anche, per alcuni casi, in paesi europei come l’Italia. Nella “Perla dei Caraibi” tutti hanno una casa di proprietà, la sanità è completamente gratuita ed è ad altissimi livelli. Non è una caso che decine di migliaia di americani si vanno a curare a Cuba, e migliaia di medici cubani vengono offerti o inviati nei paesi bisognosi o che ne fanno richiesta. Le eccezionali conquiste di Cuba in campo scientifico e medico, ed in particolare nel campo della biotecnologia, che hanno portato questa piccola isola, povera di risorse naturali e bloccata da un embargo di più di mezzo secolo, a livelli di assoluto valore mondiale.
Purtroppo con un’economia schiacciata dall’embargo Usa, tuttora tale, circolano pochi soldi, c’è la borsa nera, una relativa inflazione, ma c’è anche un tasso di crescita fra il 2,7 e il 3 & che l’Italia si sogna. Ma il fiore all’occhiello di Cuba sono i diritti fondamentali – CASA, LAVORO, SANITA’, ISTRUZIONE, ma anche alimentazione e acqua potabile sono gratuiti e assicurati a tutta la popolazione. La proprietà privata non è proibita, le due monete (una per i turisti e una per i cubani) sono state unificate. Gli stipendi medi sono bassi ma le spese vive sono ancora più basse, in alcuni casi irrisorie per cui il potere d’acquisto è decente, mentre qui da noi è miserrimo. Il tasso di disoccupazione cubano è fra i più bassi al mondo: 1, 4 %. Sarà un caso che negli ultimi sei anni se ne sono andati dall’Italia 5 milioni di ragazzi, oltre a intere famiglie e pensionati? E da Cuba quasi nessuno? In definitiva nel confronto con Cuba la nostra “ricca e democratica Italia, settima potenza mondiale” ne esce gravemente umiliata e sconfitta.