Conoscete la Valle di Ledro?
Si trova nella zona del Lago di Garda in Trentino, è caratterizzata dal bellissimo Lago di Ledro ed offre delle escursioni di massimo interesse…
Come questa che vi vado a raccontare per bene in vetta a Cima Parì.
Indice degli argomenti
Dati tecnici escursione
DIFFICOLTÀ: media (EE) |
TEMPO: 4/5 ore |
DISLIVELLO: 850 m (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: 12.81 km |
DOVE: Lenzumo, Valle di Ledro (Trentino) |
Consigli per l’escursione
- Dal momento che si passa da una cresta con alcuni tratti rocciosi e alcune rocce, vi consiglio di indossare delle scarpe da trekking di buona qualità e che agevolino la progressione su cresta rocciosa. Eviterei quindi suole troppe rigide.
- Si può fare con i cani in generale, ma un paio di metri sono su roccia come detto. Il cane dovrebbe riuscire facilmente, ma dipende poi dalla sua abitudine.
- Presenti parti esposte, non è consigliata a chi soffre di vertigini.
Come arrivare?
⚠️ ATTENZIONE!
Leggete bene questa parte onde evitare errori poco simpatici.
Per fare questa escursione a Cima Parì si parte dal parcheggio di Malga Trat, ma il parcheggio di Malga Trat per qualche ragione viene posizionato da Google Maps in un altro posto.
Stessa zona in linea generale, ma non è quello il punto corretto.
La fregatura sta anche nel fatto che quando si arriva nel luogo indicato dal navigatore c’è il cartello “Rifugio Nino Pernici” (che è molto vicino a al punto di partenza per l’escursione…
Solo che per arrivarci da dove dice Google serve “scalare la montagna” con una salita irta e ripida e non proprio breve.
Quindi NO. Non fate quanto dice google maps.
Mettete sul navigatore LENZUMO. E una volta arrivati a Lenzumo seguita la strada unica e sola indicata come “Bocca di trat” o seguite i cartelli che indicano il Rifugio Nino Pernici.
Da Lenzumo sono circa 20 minuti su una strada che si chiama “Località Bocca di Trat”, non ha fine e ha mille curve. Sembra che vi porti in mezzo al nulla? Sì.
Ma arrivati alla fine parcheggiate l’auto comodamente e da qui inizia l’escursione.
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Difficoltà percorso
L’escursione a Cima Parì è adatta ad escursionisti esperti. Sicuramente impegnativa per alcune salite ben assestate, richiede passo fermo e sicuro una volta arrivati in cima.
Ma facciamo dei distinguo.
➡️ Se siete escursionisti con esperienza
Bellissima escursione con una cima che dona una gran panorama. Ci sono alcune salite ben assestate, ma nulla di impegnativo tecnicamente parlando. (Il fiato dipende da ognuno di noi).
Dopo la cima inizia invece una parte tecnicamente più difficile, nulla di complesso eh, semplicemente da stare attenti e restare concentrati. Sentiero esposto non indicato per chi soffre di vertigini.
La discesa invece è migliore di tante altre.
➡️ Se siete alle prime armi
Non vi consiglierei questa escursione di mio, no.
Ma se non soffrite di vertigini e siete molto ben allenati potete tentarla se insieme a qualcuno con esperienza. Prestate molta attenzione in cresta.
Rifugio Nino Pernici
Tappa obbligata è il Rifugio Nino Pernici! Gestito da ragazzi giovani e appassionati, è una piccola perla.
Ma i motivi per cui ve lo consiglio di cuore:
– molto bellino, belle camerate
– bagni pulitissimi e confortevoli
– grande vista!
– POLENTA DI PATATE! Una chicca che non tutti conoscono ma che vi posso assicurare vi renderà felici.
Non sempre la trovate, ma se avete modo chiedetela quando prenotate una notte qui perchè da sola (la polenta di patate) vale tutto il “viaggio”.
Traccia gpx
PARTENZA: | Parcheggio Malga Trat |
ARRIVO: | Parcheggio Malga Trat |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì (da scaricare da desktop) |
Da Malga Trat a salire: la cima
Se l’inizio parte abbastanza sereno dal parcheggio di Malga Trat, ben presto si inizia a salire.
Si passa dal bosco e la salita che inizialmente è su sentiero graduale diventa pian piano sempre più ripida. Nulla di che a livello tecnico, ma il fiato serve.
Nel mentre si sale lo scenario abbandona la vegetazione e lascia spazio al cielo.
Ed ecco che arrivando a Bochet de Carel a 1807 metri il paesaggio a 360 gradi vi accoglie, bellissimo.
Si inizia a camminare in questi splendidi pratoni e si torna a salire ma questa volta con uno scenario totalmente aperto. Poco prima della cima ecco il Lago di Ledro che si fa vedere.
Manca ancora una salita ben assestata ma breve e siamo in cima.
Da qui la vista è spettacolare. E quello che si vede è il Lago di Ledro, una splendida prospettiva per guardarlo.
Cima Parì 1988 metri.
Da Cima Parì al Rifugio Nino Pernici
La salita è finita, ma qui inizia la parte in cresta che se da un lato è assolutamente la parte migliore dell’escursione, può creare problemi a qualcuno e quindi la segnalo.
Ma per chi non soffre di vertigini e ha il passo sicuro: questa è la parte a mio parere più bella. Scenario speciale!
Qualche roccetta qua e là richiede prudenza, ma si cammina in modo agevole (parlo sempre a chi ha esperienza qui).
Di fronte la cresta dei monti e a lato il Lago dall’alto.
La cresta in realtà dura poco, un 20/30 minuti, poi si inizia a scendere e si può andare abbastanza spediti. La discesa è agevole.
A questo punto si percorre il sentiero a mezza costa e si arriva al Rifugio Nino Pernici. Qui birra o torta o quanto volete.
Se come me dormite qui, avete finito la vostra escursione.
Se invece dovete tornare alla macchina mancano ancora 30 minuti massimo su sterrata e avete finito.
L’escursione a Cima Parì è fatta e un’altra splendida giornata in montagna vissuta.
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Giampiero Mascherpa dice
In Cima Parì ci sono arrivato da Mezzolago, mi sembra molto abbordabile e, dai Casi nei fino in cima si passa tra le vecchie trincee del 1915/18