Gli Omini di Pietra nel corso degli ultimi anni hanno iniziato ad affascinare numerosi escursionisti, ma rimangono ancora una meraviglia dell’Alto Adige poco nota ai più. Quantomeno poco nota ai più in Italia (che come sempre gli stranieri se si parla di Alto Adige, ne sanno parecchio).
Eppure tra le esperienze più affascinanti che questa regione ha da offrire, l’escursione agli Omini di Pietra si distingue per la sua peculiarità. È un’esperienza che racchiude non solo la maestosità del paesaggio invernale, ma anche la magia di antiche leggende che prendono vita tra le nevi.
E ora vi racconto per bene.
Indice degli argomenti
Dove si trovano gli Omini di Pietra?
Gli Omini di Pietra, o “Stoanerne Mandln” in dialetto locale, sono un gruppo di misteriose figure in pietra situate nella regione dell’Alto Adige, più precisamente nella zona della Val Sarentino.
Questo luogo, avvolto da miti e leggende, è un punto di attrazione non solo per la sua ricchezza storica e culturale ma anche per le spettacolari vedute delle Alpi e delle Dolomiti che offre. Immersi in un paesaggio di boschi fitti e prati aperti, gli Omini di Pietra sembrano custodi silenziosi di un mondo antico e misterioso.
Cosa sono gli Omini di Pietra?
Si tratta di piccole costruzioni fatte di pietre sovrapposte che si trovano in varie parti delle Alpi, incluso l’Alto Adige/Südtirol, in Italia. Queste figure risalgono a secoli fa, e le loro origini si perdono nella notte dei tempi, mescolando storia, leggenda e folklore alpino. Non esiste una spiegazione univoca sull’origine e sul significato degli Omini di Pietra, ma ci sono diverse teorie e credenze popolari a riguardo.
Una delle interpretazioni più diffuse vede gli Omini di Pietra come antichi segnali di orientamento o marcatori di confine. In un’epoca in cui le mappe dettagliate erano inesistenti e i percorsi attraverso le montagne erano difficili e pericolosi, queste costruzioni potevano servire da punti di riferimento per i viandanti, indicando percorsi sicuri o segnalando la vicinanza a passi montani, valli o risorse idriche.
Un’altra teoria suggerisce che gli Omini di Pietra potrebbero avere avuto una funzione rituale o cerimoniale, legata magari a pratiche di culto pagano delle popolazioni alpine antiche. Potrebbero essere stati eretti come offerte agli dei delle montagne o come simboli di ringraziamento o richiesta per la protezione durante i viaggi e le cacce. Qui si entra nel discorso “mistico”.
In alcuni casi, si ritiene anche che possano avere avuto una funzione commemorativa o tombale, marcando luoghi di sepoltura o ricordando eventi significativi accaduti in determinate località.
Infine, non manca chi vede negli Omini di Pietra semplicemente l’espressione della naturale tendenza umana a lasciare un segno del proprio passaggio, un gesto spontaneo di creatività o il desiderio di interagire con il paesaggio in modo personale e tangibile. Qui invece raziocinio puro.
In questo specifico caso però, ovvero gli Omini di Pietra della Val Sarentino, questo ambiente è avvolto da magia anche grazie a dei ritrovamenti di antichi documenti che attesterebbero antiche danze di streghe proprio in questo luogo… E la versione in questione è quella preferita da più.
Anche per questa ragione l’escursione agli Omini di Pietra assume fascino.
Leggi anche: Alba agli Omini di Pietra
Come arrivare?
Per raggiungere il punto di partenza dell’escursione agli Omini di Pietra, è possibile utilizzare l’auto come mezzo principale.
Il viaggio inizia dirigendosi verso la valle di Sarentino, facilmente accessibile dalle principali città dell’Alto Adige seguendo le indicazioni stradali.
Una volta arrivati nel comune di Sarentino, si prosegue fino a raggiungere al parcheggio a pagamento vicino al Rifugio Sarentino, designato come punto di partenza per l’escursione.
Difficoltà del percorso in inverno?
L’escursione invernale agli Omini di Pietra è semplice, accessibile a chi ha una buona condizione fisica e un’adeguata attrezzatura. Non presenta difficoltà particolari e neppure richiede troppa fatica.
Il percorso si snoda attraverso paesaggi innevati, richiedendo cautela in caso di ghiaccio o neve fresca. È essenziale essere preparati con ramponcini per garantire sicurezza e stabilità durante la camminata.
E come sempre è essenziale verificare le condizioni meteo e i rischi valanghivi.
Nel suo insieme l’escursione è ritenuta facile, ma ricordate che facile non significa la passeggiata in città.
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Consigli
Prima di avventurarsi ecco alcuni consigli utili:
- Attrezzatura adeguata: Non sottovalutare il freddo e la neve. Indossare abbigliamento caldo a strati, scarpe da trekking impermeabili e ramponcini.
- Controllare il meteo: Le condizioni meteo possono cambiare rapidamente in montagna. È fondamentale informarsi prima di partire.
- Acqua : Portare con sé acqua (meglio te caldo in inverno).
- Punto ristoro: non si trovano rifugi nel mentre si sale, ma al parcheggio e quindi al ritorno vi attende il Rifugio Sarentino. Molto piccolo e accogliente, aperto anche in inverno a seconda delle date.
- Mappa e bussola/GPS: Anche se il sentiero è ben segnato, avere con sé una mappa o un GPS può essere utile in caso di visibilità ridotta.
Dati tecnici escursione
DIFFICOLTÀ: facile in inverno |
DISLIVELLO: 385 m (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: 7,5 km |
DOVE: Parcheggio Rifugio Sarentino, Val Sarentino |
Traccia gpx
PARTENZA: | Parcheggio Rifugio Sarentino |
ARRIVO: | Parcheggio Rifugio Sarentino |
GIRO AD ANELLO: | no |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì (da scaricare da desktop) |
Percorso Omini di Pietra
Il nostro viaggio verso gli Omini di Pietra inizia dal parcheggio a pagamento, da cui ci si addentra subito nel silenzioso abbraccio del bosco. L’importanza di avere ramponcini è evidente fin dalle prime battute, soprattutto se il percorso presenta tratti ghiacciati. Fortunatamente, nel nostro caso, le ciaspole potevano rimanere nello zaino, dato che la neve fresca era assente.
Il percorso si sviluppa in una lieve salita, dove si procede comodamente su una stradina forestale che sale tra gli alberi. Dopo un tratto, si giunge ad una malga chiusa; qui, lo scenario si apre in tutta la sua magnificenza, offrendo viste mozzafiato sulle Alpi e, man mano che si sale, sulle Dolomiti. L’ambiente intorno diventa uno spettacolo da cartolina, dove si è liberi di esplorare.
Circa trenta minuti più avanti, le prime figure degli Omini di Pietra iniziano a emergere dal paesaggio, creando un’atmosfera quasi surreale. Benché sia risaputo che la loro magia sia più intensa all’alba e in estate, l’incanto del contesto invernale con il suo silenzio e la sua luce particolare aggiunge un fascino tutto suo, rendendo l’escursione un’esperienza indimenticabile per la bellezza del paesaggio che la circonda, oltre che per gli stessi Omini di Pietra.
Concludendo, quest’escursione si rivela un’esperienza altamente consigliata per chi desidera immergersi nella natura invernale dell’Alto Adige, scoprendo luoghi di antica leggenda e paesaggi di incommensurabile bellezza… Senza folle attorno.
Di solito, uno dei plus di questa valle è che non presenta ancora folle di persone. Approfittiamone.
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