L’Alta Badia, incastonata nel cuore delle Dolomiti, è una destinazione da sogno per gli amanti del trekking e delle avventure all’aperto e per molti di voi non necessaria presentazioni.
Ma per chi non la conosce: immaginate di camminare su un morbido manto di neve, circondati da panorami mozzafiato che solo le Dolomiti sanno offrire. Questo è esattamente ciò che ho vissuto durante la mia escursione invernale verso il Rifugio Marmotta. E adesso vi racconto.
Indice degli argomenti
Dove si trova Alta Badia?
L’Alta Badia si trova nel cuore delle Dolomiti, una regione montuosa nel Nord-Est dell’Italia che fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Questa area è rinomata per le sue spettacolari formazioni rocciose, i suoi paesaggi mozzafiato e la ricca offerta di attività all’aperto, sia in estate che in inverno. L’Alta Badia, con i suoi pittoreschi paesi come Corvara, Colfosco, La Villa, San Cassiano, Badia e La Val, è il punto di partenza ideale per numerose escursioni, incluse le passeggiate con le ciaspole nella natura incontaminata.
In questo caso siamo sopra Colfosco e sopra Corvara di Badia in direzione Veneto, verso Passo Campolongo.
Come arrivare in auto?
Raggiungere l’Alta Badia in auto è sorprendentemente semplice, rendendola una meta ideale per una fuga dalla città, anche in inverno. Dall’Italia, si può prendere l’autostrada A22, uscendo a Bressanone/Varna per seguire la SS49 attraverso la Val Pusteria fino a San Lorenzo, dove si imbocca la SS244 Val Badia che conduce direttamente in Alta Badia.
Durante il viaggio, si è accolti da panorami sempre più spettacolari, anticipando le meraviglie naturali che ci attendono.
Diversamente potete guardare i mezzi pubblici che in Alto Adige sono molto efficienti.
Difficoltà del percorso in inverno?
Il percorso che conduce al Rifugio Marmotta è sorprendentemente accessibile anche durante i mesi invernali.
Sebbene il paesaggio sia completamente trasformato dalla neve, rendendo necessario un abbigliamento adeguato e, a volte, l’uso di ramponcini per evitare scivolamenti su tratti ghiacciati, il percorso non presenta difficoltà tecniche significative. È importante, tuttavia, valutare le condizioni meteo e del manto nevoso prima di partire.
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Dati tecnici escursione
DIFFICOLTÀ: facile in inverno |
DISLIVELLO: 350 m (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: 7,5 km |
DOVE: Pralongià, Alta Badia |
Traccia gpx
PARTENZA: | Stazione Pralongià a valle |
ARRIVO: | Stazione Pralongià a valle |
GIRO AD ANELLO: | no |
SEGNALETICA: | in inverno poco |
TRACCIA GPX: | sì (da scaricare da desktop) |
Descrizione del percorso in Alta Badia
L’escursione inizia dal parcheggio gratuito (attenzione, i posti sono limitati!) e procede attraversando legalmente una pista da sci, come indicato dai cartelli. Subito dopo, si entra in un ampio e arioso bosco, che già inizia a mostrare la bellezza del paesaggio circostante. Il percorso segue una leggera salita su una strada forestale, rendendolo accessibile a camminatori di tutte le età e capacità.
Dopo aver parcheggiato l’auto, il percorso inizia con una breve traversata di una pista da sci, segnalata chiaramente per garantire la sicurezza di escursionisti e sciatori. Immergendoci nel bosco, siamo stati accolti da un silenzio quasi surreale, rotto solo dal fruscio dei nostri passi sulla neve battuta. Nonostante il freddo, l’emozione di trovarsi in mezzo a tanta bellezza naturale riscalda il cuore.
Il sentiero si inerpica dolcemente attraverso il bosco, offrendo ogni tanto squarci del paesaggio circostante che lasciano senza fiato. Una cosa che mi ha lasciato incredula: si sentivano gli uccellini cinguettare come nei film della Disney. Vi auguro lo stesso rumore (e ne aproffitto per ricordare a tutti di non URLARE mai in montagna per evitare di disturbare la quite. Ovvio se salite fino in cima per sfogarvi… diciamo che potrebbe avere il suo senso. Una videochiamata con face time, per me, non ce l’ha il senso).
Torniamo al percorso…
Nonostante la presenza di tratti leggermente più ripidi, il percorso non presenta difficoltà tecniche, rendendolo ideale per chi cerca un’escursione rilassante ma al tempo stesso immersiva. È fondamentale, tuttavia, avere con sé ramponcini per affrontare eventuali tratti ghiacciati, garantendo così una progressione sicura.
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