Guida per correre in inverno nonostante non siate autolesionisti
Cerchiamo di analizzare i casi con obiettività.
Corsa in primavera: vegetazione rigogliosa, lieve brezza in volto che asciuga le prime gocce di sudore, quell’aria frizzante che vi irradia di energia e una luce intensa che dà colore a quanto vi circonda.
Corsa in inverno: tutto ghiacciato attorno a voi, aria gelida che vi trafigge i polmoni facendovi credere di averli compromessi per sempre, nebbia che vi avvolge capace di farvi perdere sotto casa vostra e un buio totale che vi ottenebra perché a meno che non siate a casa durante il giorno, di inverno, tocca correre con il buio.
Dite che devo continuare con la analisi o vogliamo già chiuderla qui?
Ora. Ma come fate, voi, runner, voi…
Quelli che non mollano mai, neppure un mese, neppure una settimana, neppure quando fuori nevica e giuro, lo giuro, che li HO VISTI IO! Li ho visti! Che correvano con la neve sui marciapiedi e loro? Loro correvano in strada…
Dicevo. COME FATE VOI RUNNER A DIRMI: “No ma guarda che sbagli. E’ bello correre in inverno perché senti freddo per pochi attimi ma poi LA TEMPERATURA E’ PIACEVOLE”.
Piacevole?
La mia ultima esperienza con gradi -10 percepiti, (2 o 3 reali) rispecchiava questa situazione:
– Nebbia! Foschia! O quello che volete, ma io non vedevo un piffero.
– Lavori in corso a ostruirmi il passaggio (ok lo so che non c’entra con l’inverno, ma se ci si mettono pure loro)
– Buio serale di quelli che basta un lampione spento per farti vivere i brividi da thriller
– Aria ghiacciata che mi riusciva a fare la ceretta ai peli interni del naso
– Aria ghiacciata che quando ho iniziato a respirare con la bocca a causa del fiatone mi ha ricordato perché ho sempre odiato le Fisherman’s Friend
– BRINA o ghiaccio o quel che è su tutte le ciglia e sopracciglia che quando mi sono guardata allo specchio dell’ascensore mentre finalmente tornavo a casa, mi sono fatta tenerezza da sola!
Da qui si evince di come il concetto di “piacevole” sia un argomento molto labile e soggettivo.
Al che mi chiedo, perché correre in inverno quando in realtà si ama lo sport ma non si crede nelle torture auto-inflitte? Perché stare fermi per dei mesi è controproducente e allora serve trovare un modo per riuscire a superare questo inverno, ed è inutile iscriversi in palestra dicendo: “Almeno tengo il ritmo” se la palestra, a voi, non piace!
(Sono andata là dentro una volta… E ancora adesso il mio collega mi fa il conto di quanto io abbia pagato quell’unica volta di palestra).
Ecco quindi la guida che mi sono fatta per riuscire a correre in inverno nonostante ogni parte del mio corpo si rifiuti ogni volta… Pochi semplici passi per riprendere a correre? (Diciamo corricchiare dai!).
1. Accorciate le distanze e diminuite i tempi
Dovete scendere a compromessi con voi stessi. Inutile chiedere al vostro corpo e alla vostra mente di stare in strada un’ora con 0 gradi se non vuole scendere neppure per 5 minuti.
Iniziate con 2 o 3 chilometri di modo che si riesca almeno a ripartire o perseguire un qualche allenamento anche in inverno.
(Ovvero: patteggiate con voi stessi).
2. Scaricate una nuova playlist
… che sia più in tema con la fatica che andrete ad affrontare
(E se ne trovate una stile Rocky in Alaska, per favore, condividetela con me)
3. Controllate le previsioni meteo
La pioggia di questi periodi è troppo, la neve non lascia tregua, ma il sole qualche volta c’è.
E non appena siete certi che la settimana preveda almeno un giorno di sole, iniziate a dirvi ogni giorno che “Questa settimana si va”.
4. Ditelo a tutti
Amici, parenti e pure sui social! Perché così qualcuno che poi vi chiederà: “Ma allora sei andato a correre?” ci sarà, ed è molto più comodo rispondere “Sì, sì, ma ho corso poco”… Che non arrampicarsi sui muri per spiegare il “Volevo eh, ma poi…”.
E se tutto questo non basta, ecco il metodo infallibile di solito. Doloroso eh, ma efficace.
5. PESATEVI! Salite sulla bilancia e PESATEVI!
Vi rovinerete la giornata e forse anche la settimana, ma ne sarà valsa la pena.
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