Consigli e cose da sapere prima di partire per Israele
Nel momento in cui si decide di partire per Israele, le domande, non sono mai abbastanza. Si parla di secoli di storia, si parla di uno degli stati con la storia odierna più difficile, si parla di guerra e Palestina.
Le cose da sapere su Israele sono infinite, qui provo a dirvene alcune utili.
1. Sicurezza
I giornali enfatizzano? Non saprei, ma sul conflitto israelo- palestinese non più di tanto. Leggete con cura Viaggiare Sicuri prima di fare il vostro itinerario, consapevoli che la situazione in Israele/Palestina cambia di frequente. (E in questo post parlavo del discorso viaggiare in Israele senza paura, più nel dettaglio).
2. Turisti sereni
I turisti in Israele sono amati e trattati con infinita cordialità e amicizia sia dagli Israeliani che dai Palestinesi. I problemi li hanno tra di loro, ma ai turisti tutti riservano gentilezza.
3. Visto per Israele
Non serve alcun visto per entrare.
4. Assicurazione viaggio
Fate assicurazione di viaggio con una consapevolezza: i Paesi che risultano poco sicuri e dichiarati tali dalla Farnesina non vengono coperti da assicurazione. E piccola chicca scoperta in corso di viaggio: se nel mentre in cui siete via la Farnesina inserisce Israele nei luoghi poco sicuri, da quel momento, l’assicurazione non vi copre più. Informatevi presso la vostra assicurazione… Ma facile siano tutte così.
5. Passaporto
Sarebbe il caso di non farsi timbrare il passaporto onde evitare poi di aver problemi se volete viaggiare in altri Paesi quali Iran per esempio. Basta dire: “No stamp, please”, ma loro in realtà lo sanno bene e nel mio caso non ho dovuto neppure chiederlo.
6. Controlli aeroporto
I controlli per entrare in Israele possono anche essere molto dettagliati, ma nel mio caso non ho avuto neppure una domanda in entrata, mentre al rientro, ho subito un piccolo terzo grado (“Da quanto tempo state insieme? Vivete insieme?”). Rispondete cortesemente come se fosse normale, e non ci saranno problemi.
7. Documenti sempre dietro
Il passaporto dovete averlo sempre con voi. E per passare i check point e anche per semplici controlli che possono decidere di fare. É la vostra carta d’identità, e in Israele la chiedono spesso.
8. Connessione
La WiFi è presente quasi ovunque nelle grandi città.
9. Cambio
In aeroporto ho trovato il miglior tasso di cambio di tutto il viaggio.
10. Gerusalemme
Pianificate minimo 3 giorni a Gerusalemme se volete vedere tutto, o quasi. Inoltre Gerusalemme può essere serenamente usata come base per visitare la Palestina e molti altri luoghi di Israele.
11. Prezzi in Israele
I prezzi non sono economici! La media per dormire una notte in ostello/camera doppia si aggira sui 40/50 euro A PERSONA. La media al ristorante è di 20/25 euro a testa.
12. Acqua free
Si usa bere l’acqua non imbottigliata, vi basta chiedere normal water (e non mineral) e solitamente vi danno la loro del rubinetto. Buona e gratis.
13. Spostamenti
Ci si può spostare agevolmente con i mezzi pubblici. E presto vi dirò più nel dettaglio.
Quanto vi dico subito e vi dirò spesso: un viaggio strepitoso, unico e davvero meraviglioso.
Altri post utili:
Viaggiare in Israele Palestina con i mezzi pubblici
Daniela Franchi dice
Semplice ed efficace grazie dei Suggerimenti
Simona Scacheri dice
E grazie a te per il commento che fa un gran piacere 🙂
Sabrina Marzullo dice
È vero che non fanno entrare chi ha il passaporto con timbri di altri paesi di ori9ine ataba? Io ho il timbro di Abu dabhi
Simona Scacheri dice
Che io sappia il problema vero è se hai timbri israeliani sul passaporto, non viceversa.
Poi vero che alcuni paesi non sono ben visti e ben voluti in Israele, ma non i Paesi Arabi in generale… io sapevo Iran per esempio. So anche che però in teoria loro ti fanno molto più domande e cercano di capire come mai sei lì, ma vogliono capire chi prosegue in Palestina cercando di capire se sono attivisti.
In quel caso possono decidere di non farti passare.
Ti consiglio però di chiedere alle istituzioni ufficiali per un ultimo consulto, ma che sappia io… Adu Dabhi non è un problema.
Ma come detto, chiedi all’ambasciata/consolato meglio 🙂