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Escursione al Monte La Nuda
La salita al Monte La Nuda è un’escursione capace di regalare boschi maestosi, panorama a 360 gradi, colore e vento in faccia non appena si varca la soglia del bosco e si giunge in “vetta”…
Tutto questo a dire: l’escursione al Monte la Nuda è una delle più belle escursioni da fare nel Parco del Corno alle Scale.
Impegnativa, probante e completa, regala paesaggi montani bellissimi e qui vi racconto come avviarsi in questo trekking appenninico.
Dati tecnici escursione
DIFFICOLTÀ: impegnativa (EE) |
TEMPO: 6 ore |
DISLIVELLO: 1180 m (a salire e a scendere) |
LUNGHEZZA:16 km per il POLAR – 20 km per Wikiloc |
DOVE: Parco Corno alle Scale, Emilia Romagna |
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Come arrivare?
Il Monte La Nuda è una delle cime simbolo del Parco Corno Alle Scale. Siamo in Emilia Romagna, nella provincia di Reggio Emilia e il Parco si trova sul confine con la Toscana.
L’escursione al Monte La Nuda che vi racconto in questo post parte dal Parcheggio del Centro Visite del Parco Corno Alle Scale.
Ma al contempo c’è anche la variante che parte invece dal Rifugio Segavecchia… E non solo.
E’ una cima quindi potreste trovare diversi punti di partenza a seconda dell’escursione che volete fare.
Qui ve ne racconto un paio.
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Consigli per trekking Monte La Nuda
- A chi si rivolge?
L’escursione è molto impegnativa e richiede un buon allenamento. Il dislivello a salire è tanto e si passa la prima ora e mezza a salire, la discesa molto ripida e prolungata e la durata richiede resistenza.
- Si può fare con i cani?
Sì, noi siamo saliti con Bruschetta e ne abbiamo incontrati diversi.
- Si può fare con i bambini?
Non lo vedo un percorso adatto a meno che i bambini in questione non siano dei piccoli montanari con esperienza, ma questo lo sapete meglio voi.Diversamente è un percorso EE. - Non si incontrano fontane
Nel corso dell’escursione non si incontrano fontane. Si passa però dal Rifugio Segavecchia, solo che serve verificarne l’apertura.
- Segnali
Il percorso è ben segnalato con i classici segnali CAI bianchi e rossi, ma è sempre consigliabile avere dietro la mappa.
MAPPA PARCO CORNO ALLE SCALE
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Traccia gpx
PARTENZA: | Parcheggio Centro Visite Parco Corno Alle Scale |
ARRIVO: | Parcheggio Centro Visite Parco Corno Alle Scale |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì |
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Varianti Monte La Nuda
L’escursione al Monte La Nuda può prevedere diverse varianti.
Se in questo post vi vado a raccontare un giro ad anello che parte dal Centro Visite del Parco, arriva in cima al Monte La Nuda e poi prosegue per permettere un giro ad anello ai bordi del parco su una sterrata, ci sono anche altre versioni. Io vi dico le due che ho testato.
- Monte La Nuda dal Centro Visite del Parco
Questa l’escursione fatta da me che vi racconto bene. Prevede una salita di circa 600/700 metri di dislivello piuttosto faticosa, ma ben peggio è la discesa. Ripida e su sentiero con rocce, scende per quasi 900 metri di dislivello. - Monte La Nuda dal Rifugio Segavecchia
In questo caso fareste il percorso sopra detto al contrario e quindi una salita di quasi 900 metri di dislivello molto ripida, ma poi a scendere circa 600/700 metri di dislivello su sentieri più larghi.
Si trova una versione che parte anche da Cerreto dei Laghi, ma siccome io non l’ho fatta da lì, non so dirvi.
A seconda di cosa preferite, per me che NON amo le discese, con il senno del poi, sarei partita dal Rifugio Segavecchia. Invece siccome ancora non sapevo, ho fatto la variante 1 che ora vi racconto.

Descrizione trekking Monte La Nuda
Quando si parla di scegliere un’escursione nel Parco Corno alle Scale il primo nome che viene in mente è il Corno alle Scale stesso, ma subito a seguire, per me, la fissa era il Monte la Nuda.
Non fosse per altro per il nome affascinante.
Arrivati al Centro Visite, si lascia la macchina agevolmente visto che il parcheggio è piuttosto grande. Da qui partono diverse escursioni e se non erro anche la famosa gita alle Cascate del Dardagna che conto di fare presto.
Si inizia a percorrere quindi una strada sterrata facilmente riconoscibile, si passa davanti al Centro Visite e si prosegue sempre per questa strada sterrata.
Il percorso parte fin da subito con salita, ma inizialmente molto lieve.
Siamo dentro il bosco e dentro il bosco si rimarrà per la maggior parte del percorso.
Salita alla cima La Nuda
La salita prosegue e pian piano si fa più ripida.
Facile da percorrere in termini di tecnica: il sentiero non è troppo dissestato, si cammina bene e non si rischia di cadere… Ma sicuramente in termini di fiato si sente.
La fortuna è però che si cammina nel bosco e quindi in linea generale la temperatura è più fresca.
Consigliata decisamente una buona dose d’acqua dietro con sé, un po’ perché il consiglio vale SEMPRE, ma in questo caso essendoci una salita durevole l’acqua e l’integrazione dei sali è davvero importante.

Monte La Nuda 1828 metri
Dopo circa un’ora e passa di salita si esce dal bosco e la vegetazione cambia del tutto.
Tutt’attorno il verde, il cielo e una vista a 360 gradi.

La salita non è ancora finita, ma il sentiero è molto agevole da percorrere e lo scenario attorno distrae e allieva la fatica.
Diversamente potete fare una prima pausa in mezzo a questi prati spettacolari e poi proseguire per arrivare in cima.
Alla cima manca poco però: 20 minuti circa, 30 massimo.

A questo punto non resta che arrivare in vetta!
Contrassegnata dal classico cartello, lo scenario attorno è spettacolare. I colori a seconda delle stagione cambiano, ma di mio li ho trovati particolarmente intensi (fine maggio/inizio giugno).

Tutto in cima è un susseguirsi unico di prati dove stendersi per godersi il panorama a 360 gradi.
Fare pic nic o assaporare l’aria fresca… Il problema è solo che se prevedete il giro completo come quello che vi racconto in questo post, il tempo è tiranno perchè una volta arrivati in cima siamo a solo 1/4 del percorso totale… Mancano ancora 4 ore e trenta almeno di trekking e quindi, noi abbiamo poi dovuto proseguire.

Diversamente, e ve lo consiglio, potete anche solo godere delle cima e poi scendere per un totale di 2 ore e 30 di escursione, massimo 3 ore. E con uno scenario simile forse ne vale davvero la pena.

Discesa Monte La Nuda
Come sempre, per me, la parte peggiore è la discesa!
Ripida, irta e che richiede un equilibrio decisamente maggiore del mio.
La discesa dal Monte La Nuda verso il Rifugio Segavecchia è bella tosta, lunga, lunghissima e sopratutto con diversi tratti ripidi. Dopo un primo tratto aperto ci si addentra nel bosco e qui serve prestare attenzione alle diverse rocce che caratterizzano il sentiero.
Gli amici che arrancavano in salita si sono divertiti molto in discesa, io che invece gioivo nella fatica della salita, ho rimpianto di non aver fatto il giro al contrario a dire: a ognuno i propri gusti.
Di base però è una discesa lunga, piuttosto ripida e che richiede attenzione ma non ci sono tratti esposti. La maggior parte avviene all’interno del bosco e il sentiero di segue agevolmente.
Dopo circa 880 metri di dislivello a scendere si arriva al fiume. Qui abbiamo fatto una bella pausa pranzo.
NB: si può anche scegliere di fermarsi al Rifugio Segavecchia che è poche centinaia di metri finita la discesa. Serve solo controllare che sia aperto.

Giro ad anello – parte seconda
Vi rassicuro subito: la parte dura di questo trekking è la prima, quella che riguarda la salita e la discesa dal Monte La Nuda… una volta scesi e arrivati al Rifugio Segavecchia le cose cambiano del tutto.
Si tratta di fare un anello che permette di tornare all’auto a piedi lungo una carrareccia ai confini del Parco.
Si sale ancora, il dislivello rimanente da fare è di 400 metri a salire ma i metri sono ben distribuiti e si può fare questo tratto tra una chiacchiera e l’altra.
Il percorso è sempre nel bosco e non presenta difficoltà.

La fatica nelle gambe, certo, si fa sentire perchè i chilometri sono tanti… Anche se vi ammetto che il mio Polar ne ha segnati 16 di km mentre la traccia di Wikiloc ne segna 20…
A voi l’ardua sentenza.
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