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Passo Pordoi a piedi: passeggiata al cimitero militare germanico
Questa volta non vi parlo di un trekking, nel suo termine corretto. E neppure di un’escursione… Ma vi racconto di una passeggiata in montagna!
Precisiamo: dico sempre che il termine passeggiata in montagna non si usa, illude e quasi sempre è una sola, ma in questo caso il termine corretto è proprio passeggiata e aggiungo aperta a tutti.
Per ogni età. Per passeggini. Per cani, ma soprattutto per chi ha voglia di godersi uno degli scenari più belli del mondo (sì, sì), senza però dover fare trekking o escursionismo.
E di contro vi dico, siccome io (come tanti) faccio trekking ed escursionismo (anche) per poter vedere posti capaci di togliere il fiato, nonostante questo percorso o passeggiata sia davvero una passeggiata, ciò non toglie che è un incanto e per questa ragione da fare e da consigliarvi di farlo!
Da Arabba a Passo Pordoi: come si arriva alla partenza?
Già solo la strada che porta da Arabba a Passo Pordoi è uno spettacolo.
Panoramica, a dire poco. Scenografica e spettacolare rendono di più l’idea… Ma al contempo richiede attenzione.
Questa strada che in questo caso vi consiglio in macchina incontra frotte intere di ciclisti e sicuramente chi di voi pratica ciclismo sa bene di cosa parlo: è un must.
Essendo come detto una strada molto bella, tantissimi i ciclisti che la fanno con grande prova di fiato visto che è tutta in salita. Sono inoltre dei tornanti continui per questo serve prestare ben attenzione ai ciclisti se si è in auto (e ai ciclisti dico: per favore non invadete le corsie che se mettete sotto VOI una macchina… Anche no eh!).
Da Arabba per salire a Passo Pordoi si impiegano circa 20 minuti.
Quando si arriva, facendosi strada tra ciclisti e motociclisti, si trova un parcheggio a pagamento “Scusi quant’è per un’ora?”, “Noi fazziamo 5 euro per tutto il giorno”… Oppure dei parcheggi più avanti gratuiti. Solo che se trovi tutti i parcheggi gratuiti pieni zeppi, ti tocca andare a pagare i famosi 5 euro “Grazzie”, dice lei con accento non proprio italico.
Qui siamo al confine tra Veneto e Trentino. Tra Arabba e Canazei (mappa)
Qui siamo in uno dei posti capaci di farti credere nella perfezione sì, quella della natura!
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Passeggiata verso il Cimitero Militare Germanico
Passo Pordoi è sicuramente uno dei luoghi da non perdere quando si visitano le Dolomiti. Lo scenario che si presenta è suggestivo e volendo si può anche prendere una funivia che porta a 2950 metri e che regala una vista pazzesca: la Terrazza delle Dolomiti, si chiama così… Ma parliamo del come godersi la semplice magia del Passo Pordoi.
Arrivando in piena estate e magari in concomitanza dei bus, un lieve senso di “aiuto quanta gente” potrebbe cogliervi.
A maggior ragione che tutto attorno è incanto puro, come godersi questa meraviglia senza dover per forza scalare vette?
Ed ecco la passeggiata: da Passo Pordoi prendere in direzione “Cmitero Militare Germanico”.
Durata: 20/30 minuti ad andare e altrettanti a tornare (dipende da quante foto fate… E sappiate che vorrete farne tante).
Strada: asfaltata senza discese o salite rilevanti
Percorribile da tutti, ho visti signori anche molto anziani
Si tratta di una semplice passeggiata lungo una strada asfaltata e facile da percorrere semplicemente è molto ma molto più isolata e molto ma molto meno incasinata. Sullo sfondo potete già vedere il Cimitero e avvicinarvi pian piano godendo della Meraviglia della natura.
Godendo delle Dolomiti. Da un lato e dall’altro.
Lo scenario toglie letteralmente il fiato e le panchine messe per godere il panorama sono un invito a prendere questa passeggiata con grande calma.
Senza fretta. Il silenzio attorno tiene compagnia.
Sarà che io ero da sola con Bruschetta (il mio cucciolo di maltese), ma mi sono totalmente persa nel paesaggio, nel silenzio, nell’estasi del momento.
Cimitero Militare Germanico di Passo Pordoi: di cosa si tratta?
Questo luogo, questo cimitero, questo memoriale è stato costruito in memoria dei caduti tedeschi e austriaci della Prima Guerra Mondiale (all’interno della cripta) e della Seconda Guerra Mondiale (all’esterno della cripta).
Un luogo che si inserisce nel contesto naturale in maniera magistrale e richiama silenzio su silenzio. Silenzio in rispetto del luogo e delle vittime, silenzio per sentire le sensazioni che questo luogo dà.
Se si vogliono ripercorrere ancor meglio le tappe della guerra su questa montagne si può anche visitare il Museo della Guerra sempre a Passo Pordoi.
Vi dico: fatemi sapere se anche voi siete rimasti tramortiti dalla bellezza di questo posto, io ancora non me ne capacito di quanta bellezza esista.
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