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Primo cammino in solitaria: dove andare e come scegliere?

10 Giugno 2021 by Simona Scacheri Lascia un commento

cammino in solitaria glt langhe

Fare un cammino in solitaria.
Percorrere i sentieri che caratterizzano l’Italia in modalità “solo” (come dicono in inglese) o in totale solitudine come potrei dire io.

Eh sì perchè camminare in Italia non è come percorrere il tanto noto Cammino di Santiago dove si riversano centinaia di migliaia di camminatori all’anno. E se sul cammino spagnolo è naturale partire da soli per poi incontrare tante persone sul percorso con cui condividere i propri passi… Sui cammini in Italia, spesso, questi passi non trovano compagnia.

Precisiamo: nessun giudizio di “meglio o non meglio”. Semplice constatazione della realtà.
Ma vi dico meglio.

Indice degli argomenti

  • Cammini più frequentati e meno “solitari”
  • Primo Cammino in Solitaria: 7 consigli
    • Partire da un cammino breve
    • Scegliere un percorso adatto alle proprie esigenze fisiche e psicologiche
    • Prenotare i pernottamenti
    • Verificare i mezzi per muoversi al rientro
    • Studiare bene il percorso e i punti di possibile difficoltà
    • Munirsi di traccia gpx
    • Evitare i boschi alle 7 di mattina…
  • Dove vado per il mio primo cammino in solitaria?

Cammini più frequentati e meno “solitari”

Partendo dal presupposto che in Italia i cammini non sono ancora famosi al pari del Cammino di Santiago, ci sono però 3 cammini che sono i più frequentati d’Italia. E in particolare uno di gran moda.

Qui si dovrebbero incontrare persone, di mio le ho incontrate ad esempio, ma precisiamo: non è possibile stabilire una regola.

  1. Via Degli Dei
    Questo uno dei cammini di gran moda, frequentato tantissimo, anche da giovani nonostante sia necessario essere allenati e di certo non è una passeggiata adatta a tutti eh (no, 1000 metri di dislivello al giorno di media se lo fate in 5 giorni richiedono allenamento). Qui però capita di incontrare altri camminatori.
  2. Via Francigena
    Si tratta del cammino più frequentato in Italia, ma è talmente lungo che serve scegliere anche la parte giusta e il periodo giusto. Vi consiglio la via Francigena Toscana se sperate di incontrare altri camminatori, molto frequentata.
  3. Via di Francesco
    Il terzo cammino più frequentato in Italia. Lo feci in inverno incontrando solo 2 camminatori, ma credo che nei periodi caldi si trovino più persone.

Primo Cammino in Solitaria: 7 consigli

Mi è stato chiesto tante volte “dove mi consigli di andare per un cammino in solitaria” e ho quindi pensato di raccogliere i miei consigli, le mie personalissime considerazioni qui.

Una premessa: per cammino intendo e specifico che parlo di percorsi in ambienti collinari, urbani o di media montagna. NON parliamo di trekking in alta montagna o percorsi che richiedono tutt’altro genere di preparazione. Lì dovremmo aprire un altro capitolo come si suol dire.

Qui parliamo di quelli comunemente intesi cammini in italia.

Inoltre aggiungo: questi consigli si rivolgono a tutti, ma in primis alle donne essendo di base per me più semplice capirle!

Ecco alcuni consigli pratici:

Partire da un cammino breve

Questo il mio consiglio personale: se non avete mai fatto un cammino da sol* in Italia, non avete idea di come sia l’impatto e soprattutto se vi piaccia oppure no, io partirei con il scegliere un cammino breve per capire se mi piace, se mi sento a mio agio in questa esperienza, se mi diverto e soprattutto se me la sto godendo.

Ma questa una mia personalissima considerazione. Ovvio che dipende da mille fattori e tantissime persone partono in solitaria per mesi, dipende sempre anche da quanto vi spinge ad andare.
Se come capita spesso a me lo fate per ragioni “di viaggio”, partire da un’esperienza breve può essere un’idea per testarvi.

Alcune idee di cammini brevi: Cammini di pochi giorni, 3/5 tappe

Scegliere un percorso adatto alle proprie esigenze fisiche e psicologiche

Non serve strafare perchè di base si rischia soltanto di non godersela e soprattutto, in questi casi, si rischia di farsi male. Tendiniti, infiammazioni, dolori vari sono il modo del nostro corpo per dire: “Non ce la fai”. E tocca tornare a casa. Mi è ovviamente successo e l’ho preso per quello che era: un fallimento.

A voi quindi consiglio di scegliere un percorso adatto al vostro allenamento e magari allenarvi anche prima di partire se pensate di non esserlo abbastanza.

Non solo. Aggiungo scegliere qualcosa che vada bene psicologicamente.
Se ad esempio non amate gli ambienti troppo isolati, la natura selvaggia, meglio prediligere un cammino che passi in borghi e resti in contatto con l’ambiente urbano.
Se non amate il bosco, come me, meglio evitare di fare la traversata dell’Appennino per dire perché difficilmente vi sentirete a vostro agio psicologicamente.

Meglio guardare i percorsi e scegliere qualcosa di adatto, non solo al fisico ma anche alla mente!

NB: i cammini in Italia sono in media 3/4 volte più difficili di quello di Santiago, dicono i camminatori che li hanno vissuti entrambi.

Prenotare i pernottamenti

Per stare più sereni e dal momento che siete in cammino da sol* è meglio a mio parere avere già una meta chiara dove arrivare e sapere di avere un posto certo che vi attende (e magari anche una bella cena).

Ci si sente più rilassati. Ovvio che se invece preferite l’avventura… Vi basta non prenotare!

Verificare i mezzi per muoversi al rientro

Sempre nella scelta del vostro primo cammino da sol*, io valuterei anche il rientro. Se si riesce a fare con mezzi pubblici o se è necessario un taxi visto che quando ci si muove da soli non è solo una questione di sicurezza, ma anche di costi (a far la differenza).

Studiare bene il percorso e i punti di possibile difficoltà

Consultate i gruppi, chiedete info ai locali o parlate con gli albergatori: oltre alle guide cartacee e agli articoli online è sempre bene cercare anche informazioni recenti presso le persone che vivono i posti o che hanno percorso il cammino in tempi recenti.

Potrebbero aver chiuso un tratto di sentiero e sulle guide non lo trovate scritto, per esempio. O magari il maltempo ha fatto danni. E tanti altri dettagli che se si sanno prima è meglio.

Munirsi di traccia gpx

Per me essenziale per poter camminare a cuor leggero e guardare più il paesaggio che i cartelli (infatti matematicamente sbaglio 1 volta su 4 e devo poi tornare indietro!).

Evitare i boschi alle 7 di mattina…

E se come me avete poco amore per i boschi, le ambientazioni fiabesche che però hanno sempre racchiuso il cattivo di turno, evitate il bosco alle 7 di mattina: tanti gli animali presenti che vi faranno sobbalzare a ogni movimento (ma ammetto anche tanta meraviglia nel vederli, DOPO aver visto che non parliamo del “cattivo di turno” però).

Dove vado per il mio primo cammino in solitaria?

Se di mio avevo già vissuto viaggi e trekking semplici in solitaria, non avevo ancora provato un cammino itinerante di più giorni. Ero curiosa di provare l’esperienza.

Ho quindi deciso di provare a percorrere un piccolo cammino e ve lo racconto in questo video!

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