Sei in Abruzzo, non puoi farci niente!

Da brava piemontese di nascita e milanese di adozione, ammetto, non conoscevo molto la zona dell’Abruzzo. Anzi, rettifico, non la conoscevo per nulla.
Non ricordo se c’ero già stata da piccola, ma so bene che a una certa età mi sono resa conto delle lacune infinite che avevo in materia esordendo con: “Ma sai che io non sono mai stata in Abruzzo?”.

E se la mia prima volta al Gran Sasso era già stata epica, e capace di farmi innamorare a prima vista, ho presto appreso che “Sei in Abruzzo, non puoi farci niente”.  E se vi chiedete che caspita stia dicendo, ora vi spiego.

Sei in Abruzzo, non puoi farci niente…

1. Non puoi stupirti se capitando in quel di Pescara nel corso del weekend, il centro è talmente vivo e popolato da farti pensare di essere finita in un grande e affollatissimo locale unico a cielo aperto. Centinaia di baldi giovani, belle ragazze (ovviamente), ma vi dirò, per una volta tanto aggiungo, anche bei ragazzi (dovere di cronaca eh!).

2. Non puoi pensare che pagare 2 euro una birra sia illegale perché quando lo vedi scritto sullo scontrino capisci che è reale!

3. Non puoi andare a dormire alle 3 solo per il semplice fatto di essere arrivata a Tocco da Casauria e dare per scontato che, in un piccolo paese, non ci sia nulla… Dal momento che il pub della zona ti serve anche da mangiare. E il bello è che te lo servono con il sorriso, senza storgere il naso e come se gli facesse pure piacere!

4. Non puoi non commuoverti quando vedi che la madre del tuo amico abruzzese ha cucinato le ferratelle abruzzesi alla nutella. Per 15 persone.

5. Non puoi non buttarti a capofitto sulla torta cucinata sempre dalla mamma dell’amico abruzzese che ha ritenuto che 200 ferratelle potessero non bastare nel caso di un’improvvisa fame.

6. Non puoi restare indifferente di fronte allo spettacolo autunnale che il Parco della Majella offre.

7. Non puoi tacere. Ti tocca iniziare a esordire con il consueto “Che bello! Che spettacolo” non appena ti ritrovi di fronte all’Eremo di Santo Spirito dove gli amici ti hanno condotto consapevoli che l’Abruzzo ha bellezze infinite e con orgoglio ti mostrano anche l’Eremo di San Bartolomeo (nel mentre che tu ringrazi sempre di essere nata in Italia, Paese così bello!).

8. Non puoi non renderti conto che in Abruzzo, evidentemente, il clima è leggermente diverso rispetto al nord dopo aver mangiato il pesce con vista mare e sole e cielo blu… A metà ottobre (nel mentre a casa, diluviava).

9. Non puoi ignorare la cucina del posto: gnocchetti con ragù che io, non so descrivere tanto sono buoni (e diversi dai nostri gnocchi), e arrosticini e pesce! E se vuoi provare a pagare la tua cena a prezzo giusto al ristorante del tuo amico che già ti ha invitato e ospitato e la mamma ha fatto i dolci e… Ma va! Sei in Abruzzo, non puoi farci niente.
(Villa del Barone è il ristorante di famiglia del mio amico. Celebrano matrimoni, pranzi e cene e sono molto serena nel consigliarvelo. Vista sulla Majella, da paura!)

10. Non puoi farci niente infine… Se l’ospitalità abruzzese è talmente estrema, coinvolgente, esagerata, infinita che tu (da brava nordica) colta da estremo imbarazzo, arrivi a chiedere a un’amica: “Ma dai, come facciamo? Io qui ho bisogno di pagare! A Milano siamo abituati a pagare tutto. Qui ci stanno donando tempo, anima e ci offrono di tutto, come facciamo a sdebitarci?”.
E lei, abruzzese di nascita, risponde: sei in Abruzzo. Non puoi farci niente… qui, l’ospitalità è così.

(Weekend che insegnano. Grazie di cuore).