Il Sentiero Cieloronda è uno dei sentieri più belli e panoramici dell’Altopiano del Renon in Alto Adige.
Se cercate un percorso escursionistico capace di farvi ammirare in un solo giro tutti gli scorci panoramici più rilevanti, intensi e belli dell’Altopiano del Renon su al Corno del Renon, sappiatelo, Cieloronda è la risposta.
Vi racconto del giro completo di 18 km.
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Cieloronda, percorso completo al Corno del Renon
Questa volta sull’Altopiano del Renon ci sono andata da sola.
Senza Miche o Bruschetta o altri amici e, come ogni volta in cui vado in montagna da sola, lo studio che faccio dei percorsi è 10 volte superiore a quello che faccio quando sono in compagnia.
Studiando quindi i sentieri più belli da fare, un nome appariva chiaro o meglio chiarissimo fin da subito: sentiero Cieloronda, Corno del Renon a 2000 metri di altezza.
Il mio problema restava il capire se fosse sicuro, se fosse adatto a un’escursione in solitaria e se fosse adatto a me.
Penso che andare in montagna da soli non sia saggio, per questo quando lo faccio prediligo e scelgo solo sentieri “sicuri” o meglio che non presentano almeno sulla carta particolari difficoltà o parti esposte o pezzi complessi…
E posso dirvi fin da subito che il sentiero Cieloronda è un percorso che ben si presta a chi cerca un percorso da fare da soli in sicurezza o a un percorso lungo sì, ma non complesso.
Dati tecnici escursione
DIFFICOLTÀ: medio (per lunghezza) |
TEMPO: 5 ore in tutto |
DISLIVELLO: 735 m (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: 16 km sui siti ufficiali (io ne ho fatti 18 km) |
DOVE: Altopiano Renon, Alto Adige |
(Tutti i dati li raccolgo con il mio amatissimo PolarGRITX, un orologio dedicato totalmente al mondo outdoor).
Come arrivare al Corno del Renon, dove inizia il sentiero?
Per arrivare al Corno del Renon da dove parte il sentiero Cieloronda serve andare fino al parcheggio Tre Vie – Pemmern e prendere la Cabinovia del Corno del Renon che in una decina di minuti vi porta a 2070 metri.
Potete arrivarci in auto lasciando l’auto al parcheggio Pemmern (mi dicono gratis, io non l’ho usato, ma mi fido!).
Oppure potete prendere l’autobus numero 166 da Collalbo e arrivare qui.
Per muoversi è consigliatissima la Ritten Card che viene fornita al centro informazioni del turismo o direttamente dal vostro hotel ogni qual volta si soggiorna nell’Altopiano del Renon e dà diritto ai mezzi pubblici della zona GRATUITAMENTE (e a tante altre cose).
Trovate tutte le informazioni complete sulla Ritten Card e sul come arrivare alla Cabinovia in questo post sul Sentiero Panoramico del Renon.
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Dove dormire?
Questo l’hotel in cui ho soggiornato io a Soprabolzano.
Il Sentiero Cieloronda è difficile?
La risposta sarebbe no, ma come sempre è bene spiegare meglio.
Classificato INTERMEDIO il sentiero Cieloronda presenta una bella lunghezza (18 km i miei e 5 ore di trekking).
Percorre però anche parti molto facili come il sentiero panoramico del Renon e si collega ad altri sentieri che permettono di farne versioni più brevi.
Di contro presenta alcune salite che spiegano il motivo dei 735 metri di dislivello.
Van detto però che il percorso completo non ha parti tecniche.
Non ha parti esposte.
Non presenta problematiche per chi soffre di vertigini.
Richiede solo un po’ di sano allenamento o di buona preparazione fisica, la differenza della percezione quindi sta nel vostro allenamento sportivo.
Se ne avete, il sentiero risulta facile con poca fatica.
Se non ne avete, resta un percorso semplice ma sicuramente la fatica non mancherà.
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Consigli per l’escursione
- Si può fare con i cani?
Sì, è obbligatorio tenere i cani al guinzaglio (e io vi riporto la regola).
- Segnaletica
Tutto il percorso è segnalato molto bene, mi avevano detto che non ci si poteva perdere e in effetti confermo. In aggiunta avete la mia traccia gps.
- Mappa
Sempre bene avere una mappa cartacea della zona.
- Nel corso dell’escursione si parte da un rifugio e dopo circa due ore e trenta si incontra il Rifugio del Corno del Renon. Trovate quindi (in estate) acqua e cibo e birra e strudel dove necessario.
Traccia gps Cieloronda
PARTENZA: | Rifugio Schwarzseespitze |
ARRIVO: | Rifugio Schwarzseespitze |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì (per scaricarla accedi da DESKTOP a Wikiloc) |
Cieloronda: racconto percorso completo
Si arriva su con la cabinovia del Renon e già attorno lo scenario è intenso . Il panorama è a 360 gradi e devo dire la soddisfazione di ammirare una tale vastità notevole.
Partenza dal rifugio Schwarzseespitze a 2070 metri. Decido fin da subito che questo sarà il mio punto “dolce” al rientro. Adesso sento l’esigenza di andare.
Trovo subito una mappa di fronte che evidenzia il sentiero e decido di fare il giro lasciando per ultimo il sentiero panoramico nella sua parte più “turistica” (con la tavola rotonda per dire).
Ad oggi non so se farei la stessa scelta perché ovviamente alle 9,30 di mattina c’è molta meno gente rispetto a quella che ho poi trovato alle 15… Valutate voi.
Fatto sta che si parte.
Per sapere tutto sul Sentiero Panoramico Renon e sulle cose da vedere ecco il post.
Dal Rifugio Schwarzseespitze al Rifugio Corno del Renon
La prima parte del sentiero Cieloronda è quindi corrispondente al Sentiero Panoramico.
E’ mattina, c’è un bel venticello e la strada parte su sterrata praticamente in piano.
Serenità.
Ben presto si lascia il sentiero panoramico e si inizia a seguire un’altra sterrata per poi trovare i segnali che indicano un passaggio strettissimo per entrare in zona pascolo e si passa su sentieri.
Non so voi, ma la mia nuova ansia sono i pascoli con le mucche: se hanno i vitellini ho ansia di disturbarle e se sento che muggiscono, mi intesisco e allora ne sto ben ben lontana.
Si attraversa quindi un pascolo, poi un altro e si incontrano tratti di terreno molto bagnato e un po’ fangoso. Le scarpe si bagnono a tratti, ma si asciugheranno altrettanto velocemente.
Si incontrano delle panchine per godersi lo scenario, ma al contempo ci sono mille prati che mettono la voglia di fermarsi a respirare… Ma io devo andare che di strada ne ho parecchia (e alle 17.30 chiude la cabinovia, si sa mai!).
In questa prima parte non incontro nessuno. Non so dirvi come mai ma è agosto, giornata bellissima, infrasettimanale.
In compenso sono accompagnata dalla meraviglia del Cembro e ben presto entro in un bosco lungo il sentiero 2 A.
Fa caldo quindi bevo spesso.
Uscita dal bosco si trovano nuovamente scenari aperti a 360 gradi e una salita in un grande prato.
Il sentiero è il 2 e arrivata in “cima” ancora prati meravigliosi, incontro qualche escursionista e soprattutto inizio ad incontrare tutta la fattoria.
Cavalli, paiono in un quadro tanta è la perfezione e paiono in posa.
Asinelli, loro sono meravigliosi, manco si alzano quando passo, sereni e pacifici.
Capre e naturalmente mucche curiose (che per me, mi guardano male).
Il sentiero è in realtà una strada sterrata che porta al Ritten Horn ovvero verso la cima del Corno del Renon e si inizia a trovare molta più gente lungo il percorso.
Corno del Renon, la finestra sulle Alpi
Seguendo il sentiero Cieloronda si fa una breve salita (15 minuti) e si arriva in “cima” al Corno del Renon anche se si fatica a capire che sia una cima essendo di base ampio lo spazio che pare davvero una finestra sulle montagne vicine.
Il Corno del Renon è una montagna di 2260 metri e offre un panorama (come detto) a 360 gradi bellissimo.
Si possono ammirare da qui le montagne del vicino Tirolo e le famose e amate Dolomiti.
Aguzzate la vista che vedrete: Sass de Putia, il gruppo delle Odle, il meraviglioso massiccio dello Sciliar, il Catinaccio e il gruppo del massiccio dolomitico del Latemar, fino alle cime del Corno Nero e del Corno Bianco.
A nord ci sono le Alpi Sarentine e se il cielo è terso vi apparirà tutto alquanto chiaro e magnifico.
Arrivata al rifugio Corno del Renon, nonostante non volessi fermarmi per proseguire, non posso. DEVO fermarmi.
Lo scenario è troppo bello e mi assaporo una seconda colazione.
Discesa dal Corno del Renon alla cabinovia
Inizia la discesa o meglio una parte di discesa che vede uno scenario con rocce diverso dal precedente. Nulla di complesso eh, ma lo scenario cambia.
Si inizia quindi a scendere ma i prati non mancano, solo che in questa seconda parte ci sono anche un po’ di boschi (sempre pochi eh) e qualche strada sterrata.
Le Dolomiti accompagnano la vista, nel mentre prendo il sentiero numero 4.
Passo lungo un pezzo un po’ fangoso (scarpe bagnate e asciutte in 3,2,1… ) con un po’ di ombra, e poi incontro nuovamente dei bellissimi cavalli e delle abitazioni.
L’ultima parte del sentiero Cieloronda preso nella direzione che ho scelto io prevede sul sentiero 15 una bella salitina (ma per fortuna c’è ombra) e poi si arriva di nuovo in splendidi prati.
Pascoli e scenari aperti.
Si lascia però piano piano la serenità e il silenzio che ha caratterizzato il sentiero Cieloronda e una volta arrivati al Rifugio Unterhornhaus di silenzio ce n’è ormai poco.
Tanti turisti, tantissimi bambini che giocano e numerosi fruitori della montagna. In tanti salgono solo per godere degli spazi, ma tranquilli che lungo il percorso Cieloronda di “ressa” neppure l’ombra (non so il weekend però, ammetto).
Finisco quindi il sentiero panoramico lungo il lato che mi mancava e arrivo al mio obiettivo.
Una deliziosa ricompensa dolce visto che tra una cosa e l’altra ho camminato 5 ore piene e mi posso godere uno dei miei piaceri della vita preferito: il dolce!
Rientro poi con i mezzi e le numerose persone che li prendono, ma questa è un’altra storia che non sa di natura e poesia.
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Jules dice
Molto carino questo percorso, tanta gente sì!