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Sentiero Viel Dal Pan: da passo Pordoi a Porta Vescovo
Quale escursione consiglieresti assolutamente da fare a chi viene ad Arabba e ha solo un giorno?
La risposta dell’ente del turismo di Arabba e delle ragazze che lavorano e vivono qui è molto chiara: il sentiero Viel Dal Pan, senza se e senza ma.
Al che capite da voi che la curiosità sale visto che siamo nelle Dolomiti e io ancora trovo arduo scegliere un solo sentiero quando di meravigliosi ce ne sono davvero tanti… Ergo: sono andata!
Video Sentiero Viel Dal Pan
Se volete direttamente VEDERE il percorso, i paesaggio e ascoltare il racconto video, eccovi il video di 4 minuti (che so che non sempre si ha voglia di leggere):
Dati Tecnici
Partenza: Passo Pordoi (da dietro all’Hotel Savoia mappa)
Arrivo: Passo Pordoi
Giro ad anello
Durata: 3,30 effettive di camminata
Dislivello a salire: 936 metri (ben distribuiti)
Dislivello a scendere: 959 metri (ben distribuiti)
Difficoltà: facile/medio (facile perché non presenta alcuna problematica tecnica e si cammina piacevolmente, medio perchè per farlo tutto un po’ di allenamento serve avendo 936 metri di dislivello da fare in totale).
Il percorso è semplice e fattibile, ma resta pur sempre un percorso escursionistico (da farsi quindi con la dovuta attrezzatura).
Adatto anche agli escursionisti alle prime armi, ma richiede sicuramente un po’ di gamba.
Se invece non si ha allenamento meglio fare solo la prima tratta: da Passo Pordoi a Porta Vescovo (vedi più avanti come fare) oppure viceversa.
Il giro che vi propongo qui è un giro ad anello, ma spesso viene proposto da ente del turismo solo in parte con bus per rientrare alla macchina.
Perchè il Sentiero Viel Dal Pan
Il sentiero Viel Dal Pan è un percorso storico che prende il nome dal passato essendo questa una via commerciale dove avvenivano scambi.
Il sentiero Viel Dal Pan inoltre è un’escursione panoramica che consente una vista privilegiata sulla Marmolada, che resta in quota la maggior parte del tempo e come se non bastasse offre anche un paesaggio da cartolina con l’aggiunta del Lago di Fedaia dall’alto.
In sintesi: da fare! Se volete capire come mai le Dolomiti sono così magiche.
E se volete capirlo senza dover fare troppa fatica visto che questo percorso è molto più facile di tanti altri.
Da Passo Pordoi al Rifugio Viel Dal Pan
Si parte da Passo Pordoi, si parcheggia (a volte gratis, a volte a pagamento quando finiscono i posti) e si va verso l’hotel Savoia.
Il sentiero parte proprio da dietro l’Hotel Savoia e lo riconoscete facilmente: 601 il numero del sentiero CAI da seguire.
Inizia quindi una leggera salita che mostra subito da un lato la vallata, dall’altro una cima dolomitica (di cui non ricordo il nome ovviamente, ma quando conta è che la vedrete senza dubbio).
Fin da subito si ha una vista spettacolare visto che il Passo è a 2239 metri e si parte direttamente in altezza.
Fatico a descrivere i colori, l’incanto e la magia che questi scenari possono regalare, di conseguenza mi limito a dirvi del percorso: uno sterrato facilmente percorribile che non presenta nessuna difficoltà.
Arrivati “in alto” si staglia di fronte a voi la MARMOLADA e lì, ve lo dico, un po’ di sfarfallio di emozione nello stomaco rischiate di sentirlo eh.
Ma che scenario è?
Si passa il Rifugio Fredarola e si prosegue.
A questo punto un bivio: da un lato il 601 che porta al Rifugio Viel Dal Pan, dall’altro un sentiero che va in cresta.
Noi prendiamo il 601 con l’intento di fare la via classica. Da dire anche che di qui passa l’Alta Via Delle Dolomiti 2 e a vedere gli scenari viene voglia di farla tutta!
Il percorso è totalmente panoramico, in cresta, con una vista a dir poco emozionante e nel giro di un’ora si arriva al Rifugio Viel Dal Pan.
Qui se si ha il tempo almeno 30 minuti per godersi il paesaggio, meritano.
Il Lago Fedaia dall’alto e l’arrivo a Porta Vescovo
Il Lago Fedaia che appare all’escursionista dall’alto è magnifico, sembra quasi andare a contribuire al paesaggio da cartolina che caratterizza questa prima parte di escursione: il ghiacciaio della Marmolada da una parte, il lago Fedaia di fronte e le Dolomiti tutt’attorno con i prati verdi e le marmotte che lanciano i loro suoni e poi scappano. Ma che è tutto vero o sono finita su di un set? (Pensa la donna di città davvero poco abituata alla perfezione della natura).
Il percorso prosegue sempre in cresta e sempre con questi scenari mozzafiato. La Marmolada a tratti sembra sin vicina.
Dopo circa un’altra ora si arriva a Porto Vescovo con una salita necessaria da fare alla fine per raggiungere la funivia e il rifugio… E la cosa bella di queste salite dolomitiche è che per quanto siano magari anche brevi, sono sempre decisamente intense (fiatone assicurato per me, senza se e senza ma).
Porta Vescovo – Rifugio Luigi Gorza: fine del Sentiero Viel Dal Pan o rientro a Passo Pordoi
Arrivando a Porta Vescovo potete scegliere di terminare la vostra escursione visto che il Sentiero Viel Dal Pan termina a Porta Vescovo (il sentiero riguarda solo la tratta Porta Vescovo – Passo Pordoi o viceversa) e qui trovate una funivia che vi riporta ad Arabba.
Arrivando poi ad Arabba potete prendere un pullman (l’ufficio informazioni di Arabba vi saprà dare gli orari precisi e sempre aggiornati) e tornare così a Passo Pordoi dove avete lasciato la macchina… Ma siccome Michele e io preferivamo di gran lunga camminare abbiamo preferito fare un giro ad anello.
Breve nota: il Rifugio di Porta Vescovo Luigi Gorza è bellissimo!
Perfettamente integrato nel territorio, iper moderno, con una posizione (tanto per cambiare) spettacolare e tutta una serie di comodità già belle pronte (panchine moderne e comode, poltroncine, sdraio)… Avrei voluto fermarmi almeno 1 ora, ma avendo la minaccia del meteo sulla nostra testa non mi sono fermata quasi per niente e abbiamo proseguito per completare il giro ad anello e tornare a Passo Pordoi.
Ritorno a Passo Pordoi: sentiero Viel Dal Pan con giro ad anello
Per tornare a Passo Pordoi si segue una strada sterrata dietro la funivia puntando alla direzione opposta da quella da dove siete arrivati e prendendo la discesa, il sentiero diventerà presto 680 e si inizia a scendere.
La prima parte è su strada sterrata per circa 30 minuti. Poi diventerà sentiero.
Ben presto si incomincia ad avvistare il Passo Pordoi in lontananza solo che nel nostro caso (mio e di Michele), abbiamo per lo più notato la pioggia in lontananza e dentro la quale noi stavamo andando!
Sereni e certi di beccarcela TUTTA. Sapevamo del meteo incerto, quindi… eravamo preparati.
E così è stato. Quindi vi dico subito che questa seconda parte di escursione per noi è stata più all’insegna del “camminiamo veloci che qui siamo marci ed è pieno di fango” piuttosto che “guarda che meraviglia i rododendri rosa e le margherite”.
Il sentiero in realtà merita assolutamente. Non si è più in cresta, ma la vegetazione attorno è colorata, con marmotte qua è là e tanta poesia floreale e non.
Facile da percorrere se non c’è fango. E meritevole di tempi sereni.
Il tempo di questo tratto è di circa 2 ore (da Porta Vescovo a Passo Pordoi) o di 1,30 se tirate per benino perchè piove e di fare pause per foto o altro non vi viene proprio.
Si arriva a un tratto incontro alla strada che sale a Passo Pordoi asfaltata.
Si attraversa in prossimità del Rifugio Lezuo e si prosegue (c’è il cartello) per l’ultimo tratto che separa dal Passo Pordoi (che sarà in salita).
Che si faccia il giro ad anello o solo il Sentiero Viel Dal Pan questo percorso è di una bellezza incredibile e di quelli da fare quando si vuole godere appieno del panorama delle Dolomiti.
Ogni giovedì appuntamento fisso con racconti o video di trekking, cammini o escursioni! Idee per nuove gite o consigli, trovate tutto qui: FRINGE IN TREKKING Se volete invece ess ere sempre aggiornati e non perdervi nessun post, iscrivetevi alla newsletter e indicate “trekking” negli interessi. |
sara dice
E possibile farlo in bici?
Simona Scacheri dice
Ciao Sara, non te lo so dire… ma credo (e spero) di no. Il sentiero è in parte esposto e ci sono tanti escursionisti.
Posso dirti però che NON ho visto nessuna bici mentre ero lì.
GINO ROSOLIN dice
Ciao avete a disposizione la traccia GPX Grazie
Simona Scacheri dice
Ciao. Mi spiace ma di questo percorso mia no. Ma su Wikiloc o simili la troverai sicuramente 🙂