Stadio di Domiziano: 551° nella classifica delle cose da vedere a Roma!
Premessa: conosco Roma piuttosto bene. Ci vado da che sono nata con cadenza annuale, per poi frequentarla nel corso del tempo per lunghi periodi sia per lavoro che per piacere o perché “Roma è Roma e come Roma non ci sono altre città al mondo”. Sì.
E per quanto ritenga che sia una delle città più belle in assoluto (certo), non sono dell’idea che per forza di cose TUTTI i monumenti della capitale abbiano lo stesso valore.
Una delle più belle sorprese che si potessero pensare: una visita (a sorpresa) in un posto che non avevo mai visto e del quale non avevo neppure mai sentito parlare.
Lo Stadio di Domiziano di Roma dietro piazza Navona.
Il solo nome evoca storia, fasti, imperi e grandi misteri. L’idea era decisamente affascinante.
Il mio moroso di tante peculiarità che ha, diciamo che, non vanta propriamente quella dell’organizzazione (come avevo già scritto in questo post: “Quando a organizzare le cose è lui? 6 cose da ricordare” a tratti ispirato a lui) ma riconosco che in questo caso era stato ammirabile (certo che se poi ci si mette la sfiga!).
Per mia fortuna ancora adesso non so il link dell’indirizzo internet a cui si era rivolto, e solo per questo non scriverò il nome visto che lui non lo ricorda e io non sono riuscita a rintracciarlo, ma lui aveva preso informazioni dal nostro amato web per una mirabolante visita guidata all’interno dello Stadio di Domiziano organizzata però da esterni (a me ignoti a questo punto).
Io di contro non appena scoperta la sorpresa ero entusiasta, mi sembrava veramente incredibile poter visitare un monumento così importante nonostante mi colpisse non averne mai e poi mai sentito parlare. Avevo solo letto che lo Stadio di Domiziano era stato aperto al pubblico da poco, appartiene alla Roma Sotterranea e il mio grande errore è stato quello di lavorare di fantasia.
Mi immaginavo cuniculi bui, corridoi sotto la città, e chissà quali incredibili bellezze. Ancora oggi si tende a fare confusione e ogni volta che nomino “Stadio di Domiziano” amici e amiche rispondono: “Ah, i cunicoli che passano sotto la città?”. Ecco no.
Le aspettative si sa, mietono sempre molte “vittime”. E di questo mi riconosco ogni colpa, quindi valutate anche questa mia errata partenza in quella che è poi stata la valutazione finale…
Ma procediamo con ordine.
Visita guidata abbiamo detto.
Arrivati lì davanti all’appuntamento colgo che c’era una sorta di “gita turistica” e inizio a stranirmi.
Scioccamente pensavo che le guide fossero interne, ovvero lavorassero per lo Stadio stesso, mentre di contro capisco (è che sono furba io) che sono guide esterne LE NOSTRE.
Di qualche agenzia? O freelance? O un sito? Mi spiace ma non lo so, era una sorpresa!
Vedo però che mi danno delle auricolari per poter ascoltare la loro voce in cuffia e storgo il naso: c’erano circa 40/50 persone e non credo di essere originale nel dire che non amo le visite affollate.
(Il mio moroso guarda e tace).
Costo della visita guidata € 15.
“COME 15 EURO? Ma neppure al Louvre ho speso così tanto”.
(Il mio moroso paga il mio biglietto e spera io taccia).
Se la prima impressione conta sempre molto, dopo aver visto queste due guide che: NON sapevano come funzionava il pagamento, hanno impiegato circa 40 minuti per raccogliere FUORI al freddo i soldi dei partecipanti e urlavano alla gente per dare informazioni, ammetto che la mia impressione era già partita malissimo. E poi entriamo. Una volta dentro mi guardo attorno e spero che sia una scherzo.
Stadio di Domiziano.
Tutto lo Stadio si dirama su 30? Facciamo 40 metri al massimo.
La guida (ma chiamatela dottoressa perché storica dell’arte) inizia a illustrare la storia dello stadio con dettagli decisamente di alto valore aggiunto: “Perché l’anfiteatro aveva forma circolare per facilitare la visione dei giochi” (Ah però)
Al suo interno: teche con armature… Nuove! (E sono soddisfazioni)
Mura dell’antica infrastruttura che a dire che Roma è piena anche in superficie di mura simili e visibili gratuitamente, è usare un eufemismo.
“Le statue decoravano lo stadio anche se non sono state trovate in misura consistente”… (Sia mai!)
Una statua. E poi un mezzo busto copia di una statua in bronzo… Ma per fortuna la guida fa vedere l’originale CON IPAD! (Dai dimmi che scherzi)
Avete visto le foto? Bene. Tranquilli. Non c’è altro da vedere.
E poi scopro che: il prezzo del biglietto per entrare reale sarebbe di € 8 per poter vedere lo Stadio anche senza una guida. Che lo Stadio è stato riportato alla luce, ma anche e soprattutto utilizzato per convegni o eventi privati visto che non si può posizionare come monumento capace di reggere da solo i costi di gestione (ipotizzo io e capisco di buon grado). Ma… il monumento è tutto lì. Nessun cunicolo sotterraneo o mistero.
E poi la mia visita guidata prosegue.
Direzione Piazza Navona, che onestamente mi sembra una bella idea dal momento che lo Stadio era un argomento esaurito dopo 30 minuti… Certo che quando vedo la guida prendere L’OMBRELLINO E RICHIAMARE A SE’ TUTTI I PARTECIPANTI…
(Il mio moroso era piegato in due dal ridere guardando la mia faccia)
Qui la spiegazione aveva sicuramente un valore maggiore per chi non ha dovuto sostenere qualcosa come 4/5 esami sulla storia dell’arte a Roma (ecco) potrebbe essere molto interessante.
Nel mio caso ammetto che ormai ero troppo prevenuta e non potevo far altro che ridere (no, non disturbavo la visita, ridevo tra me e me).
Ma sarà per la forte aspettativa, per l’erronea scelta di guide, o per il fatto che Roma vanta monumenti tra i più magnificenti al mondo, onestamente, no. Direi che di tante visite consigliate che si possono fare, quella dello Stadio Domiziano (per me) non rientra di certo tra le prime 550 che consiglierei!
Postilla: certo, sono la prima ad apprezzare il recupero e la valorizzazione dei monumenti… Ma cerchiamo anche di dare un valore reale ai soldi. Non pretendo l’entrata a OFFERTA LIBERA del National Gallery di Londra, percaritàeh, ma se pago di buon grado prezzi alti per i Musei Vaticani o il Cenacolo Vinciano, vorrei fare presente che richiedere cifre paritetiche al Louvre di Parigi (alias il museo più importante del MONDO in cui una settimana rischia di non bastare per vedere tutto) in questo caso, è pura follia! Per me. O semplice ingiustizia? Fate voi.
Ahahaha! Ho riso troppo nel leggere il racconto della tua, chiamiamola così, disavventura… soprattutto perché qualche mese fa ho “rischiato” di viverla anch’io!
Addirittura io, prevedendo inconsciamente la delusione (in Italia non si sa mai cosa aspettarsi), c’ero andata la prima domenica di dicembre credendo di poterlo visitare, come dice mia nonna, aggratisse (non so se conosci l’iniziativa proposta dal min. Franceschini per cui ogni prima domenica del mese è possibile visitare gratuitamente i principali siti archeologici, musei, parchi e ville statali di tutta Italia…)… immagina quindi la mia faccia quando arrivata lì ho scoperto dalla bigliettaia che lo Stadio di Domiziano è in realtà un sito gestito da privati (????), quindi il biglietto l’avrei dovuto pagare eccome… allora sono uscita, mi sono affacciata da una specie di balaustra da cui si intravedeva parte del sito (che a questo punto, leggendo la tua descrizione, ho capito essere TUTTO il sito), ho scorto le orrende vetrine che hai detto tu e di comune accordo con la mia dolce metà (tra l’altro ARCHEOLOGO, quindi doppiamente deluso) abbiamo deciso che 8 € sarebbero stati davvero troppi per visitare un posto così (non oso neanche immaginare la frustrazione che mi avrebbe assalita dopo una visita come la tua, senza contare lo sperpero di soldi!)
Quindi ti sono vicina! Anzi, se ricapiti a Roma, anche se hai detto di conoscerla bene, avrei diversi posticini da consigliarti…
Complimenti per il blog, ti seguo da un po’ e finalmente oggi ho avuto l’occasione di commentarti per la prima volta! 🙂
Buona giornata,
Giorgia
TU NON SAI CHE GIOIA LEGGERTI!!!!
Ciao Giorgia innanzitutto grazie di cuore per i complimenti (ogni volta sono vicina alla commozione!) ma grazieeeee per aver condiviso con me il tuo racconto!
Io quando mi aggiravo lì dentro mi sentivo spietata, e allora ieri cercavo di esprimermi nel modo più corretto che mi riuscisse… Chiedendomi se non stessi esagerando…
Ma quando mi aggiungi le tue impressioni e DEL TUO COMPAGNO ARCHEOLOGO…. ahahahah GRAZIE!
Dal momento che ho amici archeologi che prendo sempre in giro per la loro passione per “i reperti” (sai quegli scavi che quando una persona “normale” ci mette piede non capisce un’h e ascolta affascinata eh… ma poi dopo si chiede: “Ok, ma ora andiamo a vedere qualcosa di, come dire, di più conservato magari?”… Ecco! Temevo che per un archeologo lo Stadio Domiziano potesse rientrare tra queste perle!
Per fortuna mi confermi che no!
E con molto piacere ti chiederò consigli su Roma (considero la tua mail), perché alla fine c’è sempre da scoprire tantissimo! GRAZIE!
E buona giornata anche a te! 😉
Delusione totale.Dello stadio originale lungo quasi 300 metri e largo quasi 200 si visita solo un pezzettino insignificante fatto di ruderi anonimi. Si sale in superficie tramite una scala sulla quale una signora straniera con le stampelle arrancare.mi sono lamentato di ciò e la ragazza alla cassa con faccia tosta ha risposto che l’ascensore e’ in manutenzione, ( solita scusa). Non andateci, sono solo soldi buttati .