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Escursione ai piedi del Gran Paradiso
Se vi dicono Gran Paradiso pensate al parco oppure alla cima?
Comunque sia in questo caso parliamo di tutte e due: la cima del Gran Paradiso all’interno del Parco Nazionale del Gran Paradiso…
Che posto magnifico!
Siamo in Valsavarenche, Valle D’Aosta.
Il punto di riferimento è Pont, nel Parco Nazionale Gran Paradiso e la destinazione finale dei percorsi che vi vado a raccontare NON è la cima del Gran Paradiso che richiede attrezzatura e competenze alpinistiche per scalarla. No.
Qui vi parlo di 3 escursioni di livello medio per camminare con vista sul Gran Paradiso toccando due dei rifugi storici del Parco Gran Paradiso…
E ora che ho ripetuto quelle 200 volte “Gran Paradiso”, possiamo procedere.
ARGOMENTI: Come arrivare Consigli 1. Chabod- Emanuele Anello 2. Rifugio Chabod 3. Rifugio Vittorio Emanuele II |
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Come arrivare?
Come detto siamo in Valle D’Aosta, Valsavarenche, all’interno del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Per arrivare al punto di partenza usate come riferimento Pont è la partenza per questi sentieri e il parcheggio più grande si trova davanti all’Hotel/Campeggio di Pont in direzione del Rifugio Vittorio Emanuele II.
Se no leggermente prima per andare al Rifugio Chabod si trova da parcheggiare senza problemi (di solito eh).
Tenuto conto che la strada arriva al campeggio e FINISCE, tranquilli, non potete sbagliare.
Per arrivare serve l’auto. Diversamente ci sono mezzi pubblici, autobus di linea, ma dovete controllare perché non li ho presi.
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Consigli per l’escursione
- Parco Nazionale del Gran Paradiso significa uno dei Parchi più importanti d’Italia per la protezione di animali, oltre che il primo parco storico in Italia. Questo significa che è importante informarsi sulle regole e sui comportamenti da tenere e rispettarli per aiutare la salvaguardia non solo della natura, ma anche degli animali selvatici che vivono qui.
È solo per un eccesso di vanità ridicola che gli uomini si attribuiscono un’anima di specie diversa da quella degli animali.
Voltaire
- Nel Parco del Gran Paradiso su molti sentieri NON si possono portare i propri cani. Questo per salvaguardare gli animali che vivono qui ed evitargli malattia e forte stress. Io seppur con sofferenza avevo lasciato Bruschetta a casa con i miei genitori per poter vivere il Parco liberamente.
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- Lungo il sentiero che porta al Rifugio Vittorio Emanuele II, di solito, c’è tantissima gente nel weekend. E’ un sentiero molto conosciuto e molto frequentato. A volte ballonato (come dicono in Romagna).
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3 percorsi per camminare con vista sulla cima del Gran Paradiso
Veniamo quindi ai percorsi per camminare con vista sul Gran Paradiso!
Vi spiego subito in generale.
Qui vi vado ad illustrare i percorsi più famosi ovvero il sentiero che sale al Rifugio Vittorio Emanuele II, e il sentiero che sale al Rifugio Chabod e per chi ha gambe e fiato, un giro ad anello che collega questi due rifugi.
La traccia GPX però ce l’ho solo del percorso ad anello, ma di base potete utilizzarla anche in caso vogliate fare dei giri più brevi perché per andare ai Rifugi, serve poi tornare lungo lo stesso percorso.
Ma vi spiego per bene…
Giro ad anello: Rifugio Chabod e Rifugio Vittorio Emanuele II
DIFFICOLTÀ: EE |
TEMPO: 6 ore di media |
DISLIVELLO: 1100 metri (a salire e a scendere) |
DOVE: Parco Nazionale Gran Paradiso, Valle D’Aosta |
PARTENZA: | Pont |
ARRIVO: | Pont |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì |
La prima idea è la più completa, la più bella, ma al contempo la più faticosa: giro ad anello che collega il Rifugio Chabod al Rifugio Vittorio Emanuele II.
Due escursioni in una praticamente che permettono di assaporare a fondo questa montagna, ma al contempo richiedono un po’ di allenamento fisico ed esperienza.
Nel mio caso sono salita prima al Rifugio Chabod perchè pensavo che mi sarei fermata lì e invece attratta dall’ideazione di fare anche il percorso ad anello ho creduto all’UNICA VOLTA NELLA QUALE I CARTELLI HANNO SOTTOSTIMATO I TEMPI!
In tutti gli altri casi di mia esperienza in Valle D’Aosta i cartelli che indicano i tempi erano sempre abbondanti rispetto al mio passo (e a quello di Michele, non ero sola).
MA in questo unico caso hanno indicato 1.40 ora… E invece noi ne abbiamo impiegate 2.20. E pensavamo di mettercene 1.30 in realtà (siccome eravamo già molto stanchi dal giorno precedente diciamo che l’abbiamo sentita eh).
Fatto sta che il percorso che collega Chabod a Vittorio Emanuele II è bellissimo.
Quasi deserto o meglio rispetto agli altri percorsi, solo pochi escursionisti.
In alcuni tratti complesso perchè è principalmente su nuda roccia.
Consigliato solo con bel tempo e soprattutto ringrazio che avessi le scarpe giuste perchè non scivolavano mai.
Rifugio Chabod
Se invece volete vivervi una escursione più serena, MA senza tutta la gente che si trova per salire al Rifugio Vittorio Emanuele II questo percorso è quello adatto.
Il Rifugio Chabod è un’ottima meta. Rifugio grazioso anche se non scenografico come il Vittorio Emanuele II.
Ma la posizione è ottima e la vista sul Gran Paradiso privilegiata.
La strada per arrivarci non presenta alcuna difficoltà tecnica solo è quasi sempre e totalmente in salita.
A scendere si va sullo stesso percorso e a memoria credo (credo eh) che se fate salita e discesa al Rifugio Chabod si possa calcolare circa 4 ore di media di tempo. Ma prendetela con le pinze (perché come detto io ho proseguito).
Rifugio Vittorio Emanuele II
Questa l’escursione più famosa, più amata, più gettonata… solo che a mio parere il problema è che nel weekend c’è davvero troppa gente.
La feci la prima volta anni e anni fa per salire al Rifugio Vittorio Emanuele II, andata a rientro sulle stesso sentiero. La trovai molto piacevole alla vista, facile, ma piena di gente. Credo (prendetela nuovamente con le pinze) che il tempo medio siano 3.30, ma non ho registrato i dati precisi).
L’ho ripercorsa quest’estate e di gente ce n’era ancora di più.
Questa volta l’ho percorsa solo in discesa, restando allibita dal fatto che mi sono trovata in coda.
Vi giuro. Per scendere a un certo punto eravamo in CODA. In fila.
Abbiamo quindi dovuto antipaticamente forse sorpassare di continuo non appena il sentiero si è allargato, usando una velocità maggiore alla nostra consueta ma solo per poter “finire” questa parte di sentiero trafficato e tornare in una dimensione più naturale e montana.
Il sentiero non presenta difficoltà, anche per questo è così trafficato, anche se la prudenza è necessaria e parti esposte ci sono.
Indubbiamente il Rifugio Vittorio Emanuele II è suggestivo. O meglio io lo trovo suggestivo.
E molto particolare.
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Martina dice
Ciao, sono un’amante dei trekking ma ho un piccolo problema…. soffro terribilmente di vertigini!!! Evito infatti i trekking esposti.
Sarò di passaggio in Valle d’Aosta e volevo chiederti se il percorso ad anello che collega i due rifugi (Chabod e Vittorio Emanuele II) fosse, secondo te, alla portata oppure no.