
L’Eremo di Camaldoli è un luogo scelto dai monaci dell’ordine benedettino dei camaldolesi per isolarsi dalla società, allontanarsi dalla vita comune e trascorrere le giornate in un ambiente isolato al fine di meditare.
Il tutto, in questo caso, sopra il paesino di Camaldoli, Arezzo.
Che siate credenti o semplicemente laici, questo eremo merita una visita! Anche se c’è chi c’è poi rimasto tutta la vita… Ma procediamo con ordine.
Indice degli argomenti
Dove si trova Eremo di Camaldoli?
Siamo in Toscana, nella provincia di Arezzo, a pochi chilometri dalla provincia di Cesena-Forlì dell’Emilia Romagna (qui la mappa).
Siamo nel cuore del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, o come scrivono su alcuni cartelli… siamo nella Foresta Sacra Dei Camaldolesi.
Camaldoli è nota soprattutto per il suo eremo ritenuto uno dei più belli dell’Emilia Romagna erroneamente dal momento che è in Toscana.
Ma se diciamo “uno dei più belli in Italia”, per me, non sbagliamo.

L’interno dell’eremo con la chiesa – esterna
Come arrivare all’Eremo di Camaldoli?
AUTO
Si può serenamente prendere l’auto e arrivare esattamente davanti all’eremo che evidentemente era del tutto isolato un tempo, ma non più oggi.
A PIEDI
Si può arrivare con un bel trekking, partendo da Badia di Prataglia (Toscana), si percorre il sentiero nelle Foreste Casentinesi e nel giro di 2.45 o 3 ore massimo, si arriva. Il percorso è semplice e ben segnalato.
Ci sono anche altri sentieri che passano e arrivano qui all’Eremo: da Camaldoli per esempio. O da molto più lontano, c’è chi è arrivato da Firenze, per dire.

Cartello visibile nel cortile interno – Camaldoli Eremo
Orari visita Eremo di Camaldoli
Quando sono stata io all’Eremo Camaldoli gli orari previsti per la visita guidata nel weekend erano dalle 10 alle 17.30, ultima visita.
Entrata libera con richiesta di offerta (a propria scelta, ma almeno € 1 a testa).
Con noi una guida e la visita è stata della durata di 20 minuti, massimo 30.
Si può entrare anche per la messa che viene celebrata dai monaci con voti sacerdotali.
Dormire a Camaldoli Eremo?
É anche possibile dormire presso il monastero sia per i religiosi che per i non religiosi e condividere la vita dei monaci camaldolesi o semplicemente l’esigenza di pace che qui vige.
Le cose però cambiano spesso essendo un luogo gestito dai monaci senza fini di lucro, quindi guardate sul sito di Camaldoli e trovate tutte le informazioni aggiornate.

Vista delle celle monastiche
Storia eremo camaldolese
Una delle cose più affascinanti dell’Eremo Camaldoli è proprio la sua storia. Millenaria.
Tutto ebbe inizio con San Romualdo. Il benedettino lasciò Ravenna e iniziò a camminare arrivando fino al luogo dove ora sorge il sacro eremo di Camaldoli. Il Santo creò qui una sua cella monastica insieme a quelle di pochi altri monaci… e si parla dell’anno 1023.
Da allora, anno 1023, l’eremo non ha mai subito pause e ha sempre continuato nella sua attività. Uno tra i pochi in Italia.
7 ragioni per visitare l’Eremo di Camaldoli
Presenza dei monaci camaldolesi
Attualmente ci sono circa 9 eremiti – camaldolesi e in totale 20 celle abitative. La cosa che colpisce è che questi monaci non sono tutti ecclesiastici, ce n’è ad esempio uno che era laico e ha semplicemente lasciato la sua vita terrena per vivere come eremita e monaco qui. Senza aver i voti. (Un tedesco che dopo aver visitato questo posto, ha voluto restarci a vita. Siete avvisati eh!).
Vita monastica camaldolese
La vita monastica è decisamente differente rispetto a quella canonica del clero, e non so a voi, ma a me interessa sempre molto. Un tempo i monaci dovevano anche rispettare il voto del silenzio (non parlare mai!). Oggi invece possono incontrarsi e parlare nel corso delle messe e dei pasti.
Visita alla cella di Romualdo
L’eremo camaldolese è decisamente molto bello!
La cella di Romualdo sorprendente, ma non voglio anticiparvi il motivo, solo diciamo che me l’aspettavo diversa.

Esterno della cella di Romualdo
Osservazione delle celle abitative
… Scenario molto intenso dal momento che lì, ovviamente, non si può entrare, ma si percepisce l’estrema cura con cui viene preservato questo posto, tenuto benissimo.
Visita alla chiesa dell’eremo camaldolese
La chiesa fu distrutta da un incendio nel 1693 e poi ricostruita a seguire.
Se la prima chiesa era romanica e molto spartana, quella attuale a causa del volere del priore del tempo è in stile rococcò napoletano, eccentrico e dorato e poco rispecchia i canoni di vita monastici.
All’interno un paio di opere d’arte importanti: la pala d’altare attribuita a Bronzino e l’opera di ceramica invetriata di Andrea Della Robbia.

Interno della chiesta dell’eremo
Ascoltare la storia dei monaci
I monaci camaldolesi sono solo 150 in tutto il mondo, la loro è una storia intima.
Perché ora potete visitarlo, anche se siete donne…
Mentre un tempo le donne erano costrette a fermarsi a 3 km di distanza. Non potevano avvicinarsi, potevano solo pregare lungo la strada che conduce all’eremo a 3 km di distanza (ci sono ancora delle croci che indicano il punto).
Per fortuna, oggi, il monastero però è visibile a tutti/e e si può godere di tutta questa intensità.
Posto incantevole tra spiritualità e natura dove puoi solo restare entusiasmato..ma non posso far finta di nulla aprendo spero anche una critica…Barriere architettoniche da per tutto partendo dalla farmacia ai posti ristoro e ai bagni davvero imbarazzante per un disabile. SPERO CHE SI POSSANO PRENDERE PROVVEDIMENTI AL RIGUARDO..
Grazie
DESIDERO SAPERE DA BIBBIENA VI E UN BUS CHE PORTA ALL EREMO
Sì, c’è. Ma non so darti indicazioni precise. Guarda sul sito Toscana mobilità o su Google Maps per aver info precise.
buonasera vorrei sapere se ci si puo’ stare a dormire e quanti giorni..e per il pranzo e cena..come ci si dovrebbe organizzare- grazie
Ciao Barbara,
credo tu debba chiedere direttamente all’Eremo di Camaldoli… solo loro possono darti questo genere di indicazioni.
Grazie per descrizione davvero preziosa, un piccolo inciso però: Badia Prataglia è in Toscana e non in Emilia Romagna.
Saluti
Grazieeee!!! Corretto!
È accessibile a una carrozzina disabile?
Intendi al suo interno? Meglio chiedere direttamente all’eremo o all’ente del turismo. Non saprei essere precisa, mi spiace.