di Arianna Lenzi
Circondata dalle acque blu e profonde del Mar Egeo, Santorini è una delle mete più gettonate delle Cicladi.
Nota per la bellezza dei suoi edifici bianchi e blu, e per gli indimenticabili tramonti su Oia, è in realtà anche il luogo perfetto per gli amanti dell’escursionismo.
Basta portare con sé un paio di scarpe comode, e poi mettersi in cammino: fare un trekking a Santorini sarà una delle esperienze più belle di sempre.
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Indice degli argomenti
Dati tecnici
Partenza: Fira
Arrivo: Oia
NO giro ad anello
Durata: 3 ore di cammino
Dislivello: 200 a salire e 200 a scendere, con continui sali scendi lungo la cresta della caldera
Livello: E
Percorso segnalato: sì, per la maggioranza
Volendo è possibile farlo anche in senso inverso, nel caso si decidesse di alloggiare a Oia, ma muoversi da sud verso nord permette di avvicinarsi al punto più panoramico dell’isola (che è proprio Oia) pian piano, e godersi la sua bellezza alla fine del percorso, invece di lasciarsela alle spalle.
Sono circa 10 i chilometri che separano Fira da Oia, nell’estremità settentrionale dell’isola a forma di mezzaluna.
10 chilometri che si snodano lungo un percorso bello, piacevole ed estremamente panoramico. Che permette di conoscere l’isola, e la sua incredibile unicità, passo dopo passo.
Importante tenere in considerazione che il percorso da Fira a Oia (e viceversa, ovviamente) è totalmente esposto e non ci sono punti ombreggiati.
Elemento da tenere in considerazione nel caso si volesse percorrerlo d’estate: in quel caso privilegiare la partenza presto la mattina, o nel tardo pomeriggio.
Io l’ho percorso in una giornata autunnale un po’ velata, ed è stato piacevolissimo.
Come arrivare?
Il tracciato del più noto trekking a Santorini inizia proprio nel centro di Fira, nella piazza principale.
Fra un negozio di ottica, e un’agenzia turistica, si nota il primo segnavia rosso. Basta solo risalire la via, e poi puntare verso destra. In linea d’aria Oia si trova verso nord, e non serve fare altro che camminare attraverso il centro di Fira, e poi passarlo, tenendo il mare sulla sinistra.
NB: i segnavia ci sono, anche se non sono frequentissimi. Ma niente panico! Se anche si decidesse di fare qualche deviazione, finché il mare resta sulla sinistra (come punto di riferimento) è impossibile sbagliare direzione.
Il percorso
Una volta attraversato il centro di Fira, ed essersi un po’ persi fra le sue meravigliose viuzze, si costeggia l’Hotel Atlantis e si comincia a salire.
Il primo villaggio che ci si trova a incrociare sarà Firostefani, a pochi minuti dall’inizio del percorso. Proseguendo un po’ a sentimento, tenendo sempre presente di puntare in direzione nord, il tracciato continua in direzione di Imerovigli.
Questo trekking a Santorini, a tratti pianeggiante e a tratti in salita, con piccoli strappi di poche centinaia di metri, alterna l’attraversamento di piccoli villaggi a parti di tracciato lungo la caldera.
In un itinerario unico, che permette di osservare la straordinaria conformazione dell’isola.
Originariamente di forma circolare, Santorini deve la sua forma attuale a eruzioni vulcaniche che hanno fatto collassare il terreno, formando lo straordinario paesaggio a strapiombo sul mare che osserviamo oggi.
Poco prima della chiesa di Profitis Ilias il percorso, potenzialmente, potrebbe diramarsi.
Il segnavia invita a proseguire sulla sinistra, ed è proprio quello che consiglio di fare. Il percorso lungo la caldera, sebbene preveda continui saliscendi, è imbattibile.
La cosa straordinaria, oltre alla bellezza assoluta del paesaggio che caratterizza questo trekking a Santorini, è la particolarità del terreno sul quale si snoda.
Una pietra scura, di origine vulcanica, che è il vero manifesto e tratto distintivo dell’isola.
L’ultimo tratto, prima della dolce discesa verso Oia, è forse quello più impegnativo (se così si può dire, visto che ritengo il percorso davvero adatto a tutti).
Ma la modesta salita è ripagata dall’emozione di vedere, accanto a sé, il Mare Egeo e, poco più in là, la meta finale.
Prima di rientrare (che si scelga di farlo a piedi, per la stessa strada percorsa, o prendendo un autobus che collega, almeno una volta all’ora, Oia a Fira) consiglio di esplorare liberamente la straordinaria cittadina di Oia.
Vagando senza meta fra le sue costruzioni così iconiche, e facendo il pieno di bellezza.
Consapevoli che le isole Cicladi non sono solo meta di vacanze di lusso, o soggiorni romantici.
Un trekking a Santorini dimostra che basta uscire dagli itinerari più battuti per assaporare la natura più autentica di un luogo. Lasciandosi il turismo di massa alle spalle, e vivendo l’isola per quella che è: selvaggia e bellissima.
Arianna Lenzi
E’ l’autrice di questo post e la protagonista di questa esperienza.
Dopo una vita da backpacker, ha appeso lo zaino al chiodo e ha iniziato a muoversi per le strade del mondo in sella alla sua motocicletta. Appassionata di montagna, se non doveste trovarla in vetta, intenta a scattare fotografie e a scrivere sui taccuini che porta sempre con sé, cercatela a Disneyland Paris, dove lavora quando non è in viaggio.
Trovi le sue avventure (in moto e non) anche sul suo blog: www.labiondasullahonda.it
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Jules dice
Se avrò l’occasione di tornare a Santorini lo farò di sicuro!!
Marta dice
Bellissimo percorso! A chi mi chiede informazioni su Santorini segnalo sempre questo tuo articolo perché il trekking da Fira a Oia è veramente meraviglioso!
Simona Scacheri dice
Grazie da parte di Arianna 🙂