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Organizzare il Cammino di San Benedetto: miniguida pratica e consigli
Non ricordo quando sia stata la prima volta in cui ho sentito parlare del Cammino di San Benedetto, ma so che ormai ne ero a conoscenza da un po’ e da tempo rientrava tra i cammini “da fare”. E così ci si prova!
Il Cammino di San Benedetto ripercorre alcuni luoghi spettacolari della regione Umbria, prima e del Lazio, poi. Qui è dove si trovano la maggior parte delle tappe di questo cammino.
Si parla di 305 chilometri suddivisi in 16 tappe con partenza da Norcia (San Benedetto da Norcia, ricordate?) e arrivo a Montecassino.
Ideato da Simone Frignani, questo cammino ripercorre alcuni dei luoghi importanti della vita del Santo (Benedetto).
Non è quindi un cammino percorso dal Santo, bensì un cammino che unisce i luoghi a lui cari o nei quali lui ha vissuto o pregato… Un cammino volendo religioso sì, ma dovendo dire per me più culturale tante sono le meraviglie italiane che si incontrano. L’Italia è bellissima e se ne hanno continue riprove.
Ma ora mi fermo perché qui vorrei solo raccontarvi come organizzare il Cammino di San Benedetto al meglio, con qualche consiglio (e preparatevi che ne ho raccolti parecchi).
ARGOMENTI:
- Cosa mettere nello ZAINO?
- VIDEO di alcune tappe
- Come nasce e perchè?
- Dove DORMIRE sul cammino di San Benedetto?
- Si può fare in tenda?
- Tracce Gps e guide
- Come arrivare a Norcia, punto di partenza?
- Cammino di San Benedetto con bambini
- Cammino di San Benedetto con il cane
- QUANDO percorrerlo
- Lunghezza totale
- DIFFICOLTA’
- Cammino di San Benedetto in 3-4-5 giorni
- Le TAPPE del Cammino di San Benedetto
Come preparare lo zaino e cosa mettere nello zaino?
Trovate scritto tutto qui: Cosa portare in cammino in autunno o inverno
Elenco completo nel dettaglio, indicazioni sul come deve essere uno zaino per un cammino lungo e alcuni consiglio personali.
Non fatevi fuorviare dal discorso “inverno” perchè io ho usato la stessa lista anche in questo caso pur avendolo percorso in primavera, togliendo semplicemente le sciarpe di lana e i micropile. Per il resto l’elenco è praticamente lo stesso.
Video del cammino di San Benedetto
Come nasce e perchè?
Il Cammino di San Benedetto nasce da un’idea di Simone Frignani (autore della guida Terre di Mezzo) che si pone come obiettivo quello di approfondire la conoscenza di alcuni luoghi del monachesimo benedettino in Italia e trova nel fondatore San Benedetto un ottimo fil rouge. Ma non solo.
Questo cammino nasce anche con diversi intenti che esulano dalla religione o dal suo credo. Ad esempio:
- valorizzare alcuni parti d’Italia fuori dai circuiti turistici
- agevolare la micro-economica di queste zone
- fornire un nuovo percorso che permetta di conoscere bellezze culturali made in Italy
- far conoscere alcuni monumenti di grande valore e importanza quale Norcia o Subiaco
- camminare e sentirsi bene… Questa l’assioma da cui si parte sempre.
Perchè percorrere il Cammino di San Benedetto?
Per tutte le ragioni sopra dette e per tutte quelle che vorrete aggiungere voi, uno a uno.
Dove dormire lungo il Cammino di San Benedetto?
Come sempre il punto più importante se non che quello da cui partire: dove dormire?
1. Strutture e B&B
Personalmente ho organizzato nuovamente il dormire con Francesco’s Ways ovvero con il consorzio con cui avevo già in precedenza organizzato il Cammino di San Francesco per diverse ragioni che ora vi dico.
1. A me sembra che il prezzo sia ottimo e che organizzandolo per i fatti miei non cambierebbe di molto (ma qui aspetto poi mi diciate voi magari)
2. Organizzano tutto loro a seconda delle tappe scelte e io non devo fare altro.
3. Oltre al dormire pensano anche al discorso cena di modo che arrivando non hai altro a cui pensare e puoi dormire e mangiare alla grande (Michele e io ci teniamo! ahahah)
4. Il livello delle strutture è sempre più che valido (a volte eccelso) e ammetto che dopo 20/30 km di cammino a me fa davvero piacere una doccia calda e un bel letto su cui buttarsi.
5. Per me il cammino è anche vacanza, da qui capirete la mia idea di godermi alcuni piaceri e comodità la sera!
Facendo i calcoli ho visto che la media al giorno per camera doppia con bagno in bei posti + colazione + cena si aggira sui 40 euro… A me sembra un ottimo prezzo tenuto conto che ho anche un servizio già organizzato e che solo una cena in Italia costa una media di 20 euro a testa.
Altra cosa importante: Francesco’s Ways in caso di bisogno può provvedere al “recupero” ovvero in caso di malattia per dire, o di qualche malessere, vengono a recuperarvi.
2. Ospitalità religiose
Parlando con alcuni “amici del cammino di San Benedetto” mi hanno detto che ci sono lungo tutte le tappe. Qui serve prendere la guida e contattarle di volta in volta. Il costo è a offerta e si aggira sui 15 euro di media a testa come cifra consigliata, ma io non sono stata quindi non so dirvi altro.
3. Posto letto o tenda nel giardino
Per me la soluzione altrettanto allettante sarebbe la tenda e dovrebbe essere possibile piantarla in quasi tutte le tappe, solo che quel quasi a me ha decisamente demoralizzato perchè, lo ammetto, non avevo voglia di approfondire e anche perchè ad aprile a Poggio Bustone c’erano 3 gradi la mattina alle 8…. Quindi ancora un po’ inverno (in questa primavera 2018 eh, altri anni andava molto meglio).
Si può se no dormire in posti letto o in camerate, pagando appunto solo per il proprio posto letto.
Per queste ultime soluzioni dovete guardare direttamente sulla guida e chiamarle una a una.
Consiglio: prenotate prima. Da quanto ho capito le cose stanno cambiando, ma in alcune tappe c’è 1 sola struttura magari capace di ospitare con pochi posti letto. Se avete la tenda dietro una soluzione la si trova sempre, se no meglio prenotare un paio di giorni in anticipo prima.
Altro consiglio: fate presente se chiamate che state facendo il cammino di San Benedetto perché le tariffe applicate sono diverse… A voi la scelta di come presentarvi, ma tanto tutti vi chiameranno pellegrini!
Organizzare il cammino di San Benedetto con guide e Gps
Se per altre vie ci sono tanti libri o tante guide a disposizione, qui io ne ho consultata solo una. Quella scritta dal fondatore del cammino ed edita da Terre di Mezzo che più leggo e più apprezzo.
Il Cammino di San Benedetto, 300 km da Norcia a Subiaco, fino a Montecassino di Simone Frignani
Questa guida è decisamente completa e ottima. Contiene spunti culturali, approfondimenti storici e di diverso genere. Ed è inoltre chiarissima nella spiegazione in merito ai percorsi da fare o alle tappe da seguire. Mi sono trovata molto bene.
QUESTA LA GUIDA CONSIGLIATA:
Tracce GPS
Per quanto il percorso sia molto ben segnalato, trovo utilissime ed essenziali le tracce gps… Ma non vi fornisco il sito da cui le ho scaricate io perchè alla fine non erano complete (e ovviamente ce ne siamo accorti solo una volta in cammino).
Potete invece scaricarla dal sito ufficiale, ma solo dopo esservi registrati.
Aggiornamenti e consigli in tempo reale
Questo un elemento importante quando si parte per un cammino e per poterci contare dovete chiedere agli abitanti, ai gestori delle strutture o a chi il cammino lo vive anche tutti i giorni perché vi abita vicino o perché è informato sulla situazione… Dove trovare tutto questo?
Nel gruppo Facebook del Cammino di San Benedetto amministrato dalla stesso autore della guida Simone Frignani (e creatore del cammino) a dire: chi meglio di lui?
Come arrivare a Norcia, punto di partenza del cammino? O come muoversi se si parte da altre tappe?
Arrivare a Norcia (bellissima e feritissima Norcia) è molto facile: treno fino a Spoleto e poi dal piazzale della stazione partono degli autobus che raggiungono Norcia.
Mentre diventa un po’ più complesso se volete partire da altre tappe, non tutte sono collegate benissimo.
Nel Lazio però ci sono gli autobus della Cotral che fanno un ottimo servizio e vi ammetto che la dove non arrivano gli autobus o i mezzi pubblici ci sono le persone del luogo capaci di supportarvi come se si fosse in famiglia!
Come organizzarsi per fare il cammino con bambini?
Questa volta vi inserisco subito questa domanda nel post perché è una di quelle che poi mi viene fatta più spesso e vi dico già: questo cammino è assolutamente alla portata di tutti i soggetti sani e in discreta condizione fisica ovvero è in linea generale facile e fattibilissimo per tutti…
Non serve difatti essere super allenati. Basta aver voglia di camminare.
Però vi allerto che ci sono alcuni tratti poco piacevoli lungo strade provinciali o statali in cui passano le macchine e si deve camminare a bordo strada (con ansia).
Per farlo con i bambini io vi posso solo consigliare nuovamente Francesco’s Ways, di modo che per ogni esigenza abbiate un supporto logistico e inoltre se serve possono provvedere al trasporto del bagaglio da tappa a tappa, e in alcuni casi è decisamente una di quelle comodità che cambia totalmente ogni cosa!
Posso portare il mio cane?
E arriviamo a una domanda che un tempo non conoscevo, mentre ora so bene… Sì!
Lo accettano in tutte le strutture e in tutti i ristoranti.
E vi dirò di più… Io che ho un cagnetto minuscolo che sta in una borsa, sono entrata con lui anche in alcune strutture religiose (solo dietro invito dei referenti eh, non è che mi sono imbucata).
Diciamo che ad oggi girare con un cane è molto più semplice che non 10 anni fa.
Quando percorrere il Cammino di San Benedetto?
Il Cammino di San Benedetto si può percorrere tutto l’anno per la maggior parte del percorso, ma serve fare un distinguo per le tappe montane e nei casi di pioggia abbondante o di neve.
Se la maggior parte del cammino si sviluppa in zone di media montagna tra i 400 e 900 metri, ci sono alcune tappe che toccano dei punti più alti, in particolare modo la tappa da Leonessa a Poggio Bustone passa per il punto più alto del cammino ovvero 1510 metri di altitudine e qui serve controllare bene le condizioni meteo ed evitarle in caso di neve alta o temporali. Altri punti più alti come altitudine: 1100 metri, nella tappa da Castel di Tora a Orvinio.
Altra accortezza da tenere ben presente: evitare i periodi particolarmente piovosi essendo questo cammino decisamente sottoposto all’effetto acqua. Le strade/sentieri che si incontrano possono essere molto paludosi o addirittura allagati a causa della conformazione geografica (che mai e poi mai saprei spiegarvi). Nel concreto posso dirvi che anche quando il meteo è buono si rischia di trovare dei tratti fortemente allagati, figuriamoci se piove da giorni.
NB: informarsi sempre anche presso i locali prima di mettersi in cammino per sapere quali condizioni si trovano lungo le tappe e cambiare i propri progetti anche sulla base delle condizioni meteo o delle condizioni dei sentieri per potersi godere davvero il cammino.
Quando dura il cammino di San Benedetto?
Il Cammino di San Benedetto dura in totale 305 km suddivisi in 16 tappe che hanno come media una ventina di chilometri al giorno scarsi.
Di fatto alcune tappe brevi e facili ci sono e potrebbero invitare all’accorpamento ma ne verrebbe fuori una giornata di 10/11 ore di cammino consigliabile solo ai super esperti (e con grande resistenza).
Diversamente meglio seguire la divisione delle tappe che permette di avere giornate più leggere alternate ad altre più impegnative. Da ricordare che il cammino è eanche resistenza e questo cammino come la maggior parte dei cammini italiani presenta continui sali e scendi.
Difficoltà Cammino di San Benedetto?
Parliamo della difficoltà del Cammino di San Benedetto!
Personalmente lo ritengo livello medio/semplice, ma con una premessa: questo cammino presenta alcune tappe che sono più complesse e montane sulle quali fare dei distinguo.
La tappa da Leonessa a Poggio Bustone ad esempio io non ho potuto percorrerla a causa del maltempo (neve e temporali) e questa è considerata la tappa più difficile del cammino, di carattere montano che quindi richiede qualche accorgimento in più e non fatevi confondere dal chilometraggio perchè 14,2 km in montagna non sono la stessa cosa che 14,2 km in pianura o in un cammino di media montagna.
Cammino quindi adatto a tutti coloro che vogliono mettersi alla prova o allenarsi o esperire un cammino privo di difficoltà tecniche, ma pur sempre un cammino di 16 giorni se volete farlo tutto. E caminare ore e ore al giorno, non è mai facile!
Paragonato però a un cammino al momento molto in voga quale Via degli Dei il livello è sicuramente più semplice.
Di mio l’ho trovato più semplice anche rispetto alla stessa Via di Francesco parte nord… Ma ricordiamoci che sono sempre pareri anche molto soggettivi, e come tale prendeteli 🙂
Alcune difficoltà trovate che vi segnalo:
- Parti allagate
Mi sono seriamente ritrovata in mezzo a delle parti con melma e acqua fino alle ginocchia e lì c’è poco da fare: ci si bagna o si è organizzati e si hanno scarpette impermeabili da mettere sopra gli scarponi. Io ho messo dei sacchetti di plastica con risultati abbastanza scarsi… - Statali e provinciali
Una difficoltà e elemento da tenere presente: ci sono decisamente tante strade lungo il cammino, con auto che passano e di frequente. Questa parte e questo aspetto nelle tappe da Poggio Bustone a Subiaco a me ha messo in difficoltà e mi è poco piaciuta.
Cammino di San Benedetto si può fare in tenda?
Questa la mia soluzione economica preferita in linea generale sempre… Solo che dormire in tenda lungo certi cammini italiani è ancora affar poco semplice, diciamolo pure.
Di fatto come sapete il campeggio libero in Italia ha una serie di regole e normative infinite che lo riguardano, i campeggi attrezzati sono pochi o inesistenti in queste zone d’Italia e quindi rimane il bivacco ovvero gettare la tenda la sera (meglio se quasi buio) e toglierla per le 7 di mattina se si vuole avere serenità di non dare fastidio e non incappare in sanzioni.
Il Cammino di San Benedetto però è un cammino molto urbanizzato e antropizzato e che passa dalle montagne solo per certi tratti quindi farlo in tenda non è così semplice. Si attraversano numerose zone private, campi, paesini e parti abitate importante quindi badare a dove si mette tenda (come sempre eh) e tenere presente che non è facile sistemare “ovunque”.
Consiglio sempre valido: chiedete ai locali. Spesso aiutano come possono e consigliano dei posti perfetti per una notte di bivacco.
Appello per tutti i gestori di strutture o associazione del Cammino stesso: uno spazio anche per chi vorrebbe camminare con la tenda e quindi spendendo poco ma dormendo in una modalità outdoor sarebbe davvero un grande incentivo per tanti, tanti camminatori.
Questa soluzioniedi fatti la si inizia a vedere su diverse via italiane, ma ancora fatica ad affermarsi. Ce la faremo?
NB: se avete consigli o informazioni aggiuntive in merito le potete lasciare nei commenti?
Cammino di San Benedetto in 3 o 4 giorni: quale parte fare?
E se avete solo pochi giorni e il Cammino di San Benedetto non potete di certo farlo tutto?
… Personalmente io sono la prima che parte non appena può partire e di certo alle volte mi accontento di un weekend lungo o una breve vacanzina da legare ad altri giorni visto che le ferie sono sempre troppo poche e tra il “niente” e qualche giorno, decisamente meglio qualche giorno no?
Il Cammino di San Benedetto ben si presta quindi a eventuali divisioni adatte anche a chi ha pochi giorni.
Cammino di San Benedetto per 3 giorni
Partenza: Norcia
Arrivo: Leonessa
Vi consiglio di cuore questo tratto perché personalmente l’ho trovato bellissimo! Si attraversano scenari aperti, campi, prati e bellissimi borghi quali Monteloeone da Spoleto che lo ritengo uno dei borghi più belli mai visti (e sappiate che con la passione dei cammini inizio a farmi una certa cultura in materia!).
Si parte inoltre da Norcia che è sicuramente una delle parti più importanti di tutto il cammino.
Altro grande vantaggio: questa parte di cammino è oggettivamente facile e percorribile da TUTTI. Pochissimo dislivello, pochi km al giorno (massimo 17,9 km) e nessuna parte complessa da percorrere.
Unico neo: riuscire ad organizzarsi per il rientro da Leonessa a Norcia per recuperare auto, ma un modo lo si trova sempre.
Cammino di San Benedetto per 4 giorni
Partenza: Rieti
Arrivo: Subiaco
Questa parte è paesaggisticamente diversa dall’umbra, più selvaggia in alcuni punti e sicuramente meno “ordinata”, ma permette di conoscere una parte d’Italia diversamente nascosta: il nord del Lazio, i suoi borghi, le campagne e le perle nascoste quali Orvinio o Castel di Tora con il lago di Turano…
Ma soprattutto permette di arrivare a Subiaco per poter ammirare la sua abbazia: mi sono commossa una volta entrata. Vi può bastare come descrizione personale? Spettacolare! Davvero.
Cammino di San Benedetto per 5 giorni
Partenza: Norcia
Arrivo: Rieti
Concordo appieno con il consigli dati anche dalla guida di Terre di Mezzo nel caso in cui si abbiano 5 giorni visto che questo tratto permette di conoscere anche Poggio Bustone, un borgo che ho amato tantissimo per la gentilezza pazzesca dei suoi abitanti.
Disponibili per davvero, cordiali e come disse San Francesco quando arrivò qui: “Buongiorno, buona gente!”… io posso confermare nel mio piccolissimo di essere stata trattata davvero con i guanti da perfetti estranei amichevoli e disponibili anche a favori concreti (tipo un passaggio in auto di oltre 20 minuti dalla stazione alla macchina di domenica). Grazie!
Cammino di San Benedetto: tappe del cammino e lunghezza delle tappe
Il Cammino di San Benedetto inizia a Norcia in Umbria e termina (ufficialmente) a Montecassino, nel Lazio.
1 TAPPA
NORCIA – CASCIA
KM 17,7
Facile
Tempo: 4/5 ore
Breve descrizione: questa tappa è bellissima, facile, con poco dislivello e decisamente ottimo inizio per un cammino visto che si parte dalla meravigliosa Norcia.
2 TAPPA
CASCIA – MONTELEONE DI SPOLETO
KM 17,9
Facile
Tempo: 4/5 ore
Breve descrizione: altra gran bella tappa che tocca altri due bellissimi borghi umbri. Anche qui c’è poco dislivello e la si percorre con serenità.
3 TAPPA
MONTELEONE DI SPOLETO – LEONESSA
KM 13,1
Facile
Tempo: 3/4 ore
Breve descrizione: questa tappa è ancora più facile delle altre e quasi del tutto in pianura. Si attraversano bellissimi campi o prati in cui potersi stendere con calma per godere della giornata e del cammino.
4 TAPPA
LEONESSA – POGGIO BUSTONE
KM 14,2
Impegnativa
Breve descrizione: questa la tappa montana del cammino nonché la tappa ritenuta più complessa visto che si passa dai 900 ai 1500 metri quindi qui il dislivello c’è. Inoltre essendo in quota, da farsi solo nel caso di condizioni meteo adatte (NB: di mio non sono riuscita a farla visto che quando sono partita c’era ancora neve e temporali quel giorno).
5 TAPPA
POGGIO BUSTONE – RIETI
KM 17,4
Facile
Breve descrizione: torniamo sul semplice e qui c’è nuovamente una tappa con pochissimo dislivello che si percorre senza problemi con qualche discesa qua e là nei sentieri.
6 TAPPA
RIETI – ROCCA SINIBALDA
KM 20
Facile (ma con brutto pezzo su strada)
Breve descrizione: facile è facile, presenta una salita solo alla fine, ma su largo sterrato che si fa senza grossi problemi. Quanto invece vi segnalo è che ci sono almeno 5 km su strada frequentata da auto che onestamente rovinano decisamente la tappa che ho di fatti apprezzato molto poco.
7 TAPPA
ROCCA SINIBALDA – CASTEL DI TORA
KM 14,5
Facile
Breve descrizione: qui si passa dalla diga che conduce poi al Lago di Turano e si percorre il lago lungo una strada chiusa nel corso di una frana. Da verificare se cambiano le cose.
8 TAPPA
CASTEL DI TORA – ORVINIO
KM 13,5
Impegnativa
Breve descrizione: altra tappa impegnativa dal momento che si sale con 790 metri di dislivello per arrivare al secondo valico di questo percorso lungo sentieri di montagna.
9 TAPPA
ORVINIO – MANDELA
KM 22
Tempo: 5 ore in movimento (senza pausa alcuna quindi)
Impegnativa per guida (io la definirei media)
Breve descrizione: altra tappa immersa nei parchi di queste zone, si cammina su sentieri e in alcuni punti si trovano alcune difficoltà quali… terreno allagato o paludoso o fango. Da questo punto di vista, forse, la descrizione “impegnativa”.
10 TAPPA
MANDELA – SUBIACO
KM 31
Tempo: 6,30 in movimento (senza pausa alcuna quindi)
Impegnativa per lunghezza
Breve descrizione: la tappa non presenta alcuna difficoltà o dislivelli, ma 31 km sono tanti e la stanchezza si sente tutta alla fine, mettete in conto tante ore di cammino, ma piacevolissimo. Anche qui trovato diverse parti totalmente allagate (procuratevi delle ali).
Le altre tappe a seguire io non le ho fatte (ancora) e quindi vi riporto solo i dati trovati sulla guida, ma non so aggiungere altro, mi spiace (prima o poi vado a finirlo, credo).
11 TAPPA
SUBIACO – TREVI NEL LAZIO
KM 19,7
Facile
12 TAPPA
TREVI NEL LAZIO – COLLEPARDO
KM 23
Impegnativa
13 TAPPA
COLLEPARDO – CASAMARI
KM 25
Media
14 TAPPA
CASAMARI – ARPINO
KM 21,9
Facile
15 TAPPA
ARPINO – ROCCASECCA
KM 17,8
Media
16 TAPPA
ROCCASECCA – MONTECASSINO
KM 19
Media
E se avete consigli, racconti o anche solo voglia di condividere la vostra esperienza su questo cammino, vi aspetto nei commenti!
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Umberto Cav. dice
Vorremmo Io e mia moglie fare il cammino di San benedetto in aprile come mi devo organizzare per i pernottamenti, Abbiamo già fatto due volte il cammino di Santiago Francese una volta il portoghese la Francigena da San Bernardo a Vercelli e da Lucca a Roma la Via micaelica da Jelsi a San Giovanni Rotondo
andrea costantini dice
Ciao ,
siamo due Senior e vorremmo fare 7/8 tappe del cammino di san Benedetto.
Proprio perché Senior e vorremmo riposare bene per noi è opportuno una buona stanza doppia con bagno che dei buoni letto e colazione.
avete strutture da indicarci
Grazie Andrea e Eliseo
periodo dal 16 maggio 2020 data flessibile
Simona Scacheri dice
Ciao Andrea!
Io mi ero rivolta a http://www.umbriafrancescosways.eu/ dicendo le tappe che pensavo di fare e le mie esigenze.
Loro mi hanno poi trovato le strutture di buona qualità in cui dormire e prenotato il tutto.
Posso solo consigliarti di rivolgerti direttamente a loro 🙂
Buon cammino!
andrea costantini dice
Ciao,
come anticipato intendiamo percorrere circa sette /otto tappe del cammino di San benedetto da circa metà maggio del 2020.
Abbiamo bisogno di dormire bene con stanza doppia con bagno e prima colazione
ci potete dare una mano
Grazie Andrea e Eliseo
Diego dice
Ho 53 anni con diversi cammini alle spalle ho appena effettuato con un amico l’ultimo tratto da Subiaco all’Abbazia di Montecassino e debbo manifestare le mie opinioni : 1. Il Cammino di San Benedetto non è affatto facile si passa da tratti in cui anche una leggera pioggia può trasformare il terreno in paludoso a numerose ascese su terreni sassosi e senza punti di acqua 2. Il cammino non è affatto per tutti tanto meno per bambini in età scolare o per persone non allenate a scalare su terreni impegnativi quali quelli previsti 3. Il cammino è altresì, sia pure nell’ultimo tratto percorso in alcuni passaggi davvero ,ed inutilmente pericoloso ! Per tutti il “sentierino sulla destra che oltrepassa un fosso ” così lo descrive la guida da Trevi a Guercino in realtà una discesa a picco , su di un sentiero scarsamente tracciato con passaggio su muschi (un attimo e l’incidente è realtà)!!! E da quel che mi è stato riferito ci sono state diverse cadute e perfino una frattura importante 4. È la prima volta che in un cammino sia quasi sistematicamente previsto l’ingresso in proprietà private con apertura (e immediata chiusura) di cancelli, barriere e addirittura filo spinato arrugginito . Memorabile il tratto da Trevi a Collepardo dove l’accesso protetto dal filo spinato era nascosto addirittura dietro una siepe (per mia fortuna in questi accessi ho incontrato solo cani mansueti ). Esprimo invece la mia viva soddisfazione per i luoghi toccati dal Cammino e per i gestori di B&B suggeriti, il gestore del Feudo a Roccasecca ad esempio è stato con me che avevo subito una congestione per un gelato mal conservato , eccezionale (mi ha accompagnato in farmacia , con la sua auto mi ha riportato in B&B senza alcun supplemento). Il messaggio non ha alcun fine polemico ma vuole evidenziare punti di miglioramento e prevenire incidenti conseguenti ad una sottovalutazione del percorso .
Simona Scacheri dice
Grazie mille Diego per la condivisione della tua esperienza e per le tue opinioni…
Sono convinta sia di grande aiuto confrontarsi per poter affrontare al meglio cammini o percorsi di montagna.
chiara dice
salve, ho 37 anni ed ho fatto metà del cammino di Santiago anni fa, vorrei ora fare 5 tappe del cammino di san benedetto nell’ultima settimana di aprile (2021), partirei sola.
Ci può essere qualche problema nell’essere soli? nel cammino di Santiago mi ero sentita sempre al sicuro perchè si incontravano tanti pellegrini….praticamente non si era mai soli, cosa devo aspettarmi da questo cammino?
Inoltre l’ultima settimana di aprile può essere un buon periodo?
grazie in anticipo a chi vorrà rispondermi!
Rossella Nitti dice
Buonasera, anch’io come qualcun’altro ha scritto vorrei affrontare il cammino da sola. È il primo per me. Ci sono delle difficoltà per chi è solo? I percorsi sono ben segnalati e quindi ben individuabili? grazie mille
Simona Scacheri dice
Ciao Rossella,
i cammini hanno sempre difficoltà e il Cammino di San Benedetto non è da meno, ma per aver aggiornamenti concreti e pratici ti consiglio di andare sul gruppo su Facebook del Cammino di San Benedetto (se non erro c’è qualcosa) e chiedere a chi è lungo la via e ai camminatori.
Se non trovi info, telefona all’associazione o ai B&B consigliati per dormire lungo la via… Diciamo che solo chi vive in quelle zone può avere le informazioni aggiornate (vedi parti di cammino interrotte a causa del maltempo, stato fangoso di alcune parti, cani pastore eventuali che si potrebbero incontrare…)
E per discorso segnali quando l’ho fatto io era molto ben segnalato, ma fossi in te visto che vai sola cercherei anche una traccia gpx in aggiunta da avere con te.
Buon cammino