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Escursioni in Umbria: salita al sacro speco di Narni
Tante le escursioni da fare in Umbria, ma questa rientra tra quelle che mettono un po’ alla prova il fiato (da un lato) e soddisfano al contempo la voglia di un bell’obiettivo in cima (dall’altro)… Quest’escursione di fatti sale al Sacro Speco di Narni, luogo caro alla vita di San Francesco e luogo davvero suggestivo da visitare! Ragion per cui, vi racconto meglio il tutto.
Trekking al Sacro Speco di Narni: percorso e consigli
DATI TECNICI
Partenza: Stroncone
Ritorno: Stroncone (Ma si puó partire anche da altri paesi)
NON è un giro ad anello (si va e si torna dallo stesso
Livello: impegnativo (un po’ di allenamento qui farebbe bene) – E
Durata: 6/7 ore
Lunghezza: 20 km (andata e ritorno)
Stroncone è uno splendido borgo medievale ritenuto uno dei più belli dell’Umbria… Di mio non sono ancora riuscita a stilare una classifica, ma innegabile è che si tratta di un gran bel borgo.
Il punto di partenza per la salita al Sacro Speco di Narni che vi racconto qui è appunto Stroncone, ma tenete presente che non è l’unica via di accesso, ma io sono partita da qui. Inoltre essendo un bel borgo si può unire la gita in “montagna” a una bella visita enogastronomica o culturale che di si voglia…
Sintesi: un weekend qui è una gran bella idea.
Gita a piedi al Sacro Speco di Narni: descrizione percorso
Da Stroncone la partenza per il Sacro Speco di Narni è indicata fin dalle vie centrali del paesino.
Là dove non trovate cartelli specifici, seguite i segnali del Cammino di Protomartiri Francescani che presenta sia un simbolo che dei segnali di vernice, molto ben segnalato per giunta.
Diversamente potete anche usare le tracce di Wikiloc.
NB: Wikiloc non è sempre preciso e nel mio caso ha scritto evidenti sciocchezze in merito alle altimetrie (non le considerate proprio) ma sicuramente è un buon mezzo per seguire le tracce in modo semplice. Se poi volete maggior precisione il gps è sempre lo strumento migliore.
Qui vi lascio la traccia che conduce allo Speco di Narni, anche se è molto più lunga perché di fatto io ho proseguito… Ma può essere un aiuto.
La partenza da Stroncone è in piano.
Si parte sereni dalle strade presenti e si possono assaporare le colline dall’alto con bellissimi scenari, a seconda della luce.
Si passeggia, si chiacchiera, si ammira la bellezza dell’entroterra umbro.
Noi l’abbiamo percorso il giorno di Natale e non c’era macchina alcuna.
Poi si scende e si passa per delle vallate con le colline nel loro verde brillante che lasciano davvero attoniti. I primi 5/6 km scorrono quindi molto serenamente, ma la montagna è li che aspetta.
Da lontano si inizia a intravedere quello che è il “monte” per intenderci… di fatto una collina che si innalza di fronte. Non sarà l’Everest eh, ma quando pensi che devi salirci a piedi inizi a capire che non serve l’Everest per fare fatica eh.
E poi arriva la salita.
La parte simpatica di questa salita è che ha dei punti davvero “tosti” (=le litanie qui si dicono a tratti per davvero!) che tirano per bene.
Facile da percorrere essendo sentieri larghi, solo da tenere presente che i sentieri che salgono sono sentieri quindi servono scarpe adatte dal momento che c’è fango e grossi pietroni a volte molto scivolosi vista la condizione di umidità che si crea.

(non ho mai foto dei momenti in cui faccio fatica… quindi sostituisco con immagine di noi tre)
Per arrivare al Sacro Speco si fa quindi una bella salita… Preparatevi. Adatto a tutti quelli che hanno un buon allenamento, non presenta difficoltà tecniche, ma impegno sì. Sicuramente non ci porterei un’amica alla sua prima uscita, ma per il resto nessuna contro indicazione, solo non sottovalutate la lunghezza (20 km) e il dislivello che è significativo!

Il Sacro Speco (luogo)
ATTENZIONE: in due tratti abbiamo trovato dei ruscelli (piccoli eh) da attraversare “guadando” ovvero l’acqua arrivava alle caviglie e quindi è servito passare sui sassi o avere ottimi scarponi impermeabili come i miei nel caso in cui non si riesca a saltellare con leggiadria!
Traduco: io ho messo il piede totalmente in acqua a essere sincera 🙂
Sacro Speco di Narni: la grotta dove dormì San Francesco
Non so cosa ne pensiate voi, ma personalmente spesso amo unire una bella gita nella natura a una visita/gita artistico o culturale che sia (vedi l’eremo di Camaldoli in Romagna, altra gita che ho amato) e questo luogo è decisamente un’ottima meta per una gita di una giornata.
Impegnativa certo, ma di grande soddisfazione.
Il Sacro Speco di Narni è una grotta lunga circa 60 metri dove San Francesco usava ritirarsi per le proprie preghiere.
Luogo sacro di grande importanza religiosa, quando si arriva c’è una struttura (che non ho visitato) e poi si sale (quegli scalini che dopo la salita precedente eviteresti ma tant’è) e si arriva al sacro speco.

Il Sacro Speco (ovvero la grotta dove pregava San Francesco)
Luogo sacro questa è anche una meta di pellegrinaggi dal momento che il Sacro Speco è ritenuto uno dei luoghi francescani di maggior importanza, ma anche dal punto di vista turistico ho decisamente apprezzato questo luogo per il suo silenzio, per la vista e per la storia che conserva, ovviamente.
Di fatto però sappiate che il Sacro Speco è una (sacra) grotta che si può vedere solo dall’esterno e non è nell’estetica che il luogo si distingue, ma nel suo significato e nella sua atmosfera… Elemento che amo sempre degli eremi e dei monasteri arroccati sui monti.
Per mangiare si trovano una paio di panchine fuori dal area sacra del Sacro Speco, ma nulla di più.
Infine a questo punto, riprendete la discesa per tornare al punto di partenza e magari godervi una bella cena in qualche agriturismo o ristorante, dopo tutta questa fatica la fame non mancherà.
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