Una delle gite fuori porta classiche in Romagna prevede il Lago Pontini, ne avete mai sentito parlare?
Preciso, vivo in Romagna da 5 anni e l’ho scoperto da appena 10 giorni dell’esistenza di questo “classico” e se siete come me, tranquilli.
Vi racconto tutto per bene così potete recuperare anche voi.
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Indice degli argomenti
Dati tecnici escursione
DIFFICOLTÀ: facile |
TEMPO: 3,30 ore a/r |
DISLIVELLO: 670 m (a salire e poi a scendere) |
LUNGHEZZA: 12 km |
DOVE: Lago Pontini, Emilia Romagna |
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Escursione al Lago Pontini: perché è un classico?
Il Lago Pontini è insieme al Lago Lungo lì vicino una formazione recente. Nel 1855 (raccconta il sito turistico di di Bagno di Romagna) si è creata una frana dal Monte Comero che ha creato questi due laghetti.
Tenuto conto che il Lago Pontini è a 748 metri di altitudine e il Lago Lungo a 616 slm, questi due piccoli specchi d’acqua sono diventati una fuga splendida dal caldo afoso delle coste Romagnole e presentano diverse possibilità di relax o attività.
- PIC NIC
Si possono fare splendidi Pic Nic vicino ai laghi o nell’aree vicine. - GRIGLIATE
L’odore della carne vi farà venire fame alle 11 di mattina. - RISTORANTI E AREE RISTORO
Ci sono inoltre alcuni ristoranti o bar se si vuole mangiare senza preoccuparsi di portarselo. - RELAX
A bordo lago nel pomeriggio domenicale, vi avviso, si rischia di non trovare più posto per stendere il telo… Ma è bellissimo.
E poi anche attività che non prevedano solo relax e cibo:
- PESCA
Non ne so nulla non essendo un’amante, ma si può praticare. - ESCURSIONI/TREKKING
A piedi o in mountain bike.
E come sempre vi vado a parlare di questo ultimo aspetto. Mica pensavate vi parlassi di cibo? Per quello serve chiedere a Michele!
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Consigli per l’escursione
- Si può fare con i cani?
Assolutamente sì, noi avevamo il nostro piccolo trekkista Bruschetta (il nostro cane) che ha apprezzato.
- Segnaletica
Tutto il percorso è indicato con i segnali rossi/bianchi CAI. La segnaletica è ben presente e visibile. Solo in un piccolo punto ho perso il sentiero, per ritrovarlo dopo poco.
- Difficoltà
Adatta a tutti, questa escursione non presenta particolari difficoltà se non che (ovviamente) un po’ di fatica necessaria per salire essendo pur sempre 670 metri di dislivello. Ma i sentieri rispetto ad anni fa sono stati migliorati. Li ho trovati puliti e ripuliti.
Alcuni alberi che un tempo sbarravano il passaggio, tagliati o tolti.
Direi che il sentiero quindi è stato ripristinato ed è mantenuto molto bene.
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Traccia gpx
PARTENZA: | Parcheggio Lago Pontini |
ARRIVO: | Parcheggio Lago Pontini |
GIRO AD ANELLO: | sì |
SEGNALETICA: | sì |
TRACCIA GPX: | sì |
Giro ad anello dal Lago Pontini al Monte Comero
Se in tanti, tantissimi vanno al Lago Pontini per godersi il fresco, il lago e i prati che lo contornano, in pochi, pohissimi si avventurano lungo i sentieri attorno al Lago.
Eppure (come sempre) ne vale la pena.
Si respira pace, benessere e soprattutto arietta fresca. Da farsi in estate per fuggire al caldo afoso ma anche nelle altre stagioni visto che parliamo di “altezze contenute” essendo il Monte Comero, punto più alto a 1369 metri.
Punto di partenza: Lago Pontini
Il punto di partenza è proprio il Lago Pontini quindi si va in direzione lago, si parcheggia e si può approfittarne per fare colazione al baretto/chiosco presente.
Andando poi vicino al lago il sentiero si trova facilmente seguendo una strada sterrata che inizia a salire (la traccia vi indicherà la direzione).
Se attorno al lago c’è parecchia gente nel corso del weekend, ben presto ve la lascerete alle spalle per ritrovarla solo a fine percorso quando si torna al lago.
Il bello di questo giro ad anello è che parte e ritorna al Lago Pontini.
Dal Lago Pontini al Monte Comero
Si inizia poi a salire tra sentiero, strada sterrata e vegetazione. Il bosco in estate è di grande aiuto per affrontare la salita senza soffrire.
Primo punto di interesse (più o meno) il Monte Testaccio. O almeno così viene indicato anche se io di cime non ne ho viste.
Sorpresa bellissima nel corso del mese di fine giugno/inizio luglio: abbiamo trovato delle fragoline di bosco. Raccolte e mangiate!
Si continua a salire in questa parte su sentiero dissestato con radici a vista, strada sterrata e sentiero più stretto. Siamo però dentro al bosco quindi non fa troppo caldo e anche se si sale la fatica non è eccessiva.
Il sentiero sale in modo graduale, continuo e costante ma sono poche le parti ripide che tirano.
Si arriva poi in una sorta di piccola giungla… per dire eh! In realtà si è a cielo aperto ma c’è tanta vegetazione attorno e qui si incontrano diverse ortiche (ve lo dico in caso siate con pantaloncini corti).
Presto lo scenario si apre e arriva anche il panorama (nel nostro caso insieme a uno splendido venticello che rinfresca, ma il percorso si può fare tutto l’anno condizioni meteo permettendo).
Si seguono i segnali ripassando dentro una faggeta molto bella.
E poi si trovano i cartelli che indicano Monte Comero.
Si prende per un prato ed è qui che ho perso il sentiero per un piccolo pezzo, ma per ritrovarlo dopo pochi metri.
Ed eccola la croce del Monte Comero, 1369 slm.
Non c’è nessuno, solo noi. Un bel prato dove coricarsi e un clima ideale… Quando si dice: benessere.
Mangiamo quanto ci siamo portati facendo un pic nic forse non ricchissimo eh, ma sicuramente rigenerante.
Dal Monte Comero al Lago Pontini passando per la Fonte Santa
Inizia a questo punto la discesa che NON è nella stessa direzione visto che si tratta di un giro ad anello, ma è una discesa costante e continua.
Il percorso è nuovamente su sterrate, sentieri, in qualche punto con pietrine, ma mai troppo ripido.
Non presenta problematiche e non richiede particolare impegno muscolare o alle ginocchia non essendo ripido.
Si passa dalla Fonte Santa, che ammetto non avrei mai notato non fosse stato per il cartello…
E nel giro di 1,30 si torna al Lago Pontini.
L’escursione è perfetta da fare prima di pranzo (dura solo 3,30 di camminata) se volete poi mangiare al ristorante o al lago, ma vi dirò… Anche come idea per pic nic in cima è valevole per starsene in serenità senza troppa folla attorno.
Una bella scoperta romagnola.
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Roberta Bugli dice
Grazie, molto interessante