Itinerario Islanda on the road: viaggio di 2 settimane
Ammetto che scrivere gli itinerari di viaggio, per me, è piuttosto macchinoso visto che prima di avere un blog, i miei diari di viaggio erano sempre caratterizzati da una sola costante: partivo bene, concludevo alla grande, ma qualche parte con pagine vuote c’era sempre.
E più mi divertivo in viaggio, e più mi dimenticavo di scrivere appunti o impressioni. E l’Islanda, io, l’ho amata (e con questo vi ho detto tutto)… Ma nonostante vi possa sembrare che mi stia lamentando un po’ (ho detto sembrare?) in realtà mi fa solo piacere condividere con chi me l’ha chiesto, e con tutti gli altri che leggeranno, il percorso che ha caratterizzato uno dei viaggi più belli della mia vita.
Ecco quindi il mio itinerario Islanda on the road che condivido con voi con tanta gioia (e senza lamentarmi!) e alcuni post più nel dettaglio.
Per darvi un po’ di consigli in più qui trovate:
Cosa mettere nello zaino per andare in Islanda (elenco completo, conto che sarete soddisfatti)
A coloro che mi hanno chiesto dei riferimenti pratici…
Io vi posso confermare che i costi in Islanda sono alti, ma per il noleggio auto qui trovate il link al sito di Guide to Iceland che raccoglie tutti i prezzi più vantaggiosi per il noleggio auto, inoltre mi avevano anche detto che se avessi trovato qualcosa di più economico altrove, mi avrebbero rimborsato la differenza.
Sempre lo stesso sito, che comunque è uno dei portali più esaurienti se si parla di viaggi in Islanda, offre dei tour con itinerari personalizzabili da unire a un viaggio fai da te o altre formule più complete… alcuni me l’avevano chiesto, e io vi do – un po’ in ritardo? – le risposte.
ITINERARIO
1° giorno
Milano – Keflavik
Keflavik è semplicemente la città (chiamarla città è un parolone)… Rifaccio.
Keflavik è semplicemente il “posto” vicino all’aeroporto dove (spesso) ci si appoggia quando si arriva e quando si parte.
2° giorno
Keflavik – Blue Lagon – Urridafoss – Hella
Ancora sulla Ring Road, si parla di una tappa classica dell’itinerario Islanda on the road. La Blue Lagon è nota per le sue acque calde e fare il bagno qui un’esperienza a cui nessuno vuole rinunciare. Mentre Urridafoss è la prima occasione per ammirare le cascate islandesi e iniziare a rendersi conto di che Paese MERAVIGLIOSO sia l’Islanda.
3° giorno
Hella – Landmannalaugar
Dopo aver preso la statale 26 la strada diventa sterrata. Per arrivare al campeggio c’é (c’era) anche un piccolo fiume da guadare. Serve il 4X4.
4° giorno
Trekking a Landmannalaugar
Ci sono diversi percorsi. La bellezza di questo trekking, per me, non ha raffronti ancora oggi. Continuavo a camminare chiedendomi quando avrei raggiunto la Terra di Mezzo (per chi non capisse, intendo: sembrava di essere finita nel film “Il Signore degli Anelli”). Paesaggi indescrivibili.
5° giorno
Landmannalaugar – Eldgja – Vik
Tutto percorso su sterrato con diversi fiumi da guardare. Eldgja è una fenditura vulcanica che arriva a misurare 200 m di profondità e 600 m di larghezza. Se si passa da lì è carina da vedere, se no tranquillamente superabile. Vik invece è nota per le pulcinelle di mare, ma quello che io ho amato di più è stata la sua spiaggia con la sabbia nera da dove si possono ammirare i faraglioni (i nomi in Islanda sono impronunciabili e altrettanta fatica richiede lo scriverli, soprassiedo quindi sui nomi dei faraglioni).
6° giorno
Vik – Lakagigar – Skaftatell – Jogursarlon (iceberg)
Non consiglierei Lakagigar, non credo sia così valida. Mentre spettacolari sono il Parco di Skaftatell e soprattutto (eccola) la laguna piena di iceberg Jogursarlon. Praticamente uno dei momenti più attesi di tutto il viaggio per molti.
7° giorno
Jogursarlon – Hofn – Djupivogur – Seydisfjordur – Eidar
Djupivogur è un villaggio con ben 360 abitanti, Seydisfjordur invece è la cittadina più affascinante dell’Islanda orientale, semi deserta anch’essa in realtà, ma molto “locale”.
8° giorno
Eidar – Kverkfjoll (ghiacciaio)
Kverkfjoll è un ghiacciaio e qui feci la mia prima escursione su ghiaccio con ramponi. Il rifugio mi aveva dato tutto ed era assolutamente semplice, come sempre però c’è da stare accorti, ma si tratta di un’escursione guidata aperta a tutti. Notte in rifugio.
9° giorno
Kverkfjoll – Askja – Modrudalur
Ricordo bene questo dettaglio: era il 14 di agosto e mi sono svegliata con la neve! La camminata fino al cratere del vulcano di Askja quindi (nel mio caso) ha incluso una serie di palle di neve non previste, ma decisamente divertenti.
10° giorno
Modrudalur – Lago Mythvan – Reykjahlid
Giornata piena e composta da diversi trekking per esplorare la zona di Mythvan.
Krafla, per vedere il cratere del vulcano, poi Namajfall al mattino. Nel pomeriggio invece altro trekking, ma con il sole (il meteo cambia repentinamente): Grjotagja, una grotta con acqua azzurrina e poi 8 km fino a Dimmuborgir per raggiungere il cratere del vulcano Hverfell dove ho capito quanto il silenzio possa “urlare”. (Meraviglioso). E per finire “circuito della chiesa” per continuare a godere degli scenari circostanti.
11° giorno
Reykjahlid – Dettifoss (Parco Jokulsargljufur) – Asbyrgi
Il Lago Mythvan è noto per la sua bellezza solo che qui vivono anche i famosi moscerini (per questo lo chiamano il lago dei Moscerini). Sono migliaia, invadenti e vi entrano nella cavità del volto: io personalmente non avevo comprato le retine che vendono in loco, ma mi ero bardata con un fuolard per coprire bene le orecchie, badavo al naso e parlavo meno!
Perla della giornata però sono le cascate Dettifoss: le cascate più impressionanti di tutta l’Islanda.
12° giorno
Asbyrgi – Husavik – Akureyri
Direzione Husavik per prendere la barca e andare ad avvistare le balene (avvistate 3 diverse specie), e poi ho proseguito per Godafoss e verso sera notte ad Akurery, unica vera città del nord dell’Islanda dove ho potuto (addirittura) bere una birra in un pub (pub che non vedevo da 12 giorni).
13° giorno
Akureyri – Hveravellir
Giornata di viaggio per raggiungere il centro dell’Islanda, quindi molte ore in auto e quasi tutte su strade sterrate. Tappa presso Glaumbaer dove ci sono le case di torba, e poi in mezzo al nulla: Hveravellir, ovvero un’area geotermale con fumarole e (udite udite) vasche termali di diversi colori.
Notte nel rifugio con bagni esterni.
14° giorno
Hveravellir – Geysir – Reykjavik
Lungo rientro verso la civiltà con tappa a Geysir dove i getti d’acqua raggiungono anche i 3 metri.
15° giorno
Reykjavik – Keflavik
Per quanto sia particolare, con poche cose da vedere e meno “piena” del consueto rispetto alla capitali Europee, a me Reykjavik è piaciuta moltissimo. Fascino allo stato puro, per me.
16° giorno
Keflavik – Milano
Ritornare alla civiltà, alla vita di tutti i giorni, alla metropoli, credo sia stato uno shock. Ma tranquilli, lo sto superando pian piano… Quattro anni fa stavo peggio!
PS: tenete presente che i nomi dei luoghi potrebbero essere scritti sbagliati! Alcuni li ho controllati sulle guide, ma per altri mi sono fidata da quanto scritto sui miei appunti per pigrizia, e se volete altre informazioni…
Vi linko un articolo scritto da me per TGCOM Viaggi non appena rientrata dal mio viaggio (registro ovviamente ben diverso): lì trovate alcune informazioni più generiche e i nomi scritti correttamente!
Michela dice
Itinerario davvero interessante, non conosco molto dell’Islanda, ma è ora di metterla nella lista!!
Simona Scacheri dice
Ciao Michela e piacere di conoscerti!
Sicuramente penso che l’Islanda vada messa in lista, ma non c’è fretta, credo che sia un viaggio che va sentito dentro per goderselo appieno 😉
Sara dice
Ciao Simona!
Che viaggio affascinante!! E non riesco nemmeno a immaginare che atmosfera particolare si possa respirare lassù, fantastico! Bei consigli e bell’itinerario, che spero veramente di poter sfruttare un giorno 🙂
Sara
Simona Scacheri dice
Guarda, onestamente, te lo auguro di cuore (tieni presente che è uno di quei rari posti in cui io, vorrei tornare!)
:-* E grazie Sara!
MARINA dice
Ciao Simona, sono Marina.
Sto pianificando il viaggio in Islanda con mio marito per quest’estate, ci sembra un posto perfetto per noi che adoriamo i panorami e la natura incontaminata!!!
Sicuramente prenderò parecchi spunti dal tuo meraviglioso itinerario!!
A questo proposito volevo chiederti se le escursioni, (es. vedere le balene :-)) conviene prenotarle in loco oppure prima di partire.
Ho visto che c’è la possibilità di farlo da GUIDE TO ICELAND il sito che consigli tu.
Grazie mille!!
Simona Scacheri dice
Ciao Marina!!!
Partiamo con il dire che per me, l’Islanda è una delle mete più belle del mondo per chi ama natura e panorami… e uno dei viaggi più belli in assoluto, per me.
Per quel che riguarda le balene noi avevamo prenotato in loco, ma sicuramente anticipare di solito dà più garanzie. A seconda di come ti piace girare! Guide To Iceland organizza decisamente grandi cose! Ogni scelta che prenderai… difficilmente potrai pentirtene (hai letto peró io mio racconto???… soffri mica il mal di mare???;) )
Se hai bisogno di altro, dimmi pure eh
Monique dice
Ciao e complimenti, leggere del tuo viaggio mi ha entusiasmata. Mio marito ed io vorremmo andare in Islanda a luglio di quest’anno per due settimane. Siamo ancora agli inizi dell’organizzazione…speriamo di farcela! Una domanda sui trekking che hai fatto, in generale sapresti darmi un’idea del livello di difficoltà e della loro durata? Ti ringrazio tantissimo.
Simona Scacheri dice
Ciao Monique (e grazie!).
I trekking che ho fatto in questo viaggio erano alla portato di tutti e ne sono certa perché molti compagni di viaggio non avevano mai fatto trekking alcuno.
Precisiamo: senza allenamento la fatica può ugualmente essere tanta eh, ma ce l’hanno fatta tutti senza problemi. Alcuni si lamentavano magari… ma altri come me hanno vissuto uno dei viaggi più belli della vita!
Buon viaggio!!!
Monique dice
Grazie mille per la tua risposta!!!
Andrea dice
Ciao Simona,
stavo pianificando un viaggio in Islanda, avrei una domanda sulle escursioni: non ho problemi a camminare per molti molti km non mi stanco, ma il mio problema è di come sono i percorsi: tipo crepacci etc. ti parlo a livello di equilibrio., quindi parlo del terreno. thanks
Simona Scacheri dice
Ciao Andrea!
Non c’è una risposta univoca… Trovi di tutto. Dipende da dove vai… Alcuni percorsi e terreni sono facilmente percorribili. I ghiacciai invece prevedono sempre la giusta attrezzatura e il rischio crepacci, altri terreni ancora sono diversi. C’è tutto 🙂